Nooo, la mia cara Benni!! :D

Ti confesso che desideravo che qualcuno raccontasse uno stralcio di vita quotidiana dei due nobili fratellini del Mark, ed eccomi accontentata! :D

Mi è piaciuta la descrizione dell'ansia di Thèodwyn: è così simile alle donne comuni, e ho ricordato l'angoscia che provò Eowyn (nella tua ff) quando Faramir era partito per sbaragliare gli orchi rimasti. La stessa ansia che lei tanto aveva detestato durante il suo periodo *maschiaccio* o come vuoi chiamarlo! xD
Ma nonostante siano troppo forti, purtroppo quelle paure sono ben fondate.
A causa degli Uruk-hai la donna rimane sola, e i figli, per quanto possano essere importanti non riusciranno a sostituire il loro papà.

A Thèodwyn mancheranno le forze per una sola ragione: come può far finta di niente davanti ai suoi figli? Già quel sorriso tirato fa ben intuire che non riuscirà a farlo più, né spontaneamente, né per circostanza.

Hai cominciato in maniera ottima, nonostante questo capitolo sia tragico.

Ti aspetterò, cara! :D
Nel frattempo, sono contenta che tu abbia ricominciato a scrivere! :)

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Eccomi qua!
Allora... Comincio col dirti, anche se penso di averlo già fatto, che l'idea di intraprendere questa raccolta è davvero interessante e particolare.
Insomma, capita spesso di imbattersi in fanfiction in cui vengono trattati episodi salienti della vita di Eowyn, ma è raro trovare una storia che prenda in esame anche momenti come quello che hai descritto in questo primo capitolo, momenti che il Professore accenna appena ma su cui, a mio parere, è molto interessante fantasticare.
Ciò che più ho apprezzato in questo primo capitolo è senza dubbio la tua resa del personaggio di Theodwyn: la sua tenerezza nei confronti dei figli, la forza che dimostra nel mandarli presso lo zio per poi abbandonarsi al crollo, sopraffatta da un dolore troppo grande.
Abbiamo un'immagine davvero simile del momento in cui a Theodwyn viene annunciata la morte del marito... Anche io ho sempre immaginato un fido compagno di Eomund recarsi da lei portando con sé l'elmo insanguinato del marito, e le parole che ho immaginato le rivolgesse sono pressoché identiche a quelle che hai scritto tu. Ciò mi ha fatto davvero piacere, vista la molteplicità di interpretazioni che offrono certi eventi del legendarium!
Ma veniamo a Eowyn... Vederla in compagnia di una bambola mi ha fatto un effetto un po' strano, direi... Il mio primo pensiero è stato: "presto la abbandonerà", e la cosa mi ha riempita di un sentimento strano... Tristezza? No, non potrei dire. Non solo quella, almeno.
Bene, come primo sproloquio mi sembra sufficientemente lungo, quindi la pianto qui.
Complimenti, esordio promettente per questa nuova impresa!

Melianar

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Ciao carissima! Che piacere leggere nuovamente qualcosa di tuo! Durante l'altra storia sei migliorata notevolmente, e vedo con piacere che ti sei "imbarcata" in qualcosa di veramente arduo, dal mio punto di vista, perché credo che la Bianca Dama di Rohan sia uno dei personaggi dal carattere più complesso della storia! Questo primo capitolo è molto toccante: la morte di un padre e marito è sempre molto dura da affrontare, e la piccola Eowyn mi ha fatto molta tenerezza! Ho notato solo una piccolissima svista: i cavalli si chiamano Mearas, e non Mereas. Si, lo so, sono pignola, ma siccome ci tengo a quello che scrivi, mi fa piacere che tutto sia giusto al millimetro ;-)
Per quanto mi riguarda, la mia ispirazione al momento mi ha portato molto lontana da LOTR... Ho scritto e scrivo in altri fandom, ma non riesco proprio a concentrarmi sull'opera del maestro Tolkien... Pazienza, mi rifaccio leggendo le tue storie, che mi piacciono moltissimo!
Al prossimo aggiornamento!
Baci!
Eve

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Oh Mahal!! Pensa la mia sorpresa nel scoprire che avevi pubblicato =D Finalmente posso leggere di nuovo qualcosa di tuo e soprattutto leggere di Eowyn! 
E cosa dire di questa prima one-shot?
Bella, struggente, innocente, maliconica: mi spreco in aggettivi che non riescono ad esprimere appieno quanto mi piaccia leggere le tue righe. 
"Accanto ad Éomer riposava Éowyn, la figlia più piccola: sette anni di splendente bellezza e delicata innocenza" 
Questa frase mi è piaciuta davvero tanto, ha un non so che di poetico. Sono poche parole ma mi hanno davvero colpita!
Hai descritto davvero bene la perdita di Éomund... per un attimo la scena che hai descritto mi ha ricordato il film "La spada magica" quando i cavalieri tornano per annunciare la morte del padre della protagonista. 
L'innocenza e il terrore della piccola Eowyn sono stati un pò un colpo al cuore... però non poteva essere diversamente.
Mi complimento con te perchè sono riuscita ad immaginarmi tutta la scena senza difficoltà, davvero toccante.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo amica mia!

Ti abbraccio forte,

Marta al tuo servizio.
 

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