Recensioni per
Sole di Primavera
di leila91

Questa storia ha ottenuto 409 recensioni.
Positive : 409
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/02/21, ore 16:26
Cap. 5:

Ciao Leila,
sto amando alla follia questa raccolta, è troppo belle e veramente ben strutturata, per non parlare della caratterizzazione dei vari personaggi, studiata in ogni minimo particolare...la smetto o rischio di diventare noioso ed è una cosa a cui non tengo per nulla.
E niente, mi fai desiderare di essere nel Mark in questo momento, peccato che non sia possibile. Mi fai desiderare di essere lì con Eowyn ed ascoltare le storie che suo zio Theoden ha da raccontare; mi fai desiderare di essere li con Eomer mentre si allena per essere un formidabile cavaliere del Mark.
Quello che descrivi è un Re Theoden così dolce con la sua nipotina, che si preoccupa costantemente per la sua salute mentale e fisica, riesce ad essere sempre così dolce e premuroso, ma al contempo sempre così IC. Ami l'opera del maestro Tolkien, lo si nota dai tanti piccoli particolari di questa tua produzione.
E finalmente arriva lui Theodred, da degno erede di suo padre, anche lui è uno zuccherino con Eowyn, senza neanche sapere che quella ragazzina in realtà è sua cugina. Non hanno bisogno di parlarsi loro, percepiscono subito il legame che hanno. Infatti, allo stesso modo, provano disgusto per Grima. Ah, quanto avrei gradito che Theodred lo avesse infilzato per bene.
Il siparietto che ha visto protagonisti i due cugini e quella sottospecie di consigliere è stato molto divertente. L'alchimia tra i due era perfetta, come si conoscessero da una vita.
Ti ringrazio ancora per avermi fatto scoprire questa longo.
A prestissimo.
Mask.

Recensore Master
31/01/21, ore 17:42

Ciao Leila,
che bello ritrovare le fantastiche atmosfere del Signore degli Anelli, mi stai facendo venir voglia di rileggere tutti gli scritti di Tolkien.
Ma quanto è tenero Theoden? Uno zio con i fiocchi con i due ragazzi, considerato che riesce a trovare del tempo per loro, nonostante le innumerevoli incombenze che il trono gli da.
Il fatto che non avesse fame ha fatto scattare un campanello di allarme nella mia testa, ma come lui non ho voluto farci caso più di tanto; peccato che nella parte finale hai messa in scena uno degli odiosi del LOTR, Grima. Ho condiviso le stesse sensazioni di Eowyn appena visto, con l'unica differenza che lei ancora non sa di cosa sia capace quell'uomo.
Certo, avrei voluto anche picchiare selvaggiamente per quella baggianata che ha detto sulle donne. Guarda che tua sorella sarà capace di sconfiggere IL NAZGUL, tu NO!!! E poi le dame di Rohan sono capacissime di utilizzare le lame!
Ah, quel ti voglio bene finale, no, non lascia sperare nulla di buono, però allo stesso tempo fa percepire lo sconfinato amore di Theoden per i suoi nipoti; quanto facciano bene alla sua anima.
Grazie per la bella lettura e per avermi donato le atmosfere che si respiravano nel LOTR.
Ci vediamo presto.
Mask.

Recensore Veterano
28/01/21, ore 13:01

Ciao tesoro!
Eccomi finalmente qui di ritorno.
In questo secondo capitolo troviamo subito Éomer che sta bussando alla porta della camera che è stata assegnata a Éowyn nel castello dello zio.
Devo ammettere che ho trovato il loro rapporto di una dolcezza infinita. Si vede proprio che sono due bambini che si vogliono molto bene e, soprattutto, quanto Éomer , da bravo fratello maggiore, si preoccupa per la sua sorellina.
Infatti è andato a bussarle proprio perché è tutto il giorno che la piccola è rinchiusa in quella stanza.
Ho provato una vera stretta al cuore nel leggere la descrizione che ci fai di Éowyn quando apre la porta, con i capelli scompigliati e il viso abbottato dal piangere. Mi è venuta una grandissima voglia di andare da lei, abbracciarla, ripulirle il visetto e dirle che tutto sarebbe andato bene.
Fortunatamente ha un fratello come Éomer che non perde tempo e cerca subito di farle tornare il buon umore facendole notare che la sua camera è molto più grande e con un panorama molto più bello di quella che hanno dato a lui.
Questo trucchetto funziona e la piccola gli spiega che ha sentito quello che lo zio Thèoden ha detto la sera precedente e che lo reputa un uomo cattivo. Posso capirla: agli occhi di una bambina immagino possa risultare “cattivo” un uomo che ti annuncia che i tuoi genitori sono morti. Immagino che hai suoi occhi possa quasi essere sembrato che sia stato lui ad uccidergli visto che, con le sue parole, ha mandato completamente in frantumi il mondo che si conosceva fino a qualche secondo prima. Quasi non può accettare che il suo papà è morto a causa degli orchi e che la sua mamma non ha retto al dolore: hai suoi occhi è quel uomo ad avergli uccisi con le sue parole. Poco importa che abbia anche detto che d’ora in poi si prenderà cura lui di loro. Ovviamente questa è la semplice reazione di una bambina che ascolta una conversazione che non avrebbe dovuto ascoltare, ma, sono certa, che con il tempo cambierà sicuramente idea nei confronti di suo zio.
Certo, sarebbe stato meglio che avesse ricevuto quella notizia in modo diverso, magari utilizzando parole di più facile comprensione per una bambina della sua età e magari dette da qualcuno che conosceva come suo fratello. Infatti Éomer si stava preparando a spiegare lui la situazione alla sua sorellina, peccato che la piccola aveva già udito tutto. Infatti, la notte precedente, svegliandosi e non trovando suo fratello accanto a sé, era corsa a cercarlo, assistendo così alla conversazione tra Éomer e lo zio Thèoden.
Sì, perché loro erano sempre stati abituati a condividere insieme la cameretta, quindi immagino che Éowyn abbia avuto paura nello svegliarsi e non ritrovare suo fratello accanto a lei. È un’altro segno che ci fa capire quanto loro due siano legati.
Ammetto di aver provato una stretta al cuore quando Éomer chiede alla bambina dove sia Tyna, la sua bambola preferita, e di prenderla perché sicuramente avrà freddo, ma lei gli risponde che sa che le bambole non possono sentire freddo e che si tratta solo di uno stupido ammasso di stoffa. Mi ha fatto provare una stretta al cuore perché fa capire proprio quando sia mutato lo sguardo con cui Éowyn guarda la realtà: fino al giorno prima era una bambina felice e quella bambola rappresentava per lei una cara amica, dono che il suo papà le aveva riportato dal viaggio, ma, ora che il suo papà non c’è più, tutta la felicità e la magia che tingevano la sua vita sono scomparsi e inizia a vedere Tyna per quello che è realmente, cioè un “ammasso di stoffa”. È tristissimo perché un bambino non dovrebbe mai perdere quella magia e quell’immaginazione capici di rendere speciali qualsiasi cosa abbiano intorno. Immagino che le cose non potranno più essere come prima, ma spero veramente che Éowyn possa tornare a considerare Tyna come l’amica di un tempo perché ne ha ancora tanto bisogno.
Mi piace molto che Éomer sia riuscito a convincere sua sorella a sistemarsi e sorridere così che possa accompagnarla a conoscere lo zio Thèoden, così che possa avere una bella impressione di lei. È un piccolo stratagemma che sembra proprio funzionare.
Prima che però esca dalla stanza per lasciare a sua sorella la giusta privacy di cui ha bisogno, lei lo chiama e gli fa promettere che non la lascerà mai.
È una promessa davvero grande da fare, una di quelle difficili da mantenere perché, purtroppo, spesso non dipende da noi il dover lasciare le persone che si amano, ma lui non ha timore e, certo che farà di tutto per rispettarla, giura che non la lascerà mai.
È stato un capitolo molto tenero e delicato, dove quello che risalta è un affetto fraterno che diventa ancora più forte e consolidato in un momento tremendo come la morte dei genitori, il dover lasciare la propria casa e il trasferirsi da uno zio che non si conosce.
Mi è piaciuto veramente tanto e mi ha lasciato dentro comunque un grande senso di dolcezza.
Non vedo l’ora di andare avanti con la lettura e vedere come i due fratelli si adatteranno a questa nuova vita.
A prestissimo mia cara!
Un mega abbraccio,
Jodie

Recensore Master
24/01/21, ore 18:27
Cap. 3:

Ciao Leila,
ooooooooooow, ma quanto è dolce Theoden in questo capitolo?
Ci credi che me lo sono sempre immaginato così nei momenti non ufficiali, quando le incombenze del palazzo e del Mark lo lasciavano finalmente un po' in pace?
Edoras, la bellissima Edoras, sei stata in grado di farmi rievocare il palazzo reale e la sua bella, ma allo stesso tempo austera, sala del trono. Una dimora perfettamente in linea con il carattere degli uomini del Mark. Fieri, duri, ma allo stesso tempo generosi e capaci di imprese incredibili, pronti a sacrificare la loro vita per permettere alle terre del Mark di prosperare. Chi non rimarrebbe affascinato dinnanzi ad un arazzo raffigurante un cavaliere del Mark, se poi si viene a sapere che quel cavaliere è Eorl il Giovane, il fondatore del regno, quella raffigurazione diventa molto speciale e questo Eowyn lo sa molto bene.
Theoden da buon osservatore riconosce subito quello scintillio negli occhi della ragazza, capisce che è avida di informazioni sui cavalieri del Mark e coglie subito l'occasione per passare del tempo con lei, per farle capire che lui non è un estraneo, ma è uno zio che ci tiene ai suoi nipoti, forse è solo incapace di dimostrarlo.
Ci vorrà del tempo, quello necessario, ma Theoden riuscirà nel suo intento, riuscirà a farsi amare e ad essere chiamato zio da quella ragazzino dall'animo indomabile, che ha l'indole di un cavaliere. Forse, in cuor suo, sa già che Eowyn, con suo fratello, è destinata a grandi cose.
Grazie per la bella storia che mi hai fatto leggere.
Ci vediamo molto.
Presto.
Mask.

Recensore Master
21/01/21, ore 12:48

Ciao Leila,
ma quanto sono carini Eomer e Eowyn in questo secondo capitolo, ho adorato il modo in cui hai descritto il loro rapporto.
La povera Eowyn ha scoperto nel peggior modo possibile la morte dei suoi genitori e già comincia a mostrare il carattere che la contraddistinguerà; una donna forte, che maschera il suo dolore, ma che continua comunque a preoccuparsi per le persone che le sono intorno. Vittima "innocente" di questo suo modo di fare, in questo caso, è suo zio Theoden, che viene accusato di non comportarsi bene nei suoi confronti, mentre suo fratello ha un trattamento migliore.
Ma, Eomer conosce molto bene sua sorella e sa che dietro quel comportamento c'è una motivazione molto più profonda, seria.
Ha sentito parlare suo fratello, Hadèmar e suo zio riguardo la morte dei suoi genitori, venendo a scoprire nel modo peggiore della loro morte.
Però, Eomer ha ragione, non esiste un modo "giusto" per dare una notizia del genere, non ci potrà mai essere un modo "delicato" o un metodo che faccia soffrire di meno. Però, quel momento rappresenta il momento in cui rinnovano la promessa che ci saranno sempre l'un per l'altro, che potrà succedere di tutto, e accadrà letteralmente di tutto, ma loro non si allontaneranno mai, perchè il loro legame è più forte di tutto.
Nonostante la momentanea giovane età dei protagonisti, trovo che questi due personaggi siano molto IC. Questo è un chiaro indizio sull'enorme lavoro fatto sull'opera del maestro Tolkien, oltre all'enorme conoscenza del manoscritto. Come sempre non ho nulla da ridere sul modo in cui scrivi o sulla correttezza linguistica e grammaticale, ho solo da imparare.
Ci vediamo molto presto.
Mask.

Recensore Master
17/01/21, ore 19:59
Cap. 1:

Ciao Leila,
grazie per avermi fatto conoscere queste storie.
Eowyn è un personaggio che mi è sempre piaciuto e ritrovarla in questi scritti, può farmi solo un immenso piacere.
Cominciamo subito con il botto: la morte di Éomund.
L'inizio della storia è molto tranquillo; hai fatto una precisa e puntuale disamina della bella famiglia che erano. Thèodwyn una moglie ed una madre forte, che deve sopperire alla mancanza del marito che, a causa del suo "lavoro", deve andare spesso fuori casa. Lei non può far altro che struggersi ogni volta che lui va via. Lui , un cavaliere del Mark, che per senso di dovere e protezione, mette in gioco la sua vita per proteggere tutta la gente del Mark dalla minaccia degli Uruk. E poi ci sono loro due, Éomer e Éowyn, la personificazione del profondo amore che li unisce. Il profondo sentimento che lega i due si nutre anche dallo struggimento di lei, quando lui parte in missione. E purtroppo la cattiva notizia arriva, Éomund è caduto vittima di una infida imboscata deli Uruk, ha sacrificato la sua vita, per salvare più uomini possibile, è morto da eroe; ma, a Thèodwyn non importa tutto questo, lui è morto e nulla ha più senso, neanche i suoi figli, che manda da suo fratello Theoden. Si lascia morire, perchè la sua ragione di vita non c'è più. Una scelta forte, ma che fa ben capire il sentimento che univa i due.
Anche se Éomer e Éowyn, compaiono marginalmente, specialmente per il primo dai già una bella pennellata della sua personalità, si intravede il futuro Maresciallo del Mark; è giusto un accenno, ma che fa ben capire che quella persona è Éomer.
Visto che LOTR è il mio libro preferito, non posso che ringraziarti per avermi fatto scoprire questa piccola gemma. Come sempre, il testo è perfetto e il lavoro sulle personalità è eccezionale, come in ogni tuo lavoro.
Grazie ancora e a presto.
Mask.

Recensore Master
11/01/21, ore 18:53
Cap. 11:

Lo scorso capitolo mi aveva lasciato delle ansie e così sono venuta subito a leggere il successivo e, come purtroppo mi aspettavo, le cose sono precipitate tutte insieme, ormai siamo alla vigilia della Guerra dell'Anello e tutto il mondo di Eowyn sta per andare in frantumi ancora una volta!
Che angoscia l'incubo di Eowyn con cui hai aperto il capitolo! Ma allo stesso tempo è perfetto, descritto meravigliosamente, e posso dirti che io adoro usare gli incubi nelle mie storie per mettere in scena eventi che dovranno accadere o magari paure del protagonista... e l'incubo di Eowyn è entrambe le cose. Naturalmente nasce dalla paura che lei vive continuamente di perdere tutta la sua famiglia, sapendo Eomer e Thèodred in guerra e lo zio nelle grinfie del subdolo Grima, ma è anche una sorta di premonizione di ciò che realmente accadrà... o almeno ciò che Grima avrebbe voluto accadesse.
E oltre alla preoccupazione ci sono anche i sensi di colpa a tormentare Eowyn, che vede le cose precipitare e si ritiene responsabile per non aver fatto niente, nonostante la promessa al cugino, si sente inutile in quanto donna e incapace di fermare Grima. Ma, in realtà, Eowyn non ha alcuna colpa e non avrebbe potuto fare niente nemmeno se fosse stata un guerriero, infatti Eomer e Thèodred non riescono a fare nulla, è vero che sono sempre in guerra con gli Uruk-Hai, ma è anche vero che quando tornano a palazzo potrebbero benissimo cacciare via Grima a calci nel sedere, eppure non lo fanno. E, come avevo scritto anche nella scorsa recensione, Thèoden si è lasciato stranamente del tutto soggiogare da questo Grima, in un modo che per me continua ad essere inspiegabile. Sicuramente le cose peggioreranno quando Thèodred morirà, allora la disperazione porterà Thèoden a lasciarsi andare del tutto... ma non siamo ancora a quel punto e un Re del Mark avrebbe dovuto mostrarsi più forte e determinato (al contrario non mi ha mai stupito la debolezza di Denethor, schiavo della sua smisurata ambizione e quindi più facilmente manipolabile). Mi fa stare male che Eowyn si maceri in sensi di colpa che non ha alcuna ragione di provare, la sua forza si dimostra pienamente nel confronto splendido con Grima (che hai reso in modo perfetto, inquietante, lascivo, fa sentire sporchi solo a leggere di lui!), è spaventoso che lui la spii, la pedini e addirittura cerchi di farsi avanti con lei, ma Eowyn qui sembra essere la sola ad aver capito fino in fondo che razza di persona sia, non lo teme e gli urla in faccia tutto il suo odio e il suo disprezzo.
Mi viene da pensare che forse Thèoden avrebbe dovuto avere un po' dell'astuzia di Eowyn, che ha capito subito che serpente avevano a palazzo!
La cosa più triste è che Eowyn è davvero sola in questo momento e nessuno può fare nulla per lei, è veramente doloroso vederla così, tutti i suoi sogni di una nuova vita a Rohan, con la sua famiglia e magari potendo combattere insieme a Eomer e Thèodred sono andati in pezzi, resta solo quest'atmosfera cupa e opprimente che la soffoca.
E tu sei stata straordinaria a rendere così bene tutto questo, sei davvero bravissima, complimenti di cuore per questa storia così avvincente, mi fai davvero rivivere i momenti che ho amato di più nel Signore degli Anelli (credo che la scena che ho ancora nel cuore dopo tanti anni sia vedere Thèoden che ritorna in sé dopo l'intervento di Gandalf... non vedo l'ora che accada!).
A presto, un abbraccio!
Abby

Recensore Master
11/01/21, ore 18:33

Bellissimo questo capitolo, anche se si cominciano davvero ad avvertire sempre più forti le ombre che caleranno sui personaggi nei prossimi tempi. Thèodred ed Eomer sono stati feriti dagli Orchi, anche se nessuno dei due è grave, ma metà dell'esercito è stata uccisa, e intanto Grima sta facendo chissà cosa a Thèoden... insomma, ce n'è abbastanza per far esplodere la rabbia e la paura di Eowyn che, dopo anni in cui era riuscita a vivere serena e ad abituarsi alla sua nuova esistenza, adesso teme nuovamente per le persone che ama. Thèodred e Eomer sono davvero dolcissimi con lei, non perdono mai la pazienza, non si scocciano liquidando le sue preoccupazioni come "cose da donne" ma al contrario cercano di tranquillizzarla e la ascoltano attentamente quando lei racconta di cosa sta accadendo a Thèoden. La scena in cui Thèodred parla con Grima e con il padre è stata perfetta, sei riuscita a rendere in modo eccezionale tutta l'untuosità e l'ipocrisia dell'odioso Grima, che comunque riesce in qualche modo a convincere Thèodred e soprattutto dimostra di avere già un forte ascendente sul Re, che si fida totalmente di lui. Questo mi è sempre sembrato un po' strano, perché Thèoden è un uomo forte, un sovrano saggio e illuminato e non ho mai capito come abbia fatto a lasciarsi ingannare da una persona subdola e meschina come Grima, a dire la verità mi stupisce anche che lo abbia voluto al suo servizio!
Comunque Thèodred, pur non mostrandosi tanto sospettoso come i cugini, per non sbagliare incarica Eowyn di vegliare su Thèoden e questo è molto bello anche perché dimostra di avere molta fiducia in lei, di considerarla non solo già adulta e saggia, ma anche una donna forte, una vera lady dei Rohirrim!
E il finale è tenerissimo, con Eomer e Eowyn che sono entrambi preoccupati l'uno per l'altra, ma cercano di farsi forza e si promettono a vicenda che torneranno sempre, che non lasceranno che niente li separi. Li amo tantissimo e amo come li rappresenti, mi sembra che ti avevo già scritto che sono felicissima di vederli così legati e affezionati perché è una cosa che io stessa vivo con mio fratello e quindi sono felice quando lo trovo nei personaggi di cui leggo!
Bellissimo capitolo, complimenti!
Abby

Recensore Veterano
11/01/21, ore 15:16
Cap. 1:

Ciao mia cara!
Eccomi qui da te in questo gelido lunedì mattina.
Penso che sia la prima volta che mi capita di leggere una storia legata al fandom di “Il Signore degli Anelli” e sono davvero felice che la prima sia proprio una scritta da te.
Mi piace molto la tua idea di scrivere una raccolta che percorra vari momenti della vita di Eowyn, uno di quei personaggi che penso avessero meritato un po’ più spazio nei film (speriamo che lo avrà nella serie tv). Mi piace come idea anche perché lo trovo un bellissimo modo per rendere omaggio a un personaggio che ami, in modo anche da far comprendere anche ai lettori i vari aspetti per la quale ti piace tanto. La trovo sempre un’ottima cosa, anche perché, più di una volta, mi è capitato di affezionarmi a personaggi proprio grazie alle fanfiction che ho letto su di loro.
Già il titolo di questa primo capitolo, “Orfani”, basta per dare al lettore il sentore che qualcosa di brutto sta per succedere.
Sembra, infatti, così in contrasto con la scena che ci si presenta davanti nelle prime righe della storia. Infatti vi troviamo Thèodwyn che osserva i suoi due figli, Éomer e Éowyn, mentre dormono serenamente. Ho trovato una dolcezza infinita nel vedere questa madre come osserva con amore i suoi bambini che riposano, mentre i si lascia trasportare dai suoi pensieri. Da questi, infatti, scopriamo che suo marito Éomund è fuori per una missione contro gli Uruk e questo le porta non poche preoccupazioni, che suo figlio maggior vorrebbe emularlo e diventare un maresciallo del Mark come lui, tanto che il padre desiderava iniziare ad insegnarli come difendere la famiglia nel caso gli fosse accaduto qualcosa.
Sono pensieri che recano non poche preoccupazioni, ma che sembrano tranquillizzarsi quando Thèodwyn osserva i suoi bambini.
Ho trovato dolcissima l’immagina della piccola Éowyn che dorme stringendo al petto la nuova bambola che il suo papà le ha appena regalato.
Sembra davvero che tutte le preoccupazioni e i pericoli siano spariti nella tranquillità e dolcezza di quella stanza.
A malincuore, però, Thèodwyn è costretta a uscire da quella camera e non trascorre molto tempo prima che senta un cane abbaiare in lontananza, seguito dallo scalpiccio di zoccoli di cavalli.
Naturalmente la donna corre subito fuori, ma le basta vedere Hadèmar, uno dei più fedeli compagni di suo marito, avvicinarsi a lei stringendo tra le mani l’elmo di Éomund per comprendere la terribile notizia: suo marito non tornerà mai più a casa, ma è morto in missione.
Posso solamente immaginare la disperazione che Thèodwyn prova in quel momento. Non le è quasi per nulla di conforto sapere che lui è morto da eroe per garantire ai suoi uomini di ritirarsi e che questi sarebbero stati per sempre al servizio suo e della sua famiglia. Questo non avrebbe fatto tornare in vita Éomund, non serviva a farle riavere suo marito e ai suoi figli loro padre.
Immagino anche che, straziata dal dolore, possa inveire contro l’uomo. Chissà quante volte le aveva detto di non preoccuparsi, promettendole che non gli sarebbe successo nulla e che sarebbe tornato da lei. Ormai quella promessa è vana e lui non tornerà più.
I suoi pensieri, però, iniziano a concentrarsi sui suoi figli e ordina che vengano portati da suo fratello a Meduseld, mentre lei rimarrà lì.
È straziante il momento in cui la raggiunge la piccola Éowyn, che, stringendo ancora la bambola tra le mani, era andata a cercarla perché non riusciva a dormire. Sembra ci sia quasi un contrasto tra la dolcezza di questa bimba assonnata e il dolere lancinante che sua madre sta provando. Quello tra le due è un vero e proprio saluto di addio, dove Thèodwyn spiega alla sua piccola che il suo papà questa volta non è potuto tornare a casa, che lei e suo fratello devono preparare le loro cose per recarsi a Hadèmar e che gli avrebbe raggiunti il prima possibile.
Purtroppo, da quello che leggiamo nelle ultime righe, non credo che Thèodwyn andrà mai a raggiungere i suoi figli. Infatti, non appena la piccola si allontana, chiede a Hadèmar di spiegare l’accaduto a suo fratello, di chiedergli di prendersi cura dei suoi figli e di perdonarla.
Quindi, raggiunta la sua camera con le poche forze che le rimaneva in corpo, si sdraia sul letto e, dopo aver sussurrato quel “Bambini miei… mi dispiace”, chiude gli occhi.
È una scena davvero struggente. Penso che questa si posso definire proprio una morte da “cuore spezzato”: il dolore di Thèodwyn per la morte di Éomund è cosi forte che il suo cuore non ha resistito e la vita l’ha abbandonata.
Ho trovato questo capitolo davvero molto bello e carico di emozioni. Sì, è stato molto triste, ma non deprimente dai: alla fine, nonostante il dolore e la sofferenza, mi è piaciuto molto vedere che questa mamma ha pensato alla salvaguardia dei suoi bambini e abbia deciso di mandarli da suo fratello, consapevole che si sarebbe preso cura di loro.
Sono curiosissima di scoprire quali saranno i prossimi momenti della vita di Eowyn che vorrai mostrarci e non vedo davvero l’ora di gustarmeli.
Quindi, non posso che darti un appuntamento a prestissimo!!
Un mega abbraccio mia cara,
Jodie

Recensore Master
04/01/21, ore 23:23

Eccomi qui per aumentare il numero di recensioni, ma lo faccio volendoti bene, te lo giuro. Sarei dovuta tornare da Eowyn prima o poi e questa sera è quella giusta, volevo un po' di amore. Un po' di bambini, un po' di dolcezza, un po' di tante cose. E le ho ritrovate tutte, in una colazione abbondante per due bocche giovani e una meno abbondante per un uomo che ha sempre pensato troppo, nei suoi momenti di lucidità. Sente le preoccupazioni aumentare e come dargli torto, con la morte della sorella? Qualcosa si sta muovendo.
E paradossalmente la prima a capirlo è proprio Eowyn che guarda Grima e ci vede cattiveria, malignità: non riesce a mandarla via nemmeno quel sorriso. Proprio figlia di re, capisce tutto al volo.
Ho amato, parlando di re, il racconto di Theoden e questo richiamo al passato: diciamocelo, Tolkien sapeva il fatto suo a creare storie e un mondo del genere. Il richiamo della promessa si dare aiuto reciproco mi ha poi scaldato il cuore: penso sempre ad Aragorn io, che ci posso fare se sono una sottona? Mannaggia a me, adesso la smetto che qui dovrebbe essere tutto per la nostra amata Eowyn.
Ma anche Eomer merita il mio amore su: non c'è davvero uno che odio tra i due, sono due pezzi di pane.
Come sempre tu sei stata bravissima e sono stata contentissima di tornare qui a leggere questa storia, mi era mancata terribilmente.
Sia ❤

Recensore Master
27/12/20, ore 17:15

Una meravigliosa Eowyn adolescente che, pur alla sua giovane età, ha già capito come farsi amare dalla sua gente. Non vuole recarsi a cavallo a Edoras e non vuole vestirsi in modo troppo ricercato, perché si sta recando in mezzo al popolo e non vuole mettere le persone in imbarazzo. Colpisce fin da subito la delicatezza e l'altruismo di questa meravigliosa ragazzina, che sappiamo bene essere generosa e coraggiosa, ma qui è ancora un'adolescente e potrebbe benissimo essere un po' più egocentrica, invece la sua maturità e la sua gentilezza la rendono un vero gioiello, una vera Principessa non solo per casato ma per il suo cuore nobile.
Bellissima la visita di Eowyn a Edoras (penso che non ti sia sfuggito il mio nick come autrice... beh non è un caso, ho iniziato a fantasticare fin da piccolissima, ma come scrittrice ho cominciato solo dopo aver visto la trilogia del Signore degli Anelli e da allora mi sono autoproclamata una cittadina onoraria del Regno del Mark!), la gente che la ama e che la invita, lei che vuole essere chiamata per nome e ha una parola gentile per tutti. Meravigliosa la scena a casa del soldato Arleon e di sua moglie Darla, mi è piaciuta la caratterizzazione dei personaggi e anche i primi accenni, ancora solo voci, tuttavia già stendono un'ombra sull'esistenza di Eowyn e dei suoi cari. Mi ha commosso pensare che anche Thèoden, come Eowyn, fosse solito andare in visita a Edoras come un cittadino qualsiasi (poteva non essere così? Io ADORO quest'uomo!), e poi sei stata davvero brava a inserire le preoccupazioni di Eowyn di fronte a ciò che Arleon le racconta. Sarà vero che Thèoden non sta bene e che lei non se ne è accorta, tutta presa dall'amicizia con Thèodred e dalle lezioni di scherma, oppure è Grima che sta mentendo al popolo per far pensare che il Re sia fragile e malato e che non sia più in grado di regnare?
Ho adorato questo capitolo, è vero che purtroppo si avvicineranno i momenti tristi, ma è anche vero che la bellezza e la forza di Eowyn verranno fuori ancora di più nei momenti difficili.
Vorrei soltanto che almeno Thèoden potesse salvarsi! :(
Complimenti, un capitolo splendido e una perfetta caratterizzazione dei personaggi e dell'atmosfera!
A presto e buone feste!
Abby

Recensore Master
20/12/20, ore 14:43
Cap. 3:

Salveeee
Dovrei studiare, ma ormai lo sai come sono fatta. Farei di tutto pur di non studiare, lo sai benissimo. E quindi eccomi qui: che poi questa storia è non è paragonabile a tutto, è davvero una cosa meravigliosa. Adoro seguire passo per passo la storia di Ewoyn.
Poi è così piccola e dolce, insomma il mio cuore se scioglie, lo capisci? Il modo in cui impreca contro Eomer e si incammina nel palazzo come la sera prima è proprio da lei, che è forte e coraggiosa: l'ha già fatto una volta, che vuoi che sia.
E trova un tesoro: un arazzo che prende vita, racconta la storia e lei si incanta. Come vorrebbe che quell'arazzo parlasse, ma cosa mai potrebbe a dire lei? Che è così piccola e per giunta e una donna.
Oh, Eowyn, se solo tu sapessi che farai da grande, se solo sapessi.
E Theoden è un pezzo di pane, mi si stringe il cuore a vedere come prova ad avvicinarli alla piccola nipote, ricordandole l'anno prima e una battaglia di neve, pregandola di chiamarlo zio e promettendole la storia dell'arazzo, in modo da renderla così tangibile e concreta. Insomma, so cute.
Adoro tutto, te lo giuro!
Sia ❤

Recensore Master
19/12/20, ore 16:17
Cap. 8:

Ero molto curiosa di tornare a leggere questa storia perché sapevo che i personaggi sarebbero cresciuti ed è molto carino leggere di una Eowyn quattordicenne che non si riconosce nel suo corpo e si sente brutta e sgraziata (vorrei essere brutta e sgraziata come lei! XD). Mi è piaciuto moltissimo l'approfondimento dei suoi pensieri e sentimenti per Eomer e Thèodred, è davvero bellissimo che i due ragazzi siano rimasti tanto legati a Eowyn e che siano legati anche tra loro, ho sempre amato il rapporto tra Eomer e Eowyn (forse perché anch'io sono legatissima a mio fratello!) ed è bellissimo che tu lo sottolinei sempre. Adesso Eowyn si sente più triste perché Eomer deve allontanarsi sempre più spesso, e lei si sente sola e esclusa, abituata com'è a condividere tutto con lui.
Ma Thèoden, come sempre, è uno zio meraviglioso e fa ad Eowyn una bellissima sorpresa: il ritorno anticipato di Eomer e Thèodred!
E il capitolo prosegue con due scene meravigliose, che mi hanno emozionata tantissimo. Thèodred inizia le lezioni di combattimento con Eowyn e lei rimane delusa, perché si aspettava di cominciare subito a duellare con le spade e invece deve sorbirsi ore e ore di addestramento, movimenti e passi! Divertente ma realistico, io non so di certo combattere, ma immagino che le basi siano molto noiose, non è che si prende una spada e siamo subito Ser Lancillotto! Eowyn dovrà armarsi di tanta pazienza... ed è fortunata perché ha un maestro bravissimo e gentile (non voglio che muoia, non voglio, non voglio!).
E la scena finale con Eomer mi ha fatto venire le lacrime agli occhi. Pensare che Eomer ha già diciotto anni eppure non si vergogna di passare tanto tempo con la sorella, di giocare con lei al solletico come quando erano bambini... sono personaggi meravigliosi, io li ho sempre amati, sono sempre stata una fan di Rohan e del suo popolo, ma tu me li stai facendo amare ancora di più.
Una storia appassionante e bellissima, per fortuna ancora piena di emozioni tenere e meravigliose, di affetti e momenti di gioia. Complimenti, hai creato un mondo meraviglioso e una sorta di missing moments del romanzo di Tolkien, proprio sui personaggi che desideravo conoscere meglio.
A presto!
Abby

Recensore Master
16/12/20, ore 23:42

Ciaaaaao [inserisci un enorme enorme enorme sorriso]
Ti ho detto che sarei tornata, non sapevo quando, ma è un periodo abbastanza libero e se non mi porto avanti in questi giorni finisco per non riuscire più a farlo in sessione. Decido di intasare adesso il tuo profilo, per quanto mi è possibile.
Ti devo fare i complimenti, anche: non sono brava a maneggiare i bambini nelle storie, perché boh, sono così complicati e non ho tanta esperienza, ma i tuoi piccoli qui sono così belli: Eomer è un pane, giuro. Il modo in cui cerca la sorella e fa di tutto per fare in modo che stia bene. La guarda e all'inizio è impaurito, perché così trasandata non l'ha mai vista, ma che altro può fare? Mica c'è la mamma che può aiutarla, no. La mamma è morta di dolore [e io con lei, mannaggia a te].
E Theoden che viene paragonato ad un uomo cattivo? Eowyn che scappa mi ha intenerito il cuore e il pensiero di Eomer preoccupato ancora di più. Come li rendi bene da così piccini e come mi fa male pensare che Eomer alla fine un cavaliere del re lo diventerà davvero e che Eowyn amerà lo zio più di qualsiasi cosa al mondo, cercando persino di salvargli la vita. SCUSA, va bene è troppo personale questa recensione, ma io penso sempre al dopo e non dovrei.
Quindi rimango qui, con il dipinto di due bimbi che si amano tanto e si promettono mondi.
Sono contenta di essere riuscita a passare, in coda a questa lunghissimissima giornata.
Sia ❤

Recensore Master
13/12/20, ore 23:00
Cap. 1:

Questa storia mi chiamava da tempo, lo sai: non avrei osato aspettare un minuto. Probabilmente non è il momento giusto per iniziarla, perché so che avrò un mucchio di cose da fare nel mentre e non so quando davvero potrò recuperarla, non con la sessione invernale alle porta, ma... Eowyn mi mancava.
Non che l'abbia mai davvero conosciuto, o abbia letto di lei al di là del libro: è un personaggio che per tanti anni mi è stato antipatico, lo ammetto. Perché si metteva tra Aragorn e Arwen e io questo non lo potevo accettare. Solo dopo ho scoperto la sua forza, il suo coraggio, la sua bellezza.
Quindi sono qui, con il cuore pieno di dolore a leggere queste poche frasi: è un flashback così sentito e struggente, con il dolore di una donna che è sia moglie e madre. Accetta di perderli entrambi, ama troppo il suo uomo per poter prendersi cura anche dei suoi figli: devono andare via, da Re Theoden, in modo che almeno loro siano per sempre sicuri.
Come fa male sapere com'è il continuo di questa storia, quando la bambina è scossa nel sonno e va dalla mamma con una bambola in braccio e chiede cosa succede o ancora, ancora Eomer che fino a qualche giorno prima giocava con il padre per essere in grado di combattere come i veri guerrieri, oh, mio caro Eomer, sarai un ottimo soldato. Vorrei dirglielo e abbracciare lui e la piccola sorellina, portarli io stessa dallo zio per tranquillizzarli, ma non posso farlo e fa tutto estremamente male.
Mi sono persa un miracolo qui, mi sa, vedrò di recuperare per quanto mi è possibile!
Sia ❤