Recensioni per
Scintille nel buio
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 440 recensioni.
Positive : 440
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/10/20, ore 17:03
Cap. 10:

Mia cara Shilyss <3
Questo è forse uno dei capitoli che più mi è piaciuto di questa storia, pur bellissima nella sua interezza.
L’ho trovato pieno di struggimento e desiderio e rancore, perché tutta la prima parte è dedicata a uno straziante addio, una separazione che non può essere né accettata né elaborata perché avviene in un momento in cui, da parte di entrambi, le fiamme non sono ancora spente. Tuttavia, come tu stessa insegni – è un tema caro ai tuoi racconti – anche il feroce e sprezzante dio dell’inganno deve sottostare al destino e alla trama filata per lui dalle Norne. Sigyn non era destinata a lui, nonostante l’attrazione e, in seguito, il fortissimo sentimento che legherà questi due sfortunati amanti. E credo che ci siano di mezzo forze ancora superiori rispetto a quell’orrore al quale Loki, con l’aiuto di Thor, ha tentato di strappare la ragazza. Il mistero ancora deve essere svelato, ma sappiamo che c’è stato un oltraggio, una colpa di cui entrambi si sono macchiati e dalle cui conseguenza Sigyn cerca, nonostante tutto, di proteggere l’uomo che ama. Ma cos’è questa verità tanto terribile da indurre Sigyn a ritenere che nemmeno Loki sarebbe in grado di sopportarla? Proprio perché l’inganno è così naturato alla sua indole, Loki non può tollerare che alcunché gli venga celato. Eppure tante ancora sono le certezze che il figlio di Odino vedrà crollare, poiché anche Padre Tutto sa giocare con i segreti a suo piacimento (e per suo tornaconto).
Loki infine scopre della cecità di Sigyn, e il dolore e la collera rischiano di nuovo di sopraffarlo. Dolore per essere costretto a osservare impotente – proprio lui! – la luce della scintilla affievolirsi, e collera perché lei stessa ha rifiutato il suo aiuto, ingannandolo e preferendo lasciare Asgard (e lui) per richiudersi in un luogo dove l’aspettano solo giudizi impietosi e mortificazioni (non solo corporee). Il quadro di ciò che è accaduto ora appare a Loki più chiaro, ma l’orgoglio ancora gli impedisce di vedere il particolare più importante, la reale portata del sacrificio di Sigyn.
In perfetta contrapposizione con la prima parte, che ha atmosfere cupe e rarefatte, la seconda ci offre invece uno spaccato più luminoso dei primi giorni di permanenza di Sigyn ad Asgard. La ragazza sta volentieri in compagnia di Balder, che in pratica diventa il tramite per entrambi per conoscersi e studiarsi l’un l’altra, perché se da una parte Loki dopo sa come estorcere al bambino preziose informazioni sulla loro ospite, allo stesso modo Sigyn, attraverso i racconti delle eroiche imprese dei due principi riesce a farsi un’idea ben precisa dell’uomo che l’ha strappata alla sua famiglia e al suo destino d’ancella. La mente di Sigyn è acuta, non si fa abbindolare dalla “luce” che sembra accompagnare i figli di Odino ovunque vadano, e Loki non può che essere attratto da questo particolare aspetto della sua personalità.
Come sempre lasciarsi cullare dalle tue parole è un balsamo per l’anima, ed è per questo che io torno da te non appena mi è possibile <3
Un bacione e alla prossima :*

padme

Recensore Master
15/10/20, ore 21:52
Cap. 3:

Ciao Shilyss,
Eccomi qui per lo scambio a catena a recensire questa storia che, di capitolo in capitolo, diventa sempre più bella, intrigante, avvincente.
La prima parte è la continua del precedente capitolo, ovvero di come Sigyn sia andata dall’ Aesir. Che Loki le avesse messo gli occhi addosso fin dal primo secondo era indubbio, che per le avrebbe anche sfidato gli antichi, bhe è sorprendente. Nonostante il dio degli inganni voglia dissimulare tutto sotto l’aria di un capriccio, si capisce che ha colto qualcosa in Sigyn. Infatti, le attese non vengono per nulla disattese. Lei si rivela una tipa tosta, capace di tenere testa anche ad una situazione per nulla facile, in un contesto in cui le donne devono solo subire senza possibilità di replica. Nonostante il tentativo fallimentare, questo donna dal carattere così forte, intriga è interessa ancor più Loki.
La seconda parte, invece, lascia alquanta spiazzati. Si è abituati a vedere Loki come dio degli inganni, ma qui la situazione si capovolge del tutto. È Sigyn a tessere la tela di inganni per Loki, per proteggerlo da lei, dalla sua malattia. Stranamente Odino sembra avallare tutto.
Inutile farti i complimenti per lo stile e la proprietà di linguaggio.
A presto.
Mask.

Recensore Master
14/10/20, ore 14:08
Cap. 8:

Cara Shilyss,
eccomi a tornare da te!
Ah, nostro caro Loki, sempre così orgoglioso da non riuscire ad ammettere con se stesso che, nonostante se ne sia andata, Sigyn non la potrà proprio dimenticare. La ragazza non si vede mai in questo capitolo ma c’è sempre. Così maledettamente presente da tornagli alla mente anche dopo aver diviso il letto con altre donne – questa cosa di Sif non finirà mai di stupirmi XD – e poi c’è l’eterna lotta con quella sciarpa che vorrebbe bruciare ma, poi, non lo fa mai perché, lo dici tu, alla fine è solo un bugiardo, non solo con gli altri ma anche con se stesso.
Sebbene ami moltissimo Loki e Sigyn e vederli assieme è sempre fonte di estremo gradimento, mi è piaciuto molto che questo capitolo fosse dedicato anche ad approfondire il rapporto fra i fratelli che è un’altra cosa che descrivi divinamente: con quel loro affiatamento, misto a rivalità, destinato inesorabilmente ad incrinarsi in un futuro, magari prossimo, ma non quel giorno. E, così, sono di nuovo insieme, in questa nuova avventura (anche se Loki non è poi così contento) dopo aver ricevuto la missiva di Sigurdr, per Sigyn.
Thor, contraddistinto dalla sua arroganza, è pronto a lanciarsi in quella avventura che potrebbe portargli onori – onori che sempre ha a detta di Loki, perché il dio del tuono risplende sempre di luce mentre lui è sempre destinato a rimanere nell’ombra – ma mi fa sorridere Loki che, in tutte le congetture che fa per capire cosa spinga Thor ad andare con lui, non gli passi minimamente per l’anticamera del cervello che il tonante sia mosso semplicemente da amore fraterno.
Comunque sia è sempre adorabile vederli punzecchiarsi in questo modo e mi piace molto come Thor glissi sulle parole taglienti del dio degli inganni perché, indubbiamente, lo conosce molto bene (sebbene non in tutte le sue sfumature).
Ma quanto è sfacciato Loki con Sigurdr? Non tanto per spiattellargli in faccia il fatto che sia invecchiato male ma per sottolineare di quanto ha profanato (molto) sua figlia ahahah
E quanto mi fa sorridere che nell’apprendere il destino misero a cui Sigyn deve sottostare, per il fatto di essere impura, nasconda tutta la sua preoccupazione sotto all’aver fatto qualcosa alla scintilla.
Carissimo dio, sarò anche in carenza di sonno come al solito, ma non inganni proprio nessuno questa volta.
Al solito un capitolo decisamente ben scritto, coinvolgente e di cui ti imbatti nella fine senza rendertene conto. Non vedo l’ora di assistere al momento in cui Loki e Sigyn si rivedranno *-*
Toglimi una curiosità… ma davvero c’è chi si stupisce se Thor e Loki dicono delle parolacce? O_ò
E’ sempre un estremo piacere tornare da te, per cui aspetto con trepidazione la prossima volta.
Un super abbraccio <3
Cida 

Recensore Master
11/10/20, ore 14:45
Cap. 9:

Ciao cara!
Questo capitolo porta avanti quanto preannunciato nel finale del precedente, Sigurdr con molta sfacciataggine accusa Loki delle disgrazie della figlia e quest'ultimo ovviamente scatta in quella maniera. Loki per quanto possa essere calmo la maggior parte del tempo ad un certo punto scatta quando si toccano tasti dolenti ed è una reazione perfettamente umana. L'impulso di uccidere Sigurdr si fa strada in lui ed ecco che emerge la parte più oscura e spietata di Loki, ma non è stupido e quindi resiste a quell'impulso.
L'incontro che si preannuncia non è facile per Loki, è ancora combattuto perché una parte di sé cerca di convincersi che quella visita non sortirà alcun effetto dal momento che è stata Sigyn a scegliere di andare via, l'altra parte tuttavia vuole vederla e non soltanto per accertarsi che stia bene.
Come sempre la descrizione degli ambienti è curata in ogni dettaglio, se c'è una cosa che adoro della tua storia è proprio questa, non tralasci mai alcun dettaglio che possa aiutare il lettore ad immaginare l'ambiente in cui si trovano i personaggi.
Loki in questo capitolo è tormentato, cosa che prova a nascondere ma che non sfugge a Thor, che gli dà il suo tacito sostegno. Il suo incontro con Sigyn è molto triste, entrambi soffrono per quella scelta ed entrambi stanno pagando a modo loro per il semplice fatto che il loro è un amore proibito da un'antica ed oscura profezia. Mi ha spezzato il cuore leggere il passaggio in cui Sigyn si chiede come sia il sorriso di Loki, segno che la sua cecità sta peggiorando sempre di più.
Davvero un capitolo bellissimo e intriso di emozioni, alla prossima <3

Recensore Veterano
11/10/20, ore 11:56
Cap. 1:

Carissima,

Ahimè, io ormai riesco a ritagliarmi il tempo per gustarmi le cosine belle belle soltanto dopo averle avute nella loro finestrella per settimane, a ricordarmi delle mie migliori intenzioni – e di come vadano mediamente a finire, le buone intenzioni in generale e le mie in particolare.

Non che la tua prosa non valga sempre e puntualmente l’attesa, perché sei una certezza consolidata. Ma, qualche volta, mi rincresce costringermi ad aspettare, o – peggio – esservi costretta dalle circostanze esterne che non danno requie.

La maestria – quella vera – si riconosce da tante cose; è richiesta da tante cose. Intavolare le aperture è indubbiamente tra queste, quasi in cima alla lista; perché una grandissima maestria è richiesta nel sapere scegliere le giuste dosi di cosa rivelare e cosa tacere, di cosa lasciare intuire, di come mescolare il tutto, per stabilire i personaggi e la premessa, per gettare il seme dei futuri sviluppi. Da tutto quello che ho finora avuto il piacere di leggere di tuo, è innegabile che tu in questo sia maestra – e, da lettrice, non posso che rallegrarmi, e voler leggere di più, di più, di più. Poi la tua prosa, così ricca ed elegante, classica, è un altro piacere in sé e per sé. Ho amato visceralmente la bellezza della descrizione di quest’alba sul fiordo di Asgard, la successione di quotidiani addii che Sigyn si concede, in un ribaltamento dell’idea consolidata del saluto al nuovo giorno, già una stilettata al cuore nel giro delle primissime righe.

È strabiliante ed è incantevole – nel senso che getta una sensazione di incanto addosso, di meraviglia, quella di platonica memoria – il gusto della riscoperta di questi personaggi, perché li ho già incontrati sulle tue spiagge e, nella sostanza, nell’essenza profonda, sono sempre gli stessi; eppure, lo sguardo è attaccato alla pagina e l’attenzione della mente si affila nel ritrovarli ad ogni declinazione, sotto ogni luce, in primis nella luce di quest’alba. Allora, scoprire e riscoprire diventa un riconoscere l’identità, la permanenza, che è – paradossalmente? – sempre nuova, sempre sorprendente.

Amo la tua prosa ed il tuo senso della struttura, la tua abilità nel costruire un racconto. E mi hai fatto voler bene a questi due piccioni. Dunque m’imbarco anche su questa drakkar e ti seguo, senza se e senza ma, pur nella mia incurabile lentezza.

Grazie di tanta bellezza! <3

Un abbraccio,

Sherry

Recensore Master
11/10/20, ore 10:20
Cap. 5:

Hai detto che questa storia è una pre-Thor e si vede sempre di più ad ogni capitolo che passa, non solo per la caratterizzazione dei personaggi che ci cade in pieno, ma anche per i fatti che stanno accadendo al di là degli occhi annebbiati di Sigyn e che portano il lettore che conosce discretamente il fandom ad orientarsi perfettamente nella tua storia :)
Anche in questo capitolo hai trattato temi a me molto cari, il più bello, nel passato, è quello del raffronto tra luogo sicuro ma fuori dal mondo e libertà, con i conseguenti rischi. La libertà di cui parla Sigyn, il suo dubbio tra servire gli antenati, rimanendo dentro le mura domestiche -una prigione, senza mezzi termini- e la voglia, unita al timore di solcare il mare e vivere in prima persona le vite che ha sfiorato nei libri, rendono il personaggio delizioso e accattivante al tempo stesso. E' facile immedesimarsi in lei, in ciò che stava vivendo (a proprosito, bellissima la scena in cui, dopo un rollo della nave lei si ritrova contro il petto di Loki) nelle sue parole, unite comunque ad una forte curiosità (e curiosità è intelligenza!) che non manca mai e ricopre il sostrato della tua Sigyn.
"Poteva andarti peggio", continua a ripetere Loki ad una Sigyn del tutto ignara del futuro, e che noi percepiamo grazie alla bivalenza temporale del tuo racconto. Cosa le sarebbe successo, invece, se avesse continuato a servire gli antenati?
Nondimeno la ragazza si ritrova ostaggio del bel Principe, in un mondo di estranei, che la guardano con disprezzo in virtù di ciò che ha fatto suo padre. Le colpe dei padri che ricadono sui figli... anche questa è una tematica largamente usata, anche se la trovo ingiusta, io stessa ne faccio uso, quindi mi piace davvero un sacco! ^^
Continua a farmi impazzire (in senso buono!) questo continuo alternarsi tra presente e passato, davvero, tu non ne hai idea, lo trovo perfetto, incalzante, ti verrebbe voglia di continuare e continuare a leggere senza fermarti mai, quindi non preoccuparti, si capisce perfettamente.
Al solito, complimenti anche per questo capitolo, continua così! :)

Recensore Master
08/10/20, ore 19:08
Cap. 9:

Mia cara Shilyss <3
Torno con piacere a questa tua bellissima storia. Del resto, da tempo conosco le tue straordinarie doti narrative, ed è sempre con un misto di meraviglia e stupore che mi lascio incantare dalle tue parole.
Il capitolo è tutto al presente e noi finalmente scopriamo cosa ne è stato di Sigyn, una volta che ha lasciato Asgard (e Loki). Il punto di vista è proprio quello del dio dell’inganno, preso in un momento per lui tutt’altro che facile. Ancora non sappiamo ciò che è accaduto tra le radici dell’Yggdrasil, ma dai pensieri di Loki traspare chiaramente tutto l’orrore con cui lui, Thor e la stessa Sigyn hanno avuto a che fare; è successo qualcosa che non solo ha spezzato il legame tra lui e la giovane principessa di Vanheim, ma ha anche tracciato solchi profondi nell’animo dell’ingannatore, tanto da tenerlo sveglio ogni notte a causa degli incubi. E Loki non è certo il tipo da lasciarsi impressionare facilmente, per cui non oso nemmeno immaginare cosa possa avere lasciato su di lui segni tanto profondi. La tensione emotiva è forte e orchestrata magistralmente, con questi squarci verso l’abisso nel quale Loki sta precipitando, un abisso fatto di caos e ferocia ma anche di rabbia e risentimento sempre crescenti – e onnipresenti. Spesso il secondogenito di Odino si lascia trascinare dalla furia dirompente che sente montare dentro di sé e indugia in crudeltà che provocano un moto di ripulsa persino nel suo stesso fratello. Thor è sicuramente la persona più vicina a Loki, lo conosce profondamente – nel bene e nel male – e il modo in cui, in questo momento, ancora è disposto ad appoggiare il minore nei suoi propositi è indice di una grande lealtà e dell’affetto che ancora lega i due fratelli.
La descrizione del Tempio è magnifica e suggestiva, ricca di dettagli che impreziosiscono la narrazione e permettono una visione chiarissima dell’ambiente in cui si muovono i protagonisti. L’incontro tra Loki e Sigyn è carico di desiderio e nostalgia e rimpianto, di tutte le parole che i due non si sono detti e che, probabilmente (anche se mi auguro il contrario) non riusciranno mai a dirsi. Lo spettro di troppe questioni irrisolte aleggia fra loro, e se da un lato è l’orgoglio e il dolore a rendere sferzante la lingua di Loki, dall’altro è lo sgomento e la paura a rendere incerti i gesti di Sigyn, ben più della cecità. Eppure la ragazza, benché umiliata e ridotta quasi al fantasma di se stessa, splende ancora di una grazia sovrannaturale – in fondo, lei è la scintilla, e la sua fiamma non può essere spenta.
Anche se negate, sepolte dentro gli angoli più bui e segreti dei loro cuori, l’attrazione, le emozioni che ad Asgard li hanno spinti inesorabilmente l’una nelle braccia dell’altro ancora permangono, sono vive e pulsanti e tengono entrambi ostaggi di sensazioni che vorrebbero dimenticare – ma, ahimé (e ahiloro), questo non è possibile, non quando di mezzo ci sono sentimenti tanto potenti. È un amore pieno di poesia e struggimento, il loro, che ogni volta mi fa sospirare e battere il cuore, come una ragazzina <3
Insomma, per farla breve, le tue storie mi servono per rimanere giovane, per cui non posso che essere felice sapendo che la tua vena artistica è inesauribile XD
Un bacione e a presto, mia cara, e tanti, tanti complimenti :*
Tua

padme

Recensore Master
06/10/20, ore 22:01
Cap. 17:

mia carissima shilyss, non puoi immaginare che gioia nel trovare un aggiornamento di questa bella, bellissima storia. Fiondarmi a leggere era il minimo e questo capitolo era proprio ciò che ci voleva dopo una lunga e logorante giornata lavorativa.
Perché questo è il capitolo che paventavamo dall'inizio, dove c'era il sentore di quello che sarebbe stato, lì, tra le pieghe, i non detti e il tempo che scorreva portando con sé gli eventi che, inevitabilmente, hanno condotto qui, in questo spaccato del canone che pure tu, con le tue sapienti mani, hai saputo rendere originale e, in un certo qual modo, più completo, perché ci doni una prospettiva diversa, che è quella di Loki e delle sue macchinazioni. Qui vediamo il dio dell'inganno in tutto il suo splendore, nei suoi intrighi più oscuri, nelle sue macchinazioni più subdole, e lo vediamo spietato, mentre perpetra il tutto a danno di suo fratello, quella persona che ama e con la quale è cresciuto, con la quale ha condiviso ogni cosa e con cui si scambia sguardi d'intesa. Ma ciò che fa è un male necessario per arginare qualcosa che, altrimenti, sarebbe molto peggio. Così la vede lui. Ma sotto c'è anche dell'altro, che brucia e fa male: Odino non ha scelto lui, nonostante sia scaltro e intelligente e furbo. Non è lui che ha scelto. Ha preferito Thor per il trono, suo fratello che non è adatto al comando come lui, quantomeno nella sua prospettiva (e anche nella mia, Loki, anche nella mia...)
Il nostro Loki qui è l'eterno secondo e questo fa male, brucia e lo accende di vendetta, perché la soddisfazione non è nella sua natura, come ben sappiamo, e lui vuole tutto, ogni cosa. Ciò che pretende e desidera deve essere suo, così che il rifiuto non fa parte dei suoi piani o di qualcosa che può accettare. È orgoglioso, Loki, e quell'orgoglio, mischiato all'amore per Asgard, lo porta ad agire in maniera subdola e avventata. A tradire. Lo porta a incontrare suo padre, senza sapere che lo sia. Ho trovato davvero molto intenso quel momento d'incontro tra Laufey e Loki, quel momento in cui padre e figlio parlamentano, senza che vi sia un riconoscimento. Entrambi sono all'oscuro dell'identità dell'altro e si trovano a discutere come dei perfetti estranei, come dei nemici, perché Loki ha tanto di quel suo padre che non è davvero suo padre, ha tanto di Odio, che in quegli anni lo ha reso così simile a lui da fargli perdere qualsiasi legame con i giganti del ghiaccio. Anche solo un richiamo alle loro movenze, al loro modo di essere. Loki è figlio dei giganti del ghiaccio nel sangue, ma degli Æsir nell'animo. È diviso, è due cose contemporaneamente e nessuna delle due e questa spaccatura lo rende confuso, smarrito, attitudine che ritroviamo alla fine del capitolo, quando Loki comprende, anche se all'inizio si rifiuta di razionalizzare una verità che gli fa male. Significherebbe accettare che Odino gli ha mentito, accettare che la sua fiducia non era poi così ben riposta, che gli ha tenuto nascoste le sue origini, che lo ha reso qualcosa che non era realmente. Una scoperta logorante, difficile da accettare e digerire, soprattutto quando hai vissuto tutta la tua vita in funzione dell'orgoglio di un padre che poi scopri non essere il tuo vero padre. La goccia che fa traboccare il vaso, insomma.
Ci hai donato un Loki sfaccettato, maturo nelle motivazioni che hanno spinto il suo agito e il suo tradimento e mosso sempre dalla salda convinzione di non odiare suo fratello Thor, di non star facendo quello che fa perché lo detesta. Loro due sono complementari e lo rimarranno sempre, quel legame che c'è tra loro non si può spezzare, Loki ne è consapevole e non è nemmeno la sua volontà farlo. Lo vediamo, infatti, stupefatto per la severità della punizione di Odino, tanto che tenta d'intercedere per Thor. Perché, a conti fatti, non è suo fratello il problema, ma suo padre. È sempre stato suo padre.
E, nel mezzo, c'è Sigyn, con quei flashback che la sua figura aggraziata porta con sé: attimi in cui lei e Loki si avvicinano, si conoscono, hanno modo di capire e di scoprire quanto siano differenti, e anche simili in certi aspetti, come il fiero orgoglio che li anima nel loro confrontarsi. C'è quella biblioteca labirintica, quel loro sfiorarsi senza mai toccarsi davvero, essere vicini ma mai abbastanza, perché c'è quel muro invalicabile che non devono superare, quella maledizione che attende dietro l'angolo e che dipinge di sofferenza ogni loro incontro. Ci sono quei dialoghi arguti, quel loro sfidarsi con le parole, per vedere quanto l'altro sa tenere testa, per capire quanto sia interessante, furbo, arguto. Perché è la mente che ha bisogno d'innamorarsi, prima e dopo il corpo, e Loki e Sigyn stanno sperimentando proprio questo; si parlano, e parlandosi si permettono di conoscersi e di avvicinarsi inevitabilmente, con tutte le conseguenze del caso. Ma, per ora, in questo flashback, Sigyn porta avanti la sua lotta silenziosa, studiando il nemico come farebbero dei generali in guerra, e Loki le dice una mezza verità sulla sua condizione, una verità che Sigyn si rifiuta di elaborare, con quel puerile amore verso il genitore che le fa riporre il lui una fiducia cieca. Suo padre l'ha venduta agli Æsir per pagare un debito. Punto. Non può e non deve esserci dell'altro. E Loki glielo concede, quel beneficio del dubbio, e decide di non parlare oltre. Chissà, se avesse invece preso una strada diversa, forse le cose si sarebbero svolte molto diversamente, ma ogni scelta ha delle conseguenze e Loki non poteva di certo immaginare quanto dolorose sarebbero state quelle della sua. Non al tempo, almeno.
Insomma, carissima, un capitolo coi fiocchi, che ho divorato. Leggerti è sempre un piacere immenso, e questa storia è una piccola, meravigliosa perla che mi regala sempre tante bellissime cose.
Un abbraccio grande, alla prossima ♥

Recensore Master
06/10/20, ore 12:09
Cap. 10:

Ciao tesoro!
Scusami il ritardo, ma avevo postato recensione ieri, ma c’è stato un bug e quindi non l’ha presa. In più io sono stata occupata in questi giorni e non ho trovato un momento tranquillo per recensire, ma ora eccomi qui.
Era da tanto, tantissimo tempo che non tornavo sulle tue storie e “scintille nel vuoi” è una di quelle che mi ha colpito di più, ci ho lasciato iL cuore e il pensiero. Sarà che io adoro le storie con l’angst e il tormento d’amore, ma qui proprio ti sei superata.
Aspettavo da tanto questo capitolo decisivo, quello in cui Loki scopre l’effettiva condizione di Sigyn, e la sua reazione un po’ me l’aspettavo, anche se devo dire che speravo in parole più morbide da parte di Loki per lei. Si vede che Loki ne soffre della situazione, ma è orgoglioso 3 fiero come sempre, quindi nulla da a vedere fuori di questo suo tormento.
E Sigyn? Lei è davvero più forte di lui in questo caso. Ha fatto una grande rinuncia, un grosso sacrificio e per di più non cerca di fermare Loki o chiedergli aiuto. E per fare ciò nella situazione in cui è lei, così precaria è così terribile, ci vuole grande coraggio e abnegazione.
Mi è piaciuto molto tutto il flashback con Balder che mi fa un sacco di tenerezza soprattutto nel modo in cui di relazione coi fratelli più grandi e nel flashback ho rivisto la forza dell’amore che unisce, univa, Sigyn e Loki, quel tipo di sentimento che non è stucchevole, ma forte e che si nutre anche di continue piccole provocazioni e sfide. D’altra parte Loki e Sigyn hanno due caratteri determinati e non poteva essere altro che così il loro rapporto... fuoco che chiama altro fuoco ecco.
Spiace un po’ sapere che ora sono divisi e ben poco si può fare per la maledizione, nonostante Loki sapesse daL principio e abbia tentato in tutti i modi di cambiare il fato..
Come vorrei che la portasse via da lì, dal quel santuario malsano...
Comunque tanto di cappello a te, come sempre crei delle storie stupende, con intrecci curiosi, ingegnosi e sempre nuovi...
Ti adoro lo sai?
A presto
Ladyhawke83

Recensore Master
04/10/20, ore 22:12
Cap. 8:

Ciao cara!
Quanta sofferenza nel leggere di Loki che cerca in ogni modo di togliersi Sigyn dalla testa, pensando che basterebbe bruciare ciò che le resta di lei per farlo eppure non riesce a compiere nemmeno quel gesto. È consapevole del fatto che si sta prendendo in giro da solo, il che è abbastanza ironico a ben pensarci: il dio degli inganni che inganna sé stesso. Ne ha la conferma definitiva quando di notte si sveglia e si ritrova inevitabilmente a pensare a lei, Sigyn era più di una semplice amante per lui e nulla potrà colmare la sua assenza.
Mi sono piaciuti un sacco i momenti tra Thor e Loki, Thor vuole dare tutto il suo sostegno a Loki, nonostante quest'ultimo pensi che lo faccia con un secondo fine, accompagnandolo a quell'incontro segreto. In realtà il sostegno di Thor però c'è fin dal momento in cui Loki riceve quella lettera e la legge al posto suo. Ammetto che ho riso quando ho letto "chiamate aiuto" perché quella scena resta la più divertente in assoluto. Le insicurezze di Loki emergono ancora una volta, chiedendosi cos'abbia in meno rispetto a Thor, pur sapendo che ha delle qualità più che valide.
La descrizione di Ásaheimr è meravigliosa, curata nei dettagli e ho trovato interessante il riferimento alla leggenda secondo cui quelle montagne siano stati un tempo i denti di Ymir e la battutina irriverente di Loki è totalmente azzeccata. È stato un grande colpo di scena Sigurdr che si rivolge a Loki per chiedere aiuto al posto di Sigyn, che non vive nelle condizioni migliori, ma dubito che sia per puro amore paterno.
Sono molto curiosa di leggere gli sviluppi, le cose si stanno facendo sempre più interessanti!
Alla prossima <3

Recensore Master
02/10/20, ore 18:21
Cap. 10:

Ciao Shilyss!

Proprio come ci preannunciavi, il dialogo tra Loki e Sigyn è proseguito in questo capitolo, in una scena molto intensa. Lì per lì sembrava che Lingua d'Argento avesse abbandonato il campo, almeno per il momento ma poi eccolo che ce lo troviamo nella stanza della bionda ancella, desideroso di saperne di più e di verificare più da vicino quello che già aveva capito nella conversazione tenuta nei pressi della grata: la fanciulla è diventata ceca. Inizialmente, valuta che che Kalfr potrebbe essere il responsabile della cosa ma si era già intuito che questa sarebbe stata una soluzione troppo semplice. E infatti ecco che torna alla mente quell'antica profezia, già accennata nel precedente capitolo, secondo la quale l'abbagliarsi di una luce speciale porterà l'oscurità parimenti su tutta Asgard. Si può davvero combattere contro qualcosa di tanto ancestrale? Sigyn ha cercato e provato con tutte le sue forze a mantenere questo segreto, di cui anche Odino era informato, ben sapendo che il figlio cadetto di Padre Tutto avrebbe provato lo stesso a prendere delle contromisure. Ma (non so se dire purtroppo o per fortuna) le sue menzogne non hanno persuaso l'Ingannatore e ora sa. Chissà adesso che cosa proverà a fare...
La seconda parte è stata piacevolmente leggera ed utile a spezzare la tensione della sezione precedente. Mi pare di averlo già detto ma non temo di ripetermi: Balder è assolutamente adorabile, è un peccato che Loki sia infastidito dalla sua presenza e dai racconti, anche imbarazzanti, che fa sul suo conto ma immagino che sia il classico fastidio da fratello maggiore. Il bracciale che poi Sigyn chieda che le venga riparato credo sarà un elemento che tornerà molto utile in seguito e sono abbastanza certo che alla fine Lingua d'Argento abbia deciso di incantarlo in una qualche maniera, altrimenti non sarebbe lui! XD
Come sempre, vanno a te i miei più sinceri complimenti per la tua scrittura e per l'amore che sempre dimostri per i dettagli.
Un saluto e a presto,
Will D.

Recensore Master
02/10/20, ore 16:12
Cap. 4:

Il tuo stile tra passato e presente continua ad essere accattivante e promettente, tiene alta l'attenzione del lettore, che si chiede quale sia stato il passaggio per condurre Sigyn, sprezzante e quasi schifata di Loki a cedergli e amarlo come solo lei sa fare.
Mi è piaciuto particolarmente il raffronto tra Loki e Sigyn sulla barca, quel suo essere altera e fiera, come uan gatta, nei confronti di Loki, PROPRIO nei confronti di Loki, al punto di tentare di resistere al freddo a scapito di prendersi un malanno, almeno finché non è Loki stesso a coprirla, ma anche qui, anche in questo gesto, c'è tutta la fierezza di Sigyn, il suo combattere contro sé stessa, tra desideri e vagheggiamenti di cui non riesce a capire il senso e l'astio che continua a provare: "fate decidere a me se sia stato peggio o no". E mi piace molto questa Sigyn, me la fai vedere dagli occhi di Loki, come desiderio ambito e apparentemente insoddisfatto.
Anche il dialogo tra lui è Thor è reso bene... il Tonante ha ben capito cosa si cela dentro il fratello, ha compreso parte dei suoi desideri inespressi e adoro l'ilarità con cui tratta dell'argomento.
Si fa sempre più interessante, tra la maledizione che ora è attuata, il passato, l'amore, la bramosia e il bisogno di varcare costantemente i limiti, l'insoddisfazione che ne deriva :)
Al solito, ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così! :)

Recensore Master
30/09/20, ore 18:21
Cap. 7:

Ciao cara <3
Questo capitolo è un punto fondamentale della storia, grazie al PoV di Loki si sono aggiunti altri tasselli importanti per ricostruire l'intera questione della maledizione e della scintilla.
L'introspezione di Loki è fantastica, adoro leggere i suo ragionamenti ed i suoi pensieri, specialmente quelli riguardanti Sigyn. Si nota fin da subito che la ragazza ha smosso qualcosa in lui, andando oltre la banale attrazione fisica o la faccenda della scintilla che tanto incuriosisce sia Loki che Odino. Con lei ha dei modi di fare diversi, scegliendo spesso di essere onesto anziché ingannarla o risponderle in malo modo per zittirla.
Mi è piaciuto un sacco il dettaglio di Balder bambino che mostra a Sigyn il giocattolo regalatogli da Loki e di come hai descritto l'ammirazione con cui osservava i fratelli maggiori.
Ho apprezzato un sacco anche l'accenno al fatto che Loki sia portato per lo studio e quanto gli piaccia cimentarsi nello studio/traduzione di antichi testi, è esattamente come l'ho sempre immaginato fin dalla prima volta che ho visto il primo film! E mi è piaciuto molto anche il suo confronto con Odino, schietto e allo stesso tempo che manda frecciatine rivolte a Thor, mantenendo così questo tratto della sua personalità. Così come l'ironia che sfoggia con Sigyn quando lei chiede se sia ubriaco, perché in un contesto del genere Loki risponderebbe sicuramente in una maniera simile.
Un'altra cosa che ho apprezzato tantissimo è tutta la parte riguardante lui e Thor, anche lui molto IC, perché hai ripreso perfettamente quello che abbiamo visto su schermo e dandogli un approfondimento grazie ai pensieri di Loki.
Una piccola menzione d'onore la faccio alla scena in cui Loki osserva silenziosamente Sigyn pregare, lui ci prova con tutte le sue forze a non pensare a lei e a mantenere le distanze, ma come poi si è visto nel futuro è qualcosa a cui nessuno dei due potrà resistere.
Spero di non essermi dilungata troppo, ma questo capitolo è così ricco che volevo toccare almeno i tratti salienti e non vedo l'ora di proseguire questa lettura <3
Alla prossima!

Recensore Master
28/09/20, ore 21:59
Cap. 7:

Carissima Shilyss,
è con immenso piacere che mi immergo nuovamente in questa meravigliosa storia.
Il capitolo precedente si concludeva con Sigyn che si domandava se gli Æsir (uno in particolare soprattutto) conoscessero la parola sacrilegio ed è proprio con questa parola che apri questa volta ma è Loki, incalzato dalla ragazza, a rimuginare sul suo significato. Adoro sia il modo in cui Loki si diverte a stuzzicare Sigyn sia il modo in cui la ragazza cerca di tenergli testa.
Il dio degli inganni è ormai totalmente succube dell'assoluta impossibilità di averla e per questo sempre più desiderabile ma anche questa è una lieve bugia che si racconta, di fatti un po' si stupisce quando decide di rassicurarla sul fatto che se non era già stata disonorata o fatta schiava in quel momento, non lo sarebbe stata più.
Allo stesso modo l'astio che Sigyn gli riserva comincia inesorabilmente a trasformarsi in qualcosa di diverso, come testimoniano l'incessante bisogno di cercarlo con lo sguardo alla festa quando non lo scorge e a fare immediatamente l'associazione con lui davanti al cavallo di legno intagliato di Balder.
Mi piace molto come l'autoconvincersi di cercarlo perché il nemico è sempre bene averlo sotto controllo o il perdere gli occhi traducendo rune nel tentativo disperato di sciogliere una terribile maledizione segni la svolta del loro rapporto perché è innegabile che l'interesse di entrambi nei rispettivi confronti sia mutato e sappiamo bene dove stiamo andando a parare (anche se un certo testa di legno, anche nel presente, continui a negarlo >.<).
Il confronto fra Loki e Odino è estremamente interessante perché rendi perfettamente quella somiglianza caratteriale che i due hanno nonostante - noi sappiamo bene - non abbiano alcun legame di sangue. Thor gli assomiglierà anche fisicamente ma è davvero Loki il vero erede del dio delle forche.
Devo dire che non mi sarei aspettata questo momento in cui Sigyn continua a vivere da ancella anche ad Asgard, sono proprio curiosa di sapere come capitoleranno a questo punto (bellissima l'immagine di lui che la guarda di nascosto e lei che si volta in quella direzione solo una volta che lui se n'è andatao).
Nel presente i riferimenti all'animo tormentato di Loki che comincia a comprendere che il trono sembra sempre più che mai destinato al fratello sono gestiti perfettamente, intrecciando quel che è con quel che sarà in maniera magistrale, così come il sincero affetto che Thor prova per il fratello.
La citazione finale è stupenda e perfettamente calzante.
Poi non mi ricordo se te l'ho mai detto, nel caso lo faccio adesso o lo ribadisco: mi piace moltissimo il modo che hai di inserire piccoli spoiler con quelli che saranno gli eventi futuri mentre descrivi i pensieri dei personaggi dicendo che al momento non possono immaginarlo o lo scopriranno più avanti.
E un'altra cosa che amo è quando descrivi Sigyn attraverso lo sguardo di Loki perché in quei momenti diventa estremamente vivida come quasi potessi vederla anche io attraverso gli occhi del dio degli inganni (che è sempre assolutamente lui!).
Insomma mi dovrò inventare altri modi per farti i complimenti sul finale perché se no, poi, divento ripetitiva :P
Un abbraccio e alla prossima
Cida

Recensore Master
28/09/20, ore 18:54
Cap. 2:

Ciao,
eccomi qui, grazie allo scambio del giardino, a proseguire questa bella storia.
Grazie a questo capitolo ho scoperto l'esistenza del fratello minore di Thor e Loki. Giuro che non sapevo minimamente della sua esistenza. Quindi grazie per questa bella pillola di cultura. Lo scambio iniziale fra i due fratelli è stato molto interessante, squarcia un velo sul passato di questa famiglia reale. Scopriamo che Thor e Loki, sono due figli della necessità, la guerra, svezzati fin da piccoli al combattimento e al guardarsi costantemente le spalle. Destinato uno alla guida del regno e l'altro ai sotterfugi della politica. Mentre, il fratello minore, nato nella pace, deve vivere costantemente all'ombra dei due. Ma il discorso va oltre questo...quel lasciare libera Sigyn...mette molti dubbi. Sicuramente Loki non vuole lasciarla libera, ma non per un mero capriccio, c'è sicuramente dell'altro sotto...
La parte di come Loki ha preso per sè Sigyn l'ho adorata. Mi ha fatto sorridere che all'inizio lei rabbrividiva alla presenza del dio, anzi, la sua presenza le procurava una certa repulsione. Peccato che a Loki questi due "piccoli" dettagli non gli interessavano molto, tutt'altro.
Il modo in cui l'ha chiesta in sposa è da autentico genio della politica e del'oratoria. Uno scacco matto in poche e semplici mosse.
Complimenti vivissimi per il tuo modo di scrivere, veramente impeccabile.
A presto.
Mask.