Recensioni per
Scintille nel buio
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 440 recensioni.
Positive : 440
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/07/20, ore 12:41
Cap. 14:

Mia carissima Shilyss,
ero davvero tentata di buttarmi nella lettura di Ombre, che m'intriga davvero moltissimo, ma poi ho visto che ero indietro di ben due capitoli con Scintille, e quindi sono tornata su questa storia che, lo sai, è una delle mie preferite scritte da te e una delle mie preferite in generale. Insomma, è colpa tua, che scrivi troppe cose belle, mentre il mio tempo è limitato, ecco.
Dunque, passando al capitolo in sé, ho davvero amato l'atmosfera che hai impresso in queste righe, permeata non solo da melanconia e tristezza, ma anche dalla rabbia, da quella disperazione che diventa ferocia e, per questo, fa ancora più male.
Amo sempre tantissimo il modo in cui descrivi come Sigyn ricorda i suoi momenti con Loki e il modo in cui pensa a lui: è struggente leggere di lei che si perde nei ricordi, di lei che ormai è quasi totalmente cieca e non riesce più a vedere chiaramente nulla che non sia nella propria mente. Eppure Loki è lì, con tutto quello che ha costruito insieme a lei, è lì e riaffiora nella sua mente, nei suoi pensieri in cui non vorrebbe indugiare ma sui quali inevitabilmente si ritrova a inciampare. Loki è lì, insieme alla vita in quella che lei definisce "una prigione d'oro" e sì che lo era in confronto a dove si trova ora. Loki è tutto ciò che Sigyn ha cercato di lasciar andare, per proteggerlo da un destino oscuro, da una maledizione più grande di loro. Cerca di allontanarlo e non solo per il suo bene, ma anche per il bene di se stessa, perché lasciarlo è stato e continua a essere doloroso, tanto che mente a se stessa dicendo di aver lasciato ad Asgard tutto, ogni cosa. Mente sapendo di mentire, perché ha portato con sé un oggetto, un qualcosa da lì, che per lei è importante e che di cui io sono curiosissima di conoscere le fattezze: e invece, tu, crudelissima, ci lasci in sospeso, con mille congetture su ciò che potrebbe essere quest'oggetto misterioso. Io propendo per il bracciale che Loki ha riparato a Sigyn, perché è un oggetto che la lega alla sua famiglia di origine e, al contempo, è il galeotto che in qualche modo ha avvicinato i due all'inizio, ha dato loro un terreno di confronto. È un oggetto caro, per Sigyn, quindi propendo per pensare che si tratto di quello, ma conoscendo l'autrice in questione, potrebbe essere invece una sottigliezza, e trattarsi di tutt'altro.
Di Sigyn mi piace la sua composta melanconia, il modo in cui soffre in silenzio e come, in un certo qual modo, riesca comunque a non perdere il suo orgoglio e la sua fierezza, il modo in cui sia remissiva ma non vinta e riesca a irrobustirsi: è diventata brava a mentire, perché le circostanze lo richiedono, in questo paradosso bellissimo, in cui, come già detto altre volte, lei prende quasi il posto di Loki. La dea della fedeltà che si comporta come il dio dell'inganno, per salvarlo e tenerlo al sicuro.
Kalfr è un personaggio che ho odiato sin dal primo momento in cui è comparso in questa storia, e qui la mia antipatia non si può che confermare. Scusi, signor sacerdote, dove sarebbe la purezza delle sue ancelle, quando mette loro le mani addosso? Per quello non valgono gli Antenati e tutte le tiritere sull'intoccabilità di coloro che li servono? Ti fai i favoritismi da solo? Insomma, Loki, dove sei? Perché ancora non gli hai piantato un pugnale nella schiena?
Bellissima anche tutta la seconda parte, incentrata su Loki e Thor e il loro rapporto, di cui amo sempre tantissimo leggere. È anche doloroso vederli così in sintonia, sapendo cosa succederà poi, sapendo in cosa evolverà ciò che sono. Il loro affiatamento è innegabile, tutto ciò che hanno vissuto insieme e che hanno costruito è solido, vero, meraviglioso, eppure è destinato a sgretolarsi comunque, sotto i colpi di una rivalità annunciata, sotto una consapevolezza che Loki già ha, ovvero quella di non poter essere re, perché è certamente più capace di Thor (nessuno ne dubita, davvero), ma non è degno e, se anche avesse avuto una sola, piccola, minuscola possibilità, se l'è giocata tutta con Sigyn. Loki sa di non poter essere re, sa che Padre Tutto sceglierà Thor, eppure qui ancora non si è risvegliato in lui il desiderio di rivalsa. Della serie: finché non lo vedi accadere e non lo senti con le tue orecchie, ti concedi il beneficio del dubbio anche se di dubbi non ce ne sono e lo sai. In tal senso, la vicenda del loro ospite è quasi una premonizione: la sua rivalità con il fratello ha portato a spargimenti di sangue, amici hanno ucciso amici, parenti hanno ucciso parenti. Ed è stato chiesto aiuto ai giganti. Insomma, sembra quasi una profezia, un parallelismo che chi conosce gli eventi futuri non può non notare. In tal senso, si potrebbe quasi pensare che Loki si sia rifatto a questa vicenda, nel futuro che verrà. Dopotutto, ne è rimasto decisamente toccato, più di quanto Thor sia riuscito a comprendere.
Coerentissimo anche che Lingua d'Argento disprezzi i giganti: non sa della sua natura, non conosce ancora le proprie origini, e quindi i suoi pensieri sono i pensieri del popolo di Asgard, quel popolo a cui appartiene e da cui ritiene di derivare. Anche qui, vi è una sottile ironia, una beffa, considerando gli accadimenti futuri.
Ho molto apprezzato la chiusura del capitolo, con Thor che, focoso e impulsivo com'è, osserva che i giganti andrebbe uccisi, mentre Loki, la voce della razionalità, lo frena e lo riprende a riguardo. "Non è così che si comporterebbe il re di Asgard", dice, e come dargli torto? Come sempre, il nostro ha lanciato una steccata implicita al fratello, sulla sua capacità di essere un buon regnante. Di certo, tra i due è indubbio che sia Loki quello che ha le qualità per governare, ma lui è oscuro e si è condannato rendendo impura Sigyn. Ha marcato maggiormente un destino già segnato e, come ben sappiamo, ben poco potrà contro il fato intessuto dalle Norne.
Insomma, carissima, questa storia è sempre incantevole e io mi c'immergo ogni volta con immenso, grandissimo piacere. La storia è interessante, ben scritta e sviluppata, e sempre coinvolgente. E se mi fai il favore di far fuori Kalfr, prima della fine del tutto, mi fai anche un grandissimo favore.
Ti lascio con tantissimi complimenti. Un abbraccio, alla prossima ♥

Recensore Master
14/07/20, ore 16:53
Cap. 3:

Shilyss, eccomi qui, questa volta, a tener fede al nostro scambio.
Lo scorcio di passato che ci mostri in questo capitolo è decisamente succulento anche se, ahimé, decisamente non ancora poi molto esplicativo.
Sigurdr ha già promesso Sigyn a qualcosa sì, ma a che cosa? Mannaggia a me e alla mia ignoranza sulla mitologia norrena, non ho la più pallida idea di cosa potrebbe essere… sempre che sia da qusto punto di vista che devo guardare. Perché, considerando come il padre rimarchi che la ragazza non sa nulla, è chiaro che la convinzione di lei di essere stata promessa agli Antenati e di divenirne un’ancella non sia la verità, almeno non tutta. Ma Loki ha capito ogni cosa e, a maggior ragione, decide di sfidare questa promessa e, quindi, immagino che sia proprio da questa mancanza che la debba liberare ma sarà anche per questo che la ragazza sta diventando cieca? Non mi fai arrovellare neanche un po’, mannaggia a te XD
Le cose che mi hanno colpito di più in questo ritorno al passato sono principalmente due: una è il momento in cui Loki esterna apertamente il suo intento, dicendo che si porterà via Sigyn e, pian piano, il rumore di un banchetto di tale portata comincia a scemare, per poi zittirsi del tutto quando è proprio la ragazza l’unica a trovare il coraggio di rispondere. La regia di questa scena è semplicemente perfetta, oserei dire cinematografica: prima sei davanti al pc a leggere e un secondo dopo ti casca il chicco d’uva di bocca in mezzo agli stessi personaggi. L’altra è quando Sigyn si rivolge al padre per chiedergli soccorso e solo in quel momento lei si accorge di quanto l’uomo sia vecchio e fragile, non potendo di fatto reggere nessun tipo di confronto – né mentale, né fisico - con il giovane e aitante dio dell’inganno.
Il ritorno al presente è amarissimo perché Sigyn, ormai, è pienamente convinta del suo proposito nonostante le possibili ripercussioni a cui Odino la mette di fronte. Ed il finale è bellissimo e ricco di spunti di riflessione con quel contrapporsi di ciò di cui siamo convinti sia la nostra morale di condotta e la scelta migliore per noi stessi e per gli altri quando, invece, di fronte alla realtà dei fatti facciamo esattamente il contrario.
Un abbraccio e alla prossima *-*
Cida

Recensore Master
12/07/20, ore 22:05
Cap. 9:

Ciao tesoro, eccomi qui finalmente per il nostro scambio! :D
Allora questo capitolo riprende esattamente dal punto in cui ci eravamo interrotti, ritrovando quindi Thor e Loki insieme a Sigurdr, intenti a discutere il da farsi riguardo la drammatica situazione in cui verte Sigyn ora che è tornata al tempio. Per quanto trovi Sigurdr un po' vigliacco e il suo personaggio non mi ispiri molta simpatia, posso comprendere il suo stato d’animo ed il fatto che preferirebbe che Loki non si avvicinasse nuovamente a sua figlia, dopo i danni irreparabili che la sua imposizione le ha arrecato. Egli, d’altronde, non può immaginare quale legame sincero i due abbiano costruito durante la permanenza di Sigyn a palazzo e da padre vorrebbe evitarle altri turbamenti, oltre alle difficoltà che ella sta già attraversando.
Ovviamente il principe di Asgard non si trova per nulla d’accordo con questo punto di vista e decide di incontrare ugualmente la ragazza, in barba agli avvertimenti del vecchio Sigurdr e addirittura dello stesso custode del tempio.
Sebbene egli ponga la questione su un piano prettamente pratico, dal successivo incontro che hanno i due amanti, si capisce che sotto-sotto, dietro questa richiesta, si nasconde un bisogno molto più emotivo, che l’orgoglio e la dignità, tipiche del carattere del Dio dell’Inganno, gli impediscono di mostrare apertamente. Ma dove non arrivano le parole - si sa!- arrivano i gesti e infatti, durante il loro emozionante ricongiungimento, i loro corpi dicono molto più di ciò che Loki e Sigyn riescono ad esprimere a voce: si cercano e si anelano ancora, nonostante la parte più razionale di loro combatta per mantenersi a debita distanza! Ho letto che hai avuto qualche difficoltà a buttare giù questo dialogo, ma credo tu abbia fatto un lavoro eccellente, come al solito, perché questo loro cercarsi silenzioso, mi ha fatto palpitare come se potessi sentire ogni singolo contatto sulla mia stessa pelle.
Ormai la cecità di Sigyn è venuta allo scoperto, dunque mi chiedo come si comporterà Loki al riguardo, conoscendo il suo temperamento e avendo appena intuito che la ragazza gli ha mentito. Nel prossimo capitolo, la loro discussione continuerà e sinceramente non vedo l’ora di scoprirlo.
Complimenti, tesoro, un capitolo bellissimo!
A presto, Violet :D

Recensore Master
12/07/20, ore 21:28
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui per lo scambio, ammetto che ero indecisa da dove cominciare perché sul tuo profilo c'è l'imbarazzo della scelta, ma alla fine ho scelto questa.
Scrivi davvero benissimo, hai un modo elegante di scrivere e un lessico raffinato che rende perfettamente i pensieri di Sigyn. La sua personalità mi è piaciuta da morire ed è triste leggere cosa le passa per la mente, si trova in una situazione delicata e che non è facile da affrontare da soli, ma lei si fa forza e tiene quel peso per sé.
Adoro come hai descritto Loki, perché pur mantenendo degli aspetti della sua personalità hai aggiunto qualcosa in più, dandogli anche una tua interpretazione personale senza però snaturarlo.
Alla prossima!

Recensore Master
10/07/20, ore 10:47
Cap. 7:

Cara, anche se nella scorsa settimana non ci siamo prenotate per l'ABC ho sentito il bisogno di proseguire con la lettura, perchè ci stiamo davvero addentrando nel vivo della storia e io ero impaziente di saperne di più...
Devo dire che ciò che ho apprezzato di più nel capitolo è stato il tempo che hai dedicato a illustrarci le capacità di Loki - soprattutto perchè le hai paragonate anche a quelle di Odino e di Thor, dandoci la possibilità di osservare ciò in cui contrastano e ciò in cui invece si somigliano. La dualità del rapporto tra i due fratelli: il loro desiderio comune di diventare sovrani, che li accomuna sotto certi aspetti, ma li divide in maniera netta sotto altri, è stato ben mostrato e lo hai sfruttato per mostrare come entrambi non abbiano tutte le caratteristiche necessaria per essere ottimi sovrani, ma anche come entrambi siano pronti a fare del proprio meglio per diventarlo.
Il mistero che aleggia intorno alla condizione di Sigyn è ormai quasi del tutto svelato, ma non a lei e sono pronta a scommettere che questo creerà dei contrasti in futuro, ma comprendo anche la delicata posizione in cui si è ritrovato Loki. Ogni volta che leggo di lui nelle tue storie mi innamoro un po' di questo personaggio perennemente in bilico tra ciò che lo interessa e ciò che è giusto, un personaggio pieno di difetti, è vero, ma molto umano e con cui è estremamente facile entrare in empatia.
E Sigyn è davvero un personaggio positivo, eppure al tempo stesso mai banale e senza pausa di dire ciò che pensa e di lottare per quello in cui crede; trovo che i due si bilancino davvero in maniera sublime e non posso che sperare in un epilogo positivo per il loro amore - da inguaribile romantica quale sono e quale sempre sarò.
Inutile aggiungere che sono davvero impaziente di proseguire nella lettura, soprattutto ora che la svolta che attendevo incombe su di noi.
A prestissimo, cara!
Un abbraccio,
Francy

Recensore Master
09/07/20, ore 18:21
Cap. 8:

Mia cara Shilyss <3
E così Sigyn se n’è andata, lasciando Loki alle prese con il suo ricordo. L’Ase ha un bel daffare a cercare di togliersi la ragazza dalla testa e, in un certo senso, essendo un uomo dalla volontà di ferro e certo non avvezzo all’autocommiserazione, si può dire che ci riesca. Non sempre però. Ci sono momenti in cui anche il dio dell’inganno è vulnerabile – un vecchio saggio una volta ha detto che nei sogni entriamo in un mondo soltanto nostro, e in quel mondo, per Loki, insieme ai suoi “gloriosi propositi”, c’è sicuramente anche Sigyn. Tutto ciò che di lei rimane è una sciarpa di delicata stoffa che ancora reca in sé il profumo della pelle della giovane. Loki non le si avvicina ma, nonostante lo desideri più volte, non riesce a distruggere il prezioso simulacro. Loki è un ammaliatore, le parole sono la sua arma più potente eppure è attraverso le sue azioni che, a volte, il suo vero temperamento esce allo scoperto. Sempre che non ci sia il fratello di mezzo, s’intende.
Ancora una volta ci mostri uno spaccato più che mai emozionante del legame che unisce i maggiori tra i figli di Odino. Thor è tanto splendente quanto spaccone, e la sua sola presenza è sufficiente ad esaltare gli animi di folle ed eserciti. Il fascino di Loki è innegabilmente più oscuro, sfuggente, laddove il fratello è istinto e avventatezza lui è ragione e premeditazione. Fino a che queste due forze straordinarie invece di opporsi l’una all’altra si appoggiano e si sostengono probabilmente niente potrebbe mai intralciare il loro cammino. Ma in gioco c’è molto di più che un premio o l’ennesimo episodio che i bardi racconteranno poi nelle loro storie: sopra ogni cosa c’è il trono di Odino e la pretesa che entrambi i fratelli hanno su di esso. La sicurezza di Thor è a tratti sconcertante. Credo che sia proprio questo che Loki proprio non riesce a sopportare: il fatto che il maggiore non lo veda mai come una minaccia al suo diritto di succedere ad Odino. È come se Thor non lo riconoscesse come avversario in questa contesa, semplicemente perché non riesce a vedere al di là della sua sfolgorante arroganza. E Loki sempre più si inasprisce, cova rancore, e il rapporto tra fratelli piano piano si sgretola, fino ad arrivare al punto di non ritorno.
Ma quel momento non è ancora giunto. Per ora i due si ritrovano come sempre a cavalcare fianco a fianco, per raggiungere Sigurdr e ascoltare la sua richiesta. Obbiettivamente, non riesco a provare molta pietà per questo padre che, prima, condanna la figlia ad un destino orribile e poi piange la sua sorte da lei patita dentro le mura alle quali lui stesso l’ha condannata. D’accordo che Loki ha in qualche modo aggravato la situazione, però la verità è che, perdona la franchezza, in questo caso prenderei volentieri tutti quanti a schiaffoni, perché è per l’egoismo e la brama di entrambi che Sigyn si trova in una situazione tanto angosciosa. Gli inverni trascorsi tra pietre gelide e umide possono essere fatali se non affrontati con le dovute precauzioni (un mantello di lana pesante e un po’ di cibo caldo nello stomaco, tanto per cominciare). Ma se a Sigyn queste “comodità”, chiamiamole così, sono precluse a causa dei suoi trascorsi con Loki il pericolo che la ragazza corre è quanto mai immediato e reale. Sigyn è forte, ma la fame e il freddo possono piegare chiunque.
Spero che le cose per lei prendano al più presto una piega meno drammatica (anche se, conoscendoti…).
Intanto io, come al solito, arrivo alla conclusione del capitolo completamente ammaliata: ma, come direbbe un certo poeta, “il naufragar m’è dolce in questo mare”.
Un bacio, e a presto :*
E, come sempre, complimenti <3

padme

Recensore Master
08/07/20, ore 08:42
Cap. 15:

Ciao Shilyss! Non potevo fare altro che continuare questa storia e mettermi di nuovo in pari.
Questo capitolo si pone in diretta continuità con quello precedente: vediamo la fine della faida con un esito che per Loki e Thor non era quello sperato. La figura di Oddr si è rivelata davvrro molto interessante fin nel suo culminante momento finale, in cui tragicamente muore per mano del fratello. È una figura importante anche perché in lui Loki scorge "il barlume di una similitudine graffuante" : Oddr muore per difendere il proprio orgoglio, quello tanto ferito di non essere stato valorizzato, di essere stato anzi umiliato, in definitiva di una vita all'ombra.
Loki si rivede in quella figura ed è anche, del resto, una prefigurazione di ciò che accadrà più avanti: Odino prende finalmente la sua decisione e annuncia che il trono spetta a Thor. Per Loki questa non è una sorpresa, ma non può che accogliere con frustrazione la scelta - non tanto per il fratello, ma per quello che ne sarà di lui, relegato davvero a ruolo di mero servitore.
Sorrise e capì di aver perso ognuna delle cose per cui aveva lottato negli ultimi anni: Sigyn, il trono, la conoscenza, la stima di suo padre.
È il momento forse più basso per lui perché davvero ha perso ogni cosa.
Sigyn è un pensiero fugace eppure persistente che non si annulla neanche quando cerca di distrarsi con altre donne, anzi è lì che emerge con più forza - perché non può fare a meno di provare a fingere e di fare inutili comlarazioni.
Per quanto riguarda la scena finale che ci ripora indietro nel tempo, vediamo il momento in cui Sigyn coglie di essere la scintilla e il ruolo anche del bracciale che lui ha riparato per lei. Molto bello il pensiero che la scintilla non deve essere bella, ma lo è - come se non fosse solamente il fatto di essere scintilla a renderla così degna di attenzione per lui.
Altro bellissimo capitolo, spero aggiornerai presto.
Un bacio mia cara e alla prossima!
(Recensione modificata il 08/07/2020 - 08:43 am)

Recensore Master
07/07/20, ore 02:06
Cap. 11:

Cosetta! E finalmente ce la faccio ad arrivare qui, sebbene a un orario improbabile a dir poco... ma è il caldo a trasformarmi in animale notturno :')
Questo capitolo l'ho divorato, e mi pento di aver lasciato passare così tanto tempo prima di riuscire a recuperarlo. All'apparenza si prospettava un capitolo "statico", fatto più di riflessioni e avanzamento di intrighi e sottotrame, che non una narrazione dinamica, ma mi sono ovviamente ricreduta arrivando alla sezione del rituale, che è volava via davanti ai miei occhi una riga dopo l'altra, facendomi completamente immedesimare nell'atmosfera di ebbrezza collettiva.
Ma andiamo con ordine: sono innanzitutto felice di trovare riferimenti sempre più vicini all'effettiva natura della maledizione di Sigyn... nonostante Loki non ci spenda alcun pensiero esplicito, lo possino. Ma è questo il bello: un passo alla volta, una parola alla volta, avvicinandoci all'entità oscura che si cela alle spalle di Sigyn in attesa di ghermire lei e la sua vista.
Altrettanto intriganti sono le considerazioni di Loki sul volerla, sì, ma sul sapere che sarebbe meglio di no, al contrario di tutte le altre, arrivando quindi ad accettare quasi di buon grado le varie limitazioni imposte da Odino. Un comportamento atipico di cui lui stesso si rende conto, e proprio per questo disturbante. È quando ci rendiamo conto di non comportarci come faremmo, che iniziano i problemi, o meglio, i problemi che non vogliamo affrontare davvero.
Una piccola parentesi di "merito" va a Sigyn che, pur prigioniera, rimane affascinata di fronte al mondo e alla cultura nuovi in cui si trova a muoversi, e le tue descrizioni sono sempre superbamente evocative e riescono a trascinarci tra i fiordi di Asgard a respirare salsedine e a desiderare di poterli vedere dal vivo. Insomma, ho trovato questa curiosità in un certo senso fuori luogo molto in linea col suo carattere, rievocandomi echi della tua Sigyn-Sirenetta altrettanto stregata da un popolo sconosciuto di pirati e avventurieri.
Ma arriviamo al rituale... posso dire che ci hai offerto uno scorcio molto interessante su Loki e Thor? Se po' ddi che è stato gradito? Ecco, lo è stato molto :') A parte gli scherzi, è bello che non sia fanservice fine a se stesso, ma che sia inserito in un contesto ben preciso e con uno scopo. Tutta questa parte, come dicevo prima, mi ha catturata in lettura, restituendomi un'atmosfera irreale e difficilmente immaginabile (se non in certe discoteche odierne, se vogliamo) e che sembra comunque balzare fuori dalla pagina.
Non mi aspettavo che Sigyn avesse una visione indotta dal rito (perché è stata una sorta di profezia, giusto? O sto prendendo cantonate?), e il tutto ha assunto immediatamente tinte più cupe e minacciose, ribaltando i ruoli tra Loki e Sigyn. Lui credeva di essere in comando (e ammetto che mi ha un po' disturbata la veemenza con cui la obbliga a bere, pur volendo addurre l'alcool e la situazione come inneschi del suo scatto), ma si è trovato colto alla sprovvista da qualcosa che nemmeno lui avrebbe potuto prevedere. E adesso... adesso chissà, visto che la situazione sembra estremamente pericolante, visto che Sigyn, in quanto ostaggio, ha una facoltà di dettare limiti e restrizioni del tutto aleatorie, e di contro Loki, che ha massima libertà e poteri, si trova nella condizione di non volerli sfruttare fino in fondo.
Come dicevo, è decisamente interessante, e spero davvero di passare presto a leggere il seguito <3
Mi era mancata questa storia <3 Ti mando un baciotto pistacchioso, e alla prossima, prestissimo,

-Light, dalle rive del fiume Ngube da dove si vede Pomezia-


 

Recensore Master
06/07/20, ore 13:34
Cap. 2:

Ciao Shilyss, pronta a rapporto per proseguire in questa nuova avventura. Ammetto che ignoravo pesantemente l’esistenza di un terzo fratello ma è, come al solito, così ben delineato che non ha davvero importanza… prima nella mia mente non c’era e adesso c’è. Il fatto di come tu l’abbia contrapposto ai fratelli maggiori per via del periodo di pace in cui è nato, con la sua giovane età e il fatto che non sappia quali terribili esperienze porti con sé la gloria della battaglia, mi è piaciuto molto. A quanto pare Loki non si diletta con la sua dialettica solo con Thor ma anche con il giovane fratello e un po’ con chiunque, direi. E mi è anche piaciuta l’ennesima contapposizione fra il dio degli inganni e quello del tuono, in relazione a quello che i due fratelli sono destinati a fare: l’uno a regnare nella gloria e l’altro nell’ombra, dove non c’è posto per le celebrazioni e le soddisfazioni personali ma solo sotterfugi e scelte, talvolta, scellerate. E qui si percepisce quanto questa cosa cominci ad andare stretta al nostro Loki che, come ben sappiamo, non è per niente vanaglorioso… no, no. Ovviamente ancora non so quale patto abbiano fatto con la famiglia di Sigyn ma porca miseria se ho la necessità di scoprirlo >.< Il ritorno al passato, nel momento in cui Loki imbastisce così su due piedi il piano per avere una figlia di Sigurdr come pagamento per l’affronto subito da Asgard da parte di Vanheim e il fatto che lui scelga lei perché è l’unica a guardarlo in maniera apertamente ostile è terribilmente IC. L’affinità di carattere fra Loki e Odino è una cosa che ti riesce sempre egregiamente, perché nonostante lui sia un figlio adottivo è colui che caratterialmente assomiglia decisamente di pù al genitore. Pure Thor se n’è accorto ma decide che non è ancora il momento di dare un nome a quel dubbio che gli è sorto. La scelta di ogni parola e di ogni dialogo è sempre così dannatamente pensata e significativa che awwww <3 E ovviamente smanio per capire cosa sia quella "scintilla" che Loki e Odino hanno visto nella ragazza, da cosa Balder lo implora di "liberarla" e, soprattutto, perché non avrebbe mai potuto averla davvero. Devo capire, devo! Al solito i miei ossequi per la sua bravura *-* Un abbraccio e alla prossima Cida

Recensore Master
04/07/20, ore 23:20
Cap. 14:

Ciao cara, volevo passare su Ombre ma poi mi sono resa conto di essere indietro addirittura di due aggiornamenti di Scintille!
Eccomi dunque qui a recuperare. La parte di Sigyn mi è piaciuta molto, come sempre: hai reso ancora una volta molto bene l'intensità dei suoi sentimenti, in bilico tra passato e presente, tra quello che ha provato nel rivedere Loki e quello che invece è giusto fare - ossia lasciarlo andare. Sigyn aveva creduto per tutta la vita di essere un’ancella e invece s’ingannava, era una donna. Questa frase mi è piaciuta molto, racchiude proprio la dicotomia tra il dovere e il destino (essere ancella) e quello che invece è accaduto nel frattempo per caso, o meglio anche attraverso il rapporto con Loki (essere donna).
Loki, invece, riprende la sua strada. Torni a dirci molti dettagli dell'atmosfera vichinga segnata dal mistero e dalla segretezza, e molto anche del rapporto dell'Ingannatore con il fratello e con Odino. In merito a Sigyn mi ha colpito molto quell'enfasi sull'essere codardo - una codardia particolare, però, che in parte viene smentita e in parte confermata. Thor coglie nel segno nel pensare che il coraggio del fratello è formato in parte dall'orgoglio ed è dunque proprio questa componente ad aver sottratto di fatto forza al coraggio e ad averlo reso codardo nell'agire.
Quanto prima conto di passare sul nuovo aggiornamento. I miei complimenti come sempre, un bacio e a presto!

Recensore Master
04/07/20, ore 16:29
Cap. 15:

Nella splendida Asgard una cosa del genere non sarebbe potuta accadere, mai
Ah-a! Certo, come no **
Cosetta bella internazionale, eccomi qui giunta, finalmente, su Scintille e questo capitolo è... tanta roba. Tanta, tanta, tanta roba. In primis ho amato la parte iniziale, e non perché Loki se la fa co' a' cameriera de 'a fraschetta, ma perché umano e ardente nei suoi sentimenti. Dà Sigyn per persa, svanita, ormai lontana e cerca la rassicurazione in altre braccia, ma è inevitabile non fare paragoni. Nessuna è come Sigyn, nessuna e questo, in verità, fa ancora più male se si pensa che lei, alla fine del capitolo, è convinta che lui sia attratto da lei per la sua maledizione, e non per ciò che è. Oh, cara Sigyn, come ti sbagli... ti sbagli proprio di grosso. Loki ha un caos dentro, da quando l'ha persa, che è difficile da esternare e, in più, gli ultimi avvenimenti che hanno visto infine la morte di Oddr e quindi l'incapacità dei due fratelli di trovare un punto di incontro, lo hanno turbato. Nulla del genere accadrà ad Asgard, dici, eppure la successione degli eventi, per Loki – almeno a mio parere, sono stati schiaccianti, logoranti: dall'arrivo della tempesta di nome Sigyn, al suo allontanamento, alla scoperta della cecità e poi lo scrigno, l'episodio dei due fratelli e, infine, il trono.
E dunque, chi dice che ora che Thor è il legittimo erede al trono, non possano davvero ritrovarsi a combattere fino ad uccidersi come a Oddr e Helgi? La cosa triste già come andranno le cose ma, allo stesso tempo, rende queste parti ancora più struggenti, e la conoscenza della verità su Loki ancora più ingiusta. L'eterno secondo, qui ha la conferma di esserlo. Il momento della buona nuova su Thor è motivo di giubilo e grandi festeggiamenti, ma tra Loki e Odino scorre quello sguardo consapevole dei pensieri che entrambi stanno elaborando; delle domande che Loki si pone e delle risposte che Padre Tutto non può dargli. E allora resta tutto com'è, ciò che importa è che la grandezza di Asgard non venga solo preservata, ma ingigantita. E che Thor, da solo, questo compito non può portarlo a termine, non ne è in grado... ma sul quel trono, ci salirà comunque lui. L'eterno incubo di Loki qui si avvera e lascia, su di noi, un senso di insoddisfazione e delusione che gli pesano addosso come un vestito di piombo. Ho veramente amato come hai scelto di descrivere quel pezzo, a come una notizia del genere venga assimilata su più livelli, più gradi... e dove chi perde raccoglie i cocci.

E Sigyn? E' praticamente la protagonista invisibile del capitolo, ma alla fine compare in questo frangente che è un "dov'eravamo rimasti", ovvero il momento della verità, anzi, delle verità. Una fra tutte la consapevolezza che quella vita tranquilla che conduceva – pur desiderandone una più avventurosa, non era altro che la calma prima della tempesta. È la scintilla, è destinata a grandi – ma non ha mai visto il futuro o avuto premonizioni... almeno consapevolmente. E mentre lei è delusa all'idea che l'interesse di Loki fosse solo ed esclusivamente mirato alle sue "doti", ai suoi poteri, lui combatte con l'impulso di baciarla, di sfiorarla e di guardare le sue scollature che lo trascinano nel baratro. Lo rendono quasi succube di quella Scintilla che non dovrebbe mai nemmeno bramare.
E il bracciale – che ogni capitolo diventa sempre più importante – è l'unico legame di Sigyn con Loki... e dunque la mia supposizione che si trovi in quel muro è esatta? Forse lo usa per percepirlo? Per averlo vicino? Per sentire i suoi pensieri, come ci suggerisci in questo capitolo??
Insomma, co'... questa storia è un intrigo continuo e il fatto che sia una pre-Thor ma che si stia avvicinando inesorabilmente a gli eventi canonici, la rende ancora più intrecciata e avvincente, ma soprattutto DOLOROSA. Finire il capitolo con loro due assieme, in un flashback, sapendo che ora sono divisi, è un po' da persone crudeli, eh ç__ç
Dunque un po' soddisfatta perché forse ho azzeccato la cosa del bracciale, un po' in hype perché voglio conoscere le sorti di Asgard, Sigyn e Loki – ma soprattutto di come gestirai ciò che ci aspetta e che già conosciamo, ma con questi elementi vista in maniera totalmente nuova e diversa, non posso che dirti che aspetto impaziente il prossimo capitolo, che la adoro e che tu non ti devi fermare mai o ti picchio ** Ma ti picchio davvero, eh u.u roba che ti vengo a cercare a casa sei avvertita **
Ti si adora, co' e ti mando un abbraccio al pistacchio e granella di noccioline ** Come piace a me.
La tua amichevole Mirycosa di quartiere che, attualmente, sta a fa la schiuma per il caldo.

Nuovo recensore
04/07/20, ore 12:02
Cap. 15:

Ciaoooo!!! È la prima volta che recensisco la tua long, ma l'ho letta tutto d'un fiato fino a qst punto! Io non so nulla di nomi o personaggi (comprese le relazioni tra loro) di cui si narra realmente nella mitologia (tranne Thor, Odino e Loki ovviamente) e non ho letto il fumetto... Ma la trama mi piace molto! I personaggi sono molto attinenti ai caratteri per come li conosco trasmessi dalla saga televisiva e li descrivi splendidamente! Anche la tua maniera di scrivere é molto piacevole! Seppur, talvolta, io perda il filo del discorso.. Ma non ho ancora capito perché! L'unica cosa che non mi é piaciuta, é la ripetizione dei termini.. Non amo il rindondare delle parole da un capitolo all'altro, nonostante il tuo riuscito intento di sfruttare sinonimi anche inusuali nella ns lingua moderna. Non ho letto le altre recensioni, e continuerò a seguirti fino alla fine. Spero che la
A mia osservazione non ti offenda! =) buon lavoro!!

Recensore Master
04/07/20, ore 11:02
Cap. 15:

Buongiorno mia cara <3
Questa volta mi hai spezzato il cuore già dalle prime righe, con Loki che continua a pensare a Sigyn e a paragonarla automaticamente alle altre, ma che si lascia comunque andare al piacere carnale per dimenticare tutto. L'ho trovata una scena molto significativa, non è certo il solito bad boy che va a letto con tizie random.
Abbiamo la morte di Oddr, e ho adorato come l'hai descritta, è una scena breve e veloce ma è intensissima.
Thor e Loki tornano a casa, e qui Balder, sempre allegro e adorabile (non puoi capire quanta tenerezza mi fa) ci comunica che Odino ha scelto il prossimo re di Asgard. Che dire, io continuo sempre a sperare che Loki venga considerato degno, ma è sempre un colpo al cuore scoprire che è il contrario. Sì, ancora ci sto sperando, ahaha. E' triste perché Loki ci tiene tantissimo, ma questo non basta, Thor è sempre un passo avanti e lui è considerato la faccia oscura di Asgard. La scena in cui dice che se non accettasse la scelta ben pensata di Odino risulterebbe un traditore, ma non crede davvero alle sue parole, mi ha fatto male.
Mi sono chiesta cosa ci fosse scritto sulla pergamena, ma Loki l'ha bruciata, quindi niente risposte, almeno per oggi.
E così Thor viene scelto come re, Loki gli fa le congratulazioni però dentro è pieno di dolore, sa di aver perso tutto. 
Ritornano i flashback, che iniziavano a mancarmi, soprattutto perché almeno nei flashback possiamo vedere Loki e Sigyn insieme, per quanto poi anche quelli siano tanto angst. Amo vedere come stai ricostruendo tutto. Ritorna il bracciale, che non avevo dimenticato, e adoro come inserisci dettagli nei capitoli che poi si intrecciano con il seguito, non lasciando mai niente al caso.
Loki, comunque, in questo capitolo è meraviglioso, ho amato come lo hai mostrato, come hai sottolineato i suoi cambiamenti. Ogni situazione che sta vivendo lo sta segnando profondamente. 
Quasi dimenticavo, a proposito delle note: io Confessioni l'aspetto ancora, quindi sono felice di sapere che la continuerai **
Come al solito il capitolo mi è piaciuto tantissimo e tu sei bravissima e hai uno stile sublime <3
E ora mi rimetto in attesa di aggiornamenti <3
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
04/07/20, ore 08:07
Cap. 15:

Ciao, cara!
Non vedevo l'ora di poter tornare a questa storia che, ormai lo sai, mi sta catturando in maniera indescrivibile. Quello che più mi piace è il modo in cui tu riesci a inanellare una trama tassello su tassello, spargendo indizi o elementi in apparenza piccini, ma che andando avanti riesci a riprendere e riportare in luce, mostrando al lettore quanto tutto fosse collegato e ampiamente studiato. Al tempo stesso, però, tutto questo non è mai troppo forzato: non ho mai l'impressione di avvertire troppo a fondo la mano dell'autore, perché lo stile fluido e la tua capacità di caratterizzare i personaggi in modo assolutamente credibile e concreto dà a tutta la storia un andamento fluido e compatto, ricco di dettagli che arricchiscono la scena e la rendono reale, quasi tangibile.
Questo capitolo mi è piaciuto tantissimo: la storia sta assumendo delle tinte sempre più fosche, ma non tanto per via degli avvenimenti – che certamente stanno prendendo una piega più drammatica, ma che ancora non sembrerebbero essere del tutto degenerati – ma proprio per l'approccio dei protagonisti (e di Loki soprattutto) a ciò che lo circonda. È stato secondo me molto significativo presentarlo in prima battuta tutto preso da un rapporto a cui non tiene con questa ragazza dai capelli rossi: se il suo disinteresse non fosse stato già palese dal suo atteggiamento, diventa inequivocabile quando si ritrova a pensare, sempre e comunque, a Sigyn: con risentimento, sì, a causa delle sue bugie, ma anche, mi è sembrato, con un pizzico di rimpianto. Sigyn che è poi anche la figura a cui pensa quando fa ritorno ad Asgard, quasi rimpiangesse un tempo dove c'erano sì già delle ombre, dei sospetti che si allungavano su di lei e su di loro, ma tutto sommato sembrava anche esistere una speranza diversa, ormai del tutto sspenta. Ecco, mi sembra che ora Loki sia proprio un personaggio completamente disilluso: ha tentato anche l'impossibile, e forse per un po' ha anche creduto di aver vinto, ma ora le cose sono precipitate di nuovo, e Sigyn gli ha mentito, e lui si ritrova a far fronte a una situazione in cui sembra non voler più nemmeno provare a lottare.
Che in tutto questo contesto si inserisca anche la delusione – cocente, nonostante tutto – di aver perso la corsa al trono è particolarmente pertinente, ma anche ironicamente crudele, perché davvero sembra che Loki in questo momento stia perdendo tutto. E un personaggio come lui che perde tutto non può certo rassegnarsi a restare a guardare, ma intanto il suo spirito è più avvelenato che mai, più propenso a gettarsi in contesti oscuri.
Trovo sempre molto belli i momenti in cui mostri lo stretto rapporto che c'è tra lui e Thor: riesci a far emergere tutto il loro cameratismo, il loro spalleggiarsi nonostante tutto, e mi si stringe un po’ il cuore pensando a come la lotta fratricida fra i due giganti possa in qualche modo essere di presagio e monito per loro. Certo è che una decisione come quella di Odino non può sicuramente aiutare il loro rapporto, ma può solo portare nuovi attriti e rancori (e intanto, per favore, che qualcuno dia un abbraccio al povero cavalier, sempre trattato a pesci in faccia dal fratellone T.T).

Ho anche molto apprezzato il ritorno ai flashback: sono un po’ il tratto distintivo di questa storia, e pur essendo una tecnica narrativa affascinante, spesso è difficile gestirli a lungo in maniera efficace. Tu, a mio parere, ci riesci sempre benissimo: hai saputo trovare il giusto equilibrio fra il dire e il non dire, fra il mostrare qualcosa che ha senso sul momento, e che viene ad assumerlo ancora di più in futuro, quando si riescono ad avere altri elementi per connettere i dettagli e arrivare ad avere una visione delle cose più ampia. Mi fa particolarmente piacere che questo flashback torni poi proprio su quella notte, che è stata in un certo senso la notte della svolta: nel rapporto tra Loki e Sigyn, e negli equilibri della trama. E così scopriamo (ne avevamo già avuto il sentore, del resto, ma in questo modo ne abbiamo la certezza) che Loki, come suo solito, non fa nulla per caso, e che nella bella fanciulla avvolta in un abito rosso non aveva visto solo una creatura concupiscibile, ma molto, molto di più.

Io come sempre ti faccio i miei complimenti: questa storia è sempre più bella, e non vedo l'ora di poterla proseguire!

Recensore Master
03/07/20, ore 18:16
Cap. 7:

Cara Shilyss, eccomi finalmente <3
Riprendo le fila di questa storia, lasciandomi di nuovo trasportare lontano, fra fiordi magnifici e verdeggianti, insidiati dal gelido mare del Nord.
Questo capitolo ci offre uno spaccato meraviglioso della mente di Loki – e, proprio perché del famigerato dio degli inganni si tratta, questa incursione assume tinte sempre più ambigue e cupe. C’è un filo sottile che lega Loki a Sigyn, una vibrazione al momento appena percepita e soffocata da altre considerazioni assai più stringenti: un destino terribile aspetta la giovane, e sia Loki che Odino sono intenzionati a cercare di salvarla. Ci sono leggi che persino i re e i principi degli Aesir sono tenuti a rispettare, ma conoscendo l’animo di Odino – così simile a quello del figlio – mi chiedo se Padre Tutto sarebbe davvero così ligio al dovere, se questo non volgesse comunque, in qualche modo, a suo vantaggio. Pare che il dono di Sigyn – la scintilla - sia oltremodo raro e prezioso e sicuramente Odino non desidera rinunciarvi. Loki, in fondo, è spinto dalle stesse motivazioni, ma qualcos’altro cova sotto le ceneri, una fiamma che riprende vita ogni volta che lo sguardo fiero di Sigyn incontra il suo, provocandogli brividi sconosciuti. La sua bellezza lo ha certo attratto e, in un primo momento, quando ancora era all’oscuro della maledizione che pendeva sul capo della ragazza, l’ha desiderata per sé senza porsi troppe domande – Sigyn è bella e altezzosa e votata alla solitudine e al silenzio di un culto antico, conquistarla e farla cedere, mostrarle il mondo per come è realmente fatto, rappresenta sicuramente una sfida succulenta per l’indomito e sprezzante principe di Asgard. Ma è una suggestione, in realtà, che dura poco, giusto il tempo di conoscere la verità e lasciare che quest’ultima travolga ogni cosa. Loki impone quindi a se stesso di dimenticarla, ma sappiamo bene come questo sia impossibile. Ritengo che l’immagine di Sigyn, eterea e bellissima davanti agli altari, rimarrà a lungo impressa negli occhi – e nell’anima – del dio dell’inganno.
Ancora una volta, poi, tratteggi con straordinaria maestria il complicatissimo rapporto che lega Loki al fratello Thor e al padre Odino. La decisione di quest’ultimo, di designare a breve e in via ufficiale l’erede al trono, provoca ovviamente una valanga di conseguenze. Thor è sicuro di sé, forte della potente reliquia che stringe fra le mani e che lo contraddistingue come degno successore di Odino: ma a tutti sono anche palesi le sue intemperanze, la sua impulsività, il suo non soffermarsi troppo a riflettere. L’intelligenza, la perspicacia, la capacità di vedere oltre le apparenze sono invece qualità che Loki sfoggia in abbondanza. L’uomo avverte profondamente il legame con Odino – gli assomiglia molto di più di Thor, per quanto non nell’aspetto, ma in un modo più viscerale, nel carattere, nell’atteggiamento, persino nei gusti, eppure al contempo sente che già c’è una frattura fra loro, un solco profondo e impossibile da colmare, perché ha a che fare con un segreto terribile di cui Loki ancora non sospetta niente. O forse sì, ma solo a livello inconscio. Una percezione dovuta più che altro all’influenza del sedir, che entrambi sanno manipolare con tanta maestria.
I pezzi si muovono sulla scacchiera, ma forze più grandi di loro sono in movimento. Tutto sta nello scoprire se i nostri protagonisti le affronteranno da vincitori, oppure ne verranno schiacciati.
Ai prossimi capitoli l’ardua sentenza.
A presto, quindi. È sempre un immenso piacere leggerti.
Un bacio :*

padme