Recensioni per
Scintille nel buio
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 440 recensioni.
Positive : 440
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/03/20, ore 16:44
Cap. 8:

Tengo per me la pernacchia al padre di Sigyn. U.U (E confesso che la nota 3 mi ha fatta ridere: non mi sono posta il problema. Gli antichi non erano meno volgari di noi, e questi saranno pure dei, ma sono anche pirati).
Capitolo meraviglioso in cui, ancora una volta, approfondisci il rapporto tra Loki e Thor e adoro ogni dettaglio che aggiungi, e a ogni dettaglio mi chiedo come Thor non abbia mai compreso. D'altro canto la risposta mi sembra semplice, e non perché Thor sia stupido, ma perché per lui Loki è davvero suo fratello. Lui non fa distinzioni, non vede differenze nel trattamento del padre, e se è così, come in effetti spesso mi sembra, mi chiedo quanto smisurata sia la voragine affettiva di Loki, se fosse tale anche prima di scoprire la verità sulle sue origini.
Ci sarebbe molto da riflettere in termini concreti su abbandoni e adozioni, ma chiaramente non è questo il luogo.
Il loro interagire, comunque, è perfetto, e li rende reali come se li stessi osservando nello schermo.
L'accenno alla comparsa dei corvi di Odino ha più di una chiave di lettura, a mio avviso: è ovvio che lui sappia "tutto" e che spii ogni cosa, non sarebbe altrimenti il padre degli dèi, ma è anche il padre di quei due scapestrati e lungi dal non accorgersi della loro mancanza, ha mandato i corvi a cercarli, come farebbe qualsiasi padre con un localizzatore sul cellulare. ^^'''''
E visto che di padri stiamo parlando, Sigurdr fin qui non è stato certo un esempio di amore paterno, ma forse adesso si riscatterà. Sono curiosa di scoprire 'cosa' voglia veramente da Loki.

Prima di lasciarti, ti segnalo due piccole sviste:
"La risposta fu accompagnata sfoggiò un sorriso sbieco"
"alta e massiccia Erano a diverse miglia".

A presto. ^^

Recensore Master
10/03/20, ore 22:12
Cap. 2:

Ciao!
Avevo letto questo secondo capitolo già qualche giorno fa, ma finalmente riesco a passare a lasciarti due parole.
Mi sta piacendo sempre di più come stai presentando la situazione: mi incuriosisce molto questo Balder, il fratello più piccolo che si sente escluso, quello che non ha potuto condividere il destino di fratellanza, di giochi e battaglie, il cameratismo e la comunione di Loki e Thor. Io non so bene quale sia nel canone il rapporto tra Loki e Thor, ma da quanto posso leggere qui, la cosa mi incuriosisce molto: sembrano decisamente diversi, ma hanno condiviso esperienze che vanno al di là del semplice legame tra fratelli, delle esperienze che non possono non segnare e unire.

Mi è piaciuto molto fare "un salto indietro", e tornare agli inizi del rapporto tra Loki e Sigyn, quando effettivamente la loro non era affatto una relazione.
Le premesse sono molto interessanti: Sigyn ceduta quasi come ostaggio, come pegno politico, e scelta proprio per l'ostilità dimostrata nei confronti di Loki (che si dimostra di essere a pieno titolo il dio dell'inganno, vista la facilità con cui ha convinto il padre di lei a cederla). Considerando poi come hai presentato il loro rapporto nel primo capitolo, mi incuriosisce tantissimo vedere come possano essere cresciuti, come possano aver imparato a conoscersi, a cercarsi e a non poter fare a meno l'uno dell'altra.
Tutta la questione della scintilla, poi, continua a lasciarmi con tante domande a cui non vedo l'ora di avere risposta.
Spero di riuscire a passare presto per proseguire nella lettura!
Un abbraccio!

Recensore Master
05/03/20, ore 23:41
Cap. 7:

DUNQUE:
Allora. Cominciando dalle basi. Hmm.
Io dico, vorranno mai le Norne smettere di stronzeggiare con questi due? La risposta è probabilmente un netto e crudele no, ma… così stanno le cose, purtroppo. Adoro il senso di rigidità, di costrizione che riesce a dare la tua storia. Già dall’inizio viene descritta la condizione di Sigyn, ed è qualcosa di paragonabile alla schiavitù. Un pacco regalo a forma di Dea della Fedeltà che si passa di mano in mano a seconda dell’utilità e del patto politico del momento.
E stare nella testa di Sigyn è sempre un piacere, soprattutto all’arrivo al luogo del suo destino e la BELLISSIMA descrizione che ne fai, giuro, un banchetto visivo. Come se i pezzi si stessero mettendo a posto, e l’ambiente attorno a Sigyn si stesse lentamente riadattando alla sua presenza. Insomma, come si può non volere IMMEDIATAMENTE bene a Balder? Come si può non adorare la sua faccina che illumina le giornate nere della dolcissima Dea, con la sua innocenza da bambino e i giocattoli che le fa vedere, come se fosse un’ospite comune e non praticamente, appunto, un pacco regalo.
Ho apprezzato anche l’immagine di Sigyn col suo vestito rosso, un’immagine dolorosissima nonostante la sua bellezza. Deve essere molto graziosa, nessuna sorpresa che a Loki piaccia. Anche se… si capisce ancora che Loki è stato cresciuto da Odino, con questa mania di prendere le persone e farci quello che gli pare. Nonostante si urlino addosso, la situazione palesemente mostra come stanno i fatti. Odino ha lasciato un’impronta molto forte nel “figlio”. E in tutto questo, come lei stessa ha avuto la premura di fargli sapere, paga Sigyn stessa. La scena in cui prega soprattutto è stata una mattonata, perché è PALESE che soffre da morire e non ha nessuno. “Era serena” Loki, ma sei cecato? Dove vivi?

Nel presente la situazione si fa non solo altrettanto tesa, ma molto più organizzata e piena di timore: Odino sta nominano in erede, e questo significa morte vicina, incertezze, possibili lotte per la supremazia… una serie di eventi che non avevamo previsto ma che, ahinoi, significano solo dolore per Loki, ma soprattutto per Thor che poraccio dategli fila. Anche se la stessa espressione potrebbe applicarsi anche a Loki, che sembra sempre essere lasciato alle spalle nei piani del resto della famigliola. Già questo dover scegliere un erede indica una spaccatura nella situazione familiare, in cui l’interesse prevale sull’affetto e il legame tra Thor e Loki non può formarsi come altrimenti sarebbe in un posto più salutare.
Intanto il destino palleggia Sigyn come la carogna che è (il destino, non Sigyn, NON SIGYN NON OSO), e io voglio assolutamente sapere cosa sarà di lei, ciccina che mai fece nulla di sbagliato.
Povera dolce cupcake… sei proprio Degenere tu.Ma ti voglio bene così~~~
Ciao
Lady R

Recensore Master
05/03/20, ore 18:22
Cap. 9:

Carissima Shilyss, mi rende felicissima vedere l'aggiornamento di questa storia che si delinea sempre più interessante e struggente (sì, struggente) capitolo dopo capitolo.
L'incontro tra Loki e Sirgurd prende una piega "violenta" con Loki che reclama la posizione e il rispetto che da dio gli spetta, ed è forse proprio l'intervento dell'impulsivo Thor ad evitare lo spargimento di sangue. Mi piace anche qui come ti sei soffermata sul rapporto tra i fratelli ma soprattutto ho apprezzato tantissimo come hai sottolineato che è Thor, pur non essendo lui il razionale tra i due, che mantiene il controllo rispetto all' attrazione dell'oscurità.
Ma la parte più interessante non può che essere, finalmente, l'incontro con Sigyn. Nonostante lei lo abbia abbandonato, Loki è pronto a incontrarla - o meglio, come precisa, a vederla. Ed è appunto tramite una grata e non da soli che si vedono. Una conversazione molto intensa, che l'ingannatotore anticipa "assaggiando" le frasi "come idromele" (quanto è bella questa immagine!).
Loki scopre cosa è successo alla donna ma allo stesso tempo non fino in fondo, come veniamo a scoprire dalle riflessioni di lei. È un incontro importante, struggente appunto, ricco davvero di emozioni, specialmente perchè si conclude almeno qui con un nulla di fatto: ognuno è fermo nelle proprie posizioni, nell'orgoglio e nella determinazione, e con quello scambio sugli "incubi" i due sembrano dirsi ancora una volta addio.
Questo capitolo mi è piaciuto molto (se non si fosse capito!) e aspetto trepidante il seguito!
Alla prossima, un abbraccio!
(Recensione modificata il 05/03/2020 - 06:23 pm)

Recensore Master
05/03/20, ore 09:24
Cap. 9:

Buongiorno mia cara <3
Questa settimana sono un po' in ritardo e mi spiace, non vedevo l'ora di proseguire. Finalmente però riesco a leggerti!
Diciamo che Sigurdr (ogni volta che scrivo questo nome devo controllare quaranta volte di averlo scritto bene XD) non ha preso proprio bene il fatto che Loki e gli Aesir abbiano preso sua figlia - non che lui abbia fatto granché per tenersela stretta e non metterla in situazioni spiacevoli, maledicendola. Mi è piaciuta moltissimo la scena in cui Loki si è armato di pugnale e gliel'ha puntato alla gola, Sigurdr si merita questo spavento e tanti altri. Sono dunque contenta che alla fine Loki l'abbia avuta vinta - beh, più o meno -, anche perché non avrei sopportato di vedere lui e Sigyn distanti ancora per molto. 
Le descrizioni del tempio mi sono piaciute moltissimo e apprezzo sempre i dettagli più tecnici anche se mi rammentano gli anni trascorsi a massacrarmi di storia dell'arte (ho fatto l'artistico, quindi era il mio pane quotidiano xD), non sentivo a parlare di volte a sesto acuto da anni. 
Kalfr mi è sembrato un personaggio un sacco interessante, sei riuscita a incuriosirmi solo con l'uso delle sue descrizioni fisiche. Poi, ovviamente, sapere qual è il ruolo che ricopre lo rende ancora più interessante. Purtroppo, però, Kalfr mette un po' i bastoni fra le ruote a Loki, dal momento che gli ricorda che non può starle vicino, se non a distanza di sicurezza tramite una grata (mi ha ricordato "Confessioni", anche se lì era una lastra di vetro). 
Anche questa volta ho apprezzato moltissimo il modo in cui hai dipinto il rapporto fra i due fratelli, riesci sempre a tratteggiarlo divinamente e mi fai amare Thor un sacco. 
Le introspezioni di Loki, quando arriva di fronte a Sigyn, sono qualcosa di meraviglioso, sono state una stretta allo stomaco quando Sigyn ha riconosciuto Loki solo una volta che lui le ha parlato, quindi solo sentendo il suono della sua voce e non vedendolo, ed è stato devastante, terribile, immensamente angst. Mi sono commossa nel vedere Sigyn così fragile, debole. Ormai tutto sta diventando una macchia sfocata e non mi aspettavo che sarebbe successo così 'presto', anche se comunque siamo a quota nove capitoli. 
Sono felice di sapere che nel prossimo capitolo la conversazione fra i due continuerà, spero si possa fare qualcosa per sistemare la situazione, ancora ci spero T.T
Capitolo meraviglioso, mi è davvero piaciuto un sacco, è scritto così bene che in alcuni punti mi sono venuti i brividi mentre leggevo <3
A presto <3
fumoemiele

Recensore Master
05/03/20, ore 09:00
Cap. 1:

Ciao!
Alla fine, mi sono decisa a mollare gli ormeggi e, dopo aver leggiucchiato qua e là qualche one-shot su questi personaggi, mi sono buttata su una long. Ammetto che la scelta è stata dettata più che altro dal titolo: mi ha sempre molto incuriosita, da prima ancora di sbirciare l'introduzione, dunque eccomi qui.
Devo dire che, in generale, ammiro moltissimo la tua capacità di restare fedele (no, non è una battuta sulle caratteristiche di Sigyn) a questi due personaggi, nonostante gli approcci sempre molto diversi che hai per scrivere di loro: non ho (ahimé) letto moltissimo tuo, ma da quel poco che ho letto mi sembra davvero che tu sia riuscita a fare qualcosa di straordinario, continuando a tornare a loro, a raccontare e raccontare di nuovo la loro storia, le loro storie, cambiando tutto e restando comunque fedele al loro struggente legame. È qualcosa che mi affascina davvero tanto.
La tematica di fondo di questa storia, di questo prompt, mi incuriosisce davvero molto, e ho trovato le scene d'apertura del capitolo estremamente curate e ben calate sulla situazione: Sigyn che si rende conto di star perdendo la vista e che, quindi, cerca disperatamente di imprimersi nella mente quanto più possibile, tutti i dettagli, la consistenza della luce, l'immagine di Loki addormentato... è una cosa davvero straziante, ma temo sin troppo reale per chi si trovi nella sua condizione (così come il timore di dimenticare, un giorno, queste immagini, lasciare che vengano inghiottite dalle ombre della cecità e del tempo).
Mi è poi particolarmente piaciuto che queste scintille nel buiofossero sì le avvisaglie con cui si manifesta la prima volta la malattia di Sigyn, ma anche quel magnetismo che lega gli sguardi di Sigyn e Loki durante la cena, quando si guardano e nonostante la freddezza che ultimamente li tiene distanti non possono fare a meno di in qualche modo trovarsi e riconoscersi.
Trovo poi molto interessante il fatto che tu abbia sottolineato che questa malattia potrebbe anche essere una maledizione: a questo punto, non posso fare a meno di chiedermi se scopriremo mai che origine e che significato ha tutto ciò, e se esiste un modo per spezzarla (o forse no, forse la storia si gioca solo sul loro rapporto: è questo il bello di quando ci si approccia per la prima volta a una storia, con le tante strade ancora dischiuse e non del tutto battute).
Sono anche molto curiosa di sapere come reagirà Loki quando il silenzio in cui si è rinchiusa Sigyn, in un modo o nell'altro, verrà spezzato: immagino che la sua non sarà esattamente una reazione pacata.
Davvero un ottimo inizio, accompagnato al solito dal tuo stile curatissimo ed elegante.
Sono molto curiosa di proseguire.
A presto!

Recensore Master
05/03/20, ore 01:44
Cap. 6:

Ciao!
Eccomi qui, finalmente. Sono felice di confrontarmi nuovamente con la tua storia. Inanzitutto, mi piace molto come hai descritto le interazioni fra i personaggi e il botta e risposta fra Loki e Sigyn nella prima parte. MI ha colpito la testardaggine di lei nel voler essere lasciata andare e le risposte di lui, sempre argute, taglienti e mai scontate - del resto, dalle tue storie che ho letto, questo è un tratto distintivo di questo personaggio. Questo è uno dei miei passaggi preferiti:

"“No,” decise. “Ci sono segreti che non possono essere rivelati.”

L’ingannatore non poté fare a meno di replicare nel più affilato dei modi. “Gli stessi che nascondi tu?” disse, avvicinandosi fino a sfiorarle con le dita il collo, il mento, le labbra appena schiuse."

Mi piace anche molto il modo in cui ti sei giostrata su due diversi lassi temporali: personalmente, è una tecnica - quella di giocare col tempo - che mi è cara e che amo molto.
Del resto, amo molto anche quando un pairing si trova a contemplare un quadro o un'opera d'arte insieme - forse perché era un tratto caratteristico della mia prima OTP -: ho quindi molto apprezzato anche questa scelta di farli discutere riguardo ai mosaici che ritraggono la grandezza del loro popolo.
Inoltre, ho amato anche il modo in cui, nella prima parte, in corsivo hai reso palese anche ciò che Sigyn non dice, o almeno non ancora. Sono molto curiosa di sapere come procederai ^^
Alla prossima,
Desy

Recensore Master
04/03/20, ore 21:11
Cap. 7:

Non potevo aspettare, ero troppo curiosa di scoprire i piani di Loki, ma a quanto pare TU hai disposto diversamente, e in questo capitolo la storia sembra arenarsi. Dico 'sembra' perché in realtà accade qualcosa di molto importante, ovvero la decisione di Odino di annunciare il proprio erede, e già sappiamo come questo inciderà su Loki, ma andiamo con ordine.
È stato bello vedere come, già all'inizio, Loki si preoccupasse della sorte di Sigyn. Non ne era ancora innamorato, eppure ne era affascinato, ma non solo, perché per come si fa carico di lei è chiaro che per quanto possa essere malvagio e oscuro il suo animo, quell'oscurità, lei, non sfiora nemmemo.
Come se non bastasse vediamo un altro aspetto inedito di Loki, quello che intaglia un giocattolo per il fratellino. E se Balder è tanto attaccato a Loki, è chiaro che il fratello maggiore non può essere stato così cinico e crudele con lui. Insomma, un aspetto familiare di Loki che sembra molto lontano dal suo volto pubblico, quello che comunque è soprattutto 'post scelta di Odino'.
E di nuovo metti al centro il rapporto con Odino, una certa gelosia verso Thor, ma soprattutto il bisogno di Loki di sentirsi amato e all'altezza del padre. (Che destino crudele renderlo caratterialmente tanto simile a Odino per poi scoprire di non essere davvero suo figlio).
Anche il concetto che hai espresso con "Voleva che si sporcasse col mondo" mi è piaciuto tanto. Si riallaccia al capitolo precedente, quando Sigyn pensa a come fosse stato difficile affrontare il mondo e fosse ancora più difficile abbandonarlo. Loki c'è riuscito a "sporcarla", dove però questo concetto indica però una vita vissuta, anche se lei nega di aver avuto una vita, sempre nel capitolo precedente.
In un certo senso, Loki l'ha tirata fuori dalla gabbia dorata in cui era prigioniera e le ha offerto il cielo intero in cui volare... il solito "crudele" Loki, che, come già ho commentato in altre tue storie, è il personaggio più capace di onestà e coerenza. E del resto il Caos è anche questo.
È un capitolo di svolta, e mi è piaciuto molto.
Appena ho un po' di tempo vado a sbirciare il prossimo, perché sono davvero curiosa.
Per ora ti segnalo due cose:
"aver desiderato di volerla per sé non equivaleva a disonorarla" -> secondo me c'è un verbo di troppo: "averla desiderata per sé" o "averla voluta per sé" credo basterebbero.
"era divenuto un genitore A loro," -> manca il punto fermo.
Alla prossima. ^^

Recensore Master
04/03/20, ore 17:38
Cap. 6:

E così Sigyn è partita.
Non ero sicura che Loki lo avrebbe permesso, che non avrebbe scatenato una guerra per lei, ma come giustamente dici tu, è troppo orgoglioso per fermarla.
Eppure non sarebbe Loki se rinunciasse, quindi di certo ha in mente qualcosa e, se anche non l'avesse in mente 'adesso', lo avrà molto presto.
L'accostamento tra la partenza e l'arrivo, nella parte dedicata al passato, è particolarmente efficace, senza contare che non ci mostri il primo (dove Sigyn 'scompare' lasciando una stanza vuota, quasi un effetto visivo di dissolvenza), mentre ci descrivi il momento in cui ha messo gli occhi per la prima volta sui mosaici (su Loki) del palazzo.
La simmetria è perfetta.
Come sempre la tua prosa è un piacere da leggere, perfetta, evocativa al punto giusto.
Un piacere da leggere.

Recensore Master
04/03/20, ore 16:27
Cap. 8:

Ciao shilyss!

Questa volta un intero capitolo ambientato nel tempo presente con un Thor e Loki insieme che vanno "a caccia"; avevo immaginato che la non dimenticata Sigyn fosse la causa della stessa e l'arrivo della lettera da parte del messo di Sigurdr non ha fatto che confermarlo. Mi è piaciuto vedere Lingua d'Argento struggersi inizialmente per la Vanir dai lunghi capelli dorati, complice la ormai famosa sciarpa di sete: cerca di non dimostrarlo in tutti i modi ma è più che chiaro il suo desiderio latente. Ho anche molto gradito vedere i due fratelli insieme andare all'incontro con il vecchio re, il quale non solo è costretto a beccarsi i commenti acidi di Loki ma ha dovuto buttare alle ortiche dignità e orgoglio abbassandosi a chiedere l'aiuto dell'odiato Lingua d'Argento perché a quanto pare è l'unico che può fare qualcosa per la figlia, la quale naturalmente non avrebbe mai fatto una simile richiesta di persona. Ma di cosa si tratterà con esattezza? Staremo a vedere.
Un dettaglio che ho parecchio apprezzato è quello relativo alle "donazioni" che le ancelle ricevono e grazie alle quali riescono a vivere una esistenza principesca; buona parte di loro almeno in quanto Sigyn a causa della scandalosa relazione avuto con il principe Aesir è tenuta a vedersi sacrificare agli Antenati tutti gli aiuti che il padre le manda. Mi è anche molto piaciuto Thor in questa veste di fratello maggiore spaccone e troppo sicuro di sé che però vuole molto bene a suo fratello, così come lo abbiamo visto nella prima parte del primo film a lui dedicato.
Insomma, complimenti come sempre.
Un saluto e a presto,
Will D.

Recensore Master
04/03/20, ore 01:28
Cap. 9:

Oh Autrice e zampettante Fatina glitterarata!
Quanta furia nel nostro Collerico preferito! Una furia motivata, del resto: egli è sì uomo di ingegno multiforme, ma esso è dono eccellente secondo solo alla mutevolezza della sua capacità di percepire il senso del momento. Loki è infido e oscuro, nei suoi piani, ma mai incerto nel redde rationem: è ottimo pagatore, sia in bene che in male. Bellissimo ogni gesto dell’ Ingannatore e poeticamente razionale la spiegazione del… Ragnarock, forse? Un abisso fagocitante, come una stella collassata su se stessa, che attira in sé galassie intere? Bellissime considerazioni sai scrivere. Quella sull’ oscurità di Loki meriterebbe da sola la lettura del capitolo. Mi ha affascinata e rapita, in una serie di immagini peregrine che mi ha portata lontano, finchè non mi sono ritrovata dietro ai due fratelli norreni, a seguire il vecchio Vanir. Ho apprezzato moltissimo la narrazione schietta e serrata dal privilegiato punto di osservazione di Thor, un espediente che dovresti usare più spesso perché lo trovo di una forza non comune, che si estende anche al lessico che hai usato. E’ stato un esperimento interessante e riuscitissimo, che ti prego, ti prego davvero, di usare di nuovo, magari anche in altre tue opere, tipo “Solo un accordo”. Vorrei vederlo ancora, ne sono stata affascinata! Come parimenti sono stata stregata dalla Danse Macabre che ho sentito riecheggiare nel corridoio e che ho visto negli occhi di Loki. Oh, Autrice, quante citazioni colte in un brano di poche righe! Quante ombre, quante velleità dell’ animo torbido e della mente caliginosa di trame! Adoro questo capitolo! Anche se mi ha addolorata profondamente e di questo porterai con te la colpa, se non il merito. Vedere Sigyn così inerme, sfiorita, mi ha commossa fino alle lacrime. Cosa può aver provato Loki me lo hai fatto sentire nel cuore, con le note di Conte e l’ invito, la supplica, l’ ordine di venir via con me. Sei una Maga crudele, Autrice. Dispieghi i tuoi incantesimi fatti di parole dolci come la zolletta di zucchero che intorbida le spire verdi dell’ assenzio. Sei Maga e sei Strega, mi vinci e avvinci alle tue trame e stilli emozioni dal mio cuore ingenuo. Volontariamente ingenuo. Perché adoro farmi condurre per i tuoi sentieri, vivendo vite fantastiche, piena di idee folli e gloriosi propositi. Un bacio ammirato.

Recensore Master
03/03/20, ore 12:54
Cap. 1:

Posso cominciare col dirti che quando leggo una tua storia, che sia una OS come la volta precedente o il capitolo di una long, come questa qui, io scorro e scorro la pagina a ripetizione, perché non voglio che finisca?
Spero sempre che si materializzi qualcos'altro, così posso continuare!
Adoro il tuo stile di scrittura. Ha una fluidità imparagonabile, pur essendo molto ricercato, pieno di dettagli e similitudini bellissime.
Mi sembra di leggere una poesia in prosa.
Ogni sillaba è sentita, da me lettore, ma anche da te che scrivi, in modo decisamente evidente, inoltre risulta impregnata da quella dolce malinconia che poi caratterizza anche il personaggio di Sigyn, cui presti la voce (o meglio, in questo caso, le parole).

Il prompt che ti ha dato la tua amica è bellissimo già di per sé e credo che sulla pelle della tua Sigyn, per l'introspezione e il background che stai personalmente delineando per questo personaggio, sia praticamente perfetto, come un vestito da sartoria.
La cosa più bella di lei, che sempre mi colpisce, è che una specie di terremoto fermo, un'esplosione nel vuoto.
Sigyn sente il triplo degli altri, vede il triplo degli altri, sopratutto PROVA il triplo degli altri, ma al di fuori dimostra poco e niente, non perché non ne abbia la forza, ma in nome della fierezza che la contraddistingue. La sua profondità, il suo turbamento interiore sono forti tanto quanto lo sono il suo orgoglio e il pudore che prova per i suoi sentimenti. Il risultato è una donna complessa, forte nella sua fragilità, perfetta per questo Dio dell'Inganno altrettanto pieno di contraddizioni.

In questo primo capitolo abbiamo l'emblema di tutto ciò: Sigyn guarda Loki dormire e ne beve avidamente ogni singolo dettaglio perché tra tutte le cose cui è abituata a dire addio, l'uomo sarebbe l'ultima. Eppure ecco la fierezza che torna insieme alla malinconia: lei non può e non vuole metterlo al corrente della maledizione che si sta abbattendo su di lei, lentamente e inesorabilmente, sia perché lo conosce e sa che lui metterebbe a ferro e fuoco l'universo intero per trovare una soluzione, sia perché non potrebbe mai sopportare che la sua visione di lei si trasformi dentro di lui.
Per questo si allontana. Scappa? No, non scappa. Lotta anche per loro, in realtà. Per scolpire nella pietra il loro legame e preservarlo, prima che cambi e si intossichi di sfumature che non gli appartengono (come la disperazione e la pietà).

Aggiungo la storia alle seguite e leggerò e commenterò il seguito senza alcun dubbio!
Un abbraccio :D
Violet <3

Recensore Master
02/03/20, ore 14:50
Cap. 9:

Carissima cosa ♥
Ci hai lasciato in mezzo alla pioggia e a una richiesta di aiuto, e ora ci porti direttamente nel vivo, vivissimo, di qusta vicenda, pur essendo comunque ancora permeata di misteri e di non detti, ed è questo a renderla ancora più intensa e incantevole.

In questo capitolo c'è un Loki in conflitto con se stesso, che si mette quasi in dubbio. Anzi, no. Che si giudica. Un Loki che attacca senza alcuna pietà Sigurdr, spaventandosi per la soddisfazione che sa proverebbe nell'infilargli quella lama nel collo e vederlo morire lentamente. Spaventato o consapevole? Loki è pur sempre un villain, la cui natura rimane comunque saldamente attaccata al raggirare gli altri e prevalere per ottenere ciò che vuole, ma è anche un antieroe, che sa vedere cosa è giusto e cosa è sbagliato – non necessariamente decidendo se seguire una strada o l'altra prendendo in considerazione quei fatti. E il tuo Loki è così, che sì si rende conto della crudeltà che lo contraddistingue, ma non ne è spaventato, anzi... il primo pensiero è quello che sia un difetto, anzi, il difetto che lo rende meno papabile alla guida di Asgard di quanto lo sia Thor, siccome più giusto rispetto a lui. Scusa se mi sono dilungata così tanto su questa cosa, co', ma l'ho trovata un'introspezione e un approfondimento interessante, che sì vede Loki confuso, forse. Mosso da pietà, ma non per questo non più il Villain – in questo caso in potenza, che diventerà ♥

Il legame fraterno con Thor, poi, è sempre raccontato con quella sensazione di fratellanza che solo chi non è figlio unico capisce. Un legame che a volte parla con gli occhi e con i gesti, che non esclude idee discordanti e battaglie per colpa di esse, ma che finisce sempre con un idromele e chiacchierate serene, come se nulla fosse successo. E anche qui... malgrado i tentativi di Thor di tranquillizzare e supportare il fratello – malgrado la stizza di Loki, la sua rabbia repressa, il suo unico pensiero che va a Sigyn e allo scoprire cosa le hanno fatto, i due hanno un legame di fratellanza indissolubile, che ancora li vede complici. Pure se Thor sa benissimo quanto male farà a suo fratello rivedere Sigyn. Anche se Thor sa benissimo quanto altro c'è, dietro i gesti di suo fratello e quanto in realtà le colpe che Kalfr cerca di buttargli addosso, e che lui cerca di scrollarsi con la sua arroganza, in realtà ci sono e ci sono sempre stati e forse quell'incontro non serve solo a salvare Sigyn sotto richiesta di suo padre, ma anche ad estirpare le proprie colpe. Ovviamente questa è la mia visione della cosa, co'. Se ho detto cagate, fammelo presente eh!

Per quanto riguarda l'incontro tra Loki e Sigyn... quanto cambia tutto, quando loro due sono insieme? Cambiano i colori, co'. Cambiano gli odori. L'adrenalina si calma e l'equilibrio sottile che riescono a emanare, è pura meraviglia. Eppure c'è questa devastante tristezza, in questo dialogo (che so quanto ti ha preso, quanto ti ha fatto sclerare, sbroccare e bestemmiare) e la cecità di Sigyn è realtà. Ombre scure le attraversano gli occhi e la sua paura più grande infine si è compiuta. Ora può solo immaginare il sorriso di Loki, le sue espressioni. Le può indovinare, ma forse mai più vedere?
La scintilla prega, e si consuma. Ce la mostri più magra, meno curata, ma comunque bellissima, agli occhi di chi sta affrontando colpe e sta cercando di salvarla, e quando si rende conto della sua cecità e tace... co', tace. E' questo a fare più male. Il fatto che non vogliono che la veda, ma che l'oro può comprarla... e gli diano la possibilità di scoprire come cancellare quelle offese che pare aver arrecato agli antenati, ma che Sigyn e la sua scelta pare sia stata tristemente il pagamento per entrambi “Eravamo in due. Non devi dare più niente agli antenati,”. e ancora, di nuovo fedele e disposta a tutto, per preservare la sua salvezza: “Per favore, lascia questo posto e ignora tutto il resto. Dimentica me,” . Un susseguirsi di richieste di smetterla di farsi ancora del male, che l'unica risposta è dimenticarsi di lei, per il bene di entrambi, come lei ha rinunciato a lui, sempre per il bene di entrambi e mentire forse per lo stesso motivo. Sempre per il bene, spinta sempre dalla sua fedeltà verso di lui, disposta ad ingannare, per preservarla. Un bellissimo ossimoro, che in questa storia è forte e che adoro come lo stai affrontando.
Mia cara cosa, che altro dirti? Non vedo l'ora di proseguire il dialogo tra loro e scoprire questa bugia, ma soprattutto capire cosa frulla nella testa di entrambi, ora come ora, mentre continuano a rincorrersi, e a trovarsi sempre per poi fuggire ancora... SIGH, perché ci fai questo ç___ç
Dunque, in attesa anche di tornare nel 1982, ti mando un bacio pistacchiosissimo co'!
Ti si ama ♥
Miryel Dwayne Elizondo Rugiada di Montagna Herbert Camacho.

Recensore Master
01/03/20, ore 15:08
Cap. 2:

Ciao, cara <3
Balder conosce perfettamente i modi di Loki e cerca di non essere immischiato nelle faccende del fratello maggiore, ma è difficile cercare di sfuggire al dio degli inganni.
Loki conosce molto bene il fratello minore. Mi è davvero piaciuto come hai caratterizzato il personaggio di Balder. Lui che è rimasto sempre indietro rispetto ai fratelli e mi è piaciuta anche la spiegazione che Odino ha dato al figlio minore. Thor e Loki sono cresciuti insieme e nonostante i caratteri diversi, sanno guardarsi le spalle e difendersi e tornare cosi vittoriosi.
Balder avrebbe solo creato problemi che in battaglie non ci devono essere.
La richiesta che Balder fa a Loki è molto semplice di liberare Sigyn, ma non penso che questo sia nei piani del Dio degli inganni.
Molto bella la scena che ricorda come ha avuto Sigyn e di come Loki riuscì a convincere Odino e quest'ultimo sentendo parlare suo figlio si rese conto di quanto assomigliasse lui.
Alla fine è riuscito ad ottenere ciò che voleva.
Ti faccio tantissimi complimenti e alla prossima :)

Recensore Master
01/03/20, ore 13:32
Cap. 8:

Anche Loki a quanto pare, cede all'umano, naturale desiderio di trattenere qualcosa per sé, un memento materiale di qualcuno di amato – o voluto, o desiderato... è sempre così complesso trovare l'accezione giusta per i suoi sentimenti. Ma è pur sempre il dio degli inganni e delle menzogne, e quindi non può far altro che ingannare anche se stesso ed evitare di cedere a impulsi umani, sconvenienti per un futuro re. Però lo scialle rimane lì...

I suoi ricordi, l'anelito per Sigyn che non c'è più... è straziante, Co'. È così raro leggere di un Loki veramente sofferente, ed è raro leggerlo in un modo credibile e privo di stonature che ricadano in meri cliché. Questo perché è semplice far soffrire qualcuno e ricorrere a figure e interpretazioni universali e generiche; è invece incredibilmente complesso cucire la sofferenza su un personaggio in modo che si muova con lui come un vestito su misura comunque apprezzabile a tutti, e non come un drappo gettatogli addosso in modo sciatto. E qui Loki indossa uno dei suoi abiti migliori, lasciatelo dire (pure Tony è invidioso, e sgalletta nel suo Armani facendo la ruota per attirare l'attenzione – mi ero trattenuta finora, ma dovevo inserirlo, su!). Tornando a noi: fa male leggere questo Loki, fa male vedere come cerchi di soffocare i propri pensieri in altre, solo per essere rincorso dagli incubi. Forse il fatto di aver letto il passaggio con Hans Zimmer in sottofondo (Light, da La sottile linea rossa giusto per essere egocentrici) ha contribuito, ma solo perché la musica si è fusa complementarmente con le belle parole dell'autrice <3

Gli scontri fraterni tra Thor e Loki sono sempre superbi, in particolar modo questo. Sono dèi e nobili e futuri re, ma rimangono fratelli cresciuti insieme che, come fai giustamente notare a piè di pagina, parlano da tali. Senza filtri, con insulti e turpiloqui, con aggressività – che sfocia in risse e scaramucce che fanno parte del fraterno vivere quotidiano. E rimane comunque quella salda mano di Thor sulla spalla di Loki, in cui quest'ultimo vede il doppio fine di manipolarlo, ma che probabilmente nella testa del caprone dio del tuono è davvero solo una manifestazione di supporto e affetto. E un freno, un freno ipocrita da parte di qualcuno che si getta a testa bassa come un caprone nella mischia invece di seguire sentieri più avveduti come farebbe Loki. Una squadra perfetta, li hai definiti, ed è vero, ma non priva di contrasti interni che li rendono ancor più interessanti e realistici da leggere, e ancora più sensazionale il fatto che riesca comunque ad essere efficace, in battaglia come nella vita. Ah, quel "chiamate aiuto" m'ha fatto sorridere, a dispetto della drammaticità del tutto :')

L'incontro tra Loki e Sigurdr (un giorno riuscirò anche a scriverne il nome senza doverci pensare) è teso, in bilico, un confronto tra due rancori generati dallo stesso nucleo: Sigyn. Un confronto dovuto che schiude la porta verso un qualcosa di oscuro come la cecità che ha iniziato a lambirla, e che mi lascia in fibrillazione. Come sempre <3

Avrei voluto recuperare tutto, tuttissimo... ma debbo fermarmi qui per via del pranzo incombente e della successiva traversata per le vie del Signore del GRA, con obbiettivo un'indigestione di trash, giusto per farmi suicidare il mononeurone che si è così esaltato nel recuperare questa perla <3
Vai così come una catapulta, Co', facci sognare con questa storia che, a parer mio, va dritta dritta a braccetto con Tesori (e sai cosa vuol dire, conoscendo la mia scala di gradimento).
Un baciotto pistacchioso e muffinoso (e nun me fa spoiler),

-Light/Cla'-