Mia carissima Shilyss, è sempre un piacere tornare da te e dalle tue bellissime storie che leggo sempre più che volentieri, come farei con le pagine di un ottimo libro.
Ed eccomi, dunque, a mettermi in pari con questa storia che è tra le mie preferite. In questo capitolo succedono veramente tante, tante cose, che lasciano sottintendere e presagire il futuro, e non solo. C'è veramente tanto su cui riflettere, tanta succulenta carne al fuoco, e io non posso far altro che gradire e apprezzare, ovviamente.
Partiamo con Loki che cerca di dimenticare tra le braccia di un altra donna: il più classico dei classici della debolezza umana, e ho davvero adorato vederlo associato a un personaggio come Loki, che è prima di tutto un dio, ma che non è distante da quelle che sono le pulsioni umane e che, a conti fatti, ricade in quei comportamenti che sono tipici dell'uomo e che ce lo rendono vicino e comprensibile. La sua sofferenza per la perdita di Sigyn è tangibile, più di quanto lui possa mai riuscire a dire o a esprimere, eppure il tumulto emozionale che ha dentro di sé da quando lei se n'è andata è forte e destabilizzante e lo fa brancolare nel buio. Loki è combattuto tra ciò che ancora prova per lei e il rinnegarla, credendola perduta per sempre, accusandola di essere una bugiarda pur non riuscendo a odiarla e ripudiarla davvero. Perché Sigyn è Sigyn e nessuno potrà mai sostituirla: i paragoni sono inevitabili, così come è inevitabile che il pensiero di lei si riproponga, prepotente, nei momenti in cui lui è distratto, nei momenti in cui crede di voler dimenticare e invece vuole solo ricordare.
E poi c'è la faida tra Oddr ed Helgi, conclusasi in maniera del tutto inaspettata per i figli di Odino, in un modo che non avrebbero mai sperato e voluto. Il personaggio di Oddr, benché sia comparso per appena una manciata di capitoli, mi ha davvero colpita e non ha potuto che rimanermi impresso: ho apprezzato il modo in cui ha difeso il suo onore e il suo orgoglio, come non si sia arreso a una vita vissuta nell'ombra, ma abbia voluto reclamare la sua parte, abbia voluto difendere la sua persona fino all'ultimo, quando abbraccia e accoglie l'inevitabile morte, inginocchiandosi e accogliendo il "tradimento" del fratello come qualcosa d'inevitabile, ma da accettare. È evidente il parallelismo tra la vicenda di Oddr ed Helgi e quella di Loki e Thor, benché quest'ultima sia ancora al principio e, dunque, alcune dinamiche non siano ancora del tutto evidenti ai due fratelli. È comunque indubbio che la vicenda abbia toccato nel profondo Loki e che lo abbia scosso: lui rivede se stesso in Oddr e vede lì'eco di ciò che sarà. Riconosce in lui se stesso e le sorti che gli toccheranno perché, nonostante covi ancora una labile speranza, sa benissimo che suo padre non lo sceglierà come erede al trono. Thor è il preferito, lo è sempre stato, e ciò che ha commesso con Sigyn non è stato altro che aggiungere benzina sul fuoco. Loki sa che si troverà dalla parte di Oddr, ma crede di poter, contrariamente a lui, accettare la presa di potere del fratello, perché certe cose ad Asgard non posso accadere, mai. Ne è convinto Loki e ne è convinto Thor, ma finché le cose non succedono, non si può mai sapere come si reagirà, anche se si è convinto del contrario. E così la sentenza di Odino fa più male del previsto, è più amara di quanto Loki avrebbe mai potuto pensare e pesa sul suo animo più di quanto riesca a dire. La consapevolezza di ciò che accadrà, da parte di noi lettori, rende il tutto ancora più struggente e doloroso da leggere, perché quel legame che unisce Loki e Thor è destinato a sfaldarsi, seppur mai del tutto. È destinato a rompersi, anche se loro ancora non lo sanno.
Sigyn, che aleggia per tutto il capitolo, diventando centrale pur senza mai essere realmente presente, torna invece nel flashback a chiusura del capitolo, che riprende la sua costernante scoperta di essere la scintilla e aggiunge un'amarezza alla sua già misera condizione: la convinzione che Loki la voglia solamente perché ha bisogno di una veggente, e non perché la desidera in quanto tale. Si sbaglia, ovviamente, ma ancora non lo sa. Crede di essere stata usata, più di quanto avrebbe mai potuto immaginare, ma ancora non può comprendere le dinamiche, né può immaginare cosa succederà, cosa lei e Loki diventeranno. È interessante che una creatura così potente, dotata del dono di poter prevedere e vedere, non abbia intuito nulla della disgrazia che le piomberà addosso. Sigyn, in tal senso, è ed è stata cieca sotto diversi punti di vista.
Come sempre, un capitolo impeccabile e coinvolgentissimo, che si è lasciato divorare. Leggerti è sempre un piacere.
Un abbraccio, alla prossima ♥ |