Mia carissima shilyss,
è stato graditissimo trovare un aggiornamento di questa storia perché, come ormai ben sai, aspetto gli aggiornamenti di Scintille con grande trepidazione.
Questo capitolo interamente dedicato a Sigyn mi è piaciuto davvero immensamente: è intriso di un'intensità emozionale disarmante e il sentire di Sigyn è descritto con una potenza narrativa tale da diventare il nostro stesso sentire e renderci impossibile non provare compassione per lei, non struggerci per le sue condizioni e per il destino che l'attende e che sembra scritto, inciso sulla pietra in maniera irreversibile.
Andando con ordine: finalmente posso tornare a lamentarmi di Kalfr e di quanto mi stia tutt'altro che simpatico, nel suo atteggiamento da viscido e ignobile omuncolo, che tutto incarna, tranne i precetti degli Antenati. Una personcina proprio a modo, insomma.
Di Sigyn, invece, colpisce la dignità con cui affronta la sua condizione, il modo in cui si è trovata rinchiusa in questo suo mondo di tenebra, che le limita di molto il contatto con il mondo esterno e molte cose gliele lascia solo immaginare, intuire, pensare. Tutto, intorno a lei, è ovattato e filtrato, perché è stata privata del senso predominante. Loki ha migliorato la sua degenza, tuttavia, e questo per lei è un conforto dal punto di vista fisico, ma non mentale. Gli agi, infatti, non riescono a colmare i suoi vuoti interiori, quella mancanza che ha il nome di Loki. E qui ho davvero amato tantissimo la riflessione di Sigyn sui ricordi e la difficoltà che ha nel rievocare ciò che è legato alla persona amata. Perché è vero che quando qualcuno va fuori dalla nostra vista, dalla nostra vita, il ricordo di lui pian piano svanisce, si affievolisce sempre di più e diventa difficile da recuperare. Ed è vero che la prima cosa che se ne va è la voce, l'inflessione, il tono. Per quanto possiamo essere legati a qualcuno, quando lo perdiamo, questo comincia a sbiadire. Tutto questo è intriso di melanconia e struggimento e sancisce il tempo che passa, che scorre via inesorabile, trascinando con sé tutto, impietoso e imparziale.
Ma c'è una cosa che il tempo non riesce a cancellare, ed è quell'amore profondo che Sigyn prova per Loki; perché, nonostante lei fatichi immensamente per tirare fuori dalla mente quei ricordi di lui, quei dettagli che glielo fanno sentire più vicina, indugia comunque in quei pensieri, in ciò che sono stati, nel bene e nel male, nei loro momenti belli e quotidiani e in quelli terribili che concernono la sua maledizione di Scintilla. E le si spezza il cuore quando Thor le viene a portare una terribile notizia. Perché forse lei immagina e sa.
Loki è in ogni cosa, in ogni angolo di quel buio mondo che la vede prigioniera, e il tempo che scorre e passa non può scalfire questa presenza che è assenza.
Un tumulto di emozioni che è in netta contrapposizione con la seconda parte, quella del flashback, dove invece Sigyn è convinta di non amare Loki (sì, Sigyn cara, credici!) e lo guarda con astio e timore, lo rifugge, non vuole varcare quel confine che sa essere sacrilego e proibito. Mentre nel tempo presente abbraccia il suo amore per Loki e lo vede come iun conforto nella situazione che sta vivendo, nel passato invece si rifiuta di cedere a certi istinti ed emozioni, così ligia alla sua posizione di ancella e alla moralità con la quale è stata cresciuta.
Eppure, Loki esercita un'attrattiva potentissima su di lei, tanto quanto, oserei dire, lei esercita su di lui. Si cercano, si rincorrono, si studiano da lontano, si sfiorano e la carica elettrica che c'è tra di loro è palpabile, si sente quell'affinità che li lega e che inizia dalle notti insonni in biblioteca e dalle teste immerse nei tomi. C'è indubbia attrazione tra Loki e Sigyn, entrambi lo sanno ed entrambi combattono contro questi impulsi che sanno di non dover assecondare. In tutto ciò, Loki è quello che tuttavia, tra i due, si preoccupa meno, è quello più audace, più spinto. Le fa addirittura un dono, senza dirglielo, così che lei non possa rifiutarlo: nasconde tra i gioielli della regina quello che vuole donare a Sigyn ed è infatti su quello che si sofferma e su quello le fa i complimenti. Un anello che Sigyn custodisce, nonostante abbia capito l'inganno giocatole da Loki.
Inutile dire quanto abbia amato il momento in cui Sigyn ascolta le parole di Loki, senza volerle capire, negando tutto, perché la sua famiglia non può averla condannata al destino che attende la ragazza in bassorilievo; ho adorato il momento in cui Loki la stringe a sé e non dice nulla, consolandola col silenzio, a sottolineare che il suo gesto è sincero, perché in quel frangente non si serve della sua arma, le parole, ma semplicemente le offre la sua presenza e la sua vicinanza, e non dice nulla, perché invero tutto sarebbe fuori luogo. Dignitosissima anche Sigyn, che non piange e non singhiozza, ma soffre con una fierezza che le appartiene sempre. E quale poteva essere il momento in cui i due avrebbero varcato quel confine proibito, se non questo? Se non l'attimo in cui lei permette a Loki di vedere la sua fragilità e quello in cui Loki le consente di vedere il suo lato umano ed empatico? Quale, se non quello dove finalmente arrivano a toccarsi, a sentirsi, a lasciarsi andare? E nonostante Sigyn tenti poi di ritrovare un contegno, di allontanarlo e di ammonirlo, ormai il dado è tratto: sono andati oltre e non possono tornare indietro. Forse di questo sono stati sempre ben consapevoli entrambi, ed ecco perché si sono tenuti debitamente alla larga l'uno dall'altra. Da qui, inizia ciò che sarà e che ben conosciamo, che è bello, ma anche terribile per le conseguenze che porta con sé.
Intanto il capitolo si chiude con Loki che è partito con Thor per, ipotizzo, cercare di salvare Sigyn, e lei che fa l'uccellaccio del malaugurio, tirandogli sopra una sfiga che non tarda ad abbattersi su di lui. Ed è quei che inizia a comprendere che c'è di più in quello che pensa di Loki, in quello che prova per lui. Tutto condito con del buon senso di colpa, perché dopo avergliela tirata, direi che è il minimo.
Carissima, ti faccio tantissimi complimenti, come sempre: tu sei meravigliosa e questa piccola perla è un balsamo per gli occhi e l'anima.
Un abbraccio e alla prossima ♥ |