Recensioni per
Scintille nel buio
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 440 recensioni.
Positive : 440
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/11/20, ore 15:58
Cap. 4:

Cara Shilyss,
è un piacere per me riprendere questa storia. Tra l'altro sarei voluta andare avanti, ma organizzare il tempo è difficile ed è da poco che ho ricominciato a recensire anche liberamente dagli scambi (io intanto la storia la metto tra le seguite, così è sicuro che non me ne dimentico).
Ad ogni modo. La storia prosegue quindi tra presente e passato (espediente narrativo che amo molto) mostrandoci vari pezzi che poi andranno a incastrarsi nel quadro. Sigyn passa dall'essere una figura malinconica, dal destino già segnato, a dimostrare una grandissima forze e umanità e orgoglio (e secondo me, non è cosa facile mantenere un certo atteggiamento verso il dio degli inganni). E poi c'è Loki. Loki che è fiero e tutto, ma che sa perfettamente di non poterle resisterle, di doverla cercare, avere, pur sapendo che non può, perché il destino di Sigyn sembra segnato e lei appare essere intoccabile, e dopotutto è assai verso che si desidera sempre ciò che è impossibile da avere. Un Loki tormentato da sogni/incubi che gli sfuggono alla memoria una volta sveglio (anche questo elemento, quanto lo adoro?). Siamo solo all'inizio e lentamente ci dai degli indizi che mi possono fare immaginare, ma non capire cosa sta succedendo del tutto a Sigyn, e questo mistero che si protrae rende tutto molto intrigante e tragico (ma conoscendomi lo capirò solo quando l'avrò effettivamente letto). E sono curiosa, molto curiosa di capire come può il destino di Sigyn essere così segnato.
Spero di poter continuare prestissimo :*

Nao

Recensore Master
29/11/20, ore 14:27
Cap. 15:

Ciao cara!
Per quanto Loki si sforzi di lasciarsi alle spalle il ricordo di Sigyn, anche con un'altra ragazza pensando che possa distrarlo, lei è una presenza costante nella sua mente e non andrà mai via. Non importa quanto provi a odiarla per avergli mentito ed essere fuggita, non sarà mai in grado di farlo.
La faida tra i due fratelli non può che finire in tragedia, Loki nell'udire le parole di Oddr rivede un briciolo di se stesso, specialmente quando quest'ultimo menziona il fatto di sentire di aver vissuto nell'ombra. La missione di Loki e Thor non è andata come speravano e il maggiore si accorge che i pensieri di suo fratello sono rivolti altrove.
Ho apprezzato tantissimo come poi ti sei ricollegata agli eventi del film menzionando l'incoronazione di Thor e qui i pensieri di Loki si allineano sempre di più con le azioni che poi fa nel film. Loki ha qualità che Thor non possiede e viceversa, eppure Odino ha preso la sua decisione e Loki è sempre stato consapevole che avrebbe scelto Thor.
Ammetto che quando Loki ha bruciato la lettera ho pensato "Ma cosa fai???" perché mi sembra abbastanza improbabile che si trattasse solo di una richiesta di denaro. E la serata non fa altro che peggiorare con l'annuncio pubblico di Odino, che però Thor celebra con suo fratello perché per lui è una gioia da condividere, mentre per Loki rappresenta una sconfitta personale.
Adoro come poi tu abbia riportato l'attenzione sul momento in cui Sigyn ha scoperto la verità, mi piacciono sempre molto questi flashback che ricostruiscono gli eventi man mano. Mi sono sciolta nel leggere di Loki che le sta accanto e che le loro dita quasi si sfiorano, questi piccoli momenti me li fanno amare ancora di più.
Alla prossima 💚

Recensore Master
29/11/20, ore 09:28
Cap. 19:

Ciao! 

Eccomi qui, finalmente: questo capitolo mi stava chiamando davvero da troppo tempo, e sono contenta di essere finalmente riuscita a passare, perché decisamente la situazione si sta facendo ad ogni aggiornamento più tesa e capace di lasciare il lettore con un numero incredibile di domande. 

In questo capitolo ho apprezzato moltissimo il modo in cui hai alternato i due piani temporali: non solo perché entrambi i piani vanno a indagare episodi estremamente significativi per il procedere della narrazione, ma anche perché questi due elementi, pur nelle loro significative differenze, vanno ad assumere un valore speculare, riprendendo sostanzialmente un episodio molto simile.

In entrambi i piani temporali, infatti, abbiamo Sigyn alle prese con la consapevolezza della scomparsa di Loki: ed è una consapevolezza che porta sgomento e strazia Sigyn e tutti coloro che le stanno intorno. Ecco, forse non te l’ho mai detto nonostante ormai abbia letto diverse cose tue, però una cosa che apprezzo sempre molto nelle tue storie è il modo in cui i protagonisti si rapportano agli altri personaggi: Sigyn e Loki sono sempre i protagonisti assoluti, il centro focale dell'introspezione e della narrazione, ma gli altri personaggi, per quanto spesso non siano indagati troppo, hanno una fortissima solidità. È come se stiano sempre un passo indietro, ma il lettore ha la consapevolezza che, se ci si avvicinasse, si scoprirebbe che anche tutti gli altri sono tratteggiati con altrettanta precisione. E questo appare evidente qui, dove anche con poche interazioni è possibile farsi un'idea precisissima non solo dei personaggi, ma anche della loro evoluzione nel corso della storia, della crescita e del cambiamento che hanno affrontato, e del diverso modo si approcciarsi ai protagonisti. In particolare, mi sta piacendo moltissimo il ritratto di Thor che stai facendo emergere da questi capitoli, e il modo in cui lui e Sigyn si parlano, come parlano di Loki senza mai essere troppo espliciti ma riconoscendo entrambi la verità che resta sospesa tra di loro è davvero bello. 

Come dicevo, mi piace molto la peculiarità dei due momenti: nel presente e nel passato ci troviamo davanti a un Loki scomparso, eppure l'esito dei due momenti è apparentemente molto diverso. Nel passato abbiamo il ritorno di Loki, che comunque non è privo di misteri: l'uomo che torna dalla sua prigionia è un uomo ferito, e non solo nel fisico, mo verrebbe da dire, perché la sua lotta contro il bisogno costante di stordirsi  e annebbiarsi la mente, il suo cambiamento, che lo porta a non porsi più al centro dell'attenzione quando si tratta di raccontare le proprie gesta (proprio ora che una storia da raccontare sembrerebbe avercela) e la distanza cui si tiene da Sigyn mi dà molto da pensare. Soprattutto se poi pensiamo al modo in cui tu chiudi il capitolo (mannaggia a te, possibile che ogni volta mi lasci qui a struggermi in attesa del nuovo aggiornamento? XD), perché ovviamente sono curiosissima di capire cosa sia successo, e di che cosa sia stato prigioniero.

Nel presente, invece, il ritorno di Loki apparentemente non c'è. Ed è straziante, e rappresentato con una maestria davvero unica il dolore di Sigyn: sei stata meravigliosa a rendere questo lutto immenso, questo dolore che spezza, quasi letteralmente, il cuore, e l'affannarsi a cercare fra i ricordi dei dettagli cui aggrapparsi: è una cosa molto comune, quando perdiamo qualcuno, aver paura di dimenticare le cose più sciocche – il tono della voce, il modo in cui sorrideva, l'agilità delle dita mentre intagliatava giocattoli per il fratellino (dimmelo che mi vuoi morta) – ma in questo caso lo strazio è doppio, perché Sigyn ha già cominciato a dimenticare da un pezzo, senza i suoi occhi. Terribile, davvero.

Ed è terribile, e al tempo stesso pieno di una dignità che mi scalda il cuore, il modo in cui affronta i predoni: Sigyn non ha paura, perché ormai sembra avere accettato il proprio destino, e sa che il suo destino è altrove.

E ancora una volta mi trovo ad ammirare immensamente la tua capacità di costruire una storia tutta giocata su rimandi e specularità: è bellissimo, e anche estremamente complesso in una storia tanto lunga, ma questa scena, con Sigyn che viene strappata alla propria casa per imbarcarsi con una dignità meravigliosa sulla barca di qualche sconosciuto che ha per lei dei piani che non può ancora decifrare è stupenda. E mi dà molto da pensare, perché so che tu non lasci niente, niente niente al caso, e dunque qualche domanda sull'identità di questo misterioso pirata me la sono fatta, ed è nata anche una scintilla di speranza (lascia perdere, sono proprio ironica XD), quindi niente, ora mi metto qui buona buona ad aspettare con ansia il nuovo aggiornamento.

Complimenti davvero! 

A presto! 

Recensore Master
28/11/20, ore 17:22
Cap. 10:

Ed eccomi qui, finalmente, a ritrovare questo racconro prima di un'altra serata stressante al lavoro ^^
Qui abbiamo di nuovo sia il presente che il passato, il mio stile preferito, non c'è che dire e infatti è stato piacevolissimo leggerlo.
Prima di tutto... lìho già detto, ma la tensione palpabile che si percepisce tra Loki e Sigyn persino in questi momenti disperati mi manda in brodo di giuggiole! Quando ho letto che Loki si allontanava mi sono detta che era impossibile, che non poteva finire così, e infatti...
L'immaginarmelo a carpirla così; così vicina, mentre gli pone le domande e Sigyn risponde, mi ha dato una idea di concretezza difficilmente spiegabile, era come vederli davanti ed è stato molto emozionante. Quella che sa Loki è una verità a metà, difficile comprendere appieno i pensieri dell'Ingannatore, così come le sue emozioni, ma tu ci riesci benissimo, dando quel senso di ambiguità che percepisce anche il lettore. Povera, Povera Sigyn... leggere della sua sorte, dopo che nel passato è così serena e felice è davvero difficile da accettare, mi crea un'emozione intensa :(

Tornati al passato, è stato piacevole immaginarmi Sigyn con l'intercessione di Balder, che non riesce a stare mai zitto e fa sgamare, letteralmente il povero Loki (ho riso da morire qui, immaginandomelo intento a maledirlo, aha!) è chiaro che Balder avrà un ruolo importante nell'avvicinarsi di Sigyn e Loki, già qui l'ho percepita più aperta nei suoi confronti, non troppo, ma più aperta, sta tastando il terreno, questo si percepisce molto bene. :) Tramite i racconti del giovane Balder, lei si sta facendo una idea sul Principe e, abbracciando completamente la sua indole curiosa e intelligente, cerca di vedere quanto di quello narrato sia veritiero, e cosa no.
Davvero ben fatto! Sono al capitolo 10 e mi sta prendendo sempre più! Complimenti davvero, è sempre un piacere leggerti! ^^

Recensore Veterano
27/11/20, ore 19:17
Cap. 11:

Ciao mia cara!
Scusa il ritardo con cui passo qui da te, ma ho avuto una settimana carica di webinar e il tempo per leggere e recensire è stato veramente poco, quindi chiedo veramente venia.
Non sai quanto sono felice di tornare in questa storia dopo tante settimane di lontananza. Devo ammettere di averne sentito molto la mancanza, soprattutto visto il punto in cui l’avevo interrotta.
A differenza degli altri capitoli dove vi era un’alternanza tra il passato e il presente, questo undicesimo capitolo è interamente ambientato nel passato. Devo ammettere che, mentre le parti ambientate nel presente sono essenziali per fare andare avanti la narrazione, devo ammettere che mi piacciono molto anche questi nel passato proprio perché ci aiutano a comprendere tutto l’antefatto della storia, senza contare quanto è bello vedere questi testoni che provano in tutti i modi a trattenersi e non cedere almeno all’attrazione che l’uno prova per l’altra.
Loki, infatti, è certo che Sigyn lo trovi antipatico, cosa che sarebbe anche normale visto che la sua famiglia l’ha presa come ostaggio. Si rende persino conto di fare di tutto per indispettirla, ma in un modo diverso da come stuzzica Thor o chiunque altro.
In più, a trascorso veramente molto tempo a studiare testi antichi per capire se vi è un modo per liberarla dalla maledizione che l’affligge, senza però trovare qualche soluzione concreta. Questo è un segno tangibile, però, che inizia almeno a provare un certo interesse per lei, ma cerca di allontanarla dai suoi pensieri non appena gli torna alla mente. Inizia infatti a pensare che vi sono donne molto più belle a corte e molto più desiderabili. Cerca di convincersi che, se le situazione fosse stata diversa, sì, avrebbe potuto averla per qualche notte, ma poi si sarebbe stancato e lei avrebbe iniziato a guardarlo con il disprezzo che provava tutte le altre che aveva avuto in precedenza.
Preferisce starle, quindi, a debita distanza, obbedendo così, per la prima volta nella sua vita, spontaneamente agli ordini di suo padre. Nonostante questo, però, le ha aggiustato il bracciale a cui lei sembrava tanto legata e ha deciso di consegnarlo non subito, ma quando ne avrebbe avuto l’occasione.
Beh, quello che viene fuori da questo quadro generale, secondo me, è proprio la contrapposizione tipica che si ha quando ci si vuole opporre con tutte le proprie forze a qualcosa, ma quasi invano. Infatti è chiarissimo che c’è qualcosa in Sigyn che lo attrae. Può essere la sua bellezza, il suo carattere o il fatto che sia come un frutto proibito, non importa, Loki è attratto da lei, ma fa di tutto per starle lontano, con risultati che trovo piuttosto scarsi. Devo ammettere di non vedere l’ora di leggere quando finalmente smetterà di lottare contro questi “mulini a vento” ed ammetterà finalmente l’ovvio.
Dall’altro lato abbiamo una Sigyn che non può fare a meno di fissare Loki, di controllarlo e studiarlo. Ormai si è abituata a vivere ad Asgard, ma si rende conto che, dal suo arrivo, si rende conto che i suoi occhi lo cercano in continuazione. Nelle rare occasioni in cui si trovano nello stesso posto, si rende conto che un turbinio di emozioni si agitano nel suo interno, facendola allo stesso tempo sciogliere e provare una sensazione di paura e dispetto.
Devo ammettere che ho trovato veramente interessante il blót e tutta la ritualità che lo accompagna.
Trovo che in questa scena, inoltre, sia ben rappresentata questa specie di dualismo che Loki prova dentro di sé per quanto riguarda Sigyn: da una parte gli fa piacere che lei lo osservi in questo particolare momento, dove è sudato per il recente scontro che ha avuto con suo fratello e ha un’aspetto scarmigliato e feroce, dall’altro, però, non vuole che lei si trovi lì, dove stanno comunque facendo dei sacrifici, perché sa perfettamente che un giorno sarà lei la vittima di un sacrificio più sanguinario e spaventoso. Quindi, da una parte c’è il suo desiderio di mettersi in mostra ai suoi occhi, di farle vedere tutta la sua pericolosità e tutto quello che è capace di fare, ma, dall’altra, prova il desiderio di proteggerla e, se proprio non può fare nulla per salvarla dal suo destino, almeno non vuole che si ritrovi in situazioni che possono sconvolgerla.
Trovo molto significante che, tra tutte le persone accorse ad assistere al rito e al sacrificio, Loki decida, dopo aver bevuto lui, di passare il corno con all’interno l’idromele proprio a Sigyn. In primis perché dev’essere un grande onore bere dal corno subito dopo la famiglia reale, ma anche per il significato che quel rito aveva, come se volesse che lei facesse parte in qualche modo di questa loro tradizione, che entrasse anche lei in contatto con i propri antenati. Non so perché, ma è come un suo modo per includerla nel loro mondo, per farla diventare una di loro.
Mi hanno colpito molto le parole che Sigyn pronuncia dopo aver bevuto l’idromele, che riguardano il fatto che loro due non sarebbero morti insieme e che Loki avrebbe avuto quello che chiedeva e che questo sarebbe stata la sua maledizione. Sono parole che predicono un futuro abbastanza nefasto e, immaginando che cosa intendesse con “Tu avrai ciò che chiedi e sarà la tua maledizione”, devo ammettere di avere tante domande sulla prima parte della rivelazione e quello che sarà il destino di questa coppia.
Sono parole piuttosto forti che sconvolgono anche la stessa Sigyn, tanto che, per la prima volta, fugge lontana dallo sguardo di Loki.
Capitolo bellissimo come sempre. Mi è piaciuto molto il fatto che sia stato un po’ più introspettivo rispetto ai precedenti perché ci ha fatto entrare maggiormente nei pensieri di Loki e Sigyn, facendoci comprendere soprattutto i pensieri che riservano l’uno per l’altra.
Non so quanto la parte del rito sia vera e quanto comunque c’è di licenza poetica, ma, da ignorante in materia, devo farti i complimenti perché l’ho trovata molto ben descritta e, comunque, complimenti per le ricerche che hai fatto sul argomento. Non mi stancherò mai di dirti che si vede quanto ami questi personaggi e la mitologia norrena anche da quanta ricerca si vedere per rendere tutto il più fedele possibile, quindi davvero complimenti.
Non vedo l’ora di andare avanti con la lettura!
A prestissimo mia cara!
Un abbraccio,
Jodie

Recensore Master
25/11/20, ore 22:24
Cap. 12:

È sempre bello tornare qui, in questi lidi così belli ed epici. Scintille Nel Buio è forse il capolavoro di Shyliss, della Loki/Sigyn e di quanto splendida possano essere insieme.
Mi sembra di essere tornata a casa – e di avere dentro casa un teatro, un teatro da guardare durante una bella serata di inverno e godermi tutto lo spettacolo. Ormai conosco a memoria questi personaggi e le loro peripezie, i loro caratteri contrastanti, i loro scambi di orgoglio e di paure. La tensione attorno a Loki e Sigyn si tende come un filo, si allarga e si avvicina, giocando con loro come nell’abitudine consueta di quelle solite bastarde delle Norne.
Questo è uno dei momenti più bastardi di Loki, a mio parere. Il modo con cui striscia letteralmente attorno a Sigyn, con i modi serpentini che più di tutti gli si addicono e “incolla al muro” la povera Sigyn, approfittando della sua mancanza di lucidità determinata dall’ubriachezza per l’Idromele.
C’è tutto il senso di straniamento di Sigyn, un pezzo del mosaico che non dovrebbe stare lì e non ha spazio in quel mondo così difficile. Non riesce a mangiare, a dormire, nemmeno a preoccupassi di sé stessa. E visto che ormai per me la dolcissima Dea della Fedeltà è come una carissima amica, mi sembra di dovermi preoccupare per lei, come se fosse lei una persona alla quale tengo a star sprofondando in un baratro dove non posso e non voglio seguirla.
Ma allo stesso tempo mi dispiace tantissimo per lei.

C’è tutto un ribaltarsi di prospettive, di pensieri e di immagini con Loki, che prima è lontano e poi è vicino, prima è aggressivo poi è accudente. Una cosa è certa: il pensiero di Sigyn nella sua testa è forte, è persistente e non si allontana mai e poi mai. Le gira intorno e lei stessa è un punto di
Infine un complimento per come descrivi le scene atmosferiche e d’inverno, che è veramente uno dei tuoi punti più alti. Un inverno barocco e allo stesso tempo pregno di realismo, bellissimo da vedere come da immaginare. Un inverno di cui ci si può innamorare persino più di Loki.
O no…? Dipende tutto dalla prospettiva in verità.
Ah, e non sentirti ASSOLUTAMENTE in colpa per la scena di Sigyn con la febbre. Anzi, quella pè stata da subito la mia scena preferita di tutta la storia. L’immagine romantica di Sigyn buttata a letto con la febbre, bianca e sudata e con i capelli dorati sciolti attorno al volto… una cosa veramente da perderci la testa. Una di quelle cose per cui esco pazza nelle opere di fiction e che vedere con Sigyn, soprattuto con Loki vicino e le sue dolcissime attenzioni, non può non risultarmi affascinante e deliziosa.
Penso che sia una delle scene più belle che da te abbia mai avuto il piacere di leggere, il che è tutto dire.
Sei veramente fantastica, mi sei mancata.
Porca miseria, me ne rendo conto più che mai ora che ti rileggo. Hai una mano deliziosa e la seguirei in capo al mondo.
Ti voglio bene.
Lady R

Ps: ho comprato le pinze che mi hai detto <3

Recensore Master
25/11/20, ore 15:23
Cap. 4:

Ciao Shilyss,
eccomi qui a continuare questa bella ed interessante storia.
Se c'è una cosa che ho imparato da questo capitolo, è che a Loki non gli si può certo dire cosa fare o non fare, tanto lui fa sempre ciò che vuole.
Inizio molto interessante, Sigurdr nonostante abbia ceduto Sigyn agli Aesir, continua imperterrito a pregare Loki di restituirgli la figlia, affinché possa compiere il suo destino? Ma di che destino parliamo?
Come se non bastasse anche Balder sembra pensarla allo stesso modo di Sigurdr. Inoltre, conoscendo bene suo fratello, sa molto bene che molto presto verrà meno alla promessa di trattare Sigyn prettamente come ancella. Il buon Balder sembra averci visto lungo...
E poi, tutte queste mezze verità, le parole dette e non dette, i discorsi lasciati in sospeso; un mistero, fitto come la nebbia che tarda a diradarsi, ma non per questo rende il camminare all'interno meno piacevole, anzi aumenta ancora più le domande e la suspance.
Mistero reso ancora più fitto dalla mancanza di memoria di Loki, dal suo essere quasi morto per via di chissà cosa, ma che sicuramente aveva a che fare con Sigyn e l'oscuro destino a cui sembra essere indissolubilmente legata; oltre al fatto di essere venuto meno alla promessa di non toccare mia la donna.
Ho trovato altrettanto bella la parte del passato, dove si evince chiaramente che il "dono" di Sigurdr preferirebbe chiaramente uccidersi o affrontare tutte le avversità di questo mondo, piuttosto che passare del tempo con il dio degli inganni. Ma come dice il detto: chi disprezza, compra.
Illuminante è la parte tra Padre Tutto e Loki; infatti, nonostante abbia avallato la decisione del figlio, non esita nel metterlo in guardia dai suoi comportamenti. Forse perchè in cuor suo sa che non si può fidare completamente? Anche Thor sembra metterlo sull'allerta, ma come ho detto all'inizio a lui non gli si può dire nulla...
Però la domande, anche alla fine, tornano più prepotenti che mai: Cos'è questo oscuro destino? Cos'è questa scintilla? Chi è l'altro?
Un capitolo bello, coinvolgente, in cui descrizioni delle situazioni e le emozioni dei personaggi arrivano dritti al lettore, facendolo coinvolgere ed immergere del tutto nella lettura. Tutto questo è facilitato di un modo di scrivere superbo e scorrevole.
Ci vediamo presto.
Mask.

Recensore Master
24/11/20, ore 17:20
Cap. 12:

Mia cara, eccomi di nuovo qui <3
Che atmosfera incredibile che hai saputo ricreare in questo capitolo! Tra l’altro, per me che (alla buon’ora!) ci arrivo nel momento in cui incomincia sul serio a fare freddo, leggere di una Sigyn così sensibile alle temperature mi ha fatto non poco empatizzare con lei. Ma ragazza mia, un abito di lino e basta? Qualcuno le procuri un bel pigiamone di pile e una borsa dell’acqua calda, che diamine. Poi per forza le viene la febbre.
Sciocchezze a parte – perché comunque io mi devo sempre fra riconoscere – dicevo che è stata proprio l’atmosfera di questo capitolo a colpirmi, è cupa – la prima parte si apre con Loki e Sigyn che discutono in piena notte, circondati dai primi fiocchi di neve – ma anche straordinariamente fiabesca, grazie alla descrizione vivida dei fiordi e dei palazzi e giardini di Asgard imbiancati. Che spettacolo incredibile. Mi è sembrato proprio di essere lì, accanto a Sigyn (ma con un giaccone bello pesante addosso, e un doppio strato di calze – con tutto il dovuto rispetto, il ruolo della fata eterea che cammina nella neve con uno splendido abito lungo ma ahinoi troppo leggero lo lascio a lei).
Comunque, i nodi cominciano sul serio ad arrivare al pettine, non solo perché finalmente cominciamo a capire qualcosa di più sulla questione della “scintilla”, ma anche perché la tensione tra Loki e Sigyn diventa ogni istante sempre più intensa, necessaria e ineluttabile. Loki la desidera, questo è ormai è evidente e il fatto che lei gli sia proibita gioca sicuramente un ruolo importante nella faccenda ma ho come l’impressione che il nostro astuto dio degli inganni abbia già il presentimento che ottenere anche una volta sola quello che vuole non gli basterà, che il bisogno di lei non svanirà dopo averla avuta, e questa presa di coscienza non può che complicare ancora di più le cose; tuttavia, Loki ancora si trattiene, restio persino lui a commettere un oltraggio che andrebbe a ribaltare ogni ordine e ogni legge. Sigyn gli è preclusa ma è anche condannata ad un destino orribile, una sorte di cui lei è ignara, ancora per poco, però. Oltre alla consapevolezza che il rito ha risvegliato in lei, ora Loki conosce la verità su ciò che lei è, e sulla leggenda che le gira intorno. Mi immagino il cipiglio torvo di Loki, una volta riemerso dal cumulo di pergamene che ha dovuto consultare, un po’ come Allanon ogni volta che usciva da Paranor, con tutte le risposte alle sue domande, sì, però tutte una peggiore dell’altra (scusa, sai che se io non mi faccio i miei viaggi mentali ogni volta non sono felice).
Nell’oblio della febbre Sigyn per un istante ricorda qualcosa, un dettaglio in grado di terrorizzare Loki e di fargli dimenticare per un attimo il desiderio che lo scuote e lo spinge a voler assaggiare a tutti i costi la pelle bianca e profumata di Sigyn.
Sigyn, da parte sua, sembra sempre più smarrita: è sola, lontana da casa, da ciò che da sempre le è famigliare e conosciuto, in balia di un uomo sfuggente e insondabile, che non riesce a capire (e chi potrebbe del resto) ma al quale è legata da un filo sottile carico di risentimento e desiderio. Si aggrappa quasi con disperazione alle poche certezze che le sono rimaste, ai riti che fin da bambina le sono stati insegnati e ai quali ancora pensa di essere destinata.
Solo che, a furia di tirare la corda (da parte di tutti e due), sappiamo bene come potrebbe finire 😉
Insomma, io sono qui apposta per scoprirlo.
Un bacione grande cara, è sempre un piacere e un privilegio lasciarsi ammaliare da te e dalle tue bellissime storie <3
A presto!

padme

Recensore Master
24/11/20, ore 15:14
Cap. 19:

Carissima cosetta pistacchiosa**
ebbene hai aggiornato e ebbene ci hai lasciati DI NUOVO con il fiato sospeso e non solo nel presente, ma anche nel passato. Hai diviso le due linee temporali sempre con la tua impeccabile maestria, dove fondi momenti simili, che però hanno basi completamente differente – o a volte, le stesse.
Vorrei dirti una cosa poi che forse negli scorsi capitoli non ho fatto e qui è molto più accentuata dunque stavolta DEVO: mi piace tantissimo come riesci a differenziare i personaggi tra passato e presente. Balder, per esempio, che nel passato osserva e ascolta e nel presente cerca di rendersi utile, perché non più un bambino. Oppure Thor, che Sigyn in questo capitolo ci si confronta in due situazioni diverse ma quasi analoghe: entrambe parlano della scomparsa di Loki, ma se nel passato il figlio maggiore di Odino la rassicura pur dimostrando una preoccupazione che non sa nemmeno esprimere, nel secondo caso del presente Thor è un uomo, stavolta per davvero, pervaso dal dolore di una perdita che ha visto scivolargli via dalle mani, e sprofondare nel vuoto cosmico...

E se le mie teorie sono esatte, e quel Pirata è Loki, in questo capitolo lo vediamo tornare due volte; nella prima distrutto e malconcio, ma vivo – e cambiato, così tanto che ha spezzato tra loro qualcosa... un filo fragile, eppure d'oro. L'altro ritorno – se è davvero lui te possino acciaccatte, perché con te non si può mai stare tranquilli, oh! – lo vede celarsi dietro a un travestimento, come Ulisse che torna a casa vestito da mercante, ma che non nasconde la propria natura nei gesti e la sua ancella la sfiora, la tocca, come fosse il bottino più importante per un brigante che cavalca i sette mari ♥ (che immagine stupenda ç_ç)
E Sigyn qui che paragona il viaggio con i predoni a quello verso Asgard, quando portava quel vestito rosso e ora una veste semplice che, ad immaginarla, la rende ciò che è: austera e matura, ed è qui che si capisce quanto Sigyn sia cambiata e quanto, in effetti, quasi quel "rapimento" lo veda come una liberazione... forse qualsiasi altro posto è meglio di quella cella nella quale era costretta a stare.

E, ripeto, non voglio continuare a dire che il Pirata è Loki, ma siccome lo spero e sarei felice se lo fosse, volevo anche fare un'altra considerazione: il parallelismo finale con lui che le carezza la guancia, e lui che le da buca, nel passato e poi si presenta da lei dicendole che ha trovato un modo per aiutarla... non so come esprimere quello che ho sentito, ma nel secondo caso ci ho visto quasi un entusiasmo infantile, qualcosa che Loki dimostra così bene quando c'è la conoscenza di mezzo e quando lui ne è padrone... poi correggimi se sbaglio. Però in quell'entusiasmo ci ho visto una speranza che ha cancellato tutti i dubbi di Sigyn, perché ogni azione di Loki, in questa storia, è fatta per salvarla. Che sia nel presente o nel passato e in entrambi i casi ci mette l'anima, così tanto che a volte ne esce fuori appunto questo entusiasmo adolescenziale che ho davvero, davvero, davvero amato ** (e se ho detto cazzate dillo).
Nulla cosetta, ci sono tante altre cose che vorrei dire, ma che se non chiudo mi chiami la postale, quindi semplicemente mi limito a dirti che son orgogliosa di aver dato inizio a quella che doveva essere una shot, poi una minilong, poi una long e ora è diventata "Accordo style" ç_ç Sono ORGOGLIOSA come lo sarebbero i Mufloni di Lillo e Greg, QUINDI MOLTISSIMO **
Un bacione e spero a presto, che ora voglio sapere SE IL PIRATA E' LUI è_é
Ti abbraccio cosetta pistacchiosa,
Mirycosa sacerdotessa dello spasmoman

Recensore Master
23/11/20, ore 00:12
Cap. 19:

Rieccoti! *_*
Tra una cosa e l'altra mi sono ritagliata il tempo per leggere il nuovo capitolo e, sigh, tu donna malvagia, ci tieni col fiato sospeso! >.<
Ancora una volta mescoli passato e presente... e chissà perché sto pensando che sia Loki il pirata di cui non si fa il nome, ma anche... anche un'altra cosa: se Sigyn non può sottrarsi al suo destino... possibile che Loki abbia preso il posto del 'mostro', che abbia fatta sua l'oscurità per essere lui, alla fine, il destino che l'attende?
Magari svolazzo troppo con la fantasia, ma da Loki mi aspetto questo e altro. ^^'
Come sempre ho adorato ogni parola che hai scritto, e continuo a trovare meraviglioso il modo in cui Loki le ha fatto avere l'anello, il modo in cui lei lo custodisce ancora... Deve essere Loki il pirata! >.< Lo deve trovare e capire che lei lo ama ancora... sto fangirlando come al solito. ^^'
Ok, resterò in attesa del prossimo capitolo e, intanto ti segnalo un paio di cose:
"ricordava l’insegnamento antico che le aveva dato il figlio di un pirata dagli occhi verdi" -> suppongo si riferisca a Loki, ma qui pare che il pirata dagli occhi verdi abbia un figlio, quindi... il figlio di Odino dagli verdi? :/
Forse sarebbe meglio 'il figlio dagli occhi verdi di un pirata'

"ragazze dall’immagine fervida e nessuna distrazione," -> credo intendessi 'immaginazione'.

P.s. sono lieta che Kalfr sia morto. u.u
Propongo un brindisi con corni d'idromele per esserci liberate di lui! XD

Recensore Master
22/11/20, ore 16:58
Cap. 14:

Ciao cara!
Mi si stringe il cuore per ciò che sta passando Sigyn, nel mondo buio - letteralmente parlando- in cui si ritrova non può fare a meno di pensare al momento in cui ha capito che non era una semplice ancella. Ripensa a Loki, al suo bel volto e a quel semplice contatto fisico di cui chiaramente sente la mancanza e trovo dolcissimo il momento in cui ripensa a quando ha capito di essersi innamorata di lui.
A Sigyn sembra passata un'eternità da quei giorni in cui potevano vedersi, baciarsi e anche punzecchiarsi. Quei ricordi sono l'unica cosa che al momento le restano, e tutto ciò che sta facendo è anche per il bene di Loki, per evitare che vada incontro a morte certa.
Ma Loki è testardo e orgoglioso, dubito che basti questo a fermarlo, mi incuriosisce sempre di più quest'essere misterioso e l'accenno a Mimir restringe leggermente il campo, chiunque o qualunque cosa sia vive lì vicino.
Adoro il rapporto tra Thor e Loki, il maggiore si preoccupa per il fratello e accetta di aiutarlo nel piano che gli ha proposto, sa che la lontananza di Sigyn fa più male di quanto Loki ammetterà mai.
Al momento però hanno una questione più urgente da sbrigare e mi piace come tu abbia ripreso -o meglio anticipato- la questione dei giganti che porterà poi agli eventi del primo film. Ho adorato un sacco poi il riferimento alla scena di Loki e Thor da bambini che ascoltano Odino mentre gli racconta di quella guerra tremenda, è una delle mie scene preferite del film.
A presto cara 💚

Recensore Master
15/11/20, ore 14:30
Cap. 13:

Ciao cara!
Rieccoci al presente, dopo l'incontro al Tempio che è stato difficile per entrambi, ma per Loki di più perché non sospettava assolutamente nulla. Sigyn si era già rassegnata all'idea ed era già preparata a fare quella scelta dolorosa.
Qui troviamo un Loki tormentato più del solito, ripensando al fatidico momento che ha cambiato le loro vite per sempre e che gli ha fatto capire che Sigyn è diversa da tutte le altre, ma che soprattutto vedeva lui in modo diverso.
Mi piace un sacco l'aggiunta della capacità di Loki di percepire quello che gli altri non vedono e non avvertono, secondo me è molto in linea con le sue abilità. Nonostante tutto non è intimorito da quello che si cela nel buio e persevera nella propria ricerca, trovando troppo tardi ciò di cui aveva bisogno. Si sente sconfitto, e ironicamente si era illuso di aver posto fine ai problemi di Sigyn affrontando la creatura misteriosa che ne reclama il possesso, che per poco non l'aveva ucciso. Loki è pieno di dubbi e non può fare a meno di chiedersi cosa sarebbe cambiato se avesse saputo, anche se sa che sarebbe morto in quel caso.
Mi rattrista molto il fatto che lo splendido rapporto che c'era tra lui e Balder si sia sgretolato e che il più giovane si senta escluso dai suoi fratelli maggiori. Loki a momenti trova quasi fastidiosa la sua presenza e se non fosse intervenuto Thor avrebbe reagito male con Balder. In presenza dei fratelli Loki fa tanto il sostenuto, ma poi ripensa ai momenti trascorsi con lei, quelli in cui c'erano soltanto loro ma allo stesso tempo consapevoli che non sarebbe durata per sempre.
Il risentimento di Loki nei suoi confronti in questo momento è comprensibile, lei gli ha mentito e si è sentito tradito, quella è l'unica cosa che continua a dargli la forza di provare a dimenticarla.
Mi incuriosisce tanto l'identità della "cosa" a cui è stata promessa Sigyn, che certamente non può essere positiva visto che Loki ha rischiato la vita.
L'ho già detto altre volte, ma complimenti, perché riesci ad incastrare tra loro tutti gli elementi perfettamente senza mai tralasciare nulla.
Un abbraccio e a presto 💚

Recensore Master
14/11/20, ore 23:59
Cap. 9:

Un altro bellissimo capitolo, che si divide agevolmente in due: il rapporto Loki/Thor e il rapporto Loki/Sigyn.
Inutile dire che li ho adorati entrambi intensamente, sia l'affettuosa rivalità tra i deu fratelli, il loro rapporto complicato e intenso, sia la tristissima riunione con la povera Sigyn.
Ho perso un battito quando Loki, testuali parole tue, si è accorto che i suoi occhi seguivano la sua voce e non il suo sguardo. Un tuffo. E mi sono immedesimata in Sigyn, ormai incapace di distinguere il suo Loki, se non per la voce... deve essere terribile, accidenti, ci credo che sia stata una parte difficile da scrivere ma tu l'hai resa benissimo come di consueto.
Loki ha compreso il suo stato, non ha ancora capito perché, però, chissà se mai lo capirà, per il momento ha capito a metà, contro il volere della stessa Sigyn che avrebbe invece voluto celargli questo suo stato... poverina davvero :(
Non vedo l'ora di continuare il loro dialogo anche nel prossimo capitolo, questa storia mi sta prendendo sempre di più, grazie e a presto :)

Recensore Master
14/11/20, ore 19:08
Cap. 12:

Ma ciaooo tesoro! :D Sempre per il rotto della cuffia, ma eccomi qui finalmente! Ammetto che, se pur soltanto adesso ho avuto la possibilità di passare a lasciarti un segno del mio passaggio, ho letto questo capitolo la settimana scorsa, troppo curiosa di continuare la storia dopo gli eventi al cardiopalma con cui si era concluso il capitolo precedente! Mi vengono gli occhi a cuoricino ogni volta che ci penso! Che meraviglia *^*
Allora, ci troviamo nuovamente nel passato, nel punto esatto in cui ci eravamo lasciati, con Loki e Sigyn decisamente scossi da ciò che è successo durante il rito. Ci sono diversi momenti di tensione fra di loro, di scontro e di avvicinamento ed io mi sono ritrovata con il cuore in gola per tutto il capitolo proprio a causa di questo gioco di toccate e fughe, che rappresenta il genere di dinamiche che preferisco nelle storie d’amore. Loki e Sigyn non comprendono ancora la forza dell’attrazione che li unisce. Cercano di negarla, di resisterle, vorrebbero saper prendere le distanze e trattare l’altro con freddezza, ma la verità è che non ci riescono, perché Loki è intrigato dall’infausto destino che grava addosso all’ancella, nonché dalla sua testa e dalla sua indole battagliera, Sigyn invece è (suo malgrado) del tutto affascinata da questo principe dalle mille sfumature, freddo, dispotico e ingannatore, ma anche intelligente, delicato quando vuole, ilare all’occorrenza.
In questo alone di “non detto”, in cui i due sembrano battagliare ogni volta che aprono bocca, sono i gesti che parlano per loro, racchiudendo al loro interno quel mondo sconfinato di emozioni e significati che nessuno dei due principi è ancora pronto ad affrontare. Non so descriverti che emozione mi abbia donato, ad esempio, la scena in cui lui le sfiora le labbra e a sua volta, lei ripete lo stesso gesto nella sua camera da letto, sentendo ancora il peso delle sue dita. O ancora quando Loky le tocca il collo, la tiene per il polso… tutti gesti che raccontano di un erotismo sottile, ma potente quanto una scena di amore.
Ho amato l’ultima parte, quella in cui Sigyn è in preda alla febbre, è fragile e vulnerabile e il principe rimane tutta la notte al suo capezzale. Sono davvero bellissimi e il modo in cui stai costruendo la loro storia non può non coinvolgere il lettore, farlo spasimare come loro in attesa del prossimo contatto!
Davvero complimenti, cara!
A presto, Violet :D

Recensore Master
13/11/20, ore 15:42
Cap. 11:

Ciao cara <3
Perdona l’osceno ritardo, questa volta davvero ho superato me stessa (in peggio, naturalmente). Dopo una settimana piuttosto allucinante, però, cerco di riprendere un attimo il fiato, approfittando del fatto che metà della famiglia in questo momento sta dormendo.
Non voglio però tediarti ancora, e inizio subito a commentare questo capitolo in cui, davvero, ti sei superata. Mi è piaciuto tantissimo! Mi è sembrato di assistere a un balletto, perché molte sono le “danze” che ci descrivi. Non solo la Danza delle Spade (perdonami se la chiamo così, ma nella Saga di Darkover – e chissà in quante altre del resto XD – viene ripreso questo rituale e la danza che fanno Loki e Thor prende quel nome – d’altra parte, credo che proprio da lì venga l’ispirazione della stessa Bradley), ma anche il lento e inesorabile avvicinarsi e allontanarsi di Loki e Sigyn. Il dio dell’inganno vuole, ma non può, è proprio questo lo fa cadere in una spirale d’orgoglio e desiderio dalla quale gli sarà poi impossibile uscire. Maestro nel cantersele e suonarsele da solo, fa un po’ come la volpe con l’uva, si dice che il suo interesse per Sigyn è passeggero e superficiale, che se non gli fosse proibita lui l’avrebbe sedotta senza farsi troppi scrupoli, per poi dimenticarla e confondere il suo viso grazioso fra altri forse più attraenti. E invece. Loki si arrovella, indugia a lungo sul pensiero di lei, dentro sé ne ammira la bellezza e il contegno da principessa che comunque riesce sempre a mantenere, nonostante si trovi in una situazione per lei tutt’altro che facile. La giovane si lascia andare un po’ di più con il piccolo Balder, ed è in quei momenti, passati a osservarla di nascosto, che Loki vede la luce che dimora in lei, una scintilla in grado di far breccia persino nel suo cuore già in parte avvolto dalle tenebre. E poi c’è la leggenda, che la vede direttamente coinvolta, e l’orrido patto cui l’ha legata il padre, tutti elementi che fanno sì che agli occhi di Loki Sigyn assuma sempre maggiore forza – insomma, ne è attratto come una calamita, e prima o poi dovrà pur farci i conti con questo fatto.
Sigyn, da parte sua, non è indifferente alla presenza di Loki, ma la sua è una fascinazione ancora mischiata alle forti emozioni da lei vissute, dopo essere stata portata via dalla sua terra. Sigyn deve a Loki la sua prigionia, ed è normale che reagisca soprattutto alla sua presenza: prima lo vede come un nemico, o comunque qualcuno da cui guardarsi, di cui non fidarsi (è prigioniera, si aspetta che le venga fatto del male, è normale), poi in lei si insinua il sospetto, il comportamento di Loki è indecifrabile e lei non sa – come potrebbe? – prevedere le sue mosse. E poi c’è sempre quella sottile tensione fra i due, perché la calamita non funziona con un polo solo.
La parte finale l’ho amata tantissimo, il rituale è scritto con una tale minuzia e precisione che mi è sembrata di essere lì in mezzo a loro, attorniata dagli spiriti dei morti. Sigyn dunque possiede la Vista – uso questa parola non a caso, considerato cosa le capiterà in breve tempo? È una sorta di oracolo, destinata a diventare cieca per poter veder un’altra realtà, una realtà su piani temporali diversi? Per il momento sembra che questa sua capacità debba essere indotta da circostanze particolari: imparerà a controllarla oppure si tratta di un caso destinato a non ripetersi (ma a lasciare comunque un segno profondo nella mente di Loki)?
Come al solito, ad ogni tassello che aggiungi, mille altre domande prendono forma. Ma più la matassa è intricata, maggiore sarà la soddisfazione nello sbrogliarla 😉 Io sono qui che aspetto!
Complimenti come sempre mia cara, mi hai regalato una buona mezz’ora di serenità <3
Alla prossima!

padme