Ciao mia cara!
Scusa il ritardo con cui passo qui da te, ma ho avuto una settimana carica di webinar e il tempo per leggere e recensire è stato veramente poco, quindi chiedo veramente venia.
Non sai quanto sono felice di tornare in questa storia dopo tante settimane di lontananza. Devo ammettere di averne sentito molto la mancanza, soprattutto visto il punto in cui l’avevo interrotta.
A differenza degli altri capitoli dove vi era un’alternanza tra il passato e il presente, questo undicesimo capitolo è interamente ambientato nel passato. Devo ammettere che, mentre le parti ambientate nel presente sono essenziali per fare andare avanti la narrazione, devo ammettere che mi piacciono molto anche questi nel passato proprio perché ci aiutano a comprendere tutto l’antefatto della storia, senza contare quanto è bello vedere questi testoni che provano in tutti i modi a trattenersi e non cedere almeno all’attrazione che l’uno prova per l’altra.
Loki, infatti, è certo che Sigyn lo trovi antipatico, cosa che sarebbe anche normale visto che la sua famiglia l’ha presa come ostaggio. Si rende persino conto di fare di tutto per indispettirla, ma in un modo diverso da come stuzzica Thor o chiunque altro.
In più, a trascorso veramente molto tempo a studiare testi antichi per capire se vi è un modo per liberarla dalla maledizione che l’affligge, senza però trovare qualche soluzione concreta. Questo è un segno tangibile, però, che inizia almeno a provare un certo interesse per lei, ma cerca di allontanarla dai suoi pensieri non appena gli torna alla mente. Inizia infatti a pensare che vi sono donne molto più belle a corte e molto più desiderabili. Cerca di convincersi che, se le situazione fosse stata diversa, sì, avrebbe potuto averla per qualche notte, ma poi si sarebbe stancato e lei avrebbe iniziato a guardarlo con il disprezzo che provava tutte le altre che aveva avuto in precedenza.
Preferisce starle, quindi, a debita distanza, obbedendo così, per la prima volta nella sua vita, spontaneamente agli ordini di suo padre. Nonostante questo, però, le ha aggiustato il bracciale a cui lei sembrava tanto legata e ha deciso di consegnarlo non subito, ma quando ne avrebbe avuto l’occasione.
Beh, quello che viene fuori da questo quadro generale, secondo me, è proprio la contrapposizione tipica che si ha quando ci si vuole opporre con tutte le proprie forze a qualcosa, ma quasi invano. Infatti è chiarissimo che c’è qualcosa in Sigyn che lo attrae. Può essere la sua bellezza, il suo carattere o il fatto che sia come un frutto proibito, non importa, Loki è attratto da lei, ma fa di tutto per starle lontano, con risultati che trovo piuttosto scarsi. Devo ammettere di non vedere l’ora di leggere quando finalmente smetterà di lottare contro questi “mulini a vento” ed ammetterà finalmente l’ovvio.
Dall’altro lato abbiamo una Sigyn che non può fare a meno di fissare Loki, di controllarlo e studiarlo. Ormai si è abituata a vivere ad Asgard, ma si rende conto che, dal suo arrivo, si rende conto che i suoi occhi lo cercano in continuazione. Nelle rare occasioni in cui si trovano nello stesso posto, si rende conto che un turbinio di emozioni si agitano nel suo interno, facendola allo stesso tempo sciogliere e provare una sensazione di paura e dispetto.
Devo ammettere che ho trovato veramente interessante il blót e tutta la ritualità che lo accompagna.
Trovo che in questa scena, inoltre, sia ben rappresentata questa specie di dualismo che Loki prova dentro di sé per quanto riguarda Sigyn: da una parte gli fa piacere che lei lo osservi in questo particolare momento, dove è sudato per il recente scontro che ha avuto con suo fratello e ha un’aspetto scarmigliato e feroce, dall’altro, però, non vuole che lei si trovi lì, dove stanno comunque facendo dei sacrifici, perché sa perfettamente che un giorno sarà lei la vittima di un sacrificio più sanguinario e spaventoso. Quindi, da una parte c’è il suo desiderio di mettersi in mostra ai suoi occhi, di farle vedere tutta la sua pericolosità e tutto quello che è capace di fare, ma, dall’altra, prova il desiderio di proteggerla e, se proprio non può fare nulla per salvarla dal suo destino, almeno non vuole che si ritrovi in situazioni che possono sconvolgerla.
Trovo molto significante che, tra tutte le persone accorse ad assistere al rito e al sacrificio, Loki decida, dopo aver bevuto lui, di passare il corno con all’interno l’idromele proprio a Sigyn. In primis perché dev’essere un grande onore bere dal corno subito dopo la famiglia reale, ma anche per il significato che quel rito aveva, come se volesse che lei facesse parte in qualche modo di questa loro tradizione, che entrasse anche lei in contatto con i propri antenati. Non so perché, ma è come un suo modo per includerla nel loro mondo, per farla diventare una di loro.
Mi hanno colpito molto le parole che Sigyn pronuncia dopo aver bevuto l’idromele, che riguardano il fatto che loro due non sarebbero morti insieme e che Loki avrebbe avuto quello che chiedeva e che questo sarebbe stata la sua maledizione. Sono parole che predicono un futuro abbastanza nefasto e, immaginando che cosa intendesse con “Tu avrai ciò che chiedi e sarà la tua maledizione”, devo ammettere di avere tante domande sulla prima parte della rivelazione e quello che sarà il destino di questa coppia.
Sono parole piuttosto forti che sconvolgono anche la stessa Sigyn, tanto che, per la prima volta, fugge lontana dallo sguardo di Loki.
Capitolo bellissimo come sempre. Mi è piaciuto molto il fatto che sia stato un po’ più introspettivo rispetto ai precedenti perché ci ha fatto entrare maggiormente nei pensieri di Loki e Sigyn, facendoci comprendere soprattutto i pensieri che riservano l’uno per l’altra.
Non so quanto la parte del rito sia vera e quanto comunque c’è di licenza poetica, ma, da ignorante in materia, devo farti i complimenti perché l’ho trovata molto ben descritta e, comunque, complimenti per le ricerche che hai fatto sul argomento. Non mi stancherò mai di dirti che si vede quanto ami questi personaggi e la mitologia norrena anche da quanta ricerca si vedere per rendere tutto il più fedele possibile, quindi davvero complimenti.
Non vedo l’ora di andare avanti con la lettura!
A prestissimo mia cara!
Un abbraccio,
Jodie |