Recensioni per
Scintille nel buio
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 440 recensioni.
Positive : 440
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/04/20, ore 11:27
Cap. 6:

Ciao cara <3
Ho letto questo capitolo ieri sera, prima di addormentarmi, cosa che dovrei fare più spesso, perché nei momenti un po’ così, di sconforto diciamo, non c’è nulla che mi calmi come lasciarmi trasportare dalle tue parole.
E dunque Sigyn sta per partire, determinata, con il suo sacrificio, a salvare Loki da questo male oscuro che a ogni piccolo indizio che dissemini qua e là diventa sempre più inquietante e spaventoso. Sembra che la ragazza sia ben consapevole di ogni sua azione e di ogni rinuncia ad essa conseguente. Perdonami se ora parto per una delle mie solite inopportune digressioni, ma il fatto che tu ad un certo punto abbia nominato l’Yggdrasil mi ha fatto fare un’associazione mentale immediata, con una delle ultime trilogie di Terry Brooks (quella del Druido Supremo di Shannara – che poi oddio, “ultime” relativamente, saranno passati almeno 15 anni dalla sua uscita), in cui, dicevo, compare un albero miracoloso il cui preziosissimo ramo è, ovviamente, il talismano attraverso il quale la (disperata) situazione può risolversi. Siccome però la magia ha sempre un prezzo, l’albero esige un sacrificio – volontario – e, non vorrei ricordar male, ma è proprio una ragazza che immola se stessa donandosi corpo e anima all’albero, per alimentare la sua linfa vitale. L’albero è comunque visto come un’entità benevola, attorno al quale gli spiriti di coloro che si uniscono a lui vivono felici e liberi dalla sofferenza della vita terrena. Non credo che in questo caso le cose possano essere considerate in termini così positivi, ma sai che se mi viene in mente qualcosa poi te ne devo rendere partecipe, a prescindere.
L’orgoglio - per tornare ai nostri beniamini - del principe di Asgard rende la sua vista (normalmente acutissima) ancora più offuscata di quella di Sigyn, che pure sta per perderla definitivamente. Il loro confronto si svolge interamente in punta di fioretto, sempre in bilico tra ciò che la ragione impone di dire – e, soprattutto, non dire – e ciò che invece il cuore urla disperatamente. Sigyn è, al solito, la più consapevole fra i due – ha da tempo accettato i suoi sentimenti, l’Ase dallo sguardo penetrante e il portamento fiero ha saputo conquistarla, se non da subito, con gradualità, insinuandosi dentro di lei fino a rapirla completamente. Loki invece ancora fatica a dare ai suoi sentimenti un nome definitivo, anche se, come lasci chiaramente intendere, per quella ragazza non ha esitato – e non esiterebbe – a rischiare la vita, combattendo contro qualcosa che nemmeno lui, il potente e temuto dio dell’Inganno, ha potuto sconfiggere.
La splendida caratterizzazione dei personaggi si unisce, anche in questo racconto, alla tua straordinaria conoscenza del contesto storico e mitologico nel quale e per il quale la storia originale ha avuto origine. Amo moltissimo le descrizioni degli ambienti – Asgard appare agli occhi di Sigyn e ai nostri più splendida e imponente che mai – e dell’intricato, ma sempre perfettamente delineato, sistema politico dentro al quale i tuoi protagonisti si muovono, spesso incapaci di sciogliersi dai lacci che questo stesso sistema cuce loro addosso.
Ti faccio, ancora una volta, i miei più sinceri complimenti. Sei sempre una garanzia ed è un vero onore leggerti <3
Un bacio e a presto :*

padme

Recensore Master
23/04/20, ore 10:33
Cap. 13:

Ciao carissima Shilyss, eccomi finalmente da te! 
Con questo capitolo ci riporti al presente, con i pensieri di Loki dopo la scoperta della cecità di Sigyn e con uno sguardo al rapporto in qualche modo problematico tra i tre fratelli - Balder si sente infatti escluso oppure intruso, mentre Loki risente dello scontro con il fratello. Thor era l’eroe di Asgard e la sua stella brillava più delle altre, mentre la sua, per quanto si sforzasse di farla scintillare, nascondeva sempre una traccia d’oscurità, di buio. Avrei potuto riportare tantissime frasi di questo capitolo, ma ho scelto questa perchè quel casuale "scintillare" attribuito a Loki mi ha fatto impazzire - specialmente perchè l'hai collegata subito al buio che predomina. Un tocco di classe, non c'è che dire.
Anche in questo capitolo ho amato l'uso preciso delle parole e la potenza delle immagini che scegli di evocare, e la frase che ho appena riportato ne è solo un esempio. La scintilla si lega allo sguardo e al destino: tre elementi che richiami, tessi tra loro e che si appropriano di tutti gli altri elementi della storia. Ad esempio, quando ricordi il primissimo incontro tra Loki e Sigyn è quel ritardo nell'abbassare lo sguardo che sottolinei, l'aspetto che di fatto la rende unica e speciale: non per niente, infatti, è nello sguardo che si cela la sua specificità, ma con questo allarghi la magia oggettiva della scintilla a un preciso atteggiamento. Insomma non sono solo gli occhi a caratterizzare Sigyn ma il modo stesso in cui li usa. Allo stesso modo, il destino è richiamato inevitabilmente come maledizione, ma ogni volta che questo termine compare serve per unire i due (è il destino di lei, ma è anche di lui), oltre che per unire passato e presente in quanto la partita è ancora aperta - e qui si lega a vittoria e sconfitta.
La parte del passato è breve ma fondamentale: è il ricordo del primo bacio, unito alla rottura della dinamica della schiavitù. Loki infatti chiede, le chiede di scegliere come una donna libera.
So di aver lasciato una recensione un po' atipica, ma ci tenevo a sottolineare la potenza continuativa e ricorrente del tuo linguaggio perchè è questo che dà così tanto valore alla storia e che mi fa appassionare più di ogni altra cosa. Non è facile usare un certo stile e risultare coerenti e non pesanti: tu riesci invece a far calare il lettore completamente nel racconto e nessuna parola è fuori posto - stonata o fuori tempo. Sei un esempio di come usare un registro di un certo tipo e parlare attraverso metafore riuscendo a essere in perfetto equilibrio e senza fare vuoti artifici (al contrario, ogni immagine che crei è ben concreta).
Sono curiosissima di vedere cosa succederà ora. Complimenti come sempre, un bacio e alla prossima!

Recensore Master
23/04/20, ore 00:42
Cap. 13:

Carissima cosetta bella fresca come la rugiada di montagna,
che capitolo, questo! E mi esordisci con una delle frasi più distruttive mai coniate: Alla sua scintilla si erano spenti gli occhi. La verità è che io ho svariate teorie su questa storia; teorie che per ora non sono state né smentite, né avvalorate ma ti giuro io mi struggo, a cercare un filo che mi riconduca proprio dove dico io. Ogni capitolo mi chiedo quand'è che smetterai di torturarci e, in questo caso, di torturare Loki. È un capitolo che definirei di occasioni perse, il capitolo dei se. Loki che ora ha il sapere che gli serve, dubbi confermarmi e la consapevolezza che è tardi e che se Sigyn gli avesse detto che stava diventando cieca, forse – anzi, sicuramente, le cose sarebbe andate in modo molto diverso.
Un Loki pre-Thor, questo, che è più giovane, con meno pesi sulle spalle e dunque meno ostico, ma non per questo meno duro, granitico. Con quei se che sono anche illusioni. L'illusione di aver creduto di aver confitto la più ignobile creatura di tutti i Nove Regni. Come un incubo da cui non si è davvero svegliato che reclama ciò che Loki ritiene suo: Sigyn. E la ritiene sua perché è lei a permetterglielo – o ad averglielo permesso, quando lui le ha detto che è una donna libera. Libera di scegliere, di desiderare e di appartenere.

Bugiarda. Hai scelto il tuo destino e hai osato decidere anche per me, che credevo di aver vinto e, invece, ho perso.

Come dico da 13 capitoli, in questa storia i ruoli sono scambiati, e laddove Sigyn ricerca sempre la verità, qui è il contrario. È Loki che sa che è lei ad aver mentito, ma la cosa più distruttiva è che lei lo ha fatto per lui. Come la fedeltà, come la cura, le bugie servono allo stesso scopo: salvarlo.
E forse è proprio questo disperato tentativo di lei, a far può male a Loki, a renderlo in qualche modo inutile.

E se il rapporto tra di loro è incrinato per via dell'amore, con Balder c'è la gelosia verso il rapporto complice e amichevole di Thor e Loki; un mondo a parte, il loro, compagni di giochi e di battaglie, fratelli, amici, rivali da sempre. E a lui non è mai stato dato alcun ruolo, se non quello di fratello minore, in quella loro storia segnata da battaglie e festeggiamenti. Ma c'è anche il legame con Sigyn. Un legame a cui Balder era affezionato e pur constatando che da quando lei ha scelto di seguire gli antenati le terre aride e maledette sono tornate feritili e rigogliose, si pone il problema della mancanza di umanità che in quel luogo sacro le hanno dedicato... solo per aver scelto di essere libera, di vivere, di amare... sigh co' perché mi fai questo?
E Sigyn non ha mai smesso di soffrire, lo ha sempre fatto, sin dagli albori; promessa da sempre a qualcosa o a qualcuno, è stata libera una volta sola, con Loki. Poi ha deciso di seguire ancora il suo destino già scritto da altri... e io non so cosa aspettarmi, perché con te non è mai niente scontato ma, peggio, non è mai detto che finisca bene. Dunque co', io non so che dirti. Imprigionata nella triade di tre trame che mi stanno consumando le sinapsi (Scintille, Accordo e Tesori), non posso che sperare di leggere presto un seguito ma, allo stesso tempo, guardo le altre due con l'acquolina in bocca. Dunque che ti devo dire, oltre che hai lasciato una suspance assurda, con un capitolo che si divora e che è dinamico, svelto, alla ricerca anche lui – come noi, di risposte e arriva alla fine con la speranza che sì, un piano vi sia, e che funzioni, qualunque esso sia.
Co', non farmi aspettare troppo okay? ç___ç Non è una minaccia ma sarebbe gradito non restare cor prurito senza potersi grattare ç.ç
Pensa a me ♥
Un abbraccio pistacchiosissimo, te se ama ♥
Miryel, con la ipsilon sulla seconda, okay??

Recensore Master
21/04/20, ore 21:03
Cap. 13:

Un Loki che rimugina è un Loki pericoloso.
In più, ho l'impressione di essermi persa qualcosa: quando/dove/come Loki & Thor hanno "sconfitto" colui o la cosa a cui Sigyn era promessa? o.O
Dimmi che devi ancora raccontarcelo... se no sono proprio rimbambita. ^^'
Comunque sia, pare proprio che la situazione sia molto più grave di quanto Loki avesse inizialmente pensato, eppure, e già te l'ho detto, io non riesco a immaginare che si arrenda. In quel "Dovrei?" che dice a Thor ho sentito stizza e rabbia (sì, sento le voci. ^^') e l'anticipazione di qualcosa che deve ancora venire, anche se con la tua ultima frase mi hai fatto sudare freddo: "non avrebbe ammesso nemmeno quando, anni dopo, le Norne avrebbero fatto oscillare il suo filo." Non so se interpretarla come "impiegherà anni a risolvere la faccenda" o come "non la risolverà mai e resterà il suo rimpianto fino al giorno della sua morte".
A parte questo, mi sono piaciuti gli interventi sia di Balder che di Thor. In particolare, il modo in cui hai descritto il rapporto tra Thor e Loky per giustificare il sentirsi escluso di Balder mi è piaciuto moltissimo.
Balder ci prova, povero, ad essere al livello dei fratelli, ma è troppo giovane e manca delle esperienze che accomunano loro.
Ancora una volta hai sottolineato come Odino preferisca sempre Thor e come questo faccia sentire Loki... forse la sua deriva verso l'oscurità si sta avvicinando... magari per cercare un modo di salvare Sigyn.
A presto. ^^

Recensore Master
21/04/20, ore 18:29
Cap. 10:

E a dispetto dei tuoi aggiornamenti, io continuo a cercare di ridurre la distanza tra me e il momento in cui sarò in pari con la lettura (spero solo di non fare la fine di Achille con la tartaruga XD).
Scemenze a parte, mi ributto nelle atmosfere di opprimente malinconia di questo capitolo, che inizia con una nota amarissima. Sigyn che non può vedre Loki, non può cercare di interpretare le sue espressioni, ma si limita ad ascoltare i suoi passi che si allontanano è un'immagine veramente straziante.
E, per un attimo, sono caduta anche io vittima dell'ingannatore, perché ho pensato che davvero lui se ne sarebbe andato, e l'avrebbe lasciata sola, a incespicare aiutata solo da donne che la disprezzano.
E invece no, c'è un altro incontro, ci sono altre parole che sembrano averli posti ormai su due fronti lontani, eppure... eppure. Eppure sono terrorizzara da questa profezia, e da ciò da cui Sigyn ha cercato di fuggire (o che ha cercato di portare via con sé, lontano da Asgard e da Loki, nonostante tutto ciò che lui ha fatto per cercare di salvarla).
La loro vicinanza, il modo in cui i loro corpi si sono riconosciuti e visti vicini senza che però tra loro ci sia stato un esplicito gesto di avvicinamento mi ha colpita tantissimo: il legame che li unisce è evidente, ma è anche evidente che le cose tra di loro non possono essere così semplici, e niente, è terribile.

Il salto nel passato, invece, ha toni molto diversi (nonostante, in prospettiva, ci sia un velo di malinconia, perché sappiamo quale sarà l'orizzonte in cui si inscriverà la loro relazione). Balder continua ad essere assolutamente adorabile (e, lo ammetto, mi ha fatto una tenerezza infinita vederlo "sfruttato" da quel simpaticone di Loki, che lo usa per ammorbidire Sigyn, scoprire il più possibile su di lei e poi lo considera solo una seccatura, quando lui è così assetato di una briciola di affetto e approvazione da parte del fratello!). Ed è stato bellissimo vedere Sigyn così rilassata, così capace di ridere e tenere testa a Loki.
Il bracciale, poi, mi ha davvero commossa!
Insomma, come sempre hai scritto un capitolo meraviglioso, e non vedo l'ora di leggere il prossimo!
Un abbraccio!

Recensore Master
20/04/20, ore 18:03
Cap. 9:

Finalmente, finalmente riesco a passare di qui!
Finalmente, dico, perché in realtà, la prima volta che ho aperto questa storia, ho erroneamente cliccato su "ultimo capitolo", iniziando la lettura proprio da qui, e insomma, per un attimo mi ero sentita molto scoraggiata, perché temevo che la mia poca dimestichezza col fandom mi avrebbe impedito di avvicinarmi decentemente a questa lettura... e niente, in realtà non avevo capito niente solo perché mi mancavano, giustamente, otto capitoli per orientarmi.
Che gioia, quindi, poter finalmente riallacciare un po' di nodi!
Con un capitolo, poi, che non fa altro che confermare l'atmosfera malinconica e struggente del precedente: mi è piaciuto davvero tanto come tu abbia nuovamente sottolineato il rapporto difficile tra Thor e Loki, pur mantenendo comunque quel senso di "unione", di cameratismo, di fratellanza, proprio, con cui Thor, nonostante i momenti di tensione, sembra sempre pronto a spalleggiare il fratello.
E ho amato moltissimo anche il modo in cui entrambi si rapportano all'ambiente circostante: la supponenza, la sicurezza di sé, quell'atteggiamento da predoni che guardano al mondo come se fosse una loro conquista. È una cosa che emerge in maniera particolare qui, quando si trovano in questo ambiente peculiare, e secondo me aiuta tanto a contestualizzare anche tutta la struttura sociale in cui si muovono: apprezzo sempre tantissimo quando un autore riesce a dare concretezza al suo universo narrativo in questo modo, pur senza mai rendere questi dettagli il punto focale della sua trama.

E poi, naturalmente, c'è l'incontro con Sigyn: che appare così fragile con il suo corpo smagrito e le vesti logore e per nulla degne del ruolo che dovrebbe ricoprire... Mi ha stretto il cuore saperla così confusa di fronte alla voce di Loki, e ormai incapace di scorgere i suoi occhi. E mi ha stretto il cuore Loki, che non ha capito, non per davvero (o forse non ha voluto capire), eppure. Eppure le loro dita si sfiorano anche attraverso una grata, e il dolore di questo incontro dove non resta spazio per mettere in fila tutta la verità è tangibile, è crudele, e mi ha lasciata con un nodo alla gola (un nodo che è anche di preoccupazione per le parole di Loki, per quella promessa lasciata in sospeso e per quella profezia appena evocata...).
Insomma.
I miei complimenti ormai si stanno facendo ripetitivi, ma davvero apprezzo sempre di più questa storia, e spero di riuscire ad arrivare presto ai prossimi capitoli!

Recensore Master
20/04/20, ore 14:58
Cap. 5:

Eccomi dopo aver terminato la lettura di questo nuovo capitolo.
Mia cara, anche questo capitolo è meraviglioso. Sai cosa mi ha rapita, incantata, fatta innamorare? Il momento in cui, per un movimento della nave, Sigyn finisce contro Loki, c'è un contatto tra i loro corpi per la prima volta e dopo lui la invita a guardare lo spettacolo che ha davanti a sè, facendo intuire che dovrebbe cogliere le nuove opportunità perchè se fosse rimasta a casa e avesse rispettato il suo voto non avrebbe mai potuto ammirare le meraviglie del mondo. Inoltre in Loki ho visto un sottofondo di promessa, come a dire a Sigyn che grazie a lui potrà scoprire tante altre meraviglie del mondo e a breve non rimpiangerà più le cose del passato o il destino che ha evitato.
Mi è sembrato un momento molto delicato, intenso, dove Loki non si è comportato da dio degli inganni ma da persona sincera e a tratti anche da cavaliere vero. E' inevitabile che con Sigyn lo sia, lei gli fa smuovere qualcosa nei sentimenti.
Inoltre è stata bellissima la riflessione su Sigyn che, se avesse rispettato il suo voto non avrebbe mai conosciuto il sapore delle labbra di un uomo. E si sofferma a guardare le sue labbra, un dettaglio che mi è piaciuto immensamente, così come la descrizione delle labbra di Loki che sono sardoniche, perchè lui è sempre IC, sempre in bilico tra l'inganno, la sete di potere, l'ironia e un'ombra di dolcezza verso la sua prigioniera.
Mi è montata la curiosità verso i prossimi capitoli, non so cosa aspettarmi ma mi piace immaginare qualche descrizione della loro prima volta in cui Sigyn si sente sua ed è felice di non doversi voltare indietro perchè Loki la completa. Sono una romanticona ma la tua fic ispira tanto romanticismo, con un velo di passionalità delicata ma urgente. E' bellissimo.
Non te lo avevo mai detto, ma adoro anche il fatto che fai lo stacco tra passato e presente tramite un cuore. Dà molto ordine al racconto.
Così nel presente sappiamo che Sigyn ha davvero viaggiato molte volte per mare e ha visto probabilmente altre meraviglie, come già Loki le aveva suggerito. 
Mi piace anche che descrivi l'istinto di Loki come un istinto di lupo, è azzeccatissimo. Così come è stupenda la consapevolezza di Sigyn, che di lui ama qualsiasi dettaglio e si domanda come sia possibile. E' innamorata persa nonostante abbia cercato di resistere.
Quanto alla competizione tra Loki e Thor, in poche righe è efficacemente tratteggiata, come sempre.
La tua scrittura mi piace tantissimo e mi coinvolge il modo in cui mi fai entrare in empatia con Loki e soprattutto con Sigyn, come senta a poco a poco il suo amore per Loki e mi senta a mia volta io stessa innamorata. E' bellissima, trasmetti sensazioni molto vive. Un abbraccio e spero di passare a leggere presto il resto, sono conquistata da questi due e da come li sai rendere tuoi come se fossero personaggi originali.
Un bacione, cara! :***

Recensore Veterano
17/04/20, ore 17:26
Cap. 4:

Ciao mia cara!
Eccomi finalmente giungere qui da te. Sì, io sono un po’ come una tartaruga: ci metto un po’, ma arrivo sempre.
A inizio capitolo troviamo Loki alla prese con una lettera inviatagli da Sigurdr. L’uomo infatti continuava a chiedergli di restituirgli sua figlia, di liberarla e lasciarle compiere il suo destino. Insieme a queste suppliche, aveva aggiunto anche promesse su un futuro nefasto nel caso Loki non avesse esaudito la sua richiesta. Posso comprendere perfettamente l’uomo: penso che sia qualcosa di inumano sapere che la propria figlia sia in ostaggio di qualcuno di cui non si sembra nutrite nemmeno molta stima, la certezza che questo l’abbia “rovinata” e la paura che delle conseguenze future che ci potranno essere in futuro.
Proprio di queste conseguenze, al contrario, Loki non sembra per nulla preoccupato, visto che dice di aver provveduto lui a proteggere Sigyn ed era solamente merito suo se la ragazza era ancora in vita. Devo ammettere di essere veramente curiosa di proteggere che cosa sia accaduto, come mai ha dovuto proteggerla e se è successo prima o dopo che tra i due è nato un vero sentimento d’amore. Il fatto che venga spesso accennato a questa cosa, senza però averne mai parlato in maniera completa, la trovo un’ottima soluzione perché crea ancora più phatos e voglia di andare avanti con la lettura.
Certo che per Loki non deve essere comunque facile ad avere accanto un fratello convinto che sarebbe bene se lasciasse andare Sigyn. Infatti Balder parla proprio di “sacrilegio” e lo rimprovera per il fatto d’ignorare sempre le leggi e costumi dei Nove Regni.
Meno male Loki non si fa mettere i piedi in testa dal fratello minore e gli ricorda che, essendo loro nati per essere re, le leggi che ritengono ingiuste possono cambiarle.
Secondo me, ormai dovrebbe essere palese a tutte le persone che ha intorno che per lui Sigyn non è un bottino di guerra e che aveva dei sentimenti molto più profondi per lei, altrimenti non avrebbe passato tutto quello che avrebbe passato per salvarla, quindi, almeno Balder, potrebbe mostrarsi almeno un po’ più comprensivo con lui invece di rammentargli ogni volta che secondo lui sta sbagliando.
In questo periodo, poi, Loki non riposa nemmeno bene durante la notte: è tormentato da incubi, da immagini a cui non sembra trovare senso e a ricordi perduti. Proprio questi ‘brandelli della memoria che aveva smarrito’ mi incuriosiscono particolarmente e mi viene proprio da chiedermi che cosa sia accaduto e come mai lo abbia dimenticato.
Mi piace tantissimo che, nelle notti così agitate dove lui non riesce più a riposare e si alza dal letto per cercare di tranquillizzarsi, Sigyn dopo un po’ lo raggiunge sempre, invitandolo a tornare da lei. Anche questo è un segno tangibile che per la ragazza lui non è un “padrone”, qualcuno cattivo che l’ha strappata al affetto dei suoi cari e ad un certo progetto che si era fatta per il suo futuro, ma è un uomo che ama e di cui a cura, tanto da capire quando lui non sta bene e da cercare di trovare un modo per tranquillizzarlo.
Bellissimo è stato anche il ricordo della prima volta che l’ha baciata, toccata e resa sua. Mi è piaciuto perché si vede che il desiderio che provava andava oltre al puro desiderio sessuale, tanto che è disposto a violare norme e precetti pur di unirsi a lei.
Anche in questo capitolo troviamo un flashback che inizia proprio durante il viaggio di ritorno verso Asgard. Sigyn cerca di essere forte, di tenere testa a Loki e Thor, ma si vede che ha freddo ed è un po’ destabilizzata da quello che le è successo di recente. Trovo davvero interessanti i ragionamenti che la ragazza fa in questo momento: si rende infatti quasi conto che per lei essere ceduta agli Æsir è quasi una forma di liberazione dal destino ben più tremendo. Credo che sia una cosa tremenda capire che il proprio padre aveva pensato per te una fine tanto tremenda.
Questi suoi pensieri sono confermati anche da Loki, che infatti le rammenta che loro non sono la cosa peggiore che potesse capitarle e che un giorno sarebbe stata d’accordo con lui.
Si vede che Loki è già attratto da lei, ma che decide comunque di rispettarla, anche in merito al voto che stava per fare.
Quel “E lei, comunque, è stata promessa a ben altro” che dice a suo fratello Thor alla fine non promette proprio nulla di buono e, se andiamo a sommarlo a tutti gli altri indizi trovati nello spezzone ambientato nel presente dove parla di qualcosa di terribile che ha dovuto sconfiggere ben due volte, fa salire ancor di più l’ansia e la curiosità.
Ovviamente la curiosità per questa storia cresce di capitolo in capitolo, sia per scoprire che cos’ha dovuto affrontare Loki, sia per capire quale sarà il futuro di Sigyn e come il dio del inganno reagirà.
Continua così perché questa storia è davvero bellissima e non si può non notare tutta la cura che metti nello scrivere, nello scegliere le parole e nel documentarti in materia di mitologia norrena.
A prestissimo mia cara!
Jodie

Recensore Master
16/04/20, ore 21:16
Cap. 11:

Carissima, eccomi tornata su questa meraviglia di storia, che ormai sai quanto io ami profondamente, infatti questo capitolo l'ho letteralmente divorato, a riprova di quanto adori te, le tue storie e questa soprattutto.
Ma bando alle ciance e venendo a noi. Mi ha fatto piacere tornare nel passato, a dare uno sguardo a quei Loki e Sigyn che ancora si studiano e devono conoscersi, che ancora devono invischiarsi in quel rapporto che sarà la rovina di entrambi, ma. Qui c'è un grandissimo ma, perché la loro rovina è già cominciata, anche se loro non lo sanno: è cominciata nell'esatto istante in cui Loki ha posato gli occhi su quelli impertinenti di Sigyn e ha deciso di esigerla come pegno. Lì è iniziato tutto, proprio il quel gioco di guardi che ora prosegue, arricchito dalle battute, da quelle frasi astute che si scambiano, per sondare il terreno e che il piccolo Balder, nella sua innocenza di bambino, trova noiose e non comprende.
Ci ho visto, in quel bracciale che Loki ha voluto riparare personalmente, un inconscio desiderio di quest'ultimo di avere Sigyn vicina in qualche modo, di avere qualcosa di suo tra le mani, non potendo avere lei stessa. Riparare qualcosa di suo, renderlo di nuovo integro, è forse un suo modo per dire che di Sigyn si vuole occupare lui, che lei è sua, anche se ancora non lo sa coscientemente e non vuole ammetterlo.
interessantissimo, infatti, è stato il concetto su cui s'insiste per tutto il capitolo, ovvero l'esigenza per Loki di stare lontano da Sigyn. Seguire gli ordini di Odino, lui dice, gli è sempre pesato, ma in questo caso è necessario. E non è necessario per via della strada che ha scelto Sigyn e per il suo destino: è anche per quello, ma non solo. Qui ci ho visto qualcosa di più squisitamente personale, qualcosa che appartiene più alla sfera intima di Loki. Lui ha sempre guardato con sbeffeggiante distacco all'amore, per lui è qualcosa di superficiale e lontano, qualcosa di carnale ed effimero, che dura per un breve periodo, per lo spazio di qualche notte, e poi si frantuma, perché tutti dell'altra persona gli viene a noia. In Sigyn, invece, ha avvertito una diversità, qualcosa d'altro che lo spinge a starle lontano: sa che, se si permette di conoscerla di più, di entrare in intimità con lei, rimarrà invischiato in qualcosa di profondo e grande e destinato a durare. Diverrà prigioniero di quel sentimento che fino a quel momento ha creduto tanto effimero, accorgendosi invece che può non essere così. Sa che Sigyn è diversa, e per questo la teme e la rifugge. Non sono neppure i suoi pensieri, durante il blót, perché ha paura di trovarla noiosa, e doverla allontanare per questo, perché non è interessante come credeva, oppure di trovarla estremamente interessante, e quindi di non poter fare a meno di avvicinarsi.
Loki cammina su un filo di lana, diviso a metà tra due forze opposte, tra due istinti che premono in direzioni diverse. E sappiamo già quale dei due avrà la meglio, e questo è bellissimo e struggente al contempo.
E questo desiderio vibrante e nascosto emerge prepotentemente quando, durante le visioni degli spiriti, Sigyn si abbandona tra le braccia di Loki, lo scopre, ne percorre i profili, lo studia intimamente. E Loki sente, a quei tocchi, sensazioni che non vorrebbe, sensazioni che sa cosa significhino. L'attrazione tra i due è evidente ed è bello che sia emersa quando le maschere di entrambi sono cadute, quando ogni muro svanisce. E c'è anche tanta malinconia, perché Sigyn rivela ciò che sarà, rivela il terribile destino che attende entrambi, ed è spaventoso e crudele. Mi viene da chiedermi se Sigyn tentennasse nel partecipare al blót perché in qualche modo percepiva che sarebbe successo qualcosa di simile a ciò che è accaduto (dopotutto, come scopre Loki, la scintilla ha una sua consapevolezza delle cose, che la porta a una sorta di comprensione, oppure se ciò che ha detto a Loki fosse la verità. O entrambe.
Altra cosa che ho immensamente apprezzato di questo capitolo è come tu abbia mostrato le diversità culturali di Asgard di e Vanheim, intrecciandole alla perfezione con la storia, e introducendo un altro fatto interessante: Sigyn è spaventata da Asgard tanto quanto ne è attratta e si sta pian piano uniformando al modo di vivere di questo luogo che, tutto sommato, non disprezza, anzi. Allo stesso modo, ho adorato la descrizione precisa e vividissima del blót: l'impressione è davvero quella di essere lì, ad assistere a questo rituale propiziatorio che richiama le ombre e gli spiriti dei defunti, tingendo la storia di quella nota dark che amo sempre tantissimo.
Insomma, carissima, come sempre hai fatto un lavoro spettacolare e hai creato un capitolo che è un piacere per gli occhi e per la mente (anche se Loki mi si è indispettito e per ripicca si tiene pure il bracciale, tanto per gradire). Io la AMO questa storia, ecco!
Buona quarantena e un abbraccio grande. A presto ♥

Recensore Master
15/04/20, ore 18:11
Cap. 8:

Ed eccomi, ovviamente, qui: ammetto di aver adocchiato un paio di minilong a cui spero di dedicarmi presto, ma, per non rischiare di restare ancora più indietro di quanto non sia, per ora preferisco rimanere concentrata e cercare di mettermi in pari qui.
Questa storia, ormai, mi ha del tutto conquistata, e la curiostià continua farsi più intensa ad ogni capitolo. Oltretutto, qui nello specifico, ma sono considerazioni valide per tutta la storia, apprezzo sempre moltissimo la tua prosa, che è come un canto costante, è curata e modella ogni dettaglio con una sicurezza e un'attenzione unici, andando a costrurire atmosfere e panorami concreti, capaci davvero di trascinare il lettore all'interno delle tue parole.

Ho molto apprezzato, in questo caso, la scelta di non spezzare l'atmosfera del capitolo con l'alternarsi tra passato e presente: ci troviamo in effetti di fronte a un passaggio molto delicato, dove gli equilibri si sono infine spezzati e la vicenda, almeno nel presente, sembra sul punto di precipitare in una fase tutta nuova, quindi secondo me ha avuto perfettamente senso isolare rispetto a tutto il resto questo momento in particolare.
Un momento che è segnato, in tutto e per tutto, da Sigyn, che pur essendo assente, permea più che mai l'intera narrazione. Sigyn non è fisicamente presente, ma è proprio la sua assenza a ritornare, più e più volte: nei gesti e nelle parole che Loki non dice (spesso neppure a sé stesso, quasi avesse paura di doversi confrontare con la verità di tutto il dolore che si ostina a nascondere, negli oggetti così impregnati di lei che si è lasciata alle spalle, e infine nella richiesta fatta da Sigurdr, quella richiesta di aiuto che Sigyn non potrebbe mai compiere per prima.
È davvero desolante vedere il vuoto che si è lasicata alle spalle, e ancor più desolante è vedere Loki fare di tutto per non ammettere nemmeno a se stesso l'esistenza di questo vuoto (anche se il fatto che non sia riuscito distruggere la sua sciarpa è emblematico: può soffocare e nascondere il dolore con tutte le amanti, con tutto l'idromele e le sfide che vuole, ma in realtà non è capace di distruggere davvero il ricordo che ha di lei).

Mi piace molto vedere Thor e Loki assieme, e come stai tratteggiando il loro rapporto. Per quanto io sia di un'ingoranza assoluta sul tema, che le cose tra di loro non siano sempre esattamente idilliache lo so anche io, eppure mi piace come stai delineando i loro equilibri. Sono molto diversi, e i punti di attrito non mancano (e rincorrere lo stesso trono immagino ci aggiunga un carico non indifferente), ma sono anche complici, hanno un che di cameratesco quando si stuzzicano e quando, inevitabilmente, si spalleggiano. Mi ha quasi commossa, vedere Thor partire assieme al fratello non appena letta la missiva di Sigurdr.
A proposito di quest'ultimo, nonostante tutto mi ha fatto molta tenerezza ritrovarlo così invecchiato e schiacciato dal dolore (e dai rimorsi, forse?), ma ammetto che ho provato anche io la stessa soddisfazione di Loki pensando di poterlo vedere supplicare.

E, insomma, anche io voglio una prova che Sigyn sia qui, e voglio vedere Loki avere questa prova!

Ti faccio come sempre tanti complimenti, e mi butto smaniosa sul prossimo capitolo!

Recensore Master
14/04/20, ore 18:21
Cap. 4:

Ciao, cara, eccomi qui a rilassarmi per qualche minuto leggendo un altro tuo meraviglioso capitolo.
Parto dal racconto ambientato nel passato, che una volta di più mi ha fatto intristire e compatire la povera Sigyn che non ha potuto neppure cambiarsi, mentre il discorso tra i due fratelli è stato eccezionale, soprattutto a proposito del rimando al giuramento e della sottolineatura che Loki ha fatto: le ancelle possono scegliere di andarsene ma mai nessuna lo ha fatto. Credo che questa frase racchiuda tutto l'intrigo di Loki che vuole che Sigyn rifiuti il giuramento e possa averla con sé. Sa di lusinga di una sfida ma al contempo cerca di ricordare (con insuccesso) che a lei non potrebbe avvicinarsi.
Thor è IC anche per il linguaggio che adotta col fratello, in modo chiaro e diretto le chiede se se la vuole sbattere (oh, santo cielo, però lo chiederebbe davvero, per come è il personaggio). E Loki dice con classe che ci ha pensato per accantonare l'idea 🤣. Ha classe, non c'è che dire, ecco la differenza tra lui e Thor.
Andando al presente, è meraviglioso lo scontro che ha avuto Loki con sé stesso riconoscendo di averla voluta perché era intoccabile. Più tutte le descrizioni raffinate ed eleganti della loro passione.
Il momento in cui Loki gioca con la treccia della ragazza, coi ciuffi che ne fuoriescono, mi sa di intimità assoluta.
In momento in cui persino il dio degli inganni si lascia andare ad un momento così tenero e delicato e in cui non pensa a nulla se non a essere sé stesso, senza alcuna bugia di mezzo. Lui e Sigyn, nei gesti più piccoli e per questo più dolci ed importanti. Un momento catturato che mostra un lato di Loki che lui non rivelerebbe mai a nessuno.
Un altro dettaglio che volevo riportare è la furia e la preoccupazione del padre di Sigyn che accusa Loki di averne fatto la sua concubina. Per un padre è una consapevolezza tremenda, ma non può immaginare che per Loki Sigyn non sia una concubina ma molto di più e che la ragazza lo corrisponda assolutamente.
Poi l'accenno su ciò che dovrebbe fare un futuro re è stato un colpo da maestro per colpire Loki lì nel suo orgoglio, lì dove più facilmente potrebbe cedere.
Per concludere, un altro capitolo molto coinvolgente, come sempre scritto benissimo, con delicatezza ed eleganza.
Complimenti ancora una volta, cara.
Ultimo dettaglio : ami la mitologia e la storia norrena, si vede, c'è molta cura nelle descrizioni di questo mondo (oltre che un'ottima competenza e preparazione), e fa tanto, sono dettagli che arricchiscono il tutto! Un bacio!

Recensore Master
12/04/20, ore 21:43
Cap. 3:

Ciao, cara, e buona Pasqua! 
Leggendo questo capitolo mi sono immedesimata in Sigyn che nella parte del passato... poverina. Capisce che stanno discutendo ma non può fare nulla, anzi, non immagina che già sia tutto concluso, può solamente fare ipotesi. Anche come il padre tenti di salvarla e deve invece rassegnarsi è toccante.
Quando Loki le dice: "Sei nostra, sei la nostra ricompensa" ho solo potuto immaginare i sentimenti della ragazza, che per istinto si copre il collo, come se fosse un gesto di paura ma al contempo un gesto di pudore (l'ho voluto anche interpretare così). Come ho avvertito il suo fastidio nel vedere Loki e gli altri comportarsi come se fossero i padroni in casa sua. Inconsciamente ammira la retorica di Loki (il dio degli inganni non potrebbe fare altrimenti) ma sa anche come controbattere prontamente a quel modo sfrontato che ha avuto Loki di rivendicarla come loro, quasi fosse un oggetto o una loro proprietà. E' brutto vedere come suo padre non possa fare nulla per lei e glielo fa capire. E Loki esulta ed Odino si liscia la barba, come se fosse pienamente soddisfatto dell'arte di parlare e delle strategie di Loki, che non ammette repliche.
Thor, ti dico la verità, è un eroe, un Avenger e via dicendo, ma è molto più fisico e istintivo, mentre invece Loki ha una personalità più affascinante, e infatti anche qui è Loki a dominare la scena e a farsi notare, Thor non conclude nulla, è un combattente ma lascia fare Loki che sicuramente in fatto di politica e dibattiti se la sa cavare meglio di lui, e si vede.
La parte del presente, dove Sigyn ricorda i baci di Loki e il loro amore, mi ha fatta sciogliere. E' bellissima, delicata, ma al contempo piena di passione, di ansia, di timori.
Sono la coppia perfetta, e tu lo fai capire senza in realtà scrivere molto sui loro contatti fisici: ma crei un'atmosfera meravigliosa, passionale... ah, mi viene voglia di cercare scene a rating rosso tra di loro per leggere della passione che scoppia, ti giuro! Dovrei cercare qualche tua fic rossa, ahaah!
Sai creare, sia nelle descrizioni del passato che in quelle del presente, una tensione tra di loro magistrale. E' bellissimo, è poetico, sei di una bravura incredibile!
Ci sentiamo presto che voglio leggere il seguito, un bacione!

Recensore Master
11/04/20, ore 22:18
Cap. 7:

Ciao!
Sono qui, sempre armata di buona volontà ma di pessimi mezzi, a imprecare contro il mio pc in coma e a cercare di scrivere comunque qualcosa di sensato, nonostante la tecnologia si metta sempre di traverso.
Questa storia mi sta piacendo ad ogni capitolo di più, con questo tuo lento costruire e decostruire il mistero, rispondendo a una domanda facendone nascere altre cinque. E ho molto apprezzato che, nonostante lo scorso capitolo, con "la fuga" di Sigyn avesse un po' rappresentato una svolta, qui si ritrovino, almeno nella prima parte, le stesse atmosfere dei primi capitoli, con quel sottile lottare fra Loki e Sigyn, con l'astio e il desiderio che si intrecciano in quell'attrazione magentica.
Balder bimbo è adorabile (ma io ho un debole per i piccini, almeno su carta: nella vita vera il discorso cambia un po' XD), e ammetto che l'immagine di Loki intento a intagliare giocattoli per il fratellino mi ha molto intenerita (e ho adorato che anche solo ammirando dei giocattoli Loki e Sigyn non riescano a starsi lontani!).
Tra l'altro, ho trovato particolarmente evocativo, quasi profetico, il momento in cui Loki convince Sigyn a peccare e ad assaggiare l'idromele: sono ancora lontani dal diventare ciò che sappiamo diventeranno, ma questo momento, che tra di loro arriva tanto presto, sembra dettare il ritmo di tutto ciò che sarà.

La seconda parte del capitolo, invece, mi ha stretto il cuore: dopo la partenza di Sigyn, la vita di Loki prosegue, ma sembra sempre esserci questa patina fredda, distaccata, ed è davvero una sofferenza.
Inutile dire che questa separazione mi sta facendo fremere: non vedo l'ora di sapere come possano ritrovarsi e, soprattutto, cosa li stia tenendo lontani.

Di nuovo, scusami per la brevità, ma son giorni così, purtroppo.

A presto! 💜

Recensore Junior
11/04/20, ore 13:26
Cap. 12:

Eccomi qua, puntuale quasi come il coniglietto pasquale🐇🐇🐇!
Bella la tensione palpabile tra i nostri due piccioncini ancora scossi dal rito. Mi piace che sigyn cerchi di negare a sé stessa il turbamento che prova e come loki continui a ripetersi che volerla è davvero una pessima idea. Seeeee... Bravi, bravi, credeteci!
Bello anche quando lei lo spia in un momento "privato", dove lui non è rigido e bacchettone come quando si "mette in posa" vicino a lei. E Zac, due minuti all'aperto e la povera stella si becca la broncopolmonite! E qui ha tutta la mia comprensione, io uguale proprio! Mi è piaciuto il dettaglio del cavalluccio intagliato, così come la ripetizione del bere offerto che tu giustamente sottolinei. Sono piccoli particolari che arricchiscono le storie, donando quel quid in più che le rende speciali!
Il ricordo di sigyn, della cosa che le stava accanto nel rito invece è inquietante, così come la rivelazione che lei è l'ultima scintilla!
A presto spero con questa storia che prende sempre di più! ❤️❤️

Recensore Veterano
11/04/20, ore 11:16
Cap. 10:

Cara Shilyss,

sono io o l'aria è bollente qui dentro??
Un capitolo emozionante da impazzire, carico di tensione, angst, frustrazione, rabbia, desiderio: c'è davvero tutto quello che potrei mai desiderare (sì, mi piace farmi male). Il Loki che ci troviamo davanti in questa circostanza è profondamente provato dalle tumultuose emozioni contrastanti che quest'incontro gli sta infliggendo. Sembra gelido, fatto di granito, ma non ci inganna neanche per un attimo, divorato com', è da mille fuochi. E' troppo acuto per non comprendere, per non capire che oltre all'aria fiera e spenta di Sigyn c'è dell'altro, c'è, evidentemente, un inganno insopportabile. E' per questo che il fasullo congedo è amarissimo e getta noi e Sigyn nello sconforto e nella desolazione. Eppure, eppure... Insomma, è vero o no che la soddisfazione non è nella sua natura? E per quanto il suo gesto lasci trapelare altri desideri, quello di conoscere e di capire fino in fondo il destino della sua ormai perduta amante è irresistibile. Deve sapere, ma come sempre la conoscenza si porta dietro consapevolezze dolorose, e in questo caso lo sono più che mai. Sigyn continua a mentire, a pronunciare mezze verità; lui continua a sfidarla, a provocarla, a ferirla, ma entrambi, neanche per un attimo, hanno la forza di smettere di toccarsi. Tutta la scena è tensione pura, densa, non solo sul piano erotico, ma anche e soprattutto mentale. Quello che amo della loro attrazione è la sua ineluttabilità, perché completa, su più livelli e dal sapore ancestrale, leggendario. Seriamente, Antò, fa caldo.

E poi, finalmente, i miei tanto amati scorci di passato in cui li vediamo avvicinarsi come magneti, ogni volta un po' di più, stregati entrambi dall'atteggiamento dell'altro, dalle battute scambiate; affascinati dai dettagli, dagli sguardi, dalla diversità che non fa altro che  legarli, senza che ancora ne siano pienamente consapevole. Balder contribuisce ancora una volta a concimare la fascinazione che Sigyn ha per Loki, narrandole delle avventure del fratello astuto e audace. Da chef kiss la scena in cui lei porge il braccialetto a Loki, attenta a non sfiorargli le dita: se la sua mente ancora non la comprende, il suo istinto e il suo corpo sentono chiaramente l'elettricità che intercorre tra loro e la temono terribilmente. 
Non so davvero che altro dire, il mistero s'infittisce e, per quanto sembri sempre di aver colto qualcosa di più, gli interrogativi paradossalmente aumentano. Ed è bello e doloroso vedere come questi loro tremendi segreti, li allontanino solo all'apparenza: non sono mai stati più distanti di così e forse mai così profondamente legati. 
Grazie per le letture meravigliose che mi regali ogni volta.
Un abbraccio,
Woodhouse <3