Recensioni per
Scintille nel buio
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 440 recensioni.
Positive : 440
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/05/20, ore 21:36
Cap. 8:

Buonasera, cara!
Io sono rapita. E' stato un capitolo bellissimo dove, lo ammetto, mi rimangio quanto avevo scritto a proposito di Thor ieri. Ha il suo carattere, è onesto, sempre, sincero, diretto, e ha l'impronta di un leader.
Ho visto un approfondimento e un'interazione in più tra i due fratelli che mi è piaciuta tantissimo, il loro dialogo ha lasciato intendere quello che già sappiamo avverrà. Thor mi è piaciuto. Sono innegabilmente attratta da Loki, si sa, ma riconosco che anche lui ha un suo carattere che sa trapelare oltre queste pagine e lo hai reso molto bene.
E' bellissimo il pezzo iniziale dove Loki ricorda Sigyn grazie alla sua sciarpa di seta che aveva ancora il suo profumo. Me lo sto proprio immaginando, è come se lo stessi seguendo al cinema.
Loki con altre amanti occasionali, sai che mi è partita la gelosia? Lo voglio solo con Sigyn, cavolo!
Comunque sia mi hai lasciata al termine del capitolo quando ero nel clou delle domande. Lo scontro tra Loki e Sigurdr è stato carico di rabbia, Sigurdr non si è trattenuto dal rinfacciare a Loki cosa stia passando Sigyn per colpa sua.
In quanto "profanata" e corrotta, sta conducendo un'esistenza più misera, è una cosa veramente ingiusta. Me la immagino, a ricordare per giorni interi del suo amore con Loki, povera cara.
Ho apprezzato tantissimo la sottigliezza a proposito del lusso ostentato di povertà che hanno le ancelle più anziane. E' stato davvero un bel dettaglio in più. Sono i dettagli che fanno la differenza.
Ho amato il modo in cui si è concluso il capitolo, con l'affermazione arrabbiata di Loki.
In questo capitolo è mancata la differenza tra passato e presente ma non ha creato alcun problema, sono comunque presa dalla storia in entrambi i contesti.
Hai scritto altre bellissime pagine e sono sempre più interessata e sempre più ammaliata dal loro amore!
A presto, cara.

Recensore Master
04/05/20, ore 23:59
Cap. 7:

Mia cara, eccomi qui!
Partirei dalla parola sacrilegio e dal bellissimo attacco che hai fatto, sia con l’inizio del capitolo che col riallacciarsi all’idea del sale per via del viaggio in drakkar. E' meraviglioso, l'idea del mare insegue sempre Loki, la cultura norrenica è sempre presente in questa storia persino nei minimi dettagli!
Però ho amato il pezzo in cui Balder è un bambino e le mostra quel giocattolino. E ho amato ancor di più come Sigyn faccia la domanda pur conoscendo la risposta, sa che è stato Loki a intagliarglielo perchè già ha visto le sue mani abili alle prese con strumenti per la navigazione. Mi sorge spontanea una domanda, è più per ridere che per altro: ma Thor sa fare qualcosa? :P Come può una donna non essere attratta da Loki, che è elegante, seducente (dio degli inganni, ciò che significa che sa ammaliare), un uomo pratico che sa usare gli strumenti per la navigazione, e in aggiunta, sa pure intagliare il legno in modo così artistico? Certo che Loki si fa piano piano conquistare! Fossi stata in Sigyn non avrei perso tempo a impazzire per Loki e a ignorare Thor, ok, è un Avenger ma... lo stile di Loki è altra cosa.
Comunque sia, a parte i miei scleri, voglio nominarti altri due dettagli che ho adorato: il rimando al colore del vestito rosso di Sigyn, che contribuisce a far impazzire Loki (e già lo avevamo notato) e poi la frase di Odino, che mi ha colpita e affondata: “non è tua, Loki, non guardarla come se lo fosse.” Ecco. Colpo al cuore. Adoro questi momenti e queste frasi. Come ho amato il passaggio in cui Loki fa bere l’idromele perchè esistono sacrilegi peggiori e si sofferma a guardare le sue vesti, il collo e il seno che lui può solo immaginare. È esattamente quello che farebbe un uomo come lui. Vedi la tensione sessuale, come la crei bene? È magica, è raffinata, è intrisa di cautela, passione, wow, la adoro! Adoro come inserisci questi momenti di elettricità tra di loro, fatti soprattutto di sguardi e di parole non dette.
Ancora una volta noto e nomino il colore del vestito, che diviene bianco nel momento in cui Sigyn fa l’ancella. La contrapposizione tra bianco e rosso è evidente e Loki non può fare a meno di notarla. Forse in quel momento, con quel bianco addosso, candida come la neve, la vede più pura e proibita che mai. In quelle vesti (è un pensiero mio) si rifiuta di guardarla come ha fatto prima col vestito rosso, immaginando le sue forme.
Il momento del presente invece mi ha colpito per un’altra frase ancora più bella: Loki può essere il dio degli inganni con chiunque e in qualunque momento, ma forse è stato davvero sincero pur negando un’evidenza: Sigyn era libera di andarsene come e quando voleva. Loki non l’ha più nominata, anzi, parla di Sigyn usando appena un “lei”, eppure è evidente che Loki non si sarebbe mai voluto reputare un suo carceriere. Può essere un dio degli inganni, un traditore, il cattivo, ma non è un mostro. Rispetta la donna che ama.
Amo sempre più le loro psicologie e questa storia mi prende tantissimo!
Un altro ottimo capitolo e la tua scrittura mi incanta, sei meravigliosa!
Penso di aver detto tutto, comprese le cose che mi hanno colpita di più di questo capitolo, pertanto ti saluto e ci sentiamo presto, ancora tantissimi complimenti!

Recensore Veterano
04/05/20, ore 17:37
Cap. 11:

Mia cara, cara Shilyss,
scusami tanto per questo ritardo inaccettabile, ma come già sai preferisco prendermi il tempo che serve per leggerti e scrivere una recensione che sia degna.
Adesso veniamo  a noi e a questo capitolo che è un'immersione totale nel passato e nella mente di Loki. Il nostro amato principe guerriero sembra interessarsi del suo ostaggio un filino più del necessario, contraddicendosi continuamente. Ogni conversazione, tra di loro, anche quella sugli argomenti più banali, brilla di una luce particolare, perché entrambi vibrano ed esiste una tensione, fra i due, che è il preludio di una passione irresistibile. Entrambi esercitano un enorme fascino sull'altro e, specie in questo capitolo Loki centrico, scopriamo con quanta molestia certi particolari di Sigyn lo colpiscano nei momenti più disparati. Il suo sguardo, la sua aria fiera, impenetrabile, la bocca, persino il suo polso. Mi piace sempre moltissimo come ti fermi su certe minuzie che, colte da un'occhio attento, generano riflessioni e aprono finestre sui pensieri dei tuoi personaggi. 

Quello di questo capitolo è un Loki che ancora conosce poco Sigyn, e che quindi si perde a studiarla un filo di troppo, cercando di carpire i segreti dietro la sua intellegibilità di principessa. In più, lei è proibita. Questo è forse il motivo principale per cui la sua mente e i suoi sensi sono tanto concetrati su di lei: Sigyn è una sfida persa in partenza, e di per sé costituisce il genere di ossessione che finisce col consumare un uomo ambizioso e contorto come Loki. In lei convinvono tutti gli elementi capaci non solo di attirare l'attenzione dell'ingannatore, ma di esacerbarla oltre misura. E poi, c'è anche dall'altro. Qualcosa che ha poco a che fare col divino, ma molto con l'umano e con certe sensazioni incontrollabili che colgono due creature magnetiche quando si ritrovano l'uno di fronte all'altra. Quando durante il combattimento lui la intereccetta e la sfida con lo sguardo inizia una specie di danza che non fa che avvicinarli ogni istante di più. Lui, inebriato dall'idromele, è ormai effettivamente incapace di controllare certi slanci e quella pulsione che lo avvicina a lei senza che lui lo voglia davvero. La scena finale, di loro due ebbri di idromele e di altro, è mozzafiato e il modo in cui si lasciano ci dice molto di quanto scarsa si prospetta la durata del loro negarsi e sfuggirsi. 
Molto dovrà ancora accadere e ci sarà anche un sacco di tempo per soffrire, ahinoi, ma questo capitolo ci offre uno sguardo sugli attimi "spensierati" e conturbanti prima della collisione che porterà soltanto guai. E' stato come una boccata d'aria, che credo sarà utile prima di rituffarci nel presente triste e doloroso e apparentemente senza speranza. Come sempre devo farti i complimenti per le descrizioni dei luoghi e delle tradizioni asgardiani: sono abbastanza sicura che richiedano non pochi grattacapi, ma a te vengono fuori con grande naturalezza ed elenganza. Sembrano luoghi che conosci a menadito e forse, che ne so io?, è da lì che provieni. xD
E' sempre meraviglioso leggerti, davvero.
Un abbraccio,
tua Woodhouse <3

Recensore Master
03/05/20, ore 23:03
Cap. 10:

DUNQUE.
Mamma mia, mi sembra che sia passato un secolo dall’ultima volta che sono capitata su questa storia. Mi sembra un’altra vita quasi, con un’altro tipo di mentalità e di pensiero… ma tornare da Loki, Sigyn e dalla loro infinita sofferenza è confortante anche per quello. Mi erano davvero mancati, soprattutto lei. Il modello di personaggio di cui abbiamo bisogno adesso più che mai, dolce e coraggiosa e sempre bisognosa di un abbraccio in più.
Anche se, nella Degenerezza che percepisco attraverso di te, non la tratti esattamente con i guanti. Sigyn era diventata cieca, così si apre il capitolo, e quella che per tanto tempo non era stata che una promessa in arrivo diventa un’acre certezza. E a partire da questo inizio al fulmicotone ha inizio un capitolo non meno sofferto, non meno intenso.
Adoro soprattutto come hai rappresentato la cecità di Sigyn. Io stessa anni fa ho scritto un personaggio cieco, e i manierismi per farli muovere e interagire con il mondo sono sempre i più belli. Sigyn non vede, ma rimane in contatto col mondo attraverso gli altri sensi e in maniera completa. Le caratteristiche sensoriali di Loki in questo senso paiono ancora più definite, ancora più “sue”, come se la presenza di Loki fosse qualcosa di speciale, che interrompe la routine continua del buio e rappresenta un piccolo, fuggevole punto fermo. Quando si avvicinano per baciarsi in particolare – anche se non si baciano, seppur volendolo tanto – si percepisce la tensione in sospeso, il panico, l’agognare delle possibilità.
È questo il fattore che adoro delle tue storie. La mancanza di controllo, il senso di impotenza che piaga persino queste divinità. È un elemento ricorrente molto particolare, molto unico, e che onestamente non invecchia mai, nemmeno dopo tanti capitoli a leggerlo. Qui Loki e Sigyn paiono intrappolati proprio come ai tempi della tortura del serpente, e l’inevitabile viene continuamente solo rimandato.
Sigyn sembra quasi fuori posto in questo ambiente così freddo e così calcolatore. Vederla con Balder è una boccata d’aria fresca in tanto dolore e tanta tensione. “Ascoltandole, Sigyn pareva divertirsi moltissimo e spesso scoppiava in risate allegre e genuine”. Pare quasi di trovarsi un un altro posto, in tutt’altro ambiente. Sono affascinata dal personaggio di Balder,mi piacerebbe vederlo comparire nel MCU. Ha un’innocenza e una vivacità che risultano perfettamente organiche, genuine, senza rovinare l’intensità e la drammaticità del contesto. Ricorda un po’ anche il primo Thor, quello a caccia di grandi imprese e gloria.
Inoltre è bello vedere la perizia di Loki in fatto di battaglia, il sopportare il digiuno e il viaggiare il più lontano possibile. Veramente, la Asgard che rappresenti tu è viva e completa, e sembra ogni volta di immergersi in n mondo completo e riconoscibile, in cui Loki e Thor possono vivere appieno.
Ti mando un abbraccio enorme. Questo è un periodo tremendo, faticoso sulle spalle di tutti, e sono sicura che le tue storie sono state di conforto per molti. Sicuro lo sono state per me, come lo è il conoscerci.
Un saluto, alla prossima
Lady R

Recensore Master
01/05/20, ore 14:53
Cap. 13:

Ciao!
Finalmente, finalmente sono riuscita a mettermi in pari (e ciò significa anche che posso mettermi qui tranquilla ad attendere gli aggiornamenti, gustandomi nel frattempo alcune delle mini-long che ho puntato da un po'... sì, insomma, sembra una minaccia di stalking, ma che ci devo fare se mi piace così tanto quel che scrivi e come lo scrivi?).

Quest'ultimo capitolo mi è piaciuto davvero, davvero molto, perché in qualche modo sembra ricucire quasi tutti i ponti tra il passato e il presente (sì, c'è ancora l'incognita di che cosa sia questa entità oscura e temibile a cui Sigyn era stata promessa e contro cui, presumibilmente, Loki aveva combattuto, illudendosi di aver vinto).
Il momento iniziale è davvero angosciante: mi piace sempre molto entrare nella testa di Loki, vedere i suoi ragionamenti lucidi e diretti, quasi dolorosi della decisione che sempre lo accompagna, come se non fosse capace di piegarsi a niente (certo non a un perdono). Tra l'altro, non credo di avertelo mai detto, ma una cosa che amo particolarmente di questo Loki (che non so, forse è la caratterizzazione canonica, forse è frutto delle tue rielaborazioni, ma in ogni caso è gestita molto bene, quindi ti faccio i miei complimenti) è proprio il contrasto equilibrato che hai creato tra il pirata, il guerriero che conosce la battaglia e lo scontro fisico, e il mago, l'artista che intaglia opere magnifiche nel legno, lo studioso che trascorre le sue notti fra archivi a interpretare antiche pergamene... insomma, è una caratterizzazione complessa, ma di un fascino unico, ed è sempre molto bello vedere questi due aspetti che emergono e si intrecciano con tanta armonia.
Il piccolo momento in cui torniamo al passato e vediamo il primo bacio tra Loki e Sigyn mi ha molto commossa, soprattutto con quel richiamo alla libertà di lei: lei che, nonostante tutto, ha dimostrato di avere questa grande sete per la vita e per il mondo, e che, alla fine, con la sua fuga ha rivendicato davvero la propria libertà d'azione, seppur spinta da eventi contrastanti.
Meraviglioso.
Non posso fare altro che aspettare con ansia il prossimo aggiornamento, ora, e rinnovarti tutti i miei complimenti!
A presto!

Recensore Master
30/04/20, ore 00:02
Cap. 12:

Ciao!
Arrivata a questo punto della storia, non potevo proprio fermarmi (e credo passerò prestissimo anche dal prossimo capitolo, quindi ti chiedo scusa in anticipo per la fretta con cui recensirò, ma insomma, non riesco proprio a resistere!).
Questo capitolo, forse, è il mio preferito sino ad ora, nonostante la tematica possa risultare ironicamente appropriata al periodo che stiamo vivendo.
Sono stata davvero felice di ritrovare, seppur per poco, Balder: ormai quel bimbo mi è entrato nel cuore, e rivederlo mi riempie di gioia ogni volta (soprattutto, mi riempie di tenerezza sapere che Loki ha speso tanto tempo ed energia per confezionare un giocattolo tanto bello e prezioso. E mi ha commosso tantissimo anche rivedere il rivelatore cavalluccio di legno).
Il discorso iniziale tra Loki e Sigyn mi ha colpita veramente tanto: è duro e freddo, è uno scontro di volontà, ma ancora una volta sembra che i due parlino di cose diverse, quasi vogliano a tutti i costi cercare di trovarsi degli attriti, così da non essere costretti ad ammettere il sentimento che entrambi semrano provare l'uno per l'altra, quell'attrazione fatale e inevitabile.

Nonostante la coincidenza temporale con questo periodo storico, devo ammettere di aver amato tantissimo la scena di Sigyn malata: no, non sono una sadica, ma l'hurt/comfort, quando è ben dosato e serve anche per spogliare i personaggi di qualche maschera che in situazioni normali si sentono obbligati a indossare, mi piace molto. E, in questo caso, mi ha intenerita che la malattia di Sigyn sia dovuta non tanto a un freddo che lei non sa sopportare, ma al suo indugiare con un abito inadatto nel freddo dell'inverno per osservare la risata di Loki.
Lui, poi, mi ha fatto sorridere mentre si ripete che è accorso ad assisrerla nel cuore della notte solo perché è un ostaggio prezioso.
La conversazione che chiude il capitolo, poi, mi ha stregata: questa scintilla che ritorna, e che ora sembra aver assunto dei caratteri piu precisi, mi ha incuriosito molto: Sigyn come l'ultima di una stipre di streghe è qualcosa di fantastico.
Scusa davvero per l'inconsistenza e l'irrazionalità di questa recensione, ma ho fisicamente bisogno di proseguire nella lettura.
Un abbraccio!

Recensore Veterano
29/04/20, ore 17:16
Cap. 6:

Ciao tesoro!
E’ con grandissimo piacere che torno qui da te per leggere questo sesto capitolo. Ormai questa storia sta diventando una costante della mia settimana e non posso che esserne felice: adoro sapere che, durante questi pazzi giorni, ho questa long a farmi compagnia.
Devo ammettere di aver provato una grandissima tristezza mentre leggevo tutta la prima parte del capitolo. Tristezza sia per Sigyn sia per Loki.
E’ quasi lacerante vedere come lei cerca di convincerlo a lasciarla andare, ribadendo che Asgard non è la sua casa, che lei è un’ancella e che lui deve accettare la sua vocazione. È terribile, ma allo stesso tempo non posso che pensare a quanto in realtà lei lo ami e, pur di proteggerlo, di proteggere entrambi, è capace di dire tutte queste cose. Preferisce proteggerlo, dicendo cose non vere, che dire la verità.
Ovviamente Loki non crede a nessuna delle sue parole, dandole persino dell’adorabile bugiarda.
Per quanto riguarda il pensiero di Loki sul ordine (si dice così) delle ancelle, la penso come lui e credo che sia stato così anche in Europa in epoche diverse: le famiglia nobili hanno preferito assicurare tutti i figli diversi dal primo in qualche ordine monastico, in modo da non vedere il loro patrimonio dilaniato tra doti ed eredità. Penso che sia una cosa molto triste perché, come appunto nel caso di Sigyn, certe scelte devono essere fatte solo quando c’è una vera vocazione di fondo, se no, si rischia davvero di fare più danni che altro. Però, condivido anche il suo pensiero di non abrogare questo ordine nel caso diventasse re, perché, a suo modo, capisce l’importanza della cura degli Antenati e la rilevanza delle leggi che la sanciscono.
Comunque, Loki le dice che questa volta, se vuole veramente andarsene, lui non la fermerà e non correrà in suo aiuto e che, una volta oltrepassato il cerchio, non potrà farlo neanche se lo volesse. In questo momento ho provato ancora più tenerezza per Sigyn: si vede che non si aspettava quasi una frase del genere. Infatti, si trova quasi sul punto di cedere e di raccontargli della maledizione e che, ogni giorno che passava, la sua vista si abbassava sempre più. Ma è proprio la paura che questa verità cambiasse il loro rapporto, che, piano piano, lui iniziasse a vederla come una povera sventurata, che, dopo aver cercato di lottare per lei, avrebbe abbandonato l’impresa e sarebbe passato ad un’altra. Ha paura che il loro amore non possa sopravvivere a questa prova. Non mi sento assolutamente di biasimarla per questo perché, probabilmente, anch’io reagirei così nella sua situazione, soprattutto con accanto una persona come Loki.
Altro motivo per il quale desiste nel dirglielo è perché ha paura che anche lui in questo modo pagasse e questo l’atterriva ancora di più. Preferisce lasciarlo che rischiare che lui pagasse per lei: penso che anche questo sia un grande esempio di quanto lei lo ami.
Ovviamente, però, Loki queste cose non le sa e continua a chiederle per chi sta facendo tutto questo, se lo sta facendo per suo padre nonostante tutto quello che le ha fatto. Purtroppo, neanche in questo caso lei riesce a dire la verità: lo sta facendo per loro, lo sta facendo per lui.
Nonostante il suo orgoglio, Loki sembra quasi non accettare la sua scelta o, almeno, vuole comprenderla a pieno, e le chiede che cosa sia cambiato. Alla risposta della donna che gli dice che nulla è cambiato, che non sono pentite del sacrilegio che hanno compiuto, lui le ricorda che, al contrario, tutto è cambiato: lei non è più un ostaggio, ma è la sua amante e che ora non può più accostarsi e servire gli Antenati come era stata destinata a fare.
Questa volta, però, è lei a rincarare la dose: dice che è un bugiardo, che non è vero che le ha cambiato la vita, che invece lei apparterrà sempre a loro e che, fino a quel momento, si erano semplicemente ingannati.
Sono parole forti, che sembrano ferire Loki come una pugnalata al cuore.
Ma proprio in questo che fa cambiare la loro conversazione.
Sigyn si rende conto di averlo ferito, quindi cerca di fare qualche passo verso di lui, facendo accenno al fatto di aver visto tutta la profezia e chiedendosi se “quella cosa” un giorno dovesse tornare.
Loki le risponde che non potrà mai tornare, ma che sì, lei possiede ancora la scintilla.
La scena che segue l’ho trova davvero struggente, anche se di una delicatezza infinita: Loki è certo che Sigyn gli stia nascondendo dei segreti, non crede a tutte le scuse che ha trovato, ma la lascia comunque andare. In fondo, anche lui in passato le ha nascosto delle cose per il suo bene. In un primo momento, sembra voler tenere la stola che avvolge la ragazza come ricordo di lei, ma, prima di uscire nella stanza, gliela riconsegna, per poi ritrovarla ben piegata su una panca al suo ritorno.
Le ultime righe di questo spezzone mi incuriosiscono davvero tanto: sono curiosa di vedere se Loki riuscì a mettere via il suo orgoglio e venire a patti con la realtà e i suoi incubi, sperando che, quando accadrà, non sarà troppo tardi. Mi piace perché è un bel punto d’unione tra un passato che il lettore conosce a tratti, di cui ha avuto vari accenni, ma di cui deve scoprire ancora molte cose, e un futuro che, come tale, deve ancora verificarsi.
Nell’ultima parte del capitolo abbiamo un nuovo tuffo nel passato. In questo caso, vediamo l’arrivo di Sigyn ad Asgard. Per quanto la ragazza sia impressionata dalla magnificenza del palazzo regale, anche se le fa storcere il naso il pensiero che all’interno vi siano reliquie sacre sottratte ai popoli che hanno conquistato. Ma anche tutta quella ostentazione non riscontra proprio i suoi gusti. La cosa da qui sembra più colpita, però, è un dipinto che raffigura tutta la famiglia reale, compreso Loki. Ed è proprio quest’ultimo che la raggiungere, chiedendole se l’artista abbia fatto un buon lavoro. Sigyn gli risponde che non è certa, perché è difficile catturare il suo sguardo, per poi fargli una specie di predica per il modo sfacciato e irriverente con cui la guardava nella casa di suo padre e rammentargli che lei è un’ancella e che anche dei pirati come loro dovrebbero conoscere il significato della parola sacrilegio.
Leggendo queste frasi finali, sono davvero curiosissima di scoprire come alla fine Sigyn abbia ceduto al suo amore per lui, visto che è quasi l’opposto di quelli che sono i suoi pensieri durante la conversazione che hanno nel presente. Ovviamente, sono curiosa anche di scoprire se Loki, prima o poi, cercherà di raggiungerla o no.
Ormai questa storia mi ha completamente presa e non vedo l’ora di sapere che cosa accade.
Ti faccio davvero i miei complimenti perché, come sempre, si vede tutto l’amore che hai per la scrittura e per questa coppia.
Alla prossima mia cara,
Jodie

Recensore Master
28/04/20, ore 11:26
Cap. 11:

Ciao!
Finalmente riesco a tornare su questa storia che, in effetti, è arrivata a un punto tale che vorrei solamente leggere, leggere e leggere.
Sono stata davvero felice di fare questo "doppio salto nel passato", riprendendo la scena dello scorso capitolo e approfondendo le sue conseguenze.
Devo dire che Balder bimbo continua a essere assolutamente adorabile, così ingenuo davanti al rapporto tra Sigyn e il fratello (e, insomma, Loki potrebbe essere anche un po' più comprensivo con questo piccolo impiastro, dato che alla fine lui è riuscito a instillare in Sigyn la curiosità di assistere – anzi, partecipare al rito).
Mi ha ovviamente incuriosito (e preoccupato) ogni riferimento ai rituali e, soprattutto, a quei sacrifici che non sono paragonabili a questo orrore a cui Sigyn sembra destinata, e mi piace molto come, di capitolo in capitolo, tu stia aggiungendo dettagli, aggiungendo veli di preoccupazione, senza mai svelare che cosa si nasconde davvero dietro questa luce che arderà così forte per poi essere destinata a spegnersi. Non è affatto facile mantenere credibile questo andamento per cui i personaggi sanno (o almeno, credono di sapere almeno qualcosa) mentre il lettore è ancora all'oscuro, ma tu ci stai riuscendo davvero benissimo, ed è una cosa che adoro.
Il rituale è stato descritto in maniera estremamente interessante ed evocativa (e no, non mi riferisco solo ai muscoli di Thor e Loki, giuro XD): hai scelto un punto di vista molto particolare per approcciarti a tutto questo, lasciando che queste ombre, questi spiriti si manifestassero in maniera quasi indiretta per il lettore, e solo nelle parole dei protagonisti. Sono molto incuriosita da questa Sigyn "tre volte tentata" dal corno di idromele, e ovviamente dalle parole che rivolge a Loki. È stato molto bello, poi, vederla perdere per prima il controllo, trovando per prima un contatto fisico e sensuale con Loki (e poi rifiutandolo, quasi non si rendesse del tutto conto di ciò che ha fatto).
Più in generale, mi piace sempre tanto come costruisci le tue ambientazioni: vedere Sigyn che comincia a conoscere Asgard, i suoi panorami e i suoi ambienti, e a riconoscere come familiari moda e costumi stranieri è interessantissimo e, ancora una volta, permette di immergersi in maniera favolosa in questo universo.

Complimenti davvero: spero di arrivare prestissimo a gustarmi anche gli ultimi due capitoli (così poi potrò cominciare a struggermi anche io nell'attesa dei nuovi aggiornamenti).
Un abbraccio!

Recensore Master
27/04/20, ore 16:24
Cap. 10:

Carissima ShilyBrawnda, finalmente arrivo a- OH MA CON CALMISSIMA! Nemmeno faccio in tempo a posare gli occhi sul capitolo, che me parti in quarta così? Senza preavviso, senza cartelli del tipo "muro di mattoni tra cento metri", niente di niente?! A me va benissimo eh, ma sappi che un giorno di questi mi causerai una patologia cardiaca, così vado a far compagnia al mio idiota col pizzetto preferito <3

Dopo questo inizio scoppiettante mi ricompongo, o almeno ci provo. Perché solo in quel paragrafo iniziale riversi una quantità d'informazioni tale che io mi sento un po' Watson che osserva Sherlock mentre connette i puntini di un caso in modo ancora assolutamente incomprensibile ai suoi occhi di mero dottore e assistente. Prima fra tutte, la profezia citata da Loki, che aleggia attorno a lui pesante, ma ancora invisibile, esplicitata solo più avanti nel capitolo in una bella rivelazione teatrale al punto giusto. Oltre all'infarto, mi causerai un cortocircuito neurale... bravissima, fallo più spesso!
Comunque, quell'accenno a ciò che stava per farle mi mette in allarme; sono sempre ben cosciente che Loki sia in fin dei conti un villain fatto e finito, pur essendo qui nel pre-canon, ma mi turba il pensiero che possa aver fatto o anche solo pensato di fare qualcosa deliberatamente contro Sigyn. Attendo sviluppi, certa che avremo altri riferimenti in futuro, ma sono inquieta.

E poi... ah, Loki l'Ingannatore qui rende giustizia al suo nome, e hai gestito i due PoV in modo magistrale, interrompendo quello di Loki esattamente nel punto in cui intesse l'inganno, per poi passare a quello di Sigyn che lo subisce ignara. Non sapevo esattamente cosa aspettarmi, in realtà: se si sarebbe limitato a seguirla o, magari, a ficcanasare nel tempio con l'ausilio del seiðr, e non scherzo quando dico che ho divorato la parte di "transizione" in cui Sigyn crede di essere sola. Metto transizione tra virgolette perché non è affatto superflua, anzi, ci regala un'altra delle tue meravigliose introspezioni di lei e del suo sentimento per Loki, qui realisticamente reso come un connubio tra amore e odio artefatto per schermirsi dal dolore di riaverlo vicino – salvo lasciar quasi cedere la diga nel trovarselo vicino per davvero.

Il loro confronto è teso, sulle spine, ma non viene meno al rispetto reciproco nonostante la situazione: ne è la prova il fatto che Loki si astenga dall'usare i propri sortilegi per "leggerla" e che Sigyn non si opponga con troppa veemenza, certa di essere comunque in mani sicure e fidate. Amo come li rendi e descrivi anche in questi momenti in bilico sull'abisso. E che abisso, davvero.
Hai mantenuto la tensione narrativa finora, e hai comunque svelato solo una minima parte del tutto, dando semplicemente a Loki le informazioni mancanti e al lettore delle conferme, oltre a ulteriori informazioni solo menzionate di cui invece sono a diretta conoscenza solo i protagonisti, creando un intreccio in cui è semplice perdersi alla ricerca del capo, ma che gestisci abilmente facendo sì che non si smarrisca mai il filo, dettando la velocità con cui scorre. Non è facile gestire matasse del genere, soprattutto con balzi temporali come fai tu, e per questo posso solo farti mille complimenti <3

E buttiamoci quindi nel passato: è così dannatamente Lokino sfruttare un piccolo e ingenuo Balder per spiare Sigyn, per poi vederselo giustamente ritorcere per colpa dell'esuberanza tipica dei bambini. Ah! Ben gli sta!
Non mi aspettavo affatto un momento quasi "dolce" (parola da usare con estrema cautela, parlando di Loki) tra loro, ma sono stata contenta di leggere questa parentesi di quasi totale spensieratezza... sebbene offuscata dalla situazione precaria di Sigyn e dal fatto che l'intera scena sia una sorta di valutazione reciproca, alla fine della quale Sigyn decide di esporsi e a sua volta Loki, risultando quindi in un giudizio comune almeno in parte positivo. In queste righe hai detto moltissimo senza dover spiegare nulla, e l'ho apprezzato proprio per questo. Ma tanto non deludi mai, né lo ha fatto questo capitolo che, anzi, ha solo fomentato la mia curiosità per ciò che deve succedere <3

Non mi resta che continuare a leggere, quindi aspettami presto!
Un baciotto pistacchioso e super-muffinoso tutto per te,

-Light/Co2/La schizzacervelli-

Recensore Master
27/04/20, ore 14:04
Cap. 6:

Eccomi qua, mia cara, sono passata a rilassarmi con la lettura di un tuo capitolo prima di immergermi in un pomeriggio che dovrebbe essere, ahimè, denso di impegni universitari.
Io parto dal flashback del passato, poi divento puntualmente ripetitiva: sono troppo belli. La tensione che crei tra Loki e Sigyn che si conoscono appena è così intensa che... mamma mia! Me li fai shippare a sangue!
La descrizione del palazzo è stata meravigliosa, l'ho adorata, così come ho amato il contrasto con quella che era stata la dimora di Sigyn e che, sì, era pur sempre stato un palazzo, ma più modesto e Sigyn aveva avuto una vita più frugale e semplice con la sua famiglia. Ma subito Loki intuisce cosa ne pensi Sigyn, del fasto di quell'ambiente, e le dà le sue spiegazioni: loro sanno mettere in soggezione gli altri anche tramite lo sfarzo, la ricchezza e la maestosità dell'ambiente. E' un dialogo bellissimo, così come la risposta finale che lascia Sigyn, che non intende cedere e vuole ancora opporre resistenza (mi domando per quanto, ahah).
Poi andiamo alla parte ambientata nel presente. Ho amato la definizione di "ancella corrotta" e ancor di più ho amato il passaggio in cui Sigyn si considera persa, si è ormai infilata nel suo letto perdendo la possibilità di rimanere degna di essere un'ancella, ma lei non solo ha ceduto alla passione o alla lussuria, lei sogna Loki. Ne è innamorata, e la sacralità del suo voto non so se veda come indegno più un atto carnale o lo stesso sentimento di amore. Lei è perduta perchè ama Loki, non semplicemente perchè gli si è concessa! *_* Vedi, queste sono sottigliezze che inserisci, ma sono talmente belle, scritte talmente bene, che fanno trasparire tutta la passione e la delicatezza di Sigyn. Ancor di più ho amato il momento in cui Sigyn ha smesso di essere un'ancella, perchè gli si è concessa, perfettamente consapevole, e lì lei lo ha voluto. Non è stata costretta. Ha smesso. Non le stava più bene, ha capito che desiderava altro. Wow. Che devo dire di più? Io adoro come sai descrivere i loro sentimenti e la loro perdizione l'uno nell'altra, è bellissima!
Il momento in cui poi Loki le accarezza la pelle e le sfila la stola è incredibile. Ho sentito il tocco delle mani di Loki, ho immaginato le sue dita affusolate con qualche anello, quanto lento dovesse essere, seduttore, potente, affascinante e pericoloso, con quel suo gesto. E ho percepito il modo in Sigyn ha vissuto la cosa, pronta a sciogliersi e a soffrire.
Tu scrivi di loro in un modo che è solo tuo, incredibile, sentito, appassionante, magico. Sei veramente incredibile, mi lasci col fiato sospeso e mi fai sognare questi due. E con le fanart che aggiungi sui social me li fai sognare ancora di più, sappilo! <3 
Un altro bellissimo capitolo. Adoro anche il tuo stile, come sempre. E' delicato, molto curato, molto raffinato e molto empatico, perfetto senza alcuna stonatura, mai.
Bravissima, spero di passare presto per qualche altro capitolo, dannato studio permettendo, devo dire.
Un bacione! <3

Recensore Master
26/04/20, ore 13:20
Cap. 13:

Cara Autrice e Fatina cicciosa come un bombo col culotto pieno di polline (a te sono glitter, ok, va bene!),
rieccomi a voi, per commentare le conseguenze del capitolo precedente.
Loki mi ha sempre colpita per il suo modo fermo, coerente e ferreo di ponderare e accettare le conseguenze del proprio operato, eventualmente sfruttandole, giocando di rimessa un rimpallo imprevedibile per trasformarlo in un nuovo contrattacco, in ogni caso, mai domo, supino o sopito dinanzi alle possibili reazioni conseguenti a una sua azione. Tutto ciò si racchiude nella poesia di un mancato sospiro, di una imprecazione che nemmeno sale alle labbra: quanta dignità e fierezza di carattere hai saputo cesellare in un gesto minuscolo, peraltro mancato? Loki è durissimo con tutti, con se stesso per primo. Nessuna concessione, nessuna resa, nessuna condizione, mai! Concessione che, evidentemente, egli considera appannaggio degli ingenui o, semplicemente, dei puri, come Balder? Quanto è bella questa immagine e quanto piena di psicologico approfondimento essa è? Adoro leggerti, perché, ogni volta, sempre riservi queste perle nel filo della più fluida delle narrazioni. Quasi per caso. Ma tu nulla lasci al caso, cara Autrice! Come l’ altra, meravigliosa, immagine del seidr che consente al Principe di percepire mondi labili e misteriosi, pregni di riferimenti mitologici e colti. Poetica, poi, la riflessione sul parallelismo funambolico tra Sigyn e Mjollnir. Stupenda la ammissione per cui, chi subisca le decisioni altrui, non può far altro rimanere che a guardare… se non fosse un Ase, se non fosse QUELL’ Ase! Hai dipinto in modo mirabile l’ amore di Loki per quel padre cui somiglia moltissimo e di cui brama la approvazione. Ma, Loki, non si è mai domandato se, forse, Odino non lo considera degno proprio perché gli somiglia troppo?
L’ultima parte cela troppe domande. Che diavolo è una scintilla? Una specie di Proserpina delle messi che non può allontanarsi dalla sua terra? Una moneta per ottenere qualcosa? Perché viene venduta? A chi? Perché non hai ancora aggiornato Confessioni? Perché Odino ha taciuto? Cosa hanno sconfitto o credevano di aver sconfitto Loki e il manzo fratello? Perché non vedo culi principeschi in giro?
Queste e altre domande spero trovino risposta nei prossimi capitoli!
Post Scriptum: CULO! E tu sai cosa vuol dire, vero?

Recensore Master
25/04/20, ore 16:57
Cap. 9:

Ciao carissima, era da tantissimo che non leggevo più una tua storia, due mesi, più o meno da quando c’è questa quarantena maledetta.
Aspettavo da tanto questo incontro, ma ho comunque molto apprezzato come hai descritto la vicinanza di THOR a a Loki, si vede che hanno un rapporto, complesso, ma anche strettissimo, infatti THOR segue il fratello pur sapendo che ciò è sbagliato, però davvero ho adorato come si parlano e come si lanciano sempre frecciatine.
Mi ha molto intristito ritrovare Sigyn così prostrata, così cambiata da sembrare arrendevole, certamente è colpa della maledizione e della vita di preghiera e privazioni che lei stessa ha scelto per un bene superiore, però eccomi dispiace. Mi ha colpito anche la freddezza e il sarcasmo di Loki che intuisce ma non chiede, non concede, ecco, qui mi sarei aspettata almeno un piccolo cedimento... ma sappiamo quanto orgoglioso sia Loki no?
Mi è piaciuto come sempre un sacco e non vedo l’ora di aver modo di proseguire col prossimo capitolo.
Complimenti tesoro, sei sempre eccezionale, come crei tu tensione ed Angst nessuno...
A presto
Ladyhawke83

Recensore Junior
24/04/20, ore 22:20
Cap. 13:

Buonaseeeeeeera carissima Autrice! Giungo sui tuoi lidi animata dal glorioso proposito di scrivere finalmente una recensione decente. Purtroppo ultimamente ho dovuto limitarmi a veloci e spesso pure ritardatarie comparsate (tu sai com'è articolata la mia real-life, nevvero?) che però non rendono giustizia né merito alle tue storie. Quindi, approfitto di un momento di calma serale per scrivere al meglio che posso questa recensione al nuovo capitolo di questa bellissima ff pre-thortiana (o pre-thortella?mah!).
In questa puntata in cui sembra non accadere nulla, ci conduci nei meandri contorti delle elocubrazioni lokine e ci apri un mondo. Ogni suo pensiero è denso e pregno di informazioni vecchie e nuove che fanno sempre più luce sul passato che ci ha condotti al presente. Il tentativo di sconfiggere una Cosa che pare imbattibile è stato un flop colossale e le conseguenze paiono ormai inevitabili. Quanto gli rode al povero loki! Par di sentire il suo ego scricchiolare!
Mi è piaciuto come lui sia pienamente consapevole delle motivazioni che hanno spinto sigyn a mantenere il segreto. Sa bene che se lei avesse confessato subito la sua cecità incombente, lui avrebbe cercato un altro modo di affrontare di nuovo la Cosa, finendo probabilmente stecchite. Ciò ovviamente non gli impedisce di avercela a morte con lei, per tutta una serie di motivi che non si sofferma ad indagare, ma di cui il principale è proprio che lei ha osato mentirgli. (E che lui non se n'è accorto, diciamolo…E qui altri scricchiolii del suo ego!)
Mi piace anche come veda nel silenzio complice di Odino un ulteriore segno che il genitore non si fida di lui e anche la parte dei suoi ragionamenti che riprende in fondo il fulcro delle motivazioni della sua ribellione finale: loki non ha mai voluto il trono, voleva solo brillare quanto e più del fratello, non vivere nella sua ombra.
Sempre netto il contrasto con Balder, che loki trova fastidioso nella sua ingenuità. sono contenta che thor gli abbia salvato il naso, perché mi fa un po' pena. Non deve essere facile essere il piccolo di casa e cercare un proprio posto da "uomo" in una famiglia come la sua, con cotali parenti con problemi di ego e scatti d'ira. Daje una soddisfazione, o autrice, che il ragazzo è simpatico e promette bene!
Infine ho molto apprezzato anche la parte romantica…
Come dici?non c'era? Ma certo che c'era! Più dichiarazione di così non si poteva proprio pretendere, nevvero?
Ho adorato questo passaggio (non faccio mai copia incolla, soprattutto per pigrizia essendo sul cell, ma qui ci vuole^^)
Doveva dimenticarsi di lei, pretesa, cercata, odiata, avuta, persa. Mancava solo una parola impronunciabile all’elenco, una che gli sarebbe rimasta incastrata in gola e non avrebbe ammesso nemmeno quando, anni dopo, le Norne avrebbero fatto oscillare il suo filo.
Aaaawwwwww💕💕💕… Bellissimo riassunto di ciò che sono stati e innegabilmente sono ancora, davvero. Segue applauso e standing ovation…
Bella anche l'ultima lapidaria frase di condanna.
Non ci crede nessuno.
Si sentono fin qua le rotelline frullare elaborando qualche piano folle e con pochissime probabilità di riuscita, in cui thor - dopo aver imprecato tutte le Norne più e più volte - si farà ovviamente coinvgere. Di nuovo.
Chissà, magari stavolta finirà coinvolto anche il candido Balder? Chissà…
Mi attendo sorprese (angst e sorprese)
A presto tua prolissa-per-un-giorno Sil
Ps: io e Ciop si attende Confessioni… Firulì firulà ❤️

Recensore Veterano
24/04/20, ore 17:54
Cap. 5:

Ciao cara!
Sempre con un po’ di ritardo, ma riesco sempre a passare.
Mi piace che questo capitolo si apra facendo un approfondimento su Loki, sul fatto che sia una persona brillante ed astuta e che, essendone consapevole, questo lo rende troppo fiero e sicuro di sé. Penso che Odino abbia proprio ragione nel dire che queste sue qualità rischiano di essere dei difetti, soprattutto quando si tratta di un guerriero o di un regnante.
Questo suo carattere, inoltre, lo porta anche ad iniziare ad avere una vera intolleranza per le regole, soprattutto per la più categorica che suo padre gli ha dato: stare il più lontano possibile da Sigyn e di non dimenticare mai chi fosse e quale fosse il suo destino.
Ovviamente questo è qualcosa difficilissimo da fare per lui a causa di diverse motivazioni: in primo luogo, a causa delle sottili vibrazioni scaturita dalla presunta “scintilla”; in secondo luogo, è inevitabile che quando una cosa è “proibita”, che basta solamente guardarla per compiere un sacrilegio, non si può far a meno di desiderarla ancora di più; in terzo luogo, lo spazio sul drakkar è davvero ristretto, quindi non può evitare di averla tutto il tempo sotto i suoi occhi.
Immagino che, alla luce di tutto questo, per lui sia quasi del tutto impossibile rispettare l’ordine di suo padre.
Non posso che provare tanta tenerezza nei confronti di Sigyn. In primo luogo, deve ancora venire bene a patti con il fatto di essere un’ostaggio e di non avere assolutamente idea di quale sarà il suo destino. Immagino che chiunque cadrebbe vittima dello sconforto in un momento del genre. In più, si trova in uno spazio molto limitato, dove manca la sua privacy e immagino perfettamente come la possono guardare gli uomini: qualcuno con disprezzo, perché figlia di un ‘traditore’, ma altri, immagino perfettamente, anche come un semplice pezzo di carne.
In tutto questo, vi era comunque ancora un briciolo di speranza che Odino ricordasse quella che era la sua vocazione e non la ignorasse.
Anche lei ha notato che, dopo che le ha regalato la pelliccia, Loki non si è più avvicinato a lei, ma l’occasione capita quando ormai sono vicini al termine del viaggio.
Infatti si trova ad assistere ad una conversazione tra il principe e uno dei suoi uomini. Quest’ultimo ricordava di suo figlio perso in battaglia e di come, per colpa di Sigurdr, ora non aveva più una discendenza, quindi avrebbe preferito vedere versato il loro sangue o avergli sottratto più oro, invece di pretendere solamente poche monete e una ‘ragazzina’. Loki, dopo averlo rassicurato che suo figlio si trovasse nel Valhalla e che un paio di guerrieri in più non avrebbe fatto differenza, gli ricorda che loro hanno ottenuto da Sigurdr tutto quello che gli serviva.
Quest’ultima frase, da alla ragazza l’aggancio per iniziare una conversazione con Loki, sul fatto che lei gli serve veramente o se l’ha pretesa solamente per fare un torto a suo padre. Effettivamente Loki non le dà una vera risposta, ma si limita a dire, nuovamente, che Sigurdr non ha rispettato un accordo e quindi lo hanno punito. Niente quindi che lei non sapesse già.
Mi piace tantissimo che, dopo la virata brusca del drakkar e il loro improvviso avvicinamento fisico dovuta alla perdita d’equilibrio, Loki consiglia a Sigyn di voltarsi. Lo spettacolo che vede è davvero stupefacente: un branco di balene che nuota in mare accanto alla loro barca. Penso che vedere le balene sia uno degli scenari più mozzafiato del mondo e spero tanto di riuscirle a vedere anch’io un giorno.
Penso che il consiglio che le dà Loki sia verissimo sempre, soprattutto in un momento come il nostro, in cui siamo portati a ricordare che cosa facevamo nello stesso periodo anni addietro e vedere la differenza con adesso che siamo costretti in casa: approfittare di quello che si ha o si potrebbe avere e non rimpiangere quello che si ha perso.
Credo che abbia anche ragione quando le dice che poteva capitarle anche di peggio perché, da quanto si capisce dai loro discorsi su quello che poteva essere il futuro della ragazza, sicuramente è stato meglio per lei andare con loro a Asgard.
Mi piace tanto quando Sigyn si rende conto di tante cose, come ad esempio il mare, possiamo leggerne in mille e più libri, ma viverlo è tutta un altra cosa: nessuna parola è capace di spiegare il suo odore, gli spruzzi che ti arrivano in faccia, la brezza che ti scompiglia i capelli… e si inizia anche a chiedersi se sia veramente meglio vivere un’esistenza pacifica, lontana dal mondo, dentro quattro mura, o avere la possibilità di viaggiare e vedere tutto con i propri occhi.
Mi piace che lei, pensandoci bene, si rende conto che, nonostante il suo carattere e i suoi modi e che è stato per sua richiesta che ha dovuto lasciare la sua casa, può essere certa che lui non le avrebbe mai fatto fisicamente del male. E poi, il fatto che non riesca a fare a meno di guardarlo e si concentra tanto sulle sue labbra, ci fa anche che, magari, sta iniziando a vederlo anche sotto un altro aspetto. Con questo non voglio dire che ha avuto un colpo di fulmine, ma che, comunque, prova una certa attenzione verso di lui.
Nella parte conclusiva del capitolo troviamo invece Sigyn che, nel presente, sta preparando la sue cose per partire. Non ha intenzione di portarsi via molte cose per non destare subito sospetti. Deve anche fare in fretta ed approfittare del concilio di stato indetto da Odino per partire.
Perdendosi qualche istante nei ricordi, sente dei passi risuonare nel pavimento e la voce di Loki che, sarcastica, le chiede se sia in partenza.
Ho provato una stretta al cuore nel leggere che fa un po’ di fatica nel metterlo a fuoco perché deve essere terribile non riuscire a distinguere bene il volto della persona amata.
Lei non risponde, ma cambia argomento, dicendo che non le aveva raccontato che suo padre gli avesse ancora scritto e lui risponde che non lo ha fatto neanche lei.
Devo ammettere che è un capitolo che mi è piaciuto molto, soprattutto perché abbiamo conosciuto meglio Sigyn, abbiamo potuto vedere i suoi pensieri riguardo al dover andare ad Asgard e il rendersi conto che forse non è il destino più nefasto che potesse avere. L’abbiamo vista iniziare a considerare anche Loki, ma, nel presente, abbiamo visto anche che è pronta a lasciarlo, ovviamente per il suo bene.
Sono davvero curiosissima di vedere cosa accadrà visto che lui è tornato prima, se si accorgerà che stava preparando le valigie e la sua reazione.
Questa storia mi sta prendendo sempre più e non puoi capire quanto stia facendo il tifo perché loro due riescano a trovare una soluzione.
A prestissimo mia cara,
Jodie

Recensore Master
23/04/20, ore 11:35
Cap. 13:

Buongiorno <3
Che bello che hai aggiornato **
Mi sono piaciute troppo le descrizioni e le introspezioni di Loki, all'inizio del capitolo e mi è piaciuto molto il passaggio in cui pensa di essere nato per essere re e di non poter quindi cedere alle debolezze - io continuo a sperare che re di Asgard lo diventi davvero xD
Ho trovato particolarmente interessante che Loki abbia queste percezioni e che si trovi così a suo agio nell'oscurità, mi sembra che tutto ciò calzi a pennello con il suo personaggio.
Proseguono le sue ricerche per capire meglio ciò che sta succedendo a Sigyn, e finalmente trova le sue risposte, ma è praticamente troppo tardi e Sigyn ha mantenuto il segreto troppo a lungo, complicando le cose ulteriormente. 
Rivediamo Balder, personaggio che mi sta piacendo tantissimo; mi ha messo tristezza leggere che i tempi sono cambiati e si sono distanziati dal periodo in cui Loki gli intagliava giocattoli di legno. Mi piace e mi rattrista che Balder si senta il fratello "escluso", ma alla fine è il più giovane e mi sembra plausibile che venga tagliato fuori da alcune imprese. Sì, a volte lo hanno portato con loro, ma si è comunque sentito inadeguato. Diciamo che è l'età a penalizzarlo, soprattutto applicata al loro mondo e alla vita che fanno.
E' bellissimo il modo in cui tratteggi i sentimenti di Loki nei confronti di Odino, come spieghi l'ammirazione che prova nei suoi confronti **
Ho amato tantissimo il dialogo fra Loki e Balder, successivamente interrotto da Thor, che ha salvato il naso di Balder per un pelo. Balder è un personaggio che adoro, mi è parso così fragile e affezionato a Sigyn, tanto che sapere delle sue condizioni attuali lo rattrista, e mi è parso anche geloso del rapporto che hanno Thor e Loki, quando ribadisco che alla fine il problema principale è che è molto giovane. Bellissimo, comunque, il modo in cui fai interagire i tre fratelli. 
Dopo un capitolo in cui Sigyn viene pensata e nominata ma non compare, ci riporti al loro primo bacio, ahw. Ho amato quella piccola parte fra i due e ho amato i loro dialoghi **
E poi si ritorna per un'ultima piccola parte a Loki e Thor. Hai terminato il capitolo in un modo che mi ha lasciata con il fiato sospeso, avrei voluto leggere ancora e capire come la situazione si sarebbe evoluta da qui in poi... ma mi tocca aspettare. Spero di leggere presto il seguito **
Bravissima come sempre, ma che te lo dico a fare <3 
A presto <3
fumoemiele