Sherlock e John sulla strada per un nuovo misterioso caso da risolvere. Quando improvvisamente qualcosa di inspiegabile, perfino per Sherlock Holmes, accade. Le statue si muovono.

La pace delle piccole meraviglie mattutine.

Tutti possono essere presenti per qualcuno quando quest'ultimo gliene da tempo e modo ma è assolutamente impossibile essere essenziali e invisibili allo stesso modo, è questo che fanno le persone speciali. La stragrande maggioranza delle volte entrano nella tua vita in silenzio ti fanno stare bene e solo quando volano in cielo ti rendi conto di aver conosciuto un “angelo”

"Ho sempre pensato che quella che tutti cercavano ardentemente e chiamavano "anima gemella" non esistesse."

Nel percorso della mia vita ho avuto il piacere di incontrare molte creature magnifiche. A mio parere niente era simile a quelle. Un concentrato puro di Ipocrisia e Falsità.

Ripresi a camminare con fatica e finalmente lo vidi. Un vetro ci separava, lui se ne stava disteso in un letto, il suo viso era pallido, aveva gli occhi chiusi e i folti ricci castani uscivano disordinati dalla benda che gli copriva la fronte. Sembrava essere dimagrito, aveva le sembianze di un ragazzino debole e fragile.

Sono Crystal ho 20 anni e sono una ragazza piuttosto simpatica… Vivo perennemente in balia del mio dolore… Sì dolore! Dolore per tante cose : famiglia, amore , amicizia. Sono sociale, timida e amante della scrittura e della lettura. Non amo molto parlare di me (preferisco scrivere di me) perché ho un carattere difficile, chiuso.

Qui troverete le storie che hanno partecipato al contest estivo "One Shot - Fanfiction" di Radiopotter.
Ognuna delle FF racconta un evento tramite la focalizzazione interna di uno dei seguenti animali magici: Maride, Kelpie, Sfinge, Drago.
Trovate la prima classificata a questo link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2808267&i=1

Gli occhi incontrano quelli del cane, e interminabili ricordi gli prendono la mente.
Risate soffocate, respiri mescolati e sogni inseguiti assieme.
Di quei sogni gli restavano solo i cocci di chi non aveva pagato.

Era un ciclo: ogni anno si cominciava, si viveva, si moriva, si finiva.
La capitale gioiva, i Distretti soccombevano senza potersi sottrarre.
Un solo vincitore, una sola voce.
Poi la primavera finiva.
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La sessantatreesima edizione degli Hunger Games. I Giochi della Fame come non li avete mai visti.

Londra, 1889. Due famiglie, unite dall'ambiguo legame di amicizia che lega i loro primogeniti. Da una parte, i King, di estrazione borghese, dalle ampie vedute e consapevoli dello scoccare dei tempi, dall'altra gli aristocratici McLaughlin, il cui figlio maggiore, Philip, vive la propria omosessualità con disagio e terrore. Sullo sfondo, loro, gli anni della Storia, che si svolgono e avvolgono un intero mondo nell'oblio.

Ricordi più o meno belli, negli anni.

A te va ogni mio verso...

I personaggi, come al solito, sono di proprietà della Meyer, ed io ci ho solo messo un pò di fantasia..Questa storia è nata un pò di getto..prende avvio nelle ultime pagine di New Moon e, come ormai per me è un marchio di fabbrica, è un alternative universe..In questo caso Bella e Alice sono arrivate a Volterra troppo tardi..e.. poi ve lo leggete..vi tocca..:) Ciao Ale

Era abbastanza patetico.
Lui, il Grande sacerdote al sevizio d’Athena, il Grande Mu…
in una bettola come quella.
Uhn, sì, era patetico.
Primo, perché era una bettola, insomma: puzzava, era sporca e cenciosa.
Secondo, perché era mezz’ora che fissava un bicchiere di Dry Martini senza neanche toccarlo.
Terzo, perché da quando era cominciata una canzone, si sentiva irrimediabilmente malinconico.