Dal testo:"Il loro amore era così. Era fatto di lunghi silenzi pieni di significato, lunghe litigate e battibecchi rumorosi. Non erano una di quelle coppie che amavano le smancerie. Il loro era una amore maturo, passionale ma razionale."
Buona lettura!!!

La rabbia scemò immediatamente e mosse leggermente le mani per riprendere la posizione retta, ma si fermò immediatamente trovando sotto i suoi palmi la cintura dei jeans. Arrossì.

Cit/: Sottoterra faceva freddo e non c'erano compagni a cui stringersi, non c'erano Rin, Kakashi e nemmeno Minato. C'erano tenebre e nero. Sottoterra era oscurità e di luce non ce n'era mai a sufficienza, filtrava raramente e per pochi istanti, forse frutto dell'immaginazione. [...]
• Ambientata durante la permanenza di Obito nel covo sotterraneo di Madara ― introspettiva
Prima classificata all'Uchiha Contest indetto sul forum di EFP da Flyonclouds

Preso dal prologo: "Con un gesto rapido, si tolse maglietta e reggiseno, rivelando alla luce neon del bagno i segni bluastri e le ferite insozzate di sangue che le tappezzavano la carnagione pallida. Non era un bello spettacolo."
(Shika/Tema, Hida/Tema)

Continuo della one-shot "Seishin"
Dal testo
"Sasuke è qui?" chiese con un filo di voce, sperando che l'altro lo sentisse e che non ci fosse bisogno di ripetere la domanda. Era la prima volta che pronunciava il suo nome ad alta voce mentre era con qualcuno. Vide l'uomo davanti a se aprire la bocca, come per rispondergli, ma poi puntò lo sguardo alle sue spalle e sorrise, zittendosi.
"Che-idiota" scandì qualcuno dietro di lui, facendolo voltare di scatto

[Seconda classificata all' "Uchiha Contest - Love through the Generations." indetto da Flyonclouds sul forum di EFP e giudicato da Mad_Fool_Hatter]
[ObiRin; What if?]
E se...Madara e Obito riuscissero ad attivare lo Tsukuyomi Infinito?
Dal Prologo:
Sarebbe stata davvero la fine del mondo o ne era semplicemente l'inizio?
Un mondo nuovo, un'illusione certo, ma forse per qualcuno la più concreta possibilità di essere, per la prima volta, felice.
Un'altra opportunità per due amanti sfortunati che non avevano mai respirato l'uno attraverso la bocca dell'altra.
Un ultimo e disperato tentativo di un uomo distrutto, disposto a qualunque cosa pur di riavere lei.
Un sogno menzognero che assopiva l'umanità sotto il chiarore di una luna color cremisi.
Una fragile ed effimera realtà che si accontentava di essere pura mimesi, fallace imitazione di una vita che non avevano potuto vivere.
Una semplice e pura Speranza.
Ma può una speranza essere eterna?

-Ora può portarci il conto, grazie,- disse Shikamaru al cameriere.
Appena lui tornò Temari alzò la mano per prendere il pezzo di carta, ma lui la anticipò dicendo:
-Faccio io.
-Non se ne parla,- disse lei cercando di strappargli dalle mani la ricevuta.
Ma lui la scansò e diede i soldi al cameriere.
-Nara non mi far incazzare,- sibilò lei.
-Innanzitutto siamo sul territorio di Konoha e quindi, come ambasciatrice della Sabbia, sei mia ospite, e poi ho voglia di offrirti la cena,- le disse lanciandole un’occhiata.
-Assolutamente no, voglio fare a metà!- ribadì lei guardandolo male.
Ma lui poggiò i gomiti sul tavolo, poi il viso sulle mani incrociate e, senza distogliere lo sguardo, le disse:
-Tem, ogni tanto devi lasciarmi fare l’uomo…
-Ma quale uomo, al massimo sei un ragazzino,- gli disse sbuffando e voltandosi, leggermente imbarazzata dalle sue parole.
Ma lui allungò una mano e le prese bruscamente il mento tra le dita, avvicinandosi.
-Non mettere in dubbio il mio essere uomo Temari no Sabaku…
Lei rimase un attimo spiazzata e poi disse tra i denti:
-Dimostramelo…

Dalla carrozza riesco subito a riconoscere il paesaggio perché lo conosco piuttosto bene. Stranamente siamo riusciti ad attraversare la foresta di sangue senza alcun problema e il mio corpo si rilassa. Guardo quella vegetazione che saprei disegnare ad occhi chiusi. Sono stata lontana un anno e ora sto tornando a casa. Perché nonostante tutti i problemi che mi ha causato quella sarà sempre casa mia. Sto tornando alla corte di Francia.
NostradamusxOlivia.

Naruto, per fuggire dalle solite lezioni noiose, si perde in viaggi mentali guardando dalla finestra. Ma un giorno, non appena posa lo sguardo sul giardino sottostante, una pallida figura attira il suo sguardo. Chi è quel ragazzo, vestito come se fosse appena uscito da una discoteca, che fuma sotto il suo albero preferito?
Dal testo
Sorrise al ricordo, spostando lo sguardo da un punto all'altro del giardino privato della scuola, pieno di orti e serre ed un unico, grande albero, un gelso alto quasi tre metri e con un tronco enorme.
Fu lì che lo vide.
Appoggiato a quel tronco, una gamba leggermente inclinata, stava fumando ad occhi chiusi, aspirando lunghe boccate e trattenendole il più possibile.
Ancor prima di rendersene conto si ritrovò incantato a guardarlo, a studiarlo.
Chi diavolo era quel ragazzo?

Questa flashfic parla di come reagisco Kakashi, Rin e Minato alla morte di Obito, avvenuta in missione nella caverna. Delle loro visite a un monumento che simboleggia il sacreficio e il coraggio del loro amato compagno. Del fiore che rispecchia l'anima del più coraggioso e generoso degli Uchiha.
[2^ classificata al contest "Kakashi&Rin - The duration in a flash and in a fiction" indetto da Eleonora 18]

«Non sei cambiato di una virgola», dice mentre lo osserva dall'alto in basso. Si lascia scappare un sorriso vacuo, forse malinconico, chi lo sa.
«Tu sì, molto».
Della serie che: "a volte i miracoli succedono". Mini one shot SasuNaru of course! :3

Questa è una one-shot ispirata al video e al monologo del video di "Ride" di Lana del Rey. Una specie di rielaborazione del monologo. Sono anora alle prime armi, ma spero vi piaccia. Vi prego commentate e riferitemi i vari errori/consigli.
P.S. Ho cambiato alcune cosette, non riprendetemi se alcune informazioni non sono vere.
Grunge_mati :)

Come inizia questa storia? Da una fine.
Si, perché a volte una fine può diventare un nuovo inizio.
Quando tutto sembra perduto si ha il desiderio di abbandonarsi, non di ricominciare.
Cosa faranno i nostri eroi davanti a questa scelta?
Sopravviveranno o si lasceranno abbattere?

Guerra. Kakashi fa parte di una squadra comprendente Iruka, Kotetsu e Raido. Insieme a loro, dovrà combattere per la sopravvivenza in un tugurio immerso nella foresta. Le ferite, la febbre alta, la solitudine e lei, la loro compagna: la guerra, con la sua dose di angoscia, morte e confusione.
"Io lo so bene. In guerra
tutto è lecito.
Qualsiasi animale o insetto diventa il tuo cibo, qualsiasi vestito strappato o straccio è l’abito per una festa ed ogni tuo compagno è un amico, una moglie, un’amante*… 
Questo perché il mondo sul campo di battaglia è ristretto e governato dagli istinti. Come si fa a non impazzire?"