"Arrivo!" gridò Izuku, scapicollandosi attraverso le stanza della casa per andare ad aprire.
Gli occhi duri e penetranti di Endeavor lo accolsero dall'altra parte della porta.
Il Flame Hero Endeavor scopre nella maniera peggiore concepibile da un adolescente alle prime esperienze sentimentali che suo figlio frequenta Izuku Midoriya. Questo porta a un confronto terrificante per Izuku, ma dal risvolto inatteso per Endeavor.

Dopo quella notte, Sasha Blouse non rimise piede dentro Ragako, né entrando dalla staccionata, né dal cancello principale. Tutto sembrava essere tornato alla normalità, come lo era stato prima che la piccola ladruncola facesse i suoi raid in dispensa.
C’erano, però, degli ospiti indesiderati che stavano deambulando verso quel villaggio, lenti ma instancabili. Affamati come Sasha, ma di tutt’altro cibo: loro volevano carne, sangue e vita.
[ Zombie!AU – Springles ]
[ Fanfiction partecipante al Contest "La danza dei sette veli" indetto da rhys89 sul Forum di EFP ]

|Bakusquad||KiriMina||post-canon|
I suoi amici non gli volterebbero mai le spalle, sono una presenza costante nella sua vita e non se ne sarebbero mai andati.
Restano con lui ad ogni condizione. Che ci sia il sole o la pioggia.
{...} No, Katsuki non è così per niente. Magari ripetendoselo un’altra volta riuscirà a convincersi sul serio e la fastidiosa acqua che gli offusca la vista se ne andrà via da sola. Lui è sempre stato il forte, l’appiglio stabile per i suoi amici, quello che li sprona ad andare avanti tra un ringhio ed un impercettibile gesto di affetto. Ed anche adesso ricopre quel ruolo, perché gli ritorna alla mente la chiacchierata di mesi prima: la promessa di pararsi il culo a vicenda.

[dal mio vecchio profilo Ladyblunt]
Dalla Storia:
"Si erano ritrovati nuovamente abbracciati, su quel letto ormai sfatto da giorni interi.
Succedeva sempre così, litigavano e dopo nemmeno due minuti si ritrovavano avvinghiati a rotolarsi come bestie"
a Hikari93 e Exeregen

[Raccolta di Oneshot a tema Soukoku]
Era una notte in cui la luna era così sottile da esser prossima a sparire.
In Yokohama il tempo scorreva tranquillamente, tra luci a neon danzanti, tra cacofonie di suoni che avrebbero illuso qualsiasi turista, inebriato e ubriacato da quel vivere notturno. L’arcobaleno creato per scappar alla Notte, signora di ben altro oltre le stelle, accompagnata dalla fedele Luna, guardiana delle ombre e dei segreti di sangue.

Se potessi incontrare le persone più importanti per te da piccole, cosa diresti loro? Come affronteresti i loro drammi e le loro ferite?
I pro hero Deku, Bakugou e Todoroki, per colpa di un quirk dal funzionamento complesso, si ritrovano imprigionati in un mondo mentale creato dai loro ricordi. L'unica via d'uscita è interagire con un frammento delle personalità degli altri, una versione bambina cristallizzata in un momento drammatico...

"Quel morbo si era manifestato in qualunque persona avesse conosciuto nell'arco della sua vita, da sua madre quando preferiva trascorrere il sabato sera con i suoi amici piuttosto che con lei, ad Uraraka quando le diceva che avrebbe passato il pomeriggio altrove e non nel loro ristorante giapponese di fiducia, sino ad arrivare addirittura al gatto di Iida quando studiavano insieme ed il padrone lo ignorava.
Ecco, quel maledetto e nefasto parassita colpiva qualunque essere esistente, e lui non era sfuggito al contagio: gelosia."

SasuNaru| AU | Daddy!kink
!! Non lasciatevi ingannare dal primo capitolo, i personaggi sono tutti maggiorenni !!
“Ancora” chiese.
Sasuke gli accarezzò i capelli sparsi sulla fronte.
“Come si dice?” lo canzonò.
Gli occhi blu lo stavano implorando.
Sussurrò: “Per favore, più forte, daddy”.

Steve credeva che lui e Tony avessero una certa intesa; ma forse si sbagliava perché Tony passa la giornata incollato al fianco di Amora.

[Ereri // Actors!AU // 1.942 parole]
Dalla storia:
Lasciò cadere il copione sul tavolo accanto a lui e cinse la vita di Eren con il braccio ora libero, mentre con la mano che aveva ancora sul suo viso lo guidò verso il proprio.
Eren lasciò la mano del più grande e gli prese il viso tra le mani mentre le loro labbra si incontravano per scambiarsi, finalmente, il bacio che Eren aveva cercato di ottenere dal momento in cui era entrato nella roulotte.

Sasuke è il classico ragazzo dal quale i genitori raccomandano di stare alla larga. Fuma erba allo Skate Park, si veste completamente di nero, sta fuori fino a tardi e condivide l'appartamento con un paio di amici strani quanto lui. Ha la faccia piena di piercing e per questo un giorno salterà in aria a causa di un fulmine, non è bravo con le parole e ancor meno ad interagire con i suoi simili. Sembra inavvicinabile, ma tutti cadono ai suoi piedi. Tutti tranne Naruto Uzumaki. Almeno fino ad un certo punto.

Lo psicologo lasciò cadere il capo contro il tavolo, rompendosi in un lamento disperato. Alzò poi un dito nella sua direzione, intimandolo al silenzio, prima di premere un pulsante e parlare nell'interfono presente sulla sua scrivania.
“Juugo?”
“Sì capo?”
“Puoi portarci due caffè per favore? Uno fallo corretto, con la cosa più forte che abbiamo”
Il suo tono lamentoso probabilmente non era nuovo al segretario, perché questo sospirò a sua volta, rispondendo con un ragionevole “Sasuke non teniamo alcolici in ufficio”
L'uomo si raddrizzò sulla sedia girevole, passandosi una mano sugli occhi per riprendere il controllo, maledicendo a mezza voce le severe politiche dello studio.
“Usa la varechina allora, e trovami un modo per sbarazzarmi del corpo senza destare sospetti”
Una risata bassa gracchiò in risposta attraverso la cassa.
“Dammi giusto un paio di minuti per corrompere la donna delle pulizie e sono da voi”
La comunicazione si interruppe con un secco bip, prima che Sasuke rivolgesse nuovamente l'attenzione al suo – purtroppo per lui – migliore amico.
“Hai cinque minuti”
“Di solito me ne bastano tre”
*
[Terza storia della raccolta AU The Wounds of Being “Too Much”][Suigetsu/Karin/Juugo]

Avete presente il Giovin Signore di Parini? Beh, in poche parole, è un giovane che trascorre le giornate nel lusso e senza fare niente, vivendo nella noia più completa.
Vi sembra il ritratto di un personaggio ormai appartenente solo al passato? Ebbene no, anzi; forse questa figura non è mai stata più attuale del giorno d’oggi. Ho provato a descriverla in poco più di 500 parole; sarò riuscita nell’intento? A voi l’ardua sentenza!