[ Sasunaru ][Parzialmente AU][Presenza di Ship minori]
Quando aprì la porta, Sasuke dovette trattenere un verso di sorpresa di fronte a ciò che vide nella stanza: un volto familiare, che negli ultimi mesi si era limitato a dimenticare e lasciare indietro.
Alle sue spalle, una risatina sibilante proruppe dalla bocca del suo nuovo maestro, prima che Orochimaru gli sussurrasse all'orecchio: «Questo, Sasuke-kun, sarà il mezzo tramite cui riuscirai ad arrivare ed uccidere tuo fratello». Un brivido discese lungo la schiena del neo-disertore, prima che richiudesse la porta e si allontanasse.
«Maestro, crede che sia stata una buona idea mostrarglielo subito?» Kabuto si voltò verso il sannin, che in tutta risposta rise di nuovo, aprendo nuovamente la porta per avvicinarsi alla figura addormentata.
«Sveglia, Naruto-kun, è ora di tornare ad allenarsi» e nella penombra della stanza due occhi rossi si spalancarono, vivaci.

La storia ufficiale vuole che Hilde, la cameriera di Raito/Laito Sakamaki si sia innamorata di lui, ma, dopo essere finiti a letto insieme, lui la abbia tradita, non amandola davvero. Eppure, è davvero andata così? In questa one-shot, proverò a ricostruire la loro storia (ovviamente con la simpatica partecipazione anche degli altri fratelli Sakamaki!).
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Naruto è in esilio auto inflitto, ma un omicidio, legato a delle circostanze misteriose, lo costringe a ritornare a Konoha, dove sarà costretto ad affrontare il suo passato.

Finito il suo viaggio in paradiso, Dante deciderà di tornare indietro dal dolcissimo Maestro. I due viaggeranno tra il XX e XXI secolo, tramite misteriosi portali sparsi qui e li nell'oltretomba. Ma passeranno inosservati ai piani alti? Potrà la loro felicità e il loro rapporto sempre più "ambiguo" avere un lieto fine?
Dal testo :
"Cercò quel Dante, lo trovò, lo condusse, lo guidò, lo colmò di sapienza...e quella era la gratitudine che Dio gli riservava? Voleva abbracciarlo un'ultima volta, prima di tornare per sempre a struggersi di noia e malinconici sospiri in quel posto senza tempo; voleva sussurrargli dolcemente quanto fosse soddisfatto di lui, augurargli il meglio... ma ai piani alti forse nessuno pensò che un uomo di tanta ragione come Virgilio potesse affezionarsi così tanto ad uno sconosciuto, che potesse essere così sentimentale e sensibile, tanto da volergli lasciare un addio come si doveva "

Raccolta di storie stupide e demenziali incentrate sui nostri antagonisti preferiti e sulla loro caotica vita quotidiana.
[Presenza di linguaggio scurrile]
Dal testo:
Una volta entrati in sala, notarono che Pain era già lì ad aspettarli. Era in piedi di fronte alla finestra, osservando un punto lontano con le mani incrociate dietro la schiena, che manco Hiruzen ai cantieri poteva rivaleggiare con lui.
[...]
Sasori alzò un attimo lo sguardo verso quella figura oscenamente arancione, con solo tre parole in mente: sbruffone del cazzo.

"la sua sciocca illusione fu presto infranta dal rimprovero del più giovane insegnante della scuola di Mahoutokoro.
“Sei fortunata che non sia già traboccata, Haruno,” precisò ironico Itachi Uchiha, con l'abituale tono arrogante.
L’enfasi con cui pronunciò il suo cognome infastidì Sakura che trattenne a stento l’impulso di voltarsi e mandarlo al diavolo; strinse i pugni sulle ginocchia, maledicendo la perfetta messinscena che allestiva ogni volta, e replicò nel modo più distaccato possibile.
“La prossima volta peserò meglio gli ingredienti,” disse ammettendo il proprio errore.
Errore che non avrebbe mai commesso se il mago non avesse trascorso tutto il tempo dietro di lei, agitandola con la sua sola presenza."
Paring: ItachiSakura, KakashiSakura
Questa storia partecipa alla Butterfly Effect Time indetta dal forum Torre di Carta.

L'epica battaglia tra la pulsione e la ragione. Ares, Dio della Guerra, si troverà alle prese con la sua sfida più grande dopo aver amato, e perduto, la passione più travolgente di tutte: l'amore.

E se Sasuke avesse lasciato Naruto alla Valle dell'Epilogo ma non avesse mai raggiunto Orochimaru? E se ad allenarlo fosse stato un redivivo Shisui?
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Shisui si era sempre ripetuto di essere stato paziente e di aver agito per il meglio quindi solo allora, giunto presso la Valle dell'Epilogo, capì quanto si fosse sbagliato.
Il tintinnio di un coprifronte caduto a terra lo spinse finalmente a voltare il capo verso i due tredicenni. Uno di loro era steso a terra privo di conoscenza, Naruto dato il chakra della volpe che si mescolava al suo nel tentativo di curarlo; Sasuke era in piedi, tremando come una foglia e prossimo a crollare.
«Non andare da Orochimaru, posso insegnarti io come diventare un ninja di classe S»
«Sono passati troppi anni per strisciare fuori dalla tua tomba, Shisui»
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Coppie Principali: NarutoSasuke, ShisuiItachi
Altre Coppie: KuramaKumiho (OC)
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Shinden: 「真伝」 1/3

Dal capitolo 1:
Le sue amiche avevano insistito per portarla a ballare, ma lei non aveva saputo dire di no ai suoi fratelli. Non c’era mai riuscita, fin dai tempi in cui loro padre era morto lasciandoli completamente soli. Forse era proprio per questa sua debolezza che era cominciato tutto: diventando orfani, la consapevolezza di essere tutto l’uno per l’altra, aveva reso il loro attaccamento quasi morboso.
Dal capitolo 2:
Nessuno doveva conoscere il segreto che si consumava tra le mura di quella casa e che stava lentamente consumando lei.
Nessuno doveva sapere perché nessuno poteva capire.
Nessuno poteva capire quanto lei amasse i suoi fratelli né quanto loro amassero lei.
Si era creata un’alchimia perfetta tra di loro e niente era mai troppo. Non c’erano giudizi, solo accettazione e amore.
..Gaara aveva il sospetto che si trattasse di un ragazzo e già sentiva di odiare a morte quel bastardo che senza saperlo rischiava di minare il loro equilibrio.
Non poteva permettersi che Temari li lasciasse, era perfettamente consapevole del fatto che lei era il collante che li teneva insieme.
Il problema era che lui amava Kankuro e non come si dovrebbe amare un fratello.

Fantasy!AU | NaruSasu | ItaGaa
"Questa è la storia del potere della luce e di quello dell'oscurità, della loro eterna danza per l'equilibrio e la vita. Questa è la storia di due fratelli diversi come il giorno e la notte, che incontrarono il loro destino, nella maniera che meno pensavano.
Questa è la mia storia."

Nel periodo Edo un bambino viene trascinato dal mare del destino verso la sua nuova vita, riuscirà a nuotare fra quelle onde oscure verso la vita che desidera?
Edo Era AU
Ho dovuto ripubblicarla perchè mi ha preso la storia come una one-shot >__

Scritta per l'evento del gruppo Facebook We Are Out For Prompt del 15-21 ottobre 2020.
Prompt di Katya Ferrante: "AU high school, prepararsi per un musical".
Eugene, che odia i musical, si vede costretto a partecipare a quello della sua scuola.

Bill è un ragazzo di 30 anni che fin da bambino ha presentato "sintomi" di transgender. Sfrattato dai suoi genitori, decide, insieme a Conchita, il suo migliori amico di interpretare il mondo delle Drag Queen. Tuttavia finirà per diventare una prostituta di Broadway.
Dall'altra parte abbiamo Tom, anche lui un trentenne buttato fuori di casa dai suoi genitori, ma per problemi di alcolismo. Perso del suo passato tragico, egli crede che non ci sia più un senso alla sua vita fino a che non incontrerà Bill durante una sua esibizione al DragBar.
Per i due sarà amore a prima vista e, nonostante le pessime condizioni di vita reciproche, cercheranno di ritrovare la speranza di una vita migliore insieme.
*DALLA STORIA*
"-Dimmi il tuo nome- Gli sussurrò sulle labbra. Bill non rispose per qualche secondo.
- Prima voglio chiederti una cosa-
- Tutto quello che vuoi-
- Sei disposto a tornare?- Nonostante i problemi, nonostante le discussioni, nonostante tutto...Tom sarebbe rimasto con lui per sempre? Quella era la domanda.
- Anche quando non vorrai che io torni, io tornerò sempre-"

La mia vita è un racconto al contrario. Sapete di cosa parlo?
Kanie sospirò, la penna ricadde pesantemente sulla scrivania. Inchiostro, nero e denso come sangue appena versato, luccicava alla fioca luce della sua stanza, arricciato in lettere sottili ed eleganti. Sembrava danzassero sulla carta. S'immaginò quale macabro ballo potesse improvvisare la storia della sua vita, se avesse avuto un paio di gambe. Probabilmente qualcosa che oscillasse tra il ridicolo e il disturbante.

Eren non riusciva più a capire cosa stesse succedendo. Un attimo prima era a bordo del suo motorino, diretto a casa dopo un'estenuante giornata passata tra le mura dell'università, e quello dopo... non riusciva a ricordare.
«Veloci! Dobbiamo fare presto o il ragazzo non ce la farà!»
Quelle furono le ultime parole che Eren riuscì a percepire tra il fischio delle sue orecchie e il suono squillante della sirena di un'ambulanza. Poi l'oblio lo colse a braccia aperte, nero e viscoso come la pece e soffocante come la morte.
{Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it}