Tratto dal 4 Capitolo:
- Porca puttana, ma sei cretino?! - gli urlai contro, in italiano.
- Non so cosa tu abbia detto, ma non sembra bello – continuò a ridere, quasi alle lacrime – dovresti vedere la tua faccia! Sembri un pulcino bagnato –
- Ah,ah. Molto maturo da parte tua. Voglio proprio vedere cosa faresti se tu fossi nel mio stato... - con sguardo furbo scesi dalla bici e iniziai ad abbracciarlo, cercando di inzupparlo con l'acqua che avevo ancora addosso.
- Adele dai! Che schifo! - sbraitò – puzzi da morire! -
- Meglio! - ribattei, passandogli anche i capelli sulla faccia – questa è la mia vendetta, caro! - mentre battibeccavamo mi bloccai. La luce stava illuminando un palazzo davanti a noi, portando il suo riflesso nella nostra direzione.
- Ehi Rob, aspetta – gli ordinai – guarda lì! L'alba! Finalmente potrai guardarla! - esclamai contenta.
 
Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo.

“Io non andrò dai Cullen!” Sento gli occhi bruciare, ma mi sforzo per non piangere.
“Partirai con Carlisle proprio domattina. Sua moglie è già in Irlanda con il loro figlio. Edward ha diciannove anni, potreste diventare anche amici.”
“COSA?!? Quello è uno storpio!”
TUTTI UMANI. RATING ROSSO PER CAPITOLI FUTURI.

James e Lily. Ancora, ancora e ancora. Ma cosa succederebbe se lui non volesse più avere a che fare con lei? Cosa succederebbe se lei si rendesse conto di non poter fare a meno di lui? E cosa succederebbe se, nonostante tutto, si attraessero come il Nord fa con l'ago di una bussola ma si respingessero continuamente, con forza uguale e contraria? Se si cercassero disperatamente toccandosi e scontrandosi. Non vi resta che scoprirlo...

Norah ha una cotta per Robert dal secondo anno e non è mai riuscita nemmeno a rivolgergli parola, si è sempre accontentata di guardarlo da lontano...cosa succede se un giorno anche lei diventa una delle attrici più ricercate di Hollywood..e se la sua manager la obbligasse a firmare per Bel Amì? E se Robert non fosse effettivamente il ragazzo che pensava di conoscere? E se nemmeno lui fosse in grado di riconoscersi?

Robert e Alyssa sono una coppia da quattro anni e da due stanno provando ad avere un bambino ma non è facile come sembra, dopo aver provato di tutto decidono di chiedere aiuto ad una agenzia, e tramite questa agenzia pagano una donna di cui non sanno nulla per portare avanti la gravidanza, ma le cose non vanno mai come dovrebbero..
Per America Wright il significato non c'è mai fine al peggio è assolutamente vero..

Questa storia parla di Mez e Frank, del loro incontro,di come si sono conosciuti e di come hanno imparato ad amarsi. Nonostante tutto.

La signora Weasley spostò lo sguardo indagatore da lui a lei che sembrava agitata e si fissava le scarpe
La vide rabbuiarsi e fissarlo nuovamente con sguardo accusatore prima di incartare un paio di toast e metterli in una busta insieme ad un thermos e del caffè
Uff possibile che dovesse sempre pensare fosse colpa sua quando qualcosa non andava?!

Lista delle cose che odio:1) Chi mi chiama Meredith.2) Chi mi frega il cibo.3) Chi mi frega i profiterole.4) Chi mi chiede il mio cognome.5) Chi insiste sul mio cognome.6) Chi sparla alla mia segreteria telefonica.7) Chi mi inganna.
Okay, il fatto è questo: uno ci prova a tenersi alla larga dai problemi, ma quando hai un padre che si chiama Gibson, un’amica svitata e un’amica acida, un amico che parla nei momenti sbagliati, uno Zio che si commenta da solo e un corteggiatore decisamente deficiente... non è facile.A parte questo sono normale, però.

Judith Clarks e Abel Leeroy. Più in là dei ricordi non si sente niente.
Non che ci sia altro da aggiungere.

Un'intervista a quel "vampirucolo" di Robert Pattinson...
Niente di impegnativo :P Succederà qualcosa di strano tra Robert e la sua intervistatrice?!? Questo "qualcosa" ci metterà più o meno di 30 capitoli per succedere? ;)
Ho messo OOC perchè non so come sia Robert in realtà (ma vah?!?) e quindi qualcuno potrebbe rimanere deluso da come l'ho immaginato io...

"Regalis Purpurea è una storia gothica, dalle tinte forti, permeate di erotismo, mistero, sangue, amore, onore e morte. Una storia di principi maledetti e principesse senza cognome, in bilico su Praga, da sempre matrona del Diavolo e delle Fate. Vampiri corrotti sono approdati in questa città ma fra tutti uno solo è il Principe. Edward von Sternberg, anima speculare del vampiro della Meyer, discende da un'antica famiglia di succhiasangue, carnefici nobili e pacifisti. Pronto a farsi beffa delle legge pur di nutrirsi di linfa umana, Edward non guarda in faccia a nessuno. La sua sete di sangue è pari alla sua ambizione. Il suo anelito di vendetta ricorda quello di Samael, antico angelo di Dio, causa originaria della tentazione di Eva. Egli non uccide per bisogno. Uccide per divertimento. E non sa cosa sia l'amore perchè Lucifero stesso l'ha privato del cuore il giorno in cui gli fece dono dell'immortalità. Come Lucifero, Edward anela alla sua luce, alla sua sposa, alla sua fetta di Paradiso. Forse sarà proprio Isabelle, figlia della Luna, a brecciare le mura dell'oscurità e a ridare a Edward un'anima nuova, una possibilità di salvezza. Forse anche Isabelle scivolerà in basso e si dimenticherà del cuore quando avrà davanti l'unica creatura in grado di farle desiderare un battito d'eternità. Una castello appollaiato dietro la città. Demoni ruggenti e pipistrelli affilati come spade. Mani che somigliano a tentacoli d'alabastro. Baci che hanno l'eco di terremoti e notti all'apparenza senza fine. Questo capitolo è un' extra di prova tratto da un mio sogno recente. Non volevo dimenticarlo e l'ho buttato su carta, come butto su carta gioie e solitudini della mia vita. Lo dedico alle principesse della Corte, ai principi sfuggenti, ai loro sogni, sperando di poter al più presto concretizzare la trama in un romanzo che porterà il nome di una stilla di sangue."

Tutte le ragazze sono strane, o per un verso o per un altro, e se una non è strana vuol dire che è ancora più strana delle altre.
{ Primo Levi, La chiave a stella }
Robert Pattinson non ha mai girato twilight, perchè è stato rifiutato ai provini, ma per il resto è come lo conosciamo. Timido, perennemente scarmigliato, amante della buona musica, e in più...è innamorato. Forse.
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA

Dividere una mansarda con un estraneo è sempre impegnativo. Se però l'estraneo sveglia mezza città alle tre di notte perché facendo sesso grida come un pazzo, ti fa trovare i suoi calzini sporchi nel frigorifero, si dimentica di riciclare la plastica e ha i capelli tinti di rosa, la situazione diventa davvero complicata.
“E tu, Demian,” chiese Leonora “non hai paura di essere solo?”
“Io... no. Solo è chi chiude il suo cuore. Ciò che temo non è di non essere amato, ma di non trovare qualcuno a cui dare il mio amore.”
Il tema di questa storia è la devozione d'amore: quando si dona il cuore a una persona senza chiedere niente, ma proprio niente in cambio. E allora, se un ragazzo speciale ha dimenticato se stesso come in un lungo sonno, esiste qualcuno capace di ricordargli che, oltre il tetto, ci sono ancora le stelle. Perciò non fatevi ingannare dalle apparenze: comincia come una commedia leggera e frivola, ma se le date tempo, diventa molto di più. Come i suoi protagonisti.
[Finora (forse) la mia storia completa più bella]

Non sono mai stata il tipo di ragazza che si lascia prendere dall’ansia né tanto meno che viene colta impreparata da una situazione ai limiti dell’inverosimile… bisogna ammettere però che non mi era neppure mai successa una cosa del genere! Lo guardai ancora, respirando con calma, chiusi gli occhi per qualche attimo. Quando li riaprii non riuscii più a trattenermi: “Si può sapere per quale diavolo di motivo tieni Robert Pattinson chiuso nel tuo bagno!?”

Non avevo mai visto Robert
così adirato, mai, in quei sei anni di conoscenza.
E quella vista spezzò qualcosa, dentro di me.
Non capivo perché, ma in quel momento un enorme dolore
sbocciò al centro del mio petto. Un dolore atroce, acuto,
intenso.
La vista di Robert che difendeva quella semplice ragazza, conosciuta
solo qualche giorno addietro, con tanto ardore e determinazione, con il
fuoco che inesorabile bruciava nei suoi occhi azzurri, mi fece sentire
male.
Le mie guance si bagnarono di lacrime ancora prima degli occhi,
spalancati e puntati su quello che sembrava un incubo.
E non capivo perché.
Credevo di averlo dimenticato. Credevo che nulla avrebbe scalfito il
mio presente.  Tanto meno il passato.
E lui faceva parte del mio passato. Era la parte più
dolorosa di una vita che tanto avrei voluto dimenticare. Ardentemente.