-che storia volete che vi racconti?-
-quella papino! Quella!- Cassandra inizia a saltellare indicando un librone sul mio comodino, l'album di famiglia che stavo ampliando la sera prima
-quella non è una storia tesoro, ma possiamo farla diventare tale...-
(parents!cake)

Non potevo permettere che il ricordo mi buttasse ancora giù. Perché adesso la mia
vita era perfetta, e Luke non ne faceva parte. Non ne avrebbe
fatto mai parte.
{muke} {Sequel di Wrapped Around Your Finger}

«E..?»
«Non si sa chi ci sia dietro questo gruppo, ma è un po’ come Gossip Girl! Conosci quel telefilm?»
«Si, e la cosa mi preoccupa!»
Ridacchiò. «No, tranquilla. Non sei ancora stata menzionata! Ma arriverà anche il tuo momento. Soprattutto se rimani qui a chiacchierare con me!»
«Io intendevo del fatto che tu sappia cos'è Gossip Girl!» Lo bloccò sorridendo. Lui ghignò.
××××××××××××××××××××××××××××××××××××××××××××××××××
E dal momento che, ti rendi conto di aver vissuto sotto una campana di vetro per diciassette anni della tua vita coccolato da quelle quattro mura, cominci a farti delle domande. Ma le risposte, a volte, non sono quelle che vorremmo sentire.

Amelia Hogan aveva un solo obiettivo nella vita: essere qualcuno. Avrebbe fatto di tutto pur di non rimanere nell’ombra a condurre una vita qualunque. Era ambiziosa, forse troppo, ma aveva deciso che avrebbero smesso di dipingerla con l’indaco. Né viola né blu, un colore a metà, una via di mezzo. Ad Amelia le vie di mezzo non piacevano, ma era proprio di una di queste che aveva paura: Ashton Irwin, un ragazzo a metà, una via di mezzo. Diviso tra due mondi, proprio come lo era l’indaco tra due colori.
Dalla storia:
« Tu vuoi bene a qualcuno, Ashton? »
Lui esitò per un momento, abbassò lo sguardo a terra e per un breve istante mi sembrò innocuo e indifeso. Quando rialzò il capo, l’ombra di quel sorrisetto divertito che gli avevo visto prima era sparita del tutto, e il suo volto adesso era di nuovo una pagina bianca, senza emozioni disegnate sopra. Nemmeno un velo di tristezza, nostalgia o ricordo. Niente di niente.
Ma dopotutto, cosa mi aspettavo? Che Ashton Irwin avesse dei sentimenti?

«Sai cosa vuol dire "essere legati al dito di qualcuno?"».
«No», mi rispose lui, mordendosi il labbro inferiore mentre dava l'impressione di star pensandoci sopra.
Sorrisi tristemente. «Significa che sei sotto il completo controllo di una persona. Non ti importa come questa persona ti tratta, cosa ti dice- non ti importa di niente. Farai sempre ciò che quella persona vuole, perché sei completamente preso, non pensi più al tuo bene perché hai messo il suo, di bene, avanti a tutto. E beh... questa è la mia situazione. Io sono legato al tuo dito, Luke».
#muke

Dopo un grave incidente, Luke si ritrova nell'Aldilà. Clarisse, un angelo, gli fa capire di essere ancora in tempo per svegliarsi e tornare a vivere sulla Terra. Per farlo, dovrà portare a termine una serie di buone azioni, alcune saranno difficili e richiederanno dei sacrifici, ma Luke non può andarsene e lasciare tutte le persone a cui vuole bene, non può andarsene e lasciare Michael per sempre.
[Michael/Luke]

"Mi chiamo Luke." disse, senza sapere neanche il perché, costringendosi a fissare il volto del ragazzo, che ora era nuovamente di fronte a lui, con un sorrisetto divertito ad affiorargli sulle labbra. Le stesse labbra che poco prima avevano succhiato il suo cazzo.
"Interessante." mormorò sarcastico.
"Non t'interessa sapere il mio nome?" chiese Luke, inarcando un sopracciglio.
"Non lo ricorderei, bimbo. Ho troppi clienti." gli sorrise ancora, incrociando le braccia al petto e squadrandolo divertito.
 
***
 
Ashton ridacchiò ancora, poi fece un passo dentro casa, "Buonanotte, Luke."
Chiuse la porta con un tonfo, e il biondo allungò una mano verso di essa, nel tentativo di bloccarla.
Spalancò la bocca quando realizzò.
"Aspetta!" urlò, senza però ricevere risposta o segni di vita da parte di Ashton, sparito oltre la superficie in legno.
Luke rimase immobile, la mano ancora tesa in avanti e le labbra che si toccavano a malapena tra loro.
"Ti sei ricordato il mio nome."
 
[Lashton] [Whore!Ashton]

-REVISIONE IN CORSO-
Mi è passata per la testa l'insolita idea di un "tuttiXtutti". Ogni OS della raccolta sarà su una coppia diversa. Essendo una raccolta le OS sono poco collegate tra di loro, ma persiste comunque in filo conduttore.
1. Like Animals. (Michael&Luke)
2-3. Amsterdam. (Luke&Calum)
4. Your Sex Takes Me To Paradise.(Ashton&Michael)
5. The Promise. (Calum, Luke&Michael)
6. Give Me More. (Michael&Calum)
7. The Pride Circle. (Ashton&Luke)
8. I Don't Like You. (Calum&Ashton)
9. Unconditionally (Luke&Michael)
LINGUAGGIO VOLGARE|| RIFERIMENTI SESSUALI|| SLASH ||RATING ROSSO|| PERSONAGGI E FATTI SONO PURAMENTE CASUALI (OOC).
#Muke #Cake #Threesome #Mashton #Lashton #Malum #Cashton
-Aletta_JJ.©
##Raccolta di MIA creazione ergo non voglio vedere nemmeno l'idea di un tuttiXtutti in giro perché se no vi strozzo ^^##

Abbiamo sempre desiderato di prenderci cura di un cucciolo, no?
Ma se invece di un morbido pelo bianco, capitassero dei capelli color biondo miele?
Se invece del cucciolo, ti dovessi prendere cura di una bambola rotta?
Quanto sei disposto a evitare di romperla del tutto, e di mettere insieme i pezzi mancanti?
Facciamo così, Nikki ora è la tua bambola ferita, fanne ciò che vuoi.
Distruggila o aggiustala.

Raccolta di OS Cake.
10. You're the only one
«Ti amerò sempre, lo sai questo Lukey?»

Non si rimane adolescenti per tutta la vita, e Luke, a ventinove anni, non sa ancora se la cosa sia bene o male. Lui però adolescente non lo è più da tempo, anche se la sua vita da allora non è cambiata molto. Robert e Janet hanno solo cinque anni e sono gemelli. Sono i figli dei suoi due più cari amici e hanno la strana abitudine di chiamarlo “zio”. E a Luke piace passare del tempo con Robert e Janet perchè sono dei bambini davvero adorabili e perchè adora rispondere a tutte le loro domande. « Allora raccontaci la storia di come hai conosciuto mamma e papà » dice Robert, saltando sul divano. « E zio Calum, e zio Michael » si aggiunge la vocina della piccola Janet. Poi i due fratelli si guardano ed esclamano all'unisono: « Ce lo racconti? »
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Sequel ddella mia long "Time will heal". È consigliabile la lettura.

"«Lukey.. vieni qui.. vicino a me» battè la mano sul cuscino nero sporco che era messo accanto alla cuccia. Sospirai prima di sedermi. Calum prese ad accarezzarmi il ginocchio. I tagli ripresero a bruciare. Cosa dovevamo fare ora? Rimanere lì, separati? Oppure dovevo abbracciarlo? Me ne rimasi fermo. Se non facevo niente non potevo sbagliare. Questo, però – più avanti – avrei capito che era sbagliato.
«Lukey mi abbracci? Ho bisogno di un abbraccio. Mi vedi?» deglutii a fatica. Ma poi annuii, sdraiandomi accanto al corpo del mio amico scosso da singhiozzi e brividi. Lo vedevo, ma non riuscivo a capire cosa non andava. Non ero mai riuscito a farlo e tutt’ora non ci riesco.
«Cal.. io sono qui» era vero. Ci sarei stato. L’avrei aspettato come un coglione. Senza imparare niente dalle esperienze che avevo passato. Diciassette anni buttati al cesso. E altri ancora da buttare.
Quella notte rimanemmo vicini. Quella notte ci fecero da coperte singhiozzi e solitudine, insieme a tutte le maschere che ci avevano accompagnato in diciassette anni. Ci fecero compagnia segreti che non avremmo mai pronunciato.
«Mi piaci, Lukey» i tagli smisero di fare male."
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[Slash | Cake]
14.525 words

Le note della prima canzone gli riempirono le orecchie e sorrise, ad occhi chiusi. Era semplicemente così: la musica lo faceva sentire meglio. Anche se quelle canzoni gli strappavano il cuore in mille pezzi, anche se ogni volta che le ascoltava immaginava sempre il solito bellissimo volto, anche se apparentemente soffriva, si sentiva immediatamente più calmo e nel giro di un paio di canzoni si addormentava. Anche quella volta si addormentò.
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AU dove Luke è disperatamente innamorato del suo compagno di scuola A e non fa altro che creare playlist strappalacrime pensando a lui.
O forse semplicemente un'ode agli Amity Affliction e alla bella musica in generale.
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Luke/Ashton • high school!AU • 39k

A diciassette anni non sai cosa sia la morte e perché debba capitare proprio a lei. Non sai perché il destino abbia deciso di fare questo scherzo proprio a voi. Perché tu debba soffrire così.
A diciotto capisci che non si può più cambiare nulla, allora provi ad uscire di casa, ma tutto ti ricorda troppo lei.
A diciannove ricominci a vivere, ma sei ancora legato ai fantasmi del passato,tant’è che non riesci più a legarti a nessuno, perché ti sembra di tradirla, perché la ami ancora, anche se è morta.
Ashton ha diciannove anni ed è convinto che il tempo che guarisce ogni ferita sia un gran cazzata: lei è morta da due anni, ma lui non smette di sanguinare dentro.
E se fosse una persona a guarire ogni ferita? Se il tempo non c’entrasse proprio niente?
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«Non credo quanto possa interessarti la storia di un ragazzo depresso.»
«Oh, non credo che tu sia depresso. Non hai l’aria da depresso.»
«Allora devi essere una pessima osservatrice.»
«Hai l’aria da distrutto, a dir la verità, ma hai anche l’aria di uno che ne è uscito, da qualsiasi cosa tu fossi dentro. Hai un sacco di arie, in effetti.»

“Il mio nome è Calum Hood. Sono un acquario, mi piacciono i tramonti, le lunghe passeggiate sulla spiaggia e non ho nessun fottuto problema. ”