“Avevi detto che mi avresti ricambiata dieci volte di più… Invece mi hai aperto una voragine nel cuore dieci volte più dolorosa! Era questo che volevi… Stupido di un Kamina?”
Non faceva altro che fare incubi, ogni notte, il ricordo di quella battaglia continuava a tornarle in testa, anche senza volerlo. Il pensiero di averlo quasi perso la turbava ogni giorno, nonostante fosse ancora con lei, vivo. Le bastava saperlo per sorridere, ma appena la notte calava, l’incubo si ripresentava, sempre uguale, come se non volesse lasciarla in pace, come se volesse ricordarle che l’aveva quasi perso, ma infondo come poteva andarsene, senza ricambiare dieci volte di più?

Sette drabble per sette giorni della settimana
Che la lettura vi sia gradita
. -Lunedì [Nia]
-Martedì [KaminaKittan]
-Mercoledì [YokoNia]
-Giovedì [RossiuKinon]
-Venerdì [ViralSimon]
-Sabato [ReiteKiyoh]
-Domenica [Kamina]

Raccolta di Drabble KaminaViral.
Semplicemente, a beat (L)

Cento piccole storie, tra drabble e flashfic, per descrivere un rapporto. Una Bestia e un Comandante
[Partecipa alla One Hundred Prompt Challenge] [Partecipa alla ViralSimon week]
[ViralSimon, raccolta] [to Rota, with so much love]

Lo sai, Kamina? Sono andata avanti.
Ho continuato ad andare avanti, anche se non c’era più la tua schiena davanti a me.

Soffia il vento, muovendo i capelli leggeri come fronde d’ alberi stanchi.
L’anima volteggia assieme alla polvere del deserto – leggiadra, senza più peso ad ancorarla a terra.
Solo gli occhi sono fissi, immobili su un oggetto statico: un mantello e una spada che si ergono impavidi, a sfidare l’alto e luminoso sole.
Nel cielo, qualche nuvola di vapore bianco.
**[SECONDA classificata al contest indetto da Mayumi_san sul forum di EFP "Shakespears contest"]**

Le labbra si sfiorano appena, nel tentativo timido si sentire la presenza dell’altro, di sentirne il sapore, di sentirne l’essenza tiepida.
E quel sorriso spavaldo, dietro il quale si nasconde tutto un mondo, tutto un uomo, si mostra ancora sicuro ai tuoi occhi lucidi di commozione. E’ lui, non puoi che accettarlo così com’è.
[KaminaYoko piccina piccina ^^]

La Brigata Dai-Gurren sconfigge il Generale Supremo Adiane in una colossale battaglia in mare; Viral viene sbalzato lontano dal teatro di guerra assieme al suo Gunmen, e atterra su una spiaggia sabbiosa, dove a svegliarlo non sono ordini o rimproveri, ma lo sciabordio delle onde contro i relitti del suo Enki. Ferito e isolato dal mondo, l’uomo-bestia capisce quali siano state le sorti della battaglia e sfoga la sua rabbia urlando contro l’oceano turchese.
Il mattino dopo viene trovato esanime da una piccola donna di superficie che decide di salvarlo solo per non deturpare la sua splendida spiaggia con un cadavere in decomposizione, ma la convivenza non sarà né facile né pacifica.
La domanda “Che cosa sono gli esseri umani?” non è solo memore di scontri contro l’irriducibile Brigata, ma anche di una battaglia, molto più sottile, contro una piccola umana che ha deciso di vivere sola in superficie.

[Flashfic; YokoKamina]
Quelle dieci volte che lui le aveva promesso, ora le pesano. Sì, pesano come un'unica pallottola dritte al cuore e, che lei finga o meno davanti gli altri, non può rinnegare a se stessa una certa sofferenza.

Chi è il vero eroe? Chi sacrifica la propria vita o chi persiste e la mette a disposizione altrui?
Chi è il vero eroe? Chi muore ridendo o chi piange continuando a respirare?
Chi è il vero eroe? Chi scompare in un lampo di pura luce o chi sospira velocemente nell’ombra?
Ditemi: chi è il vero eroe?
[Raccolta di quattro drabble su pair diversi]
[PRIMA classificata al primo girone del "Tears contest arena" indetto da red Diablo nonché vincitrice della gara a coppia]

[Terza classificata al contest "Amore fraterno" indetto da Rota23 sul forum di EFP]
«Trovane una, Simon. Trovala.» ripete, puntando il dito verso il cielo. «Falla tua.»
«Ce ne sono troppe.» borbotta, con ovvietà. «E se la perdessi?»
A quel punto Kamina ghigna, piuttosto divertito. «Che razza di stella sarebbe, se non ti sapesse ritrovare?»

Ho combattuto per anni e anni. Ho visto morire Bestie, ho ucciso uomini, ho sterminato villaggi e bruciato case. Sono arrivato ad una e sola conclusione, alla fine: per quanto si possa gioire o dolere, siamo come fili d’erba strappati dal terreno dalla mano di un bimbo capriccioso e crudele.
Ognuno di noi, miseramente, perde la propria utilità nel momento stesso in cui muore, così come subito viene a sostituirsi la sua esile funzione dal germogliare di un altro seme fecondo; spostando gli occhi sull'erba verde, l'unico ostacolo di giallo deserto è la tua tomba.
Eppure dovrei sapere come muore un uomo, io stesso mi sono macchiato le mani più volte del vostro sangue.
**[QUARTA classificata al "Lost in Yaoiland contest - Yaoi Fanfiction"]**

Piccola e innocente fanfiction su Tengen Toppa Gurren Lagann nata per caso e sviluppata ancora di piu' per caso. Viral ingaggia una lotta contro Gurren Lagann, pilotato da qualcuno di sconosciuto. L'istinto della bestia sta per risvegliarsi in Viral! Ambientato in un momento non speficicato della seconda serie. Non aspettatevi grandi cose.

Il tuo Gurren è diventato un cimelio con gli anni, le eroiche imprese che gravavano sulle sue spalle arrugginite sono diventate fonte di un’ammirazione sconfinata, storia che non potrà mai essere eguagliata.
Eppure la polvere ricopre la macchina assassina, rendendo statica, priva di profondità, ogni sensazione tangibile, ogni ricordo conciliante, ogni parvenza di sentimento che poteva infondere con la sua rassicurante presenza.
[Viral/Simon, alla carissima wolvie]

Simon e Kamina fanno una gita al villaggio di Jhia: ovviamente saranno piuttosto inclini a fare ciò che è caldamente sconsigliato... Ma insomma: lo conoscete Kamina o no?
E come fa a stare tranquillo se si va nella misteriosa grotta dei pipistrelli, dove dodici anni prima è scomparso un uomo?
(tratto dal capitolo 1)
Ci avviamo. Ci accorgiamo presto che si tratta di una specie di labirinto.
Ad ogni bivio spegniamo i miei occhiali, così riusciamo a vedere la luce, che è sempre più intensa.
E io ho sempre più strizza.

Giunse a poggiarsi sull’acciottolato bianco l’ultimo passo lento. A quel punto, si fermò tutto – il respiro, lo sguardo, il cuore – mentre nel vento ballavano le foglie secche di Novembre.
[ViralSimon]

[Terza classificata al contest "Celtic chocolate tree" indetto da Marta86.]
Da solo in gelateria, Simon ripensa a Kamina, e il suo fratello, anche se ormai non c'è più, riuscirà a dargli la forza per dichiarare il suo amore a Nia, in un dialogo assurdo e, in realtà, inesistente.

Kamina/Yoko. Trovare un po' di intimità mentre si viaggia in mezzo al deserto è dura... e l'unica soluzione che Kamina e Yoko riescono ad inventarsi porta ad un risveglio "problematico". Erotico, comico.

Un colpo, due colpi, tre colpi.
Il tuo fucile spara proiettili luminosi, il tuo occhio non si stacca un solo secondo dall’obbiettivo prefissato.
Con una precisione terribile, impietosa, quasi inumana, colpisci il nemico. Una, due, tre volte. Senza mai fermarti, senza mai riposare le membra tese.
Non hai tempo. Il nemico avanza, non hai tempo per respirare, per pensare, per fare altro. Il fucile continua lo spietato massacro, e i Gurren nemici gravano a terra, sollevando polvere e sangue rosso.
[Nonsense]

Buio, caldo, ansimi, suoni umidi che si sovrappongono uno all’altro
[esperimento pOrn, KaminaKittan]

C'è qualcosa che vorreste durasse per sempre?
C'è un sogno in particolare che avete?

Attualmente in quel bar dove non volava neppure una mosca erano presenti solo due clienti.
Lui – che si stava dilettando a dare un paio di inermi colpetti a delle palle in avorio colorato – ed un altro individuo che gli dava le spalle seduto pigramente al bancone del bar. A interrompere quella lunga serata ci pensavano solo i suoi sbuffi silenziosi ad ogni triste tirata, e i suoni secchi e vivaci di palle che si scontravano tra loro in un gioco chiamato bizzarramente biliardo.
[Viral & Leeron] [non yaoi]
Scritta per l'iniziativa “un prompt al giorno” indetto da Fanworld

Con estrema circospezione Rossiu strisciò rasente la parete del corridoio, lanciando di quando in quando occhiate ansiose alla sua imboccatura, ovvero la sua meta finale; sinceratosi che nessun pericolo fosse in agguato alla sua sanità fisica, avanzò rapidamente, zampettando celere per qualche metro. Dopodiché si fermò nuovamente, controllando per la milionesima volta che la macchina fotografica che teneva tra le mani fosse ancora integra e non avesse subito danni.
Kami, ma perché diamine aveva accettato?
Buon VxS day *__*

AU Kamina/Yoko. Erotico, PWP “Io la chiamerei una fissazione...Un’ossessione, un fanatismo… di sicuro non un problema. Diciamo pure una religione”

Irriverente, gli domandò secco con le braccia conserte al petto.
-Cos’é? Un nuovo giochino sado- maso?-
Simon assunse un’espressione a dir poco scandalizzata, specialmente quando le labbra della Bestia si curvarono in un sorrisino non troppo innocuo.
-Certo che no, cretino! Oggi è il 25 di Dicembre, razza di bifolco che non sei altro! E’ il giorno di Natale! E io ora sono vestito da Babbo Natale!-

Non capiva, non capiva seriamente come era finito in una situazione del genere.
Schiacciato tra gli armadietti di metallo - freddi, ghiacciati – e quel corpo, bollente, della Bestia, il cui petto premeva contro il proprio glabro, magro e pallido con forza e insistenza.
Ma tutto quello poteva anche non essere un problema, in fin dei conti.
[ViralSimon]
[Leggermente PWP]

Apri gli occhi, muovendo i muscoli assopiti delle braccia perché il risveglio sia più concreto.
Scricchiolano le ossa, finalmente ritte in aria.
-Uhm mm…-
[ViralSimon, of course (L)]

Nei bui cunicoli dei sotterranei le vite di Kamina e Simon stanno per intrecciarsi in quello che diverrà il loro indissolubile legame fraterno. Una missing-moments che narra l'incontro dei due "fratelli", dedicata a tutti coloro che adorano questi due personaggi e il loro legame.

Non è facile, non è per nulla facile piegare la mente a formulare frasi di convenienza perché la parola o il semplice intento venga recepito come dolce e piacevole. Non da parte di chi quello stesso intento l’ha usato solo per spargere sangue a terra nei lunghi anni di guerra.
Sarebbe come chiedere ad uno zoppo di saltellare sul posto, o ad un muto di recitare un canto di letteratura – o anche ad un invalido di correre la maratona e non essere stanco dopo.
[A tutte voi che mi sopportate xD Specialmente a wolvie e alla mia Simon (L) Vi voglio troppo bene, signore mie]

Strinse i denti, con notevole violenza, attorno alla carne rosa del gluteo, chiudendo le labbra attorno alla pelle e succhiando voracemente.
Simon ebbe uno scatto che lo portò a girare la testa e a guardare davvero torvo Viral.
-Ahia!-
[ViralSimon, per il compleanno di Bella (L)]

[Quarta classificata al contest "Il minestrone della nonna" indetto da Lal Rouche e giudicato da My Pride]
Di mattina presto Kamina sveglia Simon per festeggiare un evento importante. Una fluff tenera e dolce sui due "fratellini" di Gurren Lagann.

Del come - ancora una volta – fosse finito tra le dita ferine di Viral non riusciva davvero a comprenderlo.
Delle semplici, cilindriche sbarre ghiacciate separavano la sua cella da quella dell’altro, il suo corpo da quello della Bestia. Come se davvero un simile e così patetico ostacolo avesse fermato la volontà di quell’animale.
[ViralSimon, of course (L)]
[Legata a "Non capiva"]

Raccolta di Double Drabble sui personaggi femminili della saga.
**Cap. Uno: Reite, vedi negli occhi dei tuoi figli l’unico motivo per tornare a sorridere ogni volta – come quando facevi con lui quando la sua voce cavernosa cercava di curvarsi ai sentimenti che provava per la sua donna – l’unico motivo per andare ancora avanti.
**Cap. Due:Se solo fossi capace di placare la frustrazione di una solitudine imperante allora la bonaccia potrebbe appiattire di nuovo questo vasto e immenso blu sconfinato lasciando vivere ogni creatura innocente.
[Leggermente Nonsense]

Dov’era la tua famiglia? Il tuo unico sogno Viral... Per un attimo avevi creduto di poterti accontentare di quell’ambigua sensazione di casa, con lui, sentendoti parte di una improponibile piccola famiglia disastrata. Si, ti bastava questo per sentirti già un po’ meglio... Ti bastava solo questo!

Dove aveva già visto quel ragazzino dall’aria stupida?
Dove aveva già incrociato quegli occhi scuri, piccoli ed estremamente attenti?
Erano così familiari, sicuramente conservava in qualche angolo remoto della sua memoria l’esatta identità di quel ragazzo.
Viral però non seppe rispondersi, o meglio non ne ebbe davvero il tempo.
-Buon giorno, fratellone!-
Nia, appena uscita dal cancello della scuola, con in mano ancora la sua cartelletta scura e sottile, gli era saltata addosso nel tentativo di imitare un abbraccio fraterno commuovente.
Ghignò l’uomo, nel pallido tentativo di un sorriso, ignorando allora ogni altra cosa che non fosse la sua sorellina più piccola.
Portò la mano sopra la sua testa, tra quei morbidi capelli bianchi che le arrivavano oltre le scapole – bellissimi.
-Salve, principessa! Come andiamo, oggi? La mattina è andata bene?-

Tre flash per spiegare l’evolversi del rapporto tra questi due beoti (L)(L)
Ghignava in maniera ferina, scoprendo i denti aguzzi al di sotto delle labbra sottili.
Era un riso pieno di scherno – di superiorità arrogante e per nulla pietosa – quello che normalmente la Bestia elargiva a chi gli rivolgeva la parola o il semplice sguardo.

Rendimi pazzo.
Rendimi una Bestia cieca.
Rendimi una furia che sconquassa, rendimi un mare in tempesta.
Toccami, toccami, toccami ancora.
Non fermarti, non stancarti mai di farlo.
[ViralSimon; Viral centric]

Forse morendo gloriandoti della morte di numerosi nemici.
Forse spirando dopo che si è fatto stragi di combattenti temibili, e il loro sangue sia stato versato sulla roccia nuda che compone la Terra.
Allora, si potrebbe dire di aver vissuto degnamente, com’è lecito ad ogni Eroe.

La purificazione del mondo, l’eliminazione di ogni singolo uomo, la stessa compiacenza nel vedere la felicità tingersi sul viso dell’amato Re Rasen… Inutili elementi di una trama dalle fondamenta fragili e dai risvolti banali.
La facilità con cui muoveva le mani senza trovare alcun ostacolo gli dava quasi la nausea.
[CytomanderViral]