Recensioni per
Una piccola via di Parigi
di pamina71
Bellissimo capitolo. Questo teso incontro di famiglia é molto verosimile. Marguerite dolce e premurosa... |
La rimpatriata è andata come ci aspettavamo, c'è il blocco aristocratico tout court di Louise-Helene e Genevieve che, non cede, e dipinge Andrè per quello che non è: un arrivista rampante. Bene fa Oscar a ribadire che ha potuto scegliere pagando dazio conducendo una vita difficile. Dietro le ostilità si cela anche un po' di invidia, secondo me, visto che titolo e patrimonio andranno ad una sorella (Oscar) vista l'assenza di figli maschi. Dopo le scaramucce si ritorna al caso e alla perizia di M.me Biheron. A presto! |
C'era da aspettarsi che l'incontro tra le figlie del generale si tramutasse in uno scontro aperto. Oscar non può certo vantare l'appoggio di tutte le sue sorelle. Non sembra comunque aver intenzione di cedere ai commenti aspri, anche se ormai è facile a lasciarsi innervosire , soprattutto quando qualcuno tocca André. |
Sapevo che l'odiosa Louise avrebbe colpito! Per tutto il capitolo sei roiscita a trasmettere davvero efficaciemente la tensione celata dietro l'apparente atmosfera festosa di una riunione familiare. .. e alla fine è scoppiata la bomba. Genevieve non è uno zuccherino, ma se non altro ha avuto il buon senso di tacere...Louise invece è davvero una serpe, probabilmente mossa anche dall'invidia e non solo dallo spirito della nobiltà dell'epoca. La sferzata finale di Oscar è la sua giusta punizione. Il finale avulso dal contesto di casa Jarjayes è una trovata originale e soprattutto lascia molti interrogativi e tanta curiosità...brava e a martedì! |
Il quadretto apparentemente idilliaco cela in realtà veleni ed incomprensioni, ma Oscar sa destreggiarsi bene! |
Da qualche capitolo aspettavo questo scioglimento, questa rassicurazione; e tu segui, giustamente e verosimilmente, la 'scuola di pensiero' che vuole André uomo del suo tempo (in realtà di tutti i tempi), capace di passare una notte con altre donne avendo però in cuore l'unica che poteva amare, la sua Oscar, che ora è davvero trionfalmente sua. Io adoro i tuoi capitoli più "erotici", perché sai dare ai momenti una sottile e intensa sensualità, senza indulgere in lunghezze (lo dico proprio perché conosco la lusinga della scena d'amore). Tu sai mettere un punto che permette di lasciare privacy a loro e di evocare tutto senza dire niente. |
A un, quindi la faccenda è chiara anche a loro! il momento in cui André "non osa pensarci", pregando in cuor suo che accada, è una prospettiva di felicità che mi intenerisce sempre, riferita a lui. per il carattere sereno e devoto, per il suo saper-fare, per la dolcezza e l'intelligenza, modi che hai di dipingerlo e che sento vicini alla mia idea di André, fanno di lui un 'buono' perfetto, non un supereroe ma una persona reale, che merita quella felicità. |
Mme bavardisson è la costante nei tre casi, mh. (Di più non zo) |
Quando ho iniziato a leggere, la sensazione è stata di assistere a una serie, una di quei gialli in cui la squadra si riunisce davanti agli indizi e riflette sul caso. e ribadisco che hai creato un vero e proprio format, unendo la suggestione del giallo alla nostra coppia e ai loro amici! Un marchio riconoscibile che qualifica il racconto e lo rende irripetibile e originale. Lo schema riassuntivo è utile a loro quanto alle lettrici sbandate come me. pellerey è la solita spina nel fianco... e il malore di Oscar mi fa pensare solo a una cosa. Incrocio le dita!! (Anche perché la sfiga di essere di nuovo in un caso pericoloso non gioca a favore di un'eventuale. .. ehm... Non lo dico!!) |
Capitolo forse interlocutorio, che però lascia qua e là qualche dato che credo si rivelerà importante in seguito: la strana patologia che affligge Madame Barvassidon (ulcera? gastrite?) e l'attività del medico del duca. Azzarderei a dire che questi non sia direttamente coinvolto, magari lo è qualche suo sottoposto (mi viene in mente a tal proposito un caso di cronaca nera d'epoca, incentrato su una ''simpatica'' signora che con le sue vittime faceva il sapone!!). Sospendo invece il giudizio sull'odioso Pellerey sia per non ripetermi sia per non trascendere in epiteti poco urbani, mentre ti dico che ho amato molto l'ultima parte, con quel ''ritrovarsi'' dolce e intimo, che tu narri piacevolmente senza eccessi rendendo gradevole ogni singola riga. Per imciso, sento molto affine alla mia visione del personaggio questa Oscar apparentemente decisa sul lavoro eppure tanto fragile e insicura nella vita privata. Non lo trovo un paradosso ma una contraddizione insita nel suo stesso essere contemporaneamente donna e soldato, in un'epoca molto rigida nelle sue separazioni. A questo punto, che altro dire...a martedì e scusa il ritardo. |
Pellerey evidentemente non è ancora stanco di collezionare figuracce! Continua a farsi dei film mentali (tipo quando pensa che Oscar in casa si vesta da donna!) e non ha ancora capito che non c'è trippa per gatti! Quasi quasi mi fa pena... |
Insolita questa Oscar in pantofole, anche se a riposo riesce comunque ad avere indizi preziosi per le indagini. |
Ciao! Un capitolo con, apparentemente, pochi progressi nelle indagini, per le quali occorre aspettare (loro il giorno dopo, noi una settimana dopo, vabbè va così...). |
Bellissima carrellata di personaggi ognuno con le sue caratteristiche peculiari.Infatti è veramente antipatico Pellerey, mentre é simpaticissimo l'elenco di ingredienti che solo un chimico come te poteva tirarci fuor. É splendido Andre nella rassicurazione a Oscar. Credo che non potesse trovare espressione migliore per chiudere il discorso in modo assolutamente definitivo. |
Sono belle e quiete quelle giornate in cui si ozia e ci si concede piccoli piaceri comuni che danno tanta soddidfazione. Certo loro non sono stati tutto il giorno con le mani in mano, ma una volta a casa hanno chiuso l'uscio a tutte le preoccupazioni: un bel bagno, una cenetta senza impegni e il calduccio del letto. A domani tutti i problemi e suppongo saranno tanti tra le indagini, le nuove tessere del mosaico, un ufficiale rampante e opportunista e il famoso ricevimento. A presto! |