Recensioni per
Una piccola via di Parigi
di pamina71

Questa storia ha ottenuto 481 recensioni.
Positive : 480
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
17/01/17, ore 17:16

Che bello questo capitolo!!! Ho sorriso tutto il tempo.
Il generale mi è piaciuto molto, l'atmosfera natalizia di cui il capitolo è impregnato è tangibilissima  e conferisce al tutto un'aria di serenità. Ormai ufficialmente Andrè è parte della grande famiglia ed è era ora, chiaro che questo comporterà una certa dose di invidie e gelosie e poi immagino ci sarà il futuro congnato da tenere sotto controllo, insomma "parenti serpenti" .
Un abraccio e al prossimo aggiornamento.

Recensore Master
15/01/17, ore 00:01

Non so perché, ma sentivo che Oscar non sarebbe stata così entusiasta dell'idea dell'Ammiraglio! Capisco il suo punto di vista, molto idealistico; André però, come tutti gli uomini è molto pragmatico, guarda la sostanza... e la sostanza è assicurare un futuro rispettabile ai suoi figli, a maggior ragione se Oscar fosse ora in attesa. Molto bella la scena in cui la passione prende il sopravvento sulle loro congetture ( e tra l'altro ci regali una Oscar deliziosamente sensuale), da brividi la visita a Madame Léonie (la follia umana, purtroppo, spesso non ha limiti)... e infine arriviamo alla convocazione del Generale. Ci dobbiamo preoccupare? Intanto che ci penso... a martedì (o qualche giorno dopo!)

Recensore Master
14/01/17, ore 16:23

Essere genitori....eh, che "attività" impegnativa ma tanto esaltante! Alcuni genitori, sarebbe meglio che non lo fossero (vedi la "Cianciulli" versione francese e settecentesca) ma Oscar e André lo saranno magnificamente! Sono curiosa di leggere il prossimo capitolo riguardo le novità (l'adozione di André) .....
Apprezzo tantissimo l'atmosfera semplice e familiare tra loro due!
Baci...
Sandra

Recensore Veterano
14/01/17, ore 09:57

Cara Pamina,
direi che il tuo capitolo capita “a fagiolo”. Questa mattina ho sgridato mia figlia, quindi mi sento particolarmente motivata a recensire un capitolo dal titolo “essere genitori”.
Il tuo è un bellissimo argomento di discussione che potrebbe trascendere benissimo dal contesto di questa storia.
Essere genitori è un "mestieraccio" che riunisce in sé tutto e il contrario di tutto. E’ un lavoro che accettiamo senza retribuzione, che non conosce vacanze né orari, che ci fa arrabbiare e discutere ma che ci regala momenti di gioia assoluta.
Tu, in questo capitolo, parli di diversi modi di affrontare questo incredibile lavoro.
Ci mostri due futuri genitori che si preoccupano in maniera responsabile di dare al figlio che verrà quei diritti di cui tutti gli esseri umani devono essere titolari, a prescindere dal loro ceto sociale e dalle loro possibilità economiche. Per Oscar e André la questione riguarda il loro contesto storico (contesto che comunque, in Italia, è rimasto tale fino ai giorni nostri), ma quante volte anche nel XXI secolo molti genitori si preoccupano di far vivere i loro figli in un mondo più giusto?
Ci hai fatto conoscere un genitore (una mamma) che invece si preoccupa in maniera morbosa della propria discendenza, accettando qualsiasi soluzione pur di proteggerla da un pericolo immaginario e inesistente.
Soluzione che sfocia nell'orrore più cupo e atroce che, tra l'altro, non conosce dispiacere nell'averlo compiuto.
E infine, affronti la preoccupazione più dolce e tenera di un genitore. Lasciare andare i propri figli, farli uscire dal nido, affidarli ad un'altra persona perché essi possano volare da soli.
È una bella prova, di fiducia...direi.
Carissima, dopo tutto questo parlare però la cosa più importante è che il tuo è un capitolo bellissimo, veramente. Forse il più bello, il più profondo.
Brava, brava, brava.
Un genitore indaffarato.
Mara

Recensore Master
14/01/17, ore 03:47

Cara Pamina,
Tu affermi che non è nelle tue intenzioni, con queste tue accurate ed eccellenti righe, fare campagne so-
ciali di sensibilizzazione delle coscienze, ma io, invece, ad ogni nuovo capitolo, sono sempre più convinta
del contrario. Hai dedicato questo 26° capitolo a quella grande realtà che è l' essere genitori e ci hai mo-
strato quattro diversi modi di esserlo: quello, ormai quasi certezza assoluta, della nostra adorata coppia,
quello di una pazza assassina, quello di un padre preoccupato per il futuro della sua numerosa prole e
infine, ma solo abbozzato, quello a noi ben noto del Generalissimo. Soltanto quattro delle infinite varian-
ti che offre l' immenso onore e onere dell' essere madri e padri. Però questa è fondamentalmente la sto-
ria di una ipotetica esistenza dei nostri due eroi unita a quella, certa ma retrodatata, delle crudeli impre-
se di una pazza criminale realmente esistita, e di essa in particolare ci si dovrebbe occupare. I nostri, si
sa, desidererebbero sposarsi e fare una vita "normale", con una Oscar lontana dalla divisa e un Andrè at-
tivamente impegnato in una carriera, e ora forse anche ricco ereditiero (purtroppo proprio adesso che si
sta avvicinando la Rivoluzione...), che li vedesse autonomi e responsabili genitori dei loro figli. La Bavar-
disson (o la Cianciulli) è una madre che ha imboccato, non sapremo mai se per malattia o per invidiosa
cattiveria, una strada senza ritorno, che l' ha trasformata in un "mostro". Una crudele realtà che spesso
si è verificata, interessando individui di ogni epoca e di ogni ceto sociale ed etnia. Quasi inutile scrivere
che il primo è il modo più giusto di affrontare maternità e paternità, mentre il secondo è un' evenienza
abominevole. Eppure la Bavardisson dichiara di aver fatto ogni cosa per il bene di suo figlio...
Ecco, anche il più grande dei beni o il più nobile dei sentimenti, se non "sorvegliati" a dovere, possono
trasformarsi in orrende realtà. Una inspiegabile metamorfosi sempre incombente a questo mondo.
E tu, cara Pamina, hai amabilmente voluto, e saputo, rammentarcelo.
Un affettuoso saluto

Recensore Master
12/01/17, ore 13:59

Davvero bello il modo in cui hai mostrato i vari modi di essere gemitori.
Andrè pronto a rinunciare alla sua identità per poter assicurare un buon futuro a suo figlio.
Madame Barvadisson ha un modo insano (a dir poco) e folle di essere genitore, ha ucciso nella convinzione di proteggere i suoi figli.
E il modo tenero con cui il padre di Maie si preoccupa per lei, Alain è un bravo ragazzo e lo dimostrerà.
Hai interrotto il capitolo sul più bello, cosa avrà da dire l generale ad Andrè?
Come sarà il suo essere genitore?
A martedì.
Anna

Recensore Master
12/01/17, ore 13:29

Come sempre hai scritto un capolavoro, la cianciulli e troppo inquietante, una serial killer donna e rara. Sempire piu bella la storia curiosa di sapere cosa fara e dira il generale

Recensore Veterano
11/01/17, ore 21:43

Il titolo la dice tutta, sembra che tutto sia correlato alla nuova, anche se non confermata, condizione di Oscar. Quando ero in attesa della mia bambina mi capitava che tutte le donne in cui mi imbattevo fossero incinta o che avessero da poco avuto bambini. Ora sembra quasi che tutto a lei parli di figli, madri e genitori. Chissà forse c'e una sorta di legge dell'attrazione di situazioni simili o complementari.
Un altro bel capitolo insomma, ormai ci vizi😉

Recensore Master
11/01/17, ore 20:34

Poveri Oscar e André! Stanno per diventare genitori e proprio ora tutti gli dicono quanto siano pesanti le responsabilità che ne derivano!
Mi piace sempre moltissimo il loro rapporto che é maturo. Tenera Oscar, pur nella sua essenzialità, a preoccuparsi del cognome di André.
Sono davvero una bella coppia affiatata. E mi é piaciuto molto quel piccolissimo gesto d'intimità di fronte alle sorelle. Vuol dire che i tempi sono maturi...

Recensore Master
11/01/17, ore 17:14

varie angolazioni per un punto focale.. Bambini in forse, bambini morti e bambini cresciuti.. Oltre che pene anche gioie. Comunque, la C. ebbe una infanzia orrida e una vita difficile, i tanti figli morti le fecero perdere la ragione .. Infatti finì in manicomio criminale. Te rendi tutto a perfezione. Ora manca il ballo e il processo .. La radde rationem si avvicina. A bienot Jane the Red Queen

Recensore Veterano
11/01/17, ore 11:08

Essere genitori dà senz'altro grattacapi ma la Sig.ra Bavardisson è uscita di senno sul serio, come del resto il personaggio reale. Quindi Andrè diventando nobile potrà chiedere la mano di Oscar... Sento profumo di fiori d'arancio e di discussioni attorno alla tavola imbandita. Almeno due sorelle saranno inorridite vista la scalata sociale del nipote della governante di casa. Non ci resta che attendere, a presto!

Recensore Junior
11/01/17, ore 10:39

A questo punto spero che il Generale frapponga qualche impedimento...altrimenti il racconto, temo, potrebbe finire a breve. Lo so, tutto finisce ma questa storia, se non trattasse in realtà un tema raccapricciante, sarebbe veramente incantevole....
Anzi per certi versi trovo che uno degli elementi di attrazione sia proprio il contrasto tra la pacatezza del rapporto tra O e A e la vicenda decisamente scabrosa da loro affrontata. Il tutto legato da uno stile narrativo estremamente sobrio, diretto ed efficace che si conviene perfettamente sia alla narrazione del nuovo ménage dei nostri amici sia a quella delle indagini. Però magari un piccolo sconvolgimento finale..... ;)

Recensore Master
11/01/17, ore 10:05

Quanti modi di essere genitori... Mi ha fatto molto riflettere questo capitolo e mi ha fatto ammettere una volta di più che ci sono infinite possibilità di esserlo, spesse volte imposte dalle circostanze. La decisione di accettare o meno la proposta di adozione da parte di André infatti non può non tenere conto della ricaduta che avrebbe sul piccolo che ancora deve nascere, la follia protettiva di M. Me Bavardisson probabilmente non sarebbe stata tale senza l'atroce dolore di troppe perdite, le paure dell'anziano padre di Marie non sarebbero tali in un contesto sociale differente... La mia piccolissima esperienza personale mi testimonia che le decisioni di cui non mi sono mai pentita sono quelle prese col cuore e niente altro ed è in questo modo che spero abbiano deciso Oscar ed André, riguardo al loro futuro. Molto bello, come sempre, così vivido e curato che mi è parso di "viverci". Un abbraccio e a presto.

Recensore Master
10/01/17, ore 23:51

Una standing ovation per lo zio ammiraglio! Già mi stava simpatico prima, adesso lo adoro! Ha avuto un'idea geniale! Adesso il generale non può più accampare scuse per impedire questo matrimonio!
Molto delicata l'attenzione di Oscar verso André riguardo alla perdita del cognome d'origine, ma lui, più pratico su certe questioni, mette prima di tutto il futuro della loro progenie. Giustamente. Ma Oscar non sembra darsi per vinta... e mi sa che la spunta anche!
Qui ci sono tre modi diversi di concepire l' "essere genitori": quello di André e di Oscar, che non sanno ancora se lo stanno per diventare davvero, quello malato della Bavardisson, quello semplice e pratico del padre di Marie, preoccupato per la virtù della figlia. Ma Oscar ha pensato proprio a tutto, prima di godersi le vacanze natalizie, anche a costringere Alain ad assumersi - come si dice- le proprie responsabilità. Ah, ha pure sistemato per le feste l'antipatico Pellerey!
Insomma, tutto sembra finalmente andare per il verso giusto... ma c'è il ballo di Capodanno che incombe!

Recensore Master
10/01/17, ore 19:23

Carissima bentornata con tanto tua bellissima storia ! È bello vedere i nostri amati afferrare il sogno di diventare presto genitori e André è dolcissimo , la proposta dell'Ammiraglio di essere adottato , è una notizia molto bella se non altro per dare un futuro più tranquillo al loro figlio
Adesso attendo la parola del Generale, ora non può più tirarsi indietro , questo matrimonio sa da fare!!
Bravissima cara Pamina tantissimi complimenti per la tua storia sempre più bella ora che si respira un'aria più serena dopo l'arresto di Madame Bravardisson . Mi hanno fatto venire i brividi le sue parole !!
Ti aspetto per il prossimo capitolo , insieme a Oscar e André per festeggiare insieme a loro.
Un bacio grande e con tanto affetto
Giusy