Recensioni per
Minuetto
di SherryVernet

Questa storia ha ottenuto 531 recensioni.
Positive : 531
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
13/09/16, ore 23:31

Ah, guarda, se si tratta di lettere d'amore a Milos io sono solo contenta - quell'isola è in cima alla lista dei posti che devo assolutamente vedere almeno una volta prima di morire - principalmente per via di Milo, ma anche per certe foto di spiagge con un'acqua così bella da far venire la sindrome di Stendhal, altro che faraglioni di Capri.

Milo piccolo pirata è un'immagine bellissima. Al solito, riccioli al vento e occhi lucenti, magari sorrisone con l'incisivo mancante e ginocchia sbucciate e via a saltare da uno scoglio all'altro, che se non si è agili come caprette a sei-otto anni come pretendi di arrivarci, alla velocità della luce?
Mi piace il fatto che parte del suo addestramento sia osservare la natura umana - c'è una sua logica di fondo, visto che è molto meglio conoscere ciò che devi proteggere e se un Saint deve difendere l'umanità è giusto che ne conosca tutte le sfumature, anche le ombre. La comprensione è un passo fondamentale, altrimenti si diventa come Shaka - o Hades, che di fronte alla fallacia dell'essere umano si scandalizzano e si irrigidiscono nella loro posizione di superiorità (chi più chi meno, ovvio), quando invece basta prenderla per ciò che è - un'imperfezione che lascia ampissimi margini di miglioramento.

Questo Milo bambino è magnifico e intrigante. Mi piace davvero molto come lo rendi. <3

JudithlovesJane

Recensore Veterano
13/09/16, ore 22:49

Ah, il tango. Che uno se l'aspetterebbe ad accompagnare una drabble d'amore e di danza tra le lenzuola, e invece no. 
E invece l'armonion suona per le ombre dei ricordi. E' coi suoi fantasmi e i suoi 'e se...?' e 'perché?' che Milo danza nella penombra delle colonne - inseguendo i battiti che saltano per la memoria improvvisa che colpisce alle spalle appena svolti l'angolo, perché magari quel libro Camus amava sfogliarlo, perché appoggiati a quella colonna si sono baciati in un giorno d'estate... Perché la mente è infame, fa emergere dettagli che provocano sofferenza anche nelle cose più piccole ed insignificanti e allora anche i mobili ti diventano nemici.
Death Mask avrebbe risolto vendicandosi. Ma Death Mask è morto.
E paradossalmente, Hyoga è tutto ciò che di Camus gli è rimasto.
Anche se il Cigno ha ucciso il suo maestro.
Anche se Camus si è lasciato morire per dare quell'ultima lezione che, forse, Milo pensava di aver già impartito, con quindici stilettate al corpo.
Ma indugiare nei ricordi non fa bene all'anima come un tango infinito non fa bene ai piedi e alle gambe. Ci si deve fermare, prima o poi - smettere di volteggiare e ricominciare a vivere.
Milo deve uscire dal vortice del tango e continuare per la sua strada. Senza cercare vendetta e senza rimuginare, o non riuscirà mai a superare il dolore.

Suonavo tantissimo come una terapista, mi rendo conto. Però la sensazione che lascia la drabble è questa. Un Milo che rimane imprigionato nei suoi stessi ricordi. Speriamo riesca ad uscirne.

JudithlovesJane

Recensore Veterano
13/09/16, ore 22:26

Sapevo che mi sarei divertita quando ho visto la combo dei personaggi. Arrivata alle avvertenze speciali - c'è Aiacos - mi sono già messa a ridere.

Poi mi hai scritto 'Shura che ballava' E SONO IMPAZZITA.
Devi sapere che io ho da qualche tempo l'immagine fissa di Shura che quando è alla Decima da solo e nessuno lo vede si mette la musica spagnola a palla e balla da solo. Ed è pure bravo, solo che si vergogna come una bestia e bisogna imbottirlo di alcol per farlo sciogliere in pubblico...
MA LA DISCO. GLI ANNI OTTANTA. LE SPALLINE IMBOTTITE. *MUORE RUMOROSAMENTE*

Ovvio che Rhada si lamentasse dei cocktail, lui probabilmente è un pessimo ballerino ed è perfetto così. Minos che fa lo scemo senza doversi nemmeno alzare dalla sedia. SAGA GELOSO DI AIOLOS. Ma cosa vuoi che faccia quel raggio di sole, Saga mio bello? Ma vattelo a prendere, se sei così possessivo! Ballaci insieme, requisisci il jukebox e metti un lento, che diamine! Un po' d'iniziativa!
SHAKA CHE SI TOGLIE I SENSI DA SOLO. *MUORE DI NUOVO*
Aiacos probabilmente spaccia. Così, tanto per provare l'ebbrezza dell'atto criminale. Povero Mu, starà rimpiangendo di averci fatto amicizia.
Dohko e Shion sono adorabili, punto. La coppia storica che balla il liscio in sagra, ecco cosa sono. <3
E GLI ALTRI TRE SUL CUBO CHE ANCHEGGIANO OMMIODDIO NON CE LA POSSO FARE *MUORE PER LA TERZA VOLTA*
Kanon re del cubo, comunque. Nessuno come lui. u_u

DATEMI ALTRI ANNI '80!
JudithlovesJane

Recensore Veterano
13/09/16, ore 22:13

Aldebaran merita tanto amore e dovremmo tutti volergli bene, per il semplice fatto che è il più buono di tutti. E' il gigante gentile di cui ognuno di noi ha bisogno nella vita. Quindi copriamolo di coccole e proteggiamolo dalle occhiatacce brutte e cattive di Camus, paranoico e vanitoso anche se non lo ammetterà mai!

Con Aphrodite non ha neanche senso arrabbiarsi, quello probabilmente si mantiene giovane con il veleno delle rose - e nemmeno con Aiolos, dopotutto quel ragazzo brilla di luce sua, cosa vuoi che gliene freghi dei capelli bianchi? Probabilmente nemmeno se ne accorgerebbe se li avesse! Quanto a Dohko e Shion, loro la fase di canizie naturale l'hanno già avuta, che non gli si rompa le scatole, poracci. 

Al 'mandarono Kanon in avanscoperta' sono morta dal ridere. Mi sono immaginata questi omoni cazzuti e fortissimi che mandano avanti uno di loro come si sacrifica un volontario per fare una domanda scomoda alla maestra. E Milo ride e se la gode, vecchia volpe.
Io comunque, se fossi in Camus, farei un controllino al ferro nel sangue, che magari è solo un po' anemico.

JudithlovesJane

Recensore Veterano
13/09/16, ore 21:56

*mugola* sono troppo teneri, non ce la faccio.
La cosa bellissima di questa terza parte non è tanto il soffermarsi sul fatto che anche a Milo stiano venendo i capelli bianchi (che poi, com'è che nessuno ha la sfiga del capello grigio topo? C'hanno tutte le fortune, loro?), quanto quel dettaglio di Camus che traccia il corpo dell'uomo che ama, riconoscendo i particolari familiari e scoprendone di nuovi - il segno del tempo passato separati - e come voglia imprimerseli nella mente, a recuperare il tempo perduto. E volerne donare di nuovi ancora, per suggellare un nuovo inizio.

Milo con le rughe per me è qualcosa di umanamente inconcepibile, è come chiedermi di immaginare cosa c'è oltre il confine ultimo dell'universo. La prenderò come una rughetta d'espressione, che mi è già più facile da comprendere.
Comunque le rughe a ventitrè anni... io mi farei prestare una crema idratante da Aphrodite. O anche da Saori, sia mai che.

JudithlovesJane

Recensore Veterano
13/09/16, ore 21:46

Dovremmo costituire un gruppo di "feticiste di capelli di Gold Saint anonime", io e te. Perché hanno tutti delle chiome disgustosamente perfette, al punto che mi spaventa pensare quanto tempo passino effettivamente a curarle.

Milo si è imparato a memoria il catalogo Pantone dei rossi, per imparare a descrivere i capelli di Camus. Sono sicura di non conoscere una mezza dozzina delle tonalità citate con tanta maestria dallo Scorpione - che comunque di rosso se ne intende, considerando Antares.
E quel 'bianco', buttato lì con nonchalance, come a dire 'toh, guarda, un nuovo colore', come se nulla fosse. C'è delicatezza e noncuranza, come se fosse normale ritrovarsi qualche ciuffo bianco, dopo un po'.

Non mi vergogno a dire che i capelli di Camus devono essere un gran bello spettacolo - e morbidi da far paura. Invidio tantissimo Milo per poterci passare le mani attraverso.

JudithlovesJane

P.s.: la Piaf! <3 <3

Recensore Veterano
13/09/16, ore 21:38

Oooh, ma quanto belli sono i contesti 'tornano-tutti-in-vita'? Che chissenefrega se sono biologicamente erratissimi, se Seiya e gli altri Bronze riescono a combattere anche dopo aver perso più di cinque litri di sangue ed uscirne vivi, cosa vuoi che sia far resuscitare i morti? E poi ce n'è bisogno, di gente felice, al Santuario. *__*

E la vita insieme, forse, chissà, finalmente imbastita di quotidianità e piccoli gesti invece che di battaglie e di atti eroici, che Milo osa prospettarsi in questo frammento ben si intona al valzer che ci proponi - mi stai facendo ampliare la mia cultura musicale, ti sono enormemente grata per questo - che profuma di Sachertorte e dei giardini di Schonbrunn in fiore.
Però la parte scientifica di me - che si scopre sempre nei dettagli, malefica - si chiede come mai Camus sfoggi già un capello bianco alla non così veneranda età di ventidue anni scarsi. Troppe preoccupazioni passate? Poche vitamine nella dieta? O morire tre volte ti fa incanutire prima?
Proseguo perplimendomi su questo punto.

JudithlovesJane

Recensore Veterano
13/09/16, ore 21:26

Eccola qua, la dolce e crudele pugnalata. Il Muro del Pianto - traduzione un po' poetica, forse inaccurata nel voler ficcare la citazione, ma decisamente più efficace di 'muro del lamento' - in tutta la sua ineluttabilità. Non lo nomini mai, ma noi sappiamo che è lì. Imperturbabile, imperturbato nei millenni, l'ultimo ostacolo da superare prima che ai mortali sia concessa la via degli déi, che però richiede un sacrificio immane. Dodici anime per un raggio di sole in una punta di freccia.

E c'è dolce nostalgia, negli ultimi pensieri di Milo. Sapere di aver già detto addio, di non avere conti in sospeso, perché tutte le persone che contano sono lì al tuo fianco e la fine giungerà nello stesso istante anche per loro. Ha vissuto la sua vita appieno - ma un ultimo istante di umanità vorrebbe poterselo concedere. L'ultimo ritornello di una canzone d'amore.
L'ispirazione per questo pezzo è Chopin, ma leggendolo ho sentito un'altra musica rimbombarmi in testa. Il Suonatore Jones di De Andrè, con quell'epitaffio che parla di una vita vissuta con ogni fibra di passione  -  finii con i campi alle ortiche,/finii con un flauto spezzato,/e un ridere rauco,/ricordi tanti/ e nemmeno un rimpianto. 
E in fondo era una danza pure quella, a modo suo.

JudithlovesJane

Recensore Veterano
13/09/16, ore 21:11

Massì, dai, facciamoci del male fino all'ultimo. 
Perché quello è tipo l'unico momento in tutto l'anime in cui vediamo Milo piangere, così per dire. E quel mezzo secondo in cui lo vediamo scivolato in ginocchio con la testa praticamente sulla pancia di Camus, quasi senza forze, credo abbia ucciso più di qualcuno nel fandom *indica il proprio cadavere in mezzo al mucchio*.

Camus è straordinariamente serafico, data la situazione. Ma in fondo credo non gli interessi se Milo lo sta strangolando, perché si sente già morto. Forse non si è mai sentito davvero vivo, in quelle ore di falso tradimento, un'opaca copia dell'Aquario appoggiata alla pelle. E quindi l'unica cosa che ha senso è cercare, con gli ultimi istanti di coscienza, di alleviare il dolore di chi vivo lo è ancora e soffre. Asciugare le lacrime di chi ha ancora la forza di piangere per lui, anche se non ne ha abbastanza nelle mani per mettere fine a quella farsa messa in piedi da Hades.
Sto già soffrendo per la coda. Mi pare giusto.

JudithlovesJane

Recensore Veterano
13/09/16, ore 19:23

Ah beh. AH BEH.
La combinazione "Shaka + Stronzaggine" è una garanzia. Nulla di ciò che è successo nel giardino degli alberi gemelli è stato improvvisato, perché un Vergine come lui non improvvisa MAI. Sapeva esattamente cosa fare, quali corde tirare, su quali punti deboli infierire. Forse non si aspettava di trovarsi di fronte proprio Saga, Shura e Camus - se desiderava sacrificarsi fin dall'inizio forse aveva preventivato la presenza di un Giudice Infernale o due, dato che gli Spectre di medio livello sono, per lui, poco più che mosche da spiattellare sul muro - ma ciò non gli ha impedito di colpire con la precisione di uno stiletto affilatissimo.
Saga dovrà vederlo morire - e dovrà veder morire Athena, che gli farà ancora più male - lo sa. Senza poter gridare, senza poter udire la voce rassicurante della dea, a dirgli che andrà tutto bene. Dovrà guardare suo fratello per la prima volta dopo tredici anni senza potergli rivolgere altro che un'occhiata.
Shura potrà solo parlare - parlare senza udire né cogliere risposte alle sue suppliche, una facoltà inutile quando si è circondati da spie e devi mantenere la facciata di traditore.
Camus potrà solo ascoltare - ascoltare ingiurie, voci sconvolte, richieste di sapere perché - dal suo allievo, dai suoi compagni, dall'uomo che un tempo l'avrebbe compreso con solo uno sguardo - e non poter rispondere. Né con la voce, né con gli occhi.

E' crudele, Shaka della Vergine. Ed è crudele il destino che unisce i Saint, divisi dalle circostanze e dal tradimento.
Il Sanctuary fa male alla salute, e soprattutto al plesso solare.

JudithlovesJane
 

Recensore Veterano
13/09/16, ore 18:59

*PIANGE*

Quella scena. Quella scena del Sanctuary mi uccide di feels, complice anche il brano in sottofondo - Aria of the Three è una pugnalata al cuore di bellezza e nessuno potrà mai convincermi del contrario.
Kanon che espia il suo peccato nel modo più straordinario - perché è creatura orgogliosa, il Drago del Mare, eppure subisce la peggiore delle umiliazioni, piegare il ginocchio di fronte ad un mortale e non reagire all'offesa fisica, per il semplice fatto che è ciò che dev'essere fatto.
Milo che si fa carnefice, sublime nella sua crudeltà verso il traditore primo - prima ancora di Saga - ma allo stesso tempo assolutore compassionevole, che comprende l'uomo di fronte a lui e non gli dona pietà - insopportabile per uomini così - ma riconoscimento, il rispetto guadagnato col sangue e il dolore, con cui lo Scorpione Celeste misura il valore del mondo. Con cui Milo comprende Kanon, ad un livello viscerale. 
Il dolore attraverso cui entrambi si comprendono, come anime affini, pur profondamente diverse.
E in tutto questo, Athena osserva, divinità distaccata, senza intervenire - sono cose da umani, queste, eppure... eppure dai mortali si può imparare. E sa, la Glaucopis, che Milo vedrà la nuova luce nel cuore del reietto.

L'ultima frase. Sento BROTP feels avvilupparmi in una morsa assassina. Chopin non aiuta, no no. Dannato adorabile polacco.

JudithlovesJane

Recensore Veterano
13/09/16, ore 18:37

Sto via dieci giorni e mi ritrovo con una marea di chicche su cui fangirlare. Preparati ad uno spam di recensioni, cara.

Da piccola mi avevano insegnato un proverbio: "sotto la pioggia, fame; sotto la neve, pane", per insegnarmi che quando nevica, i semi sono protetti dal gelo e la terra riceve acqua fresca in piccole quantità per un lungo periodo, fino alla primavera, meglio di qualunque sistema di irrigazione. 
E' una lezione che anche Camus deve imparare, per capire che il suo potere non è solo morte ed annullamento - lo Zero Assoluto che azzera l'entropia e ferma gli elettroni. Il suo freddo dev'essere rifugio e protezione, culla per nuove vite - o Athena non l'avrebbe voluto tra le sue fila. 

E sì, l'azzurro del ghiaccio è sublime, come lo è il cielo della tundra nelle estati senza tramonto, luce assoluta tanto quanto il freddo d'inverno. M'immagino quell'immenso, infinito candore da cui emerge, come una fiamma, il rosso dei capelli di un bimbo che ha lasciato il cuore più a Sud, in due occhi di cielo e mare che cerca di rivedere nel ghiaccio - forma diversa, stessa fonte.

Proseguo nel mio fangirling.
JudithlovesJane

Recensore Master
13/09/16, ore 12:25

E io sono qui che ghigno, ma ghigno MALE, ché sì, mi aspettavo di trovare Shura in scena - scusa il bisticcio; e sì, lo SO che il tango è ferocemente argentino e quell'altro è spagnolo che più spagnolo non si può - però questo tango triste e struggente e rende benissimo il trovarsi sospeso a metà di Milo dopo lo scontro alle Dodici Case.
Da un lato, SA che ha fatto bene, che Camus voleva che le cose finissero in una certa maniera, che c'era la salvezza di Athena in ballo; mica pizza e fichi.
Dall'altro, però, Milo sa che Hyoga l'ha fatto passare lui. Lo ha ripreso per i capelli. E allora i capelli rossi di Camus, sotto al ghiaccio in cui l'ha infilato Hyoga, assumono tutt'altro sapore, tutt'altro significato. E battono sul cuore, come fa la lingua sul dente (avvelenato) che duole.

Recensore Veterano
12/09/16, ore 22:09

Vero: questo tango è bellissimo e cala come una mannaia. Come questa drabble. Bellissima mannaia.

Recensore Veterano
12/09/16, ore 21:04

Ahahah, oddio è fantastico questo capitolo!
Non rotolo come con la sfida ad a cokpi di alcool, ma merita tantissimo!!! :D :D :D