Recensioni per
Minuetto
di SherryVernet

Questa storia ha ottenuto 531 recensioni.
Positive : 531
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano

Oooooooooooh Auld lang syne! *__* Quale pezzo migliore per un ballo di Capodanno?
Questa drabble delicata, malinconica e raffinatissima mi ha riempita di feels, tanto che non so cosa dirti. Ho un nodo in gola ed un groppone allo stomaco. Camus lo dice a Milo: in ogni caso, è solo un arrivederci. Quasi una profezia. Ma Milo è perso in contemplazione e forse non ascolta come dovrebbe.
Bella, bellissima. Rendi giustizia a questo brano meraviglioso!

Recensore Veterano
02/01/17, ore 20:51

In un posto sperduto come la Siberia è abbastanza facile affidarsi più a qualcosa di tangibile ed immediato - tipo le stelle, il guaritore o il prete - se c'è. E magari pure alla vodka, già che ci siamo.
L'addestramento da spia non aiuta a credere in qualcosa, nemmeno nell'immediato - se Milo impara a dubitare, Camus impara a non prendere niente e nessuno per buono... e per di più, lì dove vive il Natale non cade neanche nel giorno che gli avevano insegnato, se non ci si può affidare neanche a quella certezza...!

Bellissima l'immagine della madre che brilla più della cattedrale, quasi l'unico ricordo associabile a qualcosa di rituale per il piccolo Aquario. Se poi aveva i capelli rossi come quelli di lui, dev'essere stato davvero uno spettacolo...

JudithlovesJane

Recensore Veterano
02/01/17, ore 18:26

Bello bello anche questo passo di Camus, che sembra sospeso fra un mondo remoto, dove nessuno si cura di che cosa si creda ( e che allora è un miscurotto eclettico), ed un ricordo che dovrebbe essere dolce e domestico ma a me pare più inquietante. Torna la mamma di Camus, che, invece di portare il figlioletto alla messa di Natale, lo porta (sempre la notte di Natale) a contemplare una tomba per imparare la morte, la guerra, l'esilio. Hai detto niente! Sarà anche fulgida, questa madre, nel ricordo, fra le candele, ma è assai poco materna. Ed ha tutta l'aria d'aver avuto le mani in pasta. Voglio saperne di più, di questa donna!
Bellissimo che Camus, in Siberia, continui ad avere la sensazione che Natale sia nel giorno sbagliato.

Recensore Master
02/01/17, ore 16:58

Ave atque vale a Camus.. Drabble fantastica che evidenzia il sentimento di sospensione e straniamento.. Lionheart in quel di Rouen ci piace assai come il Natale sfalsato... A biennot. PS facciamo un Don perignom per i lieti brindisi? @_@

Recensore Master
02/01/17, ore 10:47

Ogni volta che spunta fuori il Camus francese io vado in brodo di giuggiole: Non sono mai stata in Francia e la Bretagna è con tutta probabilità la Regione che più mi affascina. Mi piace tanto il Ban che incoraggia Camus a conoscere i culti, come un bravo 007 che studia il suo entourage per portare a termine la missione. Oh, come diventa strano a questo punto il ricordo della mamma circondata dalla fulgida luce delle candele, come quegli angeli in cui Camus non crede. Sì, la fede è argomento spinoso in quel di Saint Seiya...mettici in più i casini del Kuru, e vedi il pasticcio che ne esce fuori. E non lo puoi neanche mangiare :( p.s. Perché il mio cervellino bacato è convinto che Ban sia ebreo?? p.s del p.s. Come sarebbe a dire che ti sei persa la Marcia??? E il Libiam negli alti calici??? E i ballerini, che quest'anno per la prima volta li hanno fatti danzare in mezzo al pubblico??? Ma cooooomeeee??? TT_TT

Recensore Master
01/01/17, ore 12:29

Sto qua che aspetto cominci il concerto di capodanno e mi sta venendo voglia di dolciumi greci. Come se ieri sera non avessi mangiato per un esercito. Gregorio che da al Milino la barchetta da decorare è da premio Unicef per i servizi resi all' infanzia, sappilo. Che strano deve essere per l'esercito di Atena guardare dall'esterno i riti dei comuni mortali, loro che dopotutto tra gli uomini ci sono nati. Chissà il senso di distaccamento, se fa male o imparano a sopportarlo. Facciamo così, nel post Hades dovrebbero decisamente osservare tutte le feste comandate come si deve. Immaginati solo la cucina di Alde alla vigilia, con tutto quel mescolarsi di ricette ad ogni angolo del mondo. ... E niente, torno ad abbuffata. Ci risentiamo quando ho finito di fluttuare causa pancia gonfia come una mongolfiera. Bye :-)

Recensore Veterano
01/01/17, ore 01:22

Uuuuh, il Natale! *____*
Nonostante abbia superato da mo' la soglia della maggiore età, sono ancora pienamente nella fase 'periodo natalizio = umore alle stelle h24' e ho totale dominio nella decorazione dell'albero - ah, e sfranteco le pelotas a tutta la casa da metà novembre in poi con le canzoni a tema...

In realtà avrebbe anche senso per Milo e Sargas non credere alla divinità del Natale - sono devoti e protettori di Atena, e Sargas li ha visti nascere, i suddetti déi, se ho capito bene il prologo de 'La Rosa dei Venti'. Milo poi dubita per principio (lo capisco) e non sarà certo il suo maestro a dirgli di smettere. La capacità di dubitare può sempre tornare utile... il futuro insegna!
Però i riti del Natale sono belli, ammettiamolo. E nonostante tutto osservarli è pur sempre piacevole - se tutti sono di buon umore, a meno di non essere il Grinch, viene da sorridere un po' anche a te.
E poi arriva Gregorios, che di certe panzane non ne vuol sentire, a coinvongerli - per lo stesso principio per cui l'italiano medio magari non pratica mai ma alla messa di mezzanotte non manca mai, anche i greci sono ortodossi indipendentemente da tutto il resto. u_u
In ogni caso, chi può dire di no ai dolcetti alle mandorle? <3

Buon anno, carissima!
JudithlovesJane

Recensore Veterano
31/12/16, ore 18:21

Incantevole, questa drabble natalizia. Davvero incantevole!
I kourabiédes sembrano una scelta azzeccatissima: grecissimi e allo stesso tempo piccole cose straniere, un poco come questi due, maestro e allievo, che appartengono un po' ad un altro mondo. Probabilmente però anche nell'altro mondo dubitano: hanno l'isolamento dei razionali, che non possono mai partecipare ai riti, ma li osservano con anelante curiosità. Bellissimo che tu ci faccia incontrare di nuovo il vecchio Gregorios, che tratta sia Milo sia Sargas come bambini! :D

Recensore Master
31/12/16, ore 17:24

Passo molto molto bello, perdona la mia iperbole,che mostra diffidenza e straniamento.. Uno per istinto e altro per esperienze ma poi un pescatore reca gli omaggi del natale greco.. Magia che poi si ripete anno per anno. Un abbraccio e buon 2017 a Te e DM..🍹💚

Recensore Veterano
27/12/16, ore 18:31

Il ritorno in vita dei Gold è un topos: di solito è introdotto fuori scena e pouf! sono tutti di nuovo lì. Tu no: tu ci dai l'attimo, i primi pensieri, lo smarrimento di essere di nuovo lì. Lo fai qui come altrove (a proposito, avanza? l'attesa è fremente, sappilo!). Il risveglio è una buona analogia, anche perché secondo la tua cronologia è stata una morte breve, lunga più o meno come una dormita. Dopo averci dormito su le cose spesso cambiano forma, il nostro giudizio si fa più chiaro... ed ecco che Camus, fuori dalla corsa contro il tempo della battaglia, prova vergogna per quello che aveva dovuto fare, che era giusto. Non se ne pente, no, ché sa di aver fatto la cosa giusta, ma la vergogna resta comunque. Finché Milo non gli sorride, con il suo sorriso solito, dalla vita precedente. E qui io mi figuro un Camus che ne ha combinate di ogni e Milo che è finito sempre col perdonarlo. <3

Recensore Master
27/12/16, ore 18:25

Questi sono i giorni in cui non sai letteralmente cosa devi fare: Natale è passato ma c'è ancora Capodanno e ti ritrovi in quel famoso stato mentale che si riassume semplicemente con un bel BOH. Penso che i nostri, appena tornati in vita, si possano collocare in questa categoria XD Almeno ci sono i sorrisi a tranquillizzare: quello di Milo specialmente, che sa di amore e perdono, che chiede scusa e scusa a sua volta. Già nella Rosa dei Venti ci avevi dato un assaggio del ritorno dei Goldies e ritengo questa drabble un ingrandimento perfetto della scena. Inutile dire che vorrei anche un focus sulla prima notte insieme post resurrezione dei due ciccinni, ma sono dettagli. Dai dai che con un po' di fortuna a San Silvestro ci arriviamo senza scoppiare a causa del cibo. Bye :-)

Recensore Veterano
26/12/16, ore 22:17

Quando ci si sveglia da un incubo, o dopo una dormita troppo lunga, si è intontiti: non si capisce se è quella la realtà o ciò che si è visto prima, si fatica a riconoscere il luogo in cui ci si trova (io una volta ho fatto fatica a ricordare da che lato del letto ero girata), le palpebre non ne vogliono sapere di aprirsi decentemente...
Il ritorno dalla morte non è molto diverso, per Camus. Fin dove ciò che ha vissuto è stato realtà, e quanto illusione? E' morto sul serio? Ha indossato una Surplice? Si è svegliato davvero?
...E' Milo quello sopra di lui che gli sorride nonostante tutto il casino che ha combinato?
Dev'essere bello svegliarsi dopo tante disavventure con un sorriso di perdono da parte sua! *___*

JudithlovesJane

Recensore Veterano
25/12/16, ore 18:31

E io arrivo in ritardo scandaloso perché non mi ero accorta di non aver letto l'ultimo capitolo... -.-

E dopo il sorriso di ognuno, arrivano i sorrisi reciproci - quelli che ci si rivolge l'un l'altro, che li si veda oppure no. Perché a volte va bene anche immaginare che l'altra persona sorrida pensando a te, pur dall'altra parte del mondo.
Camus indovinava l'origine dei sorrisi di Milo solo più tardi, perché tutto sommato Milo sa tenere i suoi segreti. E il nostro Scorpione legge i pensieri di Camus nei suoi sorrisi - e chissà cosa deve aver pensato, a sapere che Camus è morto sorridendo.
Anche alla fine, nel loro ultimo momento, hanno sorriso - si sono sorrisi - per l'ultimo atto di speranza. *va a recuperare la salute mentale sotto le coperte*

JudithlovesJane

Recensore Junior
23/12/16, ore 21:42

Ecco, lo sapevo T.T
Dopo tanti momenti di assenza, dopo tante separazioni, possono essere insieme almeno nel momento più estremo. Per due persone che hanno condiviso tutto, un legame, una vita, una causa, non si potrebbe chiedere una morte migliore.
Troppi sorrisi sono andati persi, ma questa volta no. Ed è anche un sollievo, in un certo senso, perchè quando si è in guerra è molto più automatico credere che uno dei due dovrà piangere l'altro (cosa che, ahimè, è già successa) Ma almeno stavolta...
In quel sorriso ci hai messo tutto: la consapevolezza di aver compiuto il proprio dovere, la fierezza di star dando la vita per una causa, la speranza che nulla sarà vano, la serenità dell'accettazione di un ultimo sacrificio, insieme, dopo il qualche, finalmente, non ci saranno più né lacrime né assenze.
Bellissimo.
Ti mando un abbraccio forte e ti auguro buone feste e buona caccia ai doni! :)

Recensore Master
23/12/16, ore 20:27

One sintetica e superba che rimanda alla loro fanciullezza, ai sorrisi scambiati senza posa da bambini e quelle delle assenze, non visti ma sognati e immaginati .. Un minuetto delle assenze ( Have you ever listen il minuetto delle dame gialle di Boccherini?) e delle perdute occasioni E poi eccoci dinanzi al muro del pianto,rievocato .. Mi sono commossa sappiatelo Te e DM a cui auguro happy XMAS