Recensioni per
Minuetto
di SherryVernet

Questa storia ha ottenuto 531 recensioni.
Positive : 531
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/03/17, ore 22:41

Ma che meraviglia questo contrappunto colorato, profumato, e vivido, tutto colori caldi e avvolgenti al momento d'infanzia bianco e grigio di Camus. Lì c'era la pioggia, qui il sole di Grecia. Lì il padre era assente, qui la madre va e viene. Quasi un chiasmo.
È tenero, affettuoso, che la madre di Milo sia soltanto "Mamma", nei suoi ricordi. E non so se sia adorabile o inquietante che per Milo l'odore "di mamma" sia l'odore del sangue!

Recensore Veterano
14/03/17, ore 21:03

Oooooh! Che bellezza! Che sprazzo di madreperla in mezzo alla sabbia, questa drabble! *___*

I ricordi sbiadiscono, soprattutto quelli più lontani, quando l'età e l'esperienza tolgono spensieratezza e magia agli eventi dell'infanzia. Ma i ricordi di fanciullezza di Milo brillano più intensi, come solo con il sole estivo sotto a certi paralleli è possibile.
Il papà di Milo è un personaggio di cui vorrei sapere di più, foss'anche per la barba dai riflessi rossi (<3), il suo odore di libri, la sua voce da cantastorie - del ciclo arturiano? 
E la madre, che va e viene come la marea, con il sentore di sangue che per Milo è tanto familiare da essere quasi un segno del destino. Una scorpioncina anche lei?

Un the ristoratore?
JudithlovesJane

Recensore Veterano
13/03/17, ore 22:29

Questo capitolo è bellissimo. Si sente la pioggia che batte, l'acqua che scroscia. La violenza del temporale sa di presagio, ma Camus non lo vede. Perché i bambini hanno uno sguardo innocente e il mondo al massimo è una promessa o una meraviglia, non un presagio.E questo bambino aggiunge incanto all'incanto, fa cadere la neve.
Lo dicevo io che la mamma di Camus aveva una fermezza quasi militare! deduco, dalla sua domanda al telefono, che anche Armand sia della cumpa. Chi li cerca? perché? è il Santuario? O è qualcun altro?
E poi: ma Armand come Athos? *__*

Recensore Veterano
13/03/17, ore 21:33

Aaaah, ma quindi Camus è figlio d'arte! Bello bello, mi piace! *__*

La Normandia non è sofisticata, 'signorina' come Parigi. Quindi neanche la pioggia è gentile - è una mitragliata d'acqua gelida, coi tuoni a far da cannoni. Tutto il panorama è grigio, freddo, acciaio. E Camus, fiammella rossa alla finestra, guarda il cielo, incantato dalle gocce che corrono sul vetro della finestra - dopotutto, quale bambino non ha tifato per le gocce di pioggia sul finestrino dell'auto durante i viaggi?
Un pomeriggio tranquillo disturbato da un telefono che è un presagio - il papà Armand che cerca di avvisare la famiglia per un pericolo che si avvicina, un pericolo da cui nascondersi il prima possibile.
Ma Camus è un bambino, è assorto in altri mondi, non conosce i lati oscuri del mondo. E in un gesto innocuo trasforma l'acqua in neve, che cambia tutte le atmosfere, con la sua capacità di attutire ogni rumore semplicemente cadendo.

*passa aspirine preventive*
JudithlovesJane

Recensore Veterano
12/03/17, ore 12:35

*soffre al suono di ogni goccia di sangue che cade dai polsi di Milo*

Momento speciale, quello dei Gold che donano il sangue per le Cloth di Bronzo. Un passaggio di consegne, un riconoscimento del valore di questi pulcini che sono riusciti dove loro, le aquile, sarebbero dovuti arrivare. Ma se per Aiolia, Shaka, Mu o Dohko (basandoci sul manga) non è nient'altro che questo, un gesto di gratitudine e solidarietà verso dei compagni, per Milo è molto di più.
E' l'ultimo atto d'amore per Camus. Un 'la tua morte non sarà vana, mi prenderò cura io di Hyoga', detto con i gesti. Concedendo a Cigno, aggrappata agli ultimi scampoli di vita con istinto animale, cocciuta e rabbiosa come solo un cigno sa essere (tanto belli ed eleganti, ma rognosi come pochi, i cigni!), il proprio sangue e le proprie lacrime, Milo compie un sacrificio, come una libagione sulla tomba dell'amato. 

Scorpione piange con il suo protetto. Perché sente anche lei il suo dolore. Aquario, algida, aspetta. Forse che il Cigno si faccia da parte per concederle di coprire il suo pulcino.

JudithlovesJane

Recensore Veterano
11/03/17, ore 23:20

Mi hai sorpresa, nel miglior modo possibile: non mi aspettavo che il Cigno prendesse la scena, ma col senno di poi mi sembra quasi inevitabile ed una scelta giustissima.
Il sangue sulle armature lo avevi introdotto già nei movimenti di Scorpio e Aquarius. Qui Milo ne versa a fiotti, per resuscitare l'armatura di Hyoga. E il Cigno è vorace, divora, non ha gratitudine. Forse è un riflesso (capovolto?) più oscuro del suo portatore. In fondo, anche Hyoga messo alle strette ha ucciso quello che l'ha amato come un padre. Tutta la vicenda è stata uno stillicidio. Bellissimo, eh. Come sono bellissime quelle prime due righe. Ci fai sentire il tonfo doloroso delle gocce di sangue sull'armatura ridotta quasi in polvere.

Recensore Master
11/03/17, ore 21:36

I litri di sangue kurumadiano penso ce li ricordiamo tutti quanti. La scena in cui i Goldies danno il sangue alle armature dei bronzini, e quindi un po' (tanto) anche alle loro anime, diciamocelo, la rammento come estremamente tragica e poetica: si è felici quando si può riparare, ma non lo si è per il prezzo pagato per la crepa rimessa a nuovo. Il prezzo di Milo è l'essere amato, e cosa c'è di peggio? Lo fa perché a Camus deve anni d'amore, anni che gli ripassano nella mente goccia goccia come il sangue sullo splendido Cigno, che, anche lui, ha esalato il suo ultimo canto. Il dolore che accomuna lui e Hyoga comunque è senza ragione, l'ho sempre pensato. E niente, dopo questa ho bisogno di shot comiche. Il DM interiore c'è ancora vero? Sennò lo sai, io aspetto ancora la Capra... p.s. ti prego scrivi qualcosa di divertente, che il nuovo orario di lezioni mi sta uccidendo e non ho cinque minuti di tempo per continuare LSNC...voglio piangere!

Recensore Master
11/03/17, ore 20:21
Cap. 131:

Il sangue è caldo, denso, viscoso.
Il sangue non va bene, per due come loro. Che imparano a studiarsi, a conoscersi, un po' come in quei matrimoni combinati tra giovanissimi, dove il fidanzato e la fidanzata si annusano, come cani che si incontrano per la prima volta al parco e cercano di cpaire, tramite l'istinto ed una coda che sventola a mo' di bandiera - o di cartina tornasole - se dell'altro ci si può fidare.
Il sangue no, non va bene per loro due, ma un po' di sangue va sempre versato, quando un uomo prende una donna per la prima volta. E poco importa che quel sangue non appartenga a lei; è lei che ne viene toccata - sporcata; è a lei che appartiene ed è tramite lui, che lei - bellissima, algida, indifferente - lo riceve.
Lui la fa sua. Per poi tornare da quell'altro.
Perché come Santo, Camus appartiene ad Aquarius; come uomo, a Milo.

Recensore Master
11/03/17, ore 20:17

Che a pensarci, le armature abbisognano di una trasfusione di sangue, per essere riparate. Un po' quello che accade al vampiro, per mantenersi in salute. Sono predatori, dunque; e dei più terribili, di quelli che ti si avvicinano piano piano, con l'aspetto innocuo di chi no, non ha i denti, come potrebbe mai nuocerti?
E invece, ti nuoce.
E invece, ti si attacca addosso come l'odore della rena bagnata.
E invece, si ciuccia il tuo sangue, con quella voracità della sanguisuga che si gonfia goccia a goccia, e che sembra quasi dire "Ancora, ancora, ancora!!".

Recensore Veterano
08/03/17, ore 23:26

Ben ritrovata, cara! Ed è un ritorno in grande stile. Sono andata ad ascoltare il valzer (comunque, avevi ragione: Deezer è la svolta!). Leggero, frizzante, ritmato. Ma ha anche dei passaggi più cupi. O meditativi. Sempre leggiadri. Qui è un po' così. Incantevole il tacito accordo fra Milo ed Aquarius. Milo, che sa essere irriverente, ma quando è importante è rispettoso. Aquarius merita rispetto: protegge Camus, è un'estensione di lui, glielo riporta. E Aquarius, a sua volta, rispetta e apprezza anche quest'altro ragazzino, che non è il suo ma le ronza intorno. Così come rispetta la parola data, almeno finché può. Non solo hai reso quest'armatura viva, ma le hai dato anche una personalità articolata, l'hai fatta crescere e l'hai inserita credibilmente in questa relazione. Il finale, dal suo punto di vista, va a segno. In pieno centro.

Prenditi tutto il tempo che occorre. Forza e coraggio!

Recensore Master
08/03/17, ore 16:20

Il dialogo che esiste tra armatura e Cavaliere è una cosa che dall'anime più che altro la deduciamo, casini con Sagitter a parte XD Di generazioni Aquarius ne ha viste tante, e tutte se l'è portate addosso. Tutte ha dovute lasciarle tra le braccia della Morte ma questa, oh, questa è speciale. C'è un bimbo pungente che la prega, che impara a volerle bene. Forse a tutto questo amore Aquarius non ci è avvezza. Eppure impara a cercarlo, le diventa indispensabile come al suo protetto. E per tutte queste ragioni. L'ultima frase mi ha uccisa. Un' armatura può piangere ma non può esternare sentimenti. Non può sfogare il dolore come facciamo noi esseri fatti di carne...E non può ascendere le scale per andare a consolare, almeno a provare a dividere il dolore con qualcuno. Buona festa della donna cara!

Recensore Veterano
08/03/17, ore 15:15

Lo senti, il mio cuoricino che fa crack, a leggere questa drabble?
Questo rapporto incrociato, del Santo con l'Armatura dell'altro, è di incredibile tenerezza. Milo e Aquario si rispettano, uniti nell'amore per Camus - Milo rispetta l'Armatura, le affida la salute di colui che ama; Aquario apprezza quel ragazzino tagliente che riesce a scaldare il cuore del suo protetto.
E quindi va bene, si stringe il tacito accordo. Quando io non posso esserci, proteggilo tu. Riportalo a casa. Grazie per averlo salvato anche stavolta.

Ma Aquario non è riuscita a salvare Camus dalla battaglia in casa propria. E non ha la forza - o forse il coraggio? - di ripercorrere all'indietro le scale per consegnare a Milo un cadavere. La prova schiacciante di una promessa non mantenuta.

Non posso far altro che crogiolarmi nel mio dolore, dopo questo aggiornamento. *allunga the e poi torna sotto le coperte*
JudithlovesJane

Recensore Master
08/03/17, ore 14:34

Ave atque vale cara S. Abbiamo sentito la vs. Mancanza.. Regali e splendidi i passi sulle dorate armature, le attese e i ritorni, lacrime e preghiere fino al grande buio.. Bello as usual, Vi auguriamo buon 8 marzo, notando come le mimose siano dorate senza raggiungere il sulfereo splendore delle amate Cloth..un inchino Jane Queen imperatrix

Recensore Master
08/03/17, ore 13:17

La ferraglia ti dà soddisfazione. A farla parlare, dico; così da scoprire un altro punto di vista. Ché ci sono loro, a prendere le botte assieme ai Santi di Athena. Come si chiamino, e di quale metallo siano composte, è secondario. Loro scendono sul campo di battaglia, corpo a corpo coi Santi. Ed è a loro che ci si raccomanda. Che li proteggano, che li aiutino, che li difendano. Non è a questo, che serve una corazza, dopo tutto?
E sì, se mi fossi trovata nei panni di Milo, anche io avrei chiesto alla corazza del mio uomo di proteggerlo. Come se fosse il santino che si piazza sul parabrezza, una sorta di "Ovunque proteggimi" tagliato su misura per la persona. Ché l'Armatura ha una sua volontà, sissignore: chiedilo a Cancer e poi vediamo cosa ne esce fuori. E quindi, sì, ci sta rivolgersi a qualcosa di senziente, ma che non può parlare, non può risponderti, se non coi fatti.
E quindi Aquarius ha protetto Camus, fino a quando ha potuto, ché compiranno anche i miracoli, queste armature addosso ai Santi, ma non sono onnipotenti; e quando un francese testardo diventa testardo, c'è poco da fare, se non, a malincuore, rompere un giuramento.

Recensore Master
21/02/17, ore 19:46
Cap. 131:

Oh, l'algida Aquarius.
Così fredda all'apparenza, e poi non lo è per niente.
Cerca cuori caldi, la gelida Anfora: per ammirarli, per guidarli, per protegerli...e riportarli al sole e all'amore, infine!
Camus che chiede scusa per aver insozzato col sangue cotanto metallo prezioso è... boh, è qualcosa di struggente, terribile, potente.
Sessione finita, finalmente!
Vado a dormire e chissà che riesca a riprendere a scrivere!
Tu continua coi discorsi sulle armature che io intanto sto qua a sciogliermi, tranquilla.
Bye!
<3