Recensioni per
Minuetto
di SherryVernet

Questa storia ha ottenuto 531 recensioni.
Positive : 531
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/01/17, ore 19:49

Quando si ha la persona amata fra le braccia, stare a guardare il cielo è più una perdita di tempo che altro.
A cosa servono, a Camus e Milo, le profezie delle alte sfere? Tanto lo sanno: polvere siamo, polvere ritorneremo.
Meglio allora prendere la polvere delle stelle e infilarla con le mani nei capelli dell'amante; scrutare i movimenti degli astri riflessi negli occhi di colui che sta qui, giù sulla terra, vicino al cuore.
Mistici e carnali assieme, questi Cavalieri di Atena.
Valli tu a capire...

p.s. forza e coraggio per il freddo! Godiamocelo prima che torni la sempre troppo lunga estate -.-
p.s. del p.s. già sono ai ferri corti con la sessione invernale, figuriamoci quando arriverà quella estiva -.-"

Recensore Veterano
21/01/17, ore 20:48

Effettivamente ci vuole una fede direi cieca per non lasciarsi prendere dal bisogno morboso di conoscere e ignorare i segni delle stelle - per chi ci crede, si ha paura di perdere un annuncio, un dettaglio fondamentale; per uno scettico, è un modo come un altro per dimostrare a se stessi che si fa bene a non crederci.
Ma dovunque ci sia una proibizione o un vuoto d'informazione, la mente umana galoppa come un purosangue ad Ascot: la deduzione, l'immaginazione, la paura, la curiosità riempiono i buchi con le teorie più astruse, a meno che non si conosca già il finale della storia. 
La fine è stabilita da tempo, il testo dell'ultima pagina è di dominio pubblico; solo il dove e il quando possono cambiare.

Ma il tempo non guarda in faccia a nessuno, scorre senza pensare e a corrergli dietro si rischia di farsi sfuggire la vita tra le dita. Tanto vale godersi il presente, finché c'è, e stare svegli una notte intera per godersi un cielo stellato da mozzare il fiato assieme all'altra metà della propria anima. Contare i puntini di luce riflessi negli occhi di Milo, tracciare il percorso della Via Lattea tra i suoi capelli, dare il nome dei pianeti ai suoi nei e alle sue cicatrici.
Camus sa come godere dell'attimo fuggente.

*se ne va volteggiando*
JudithlovesJane

Recensore Master
19/01/17, ore 18:38

Ribadisco quello che dissi in un'altra felice occasione: io Saga lo prenderei a schiaffoni fortissimo e poi lo abbraccerei tipo Orso Abbracciatutti per tutto il resto della giornata.
Che ci vuoi fare, la schizofrenia evidentemente è contagiosa.
Anyway, bella questa duplicità interiore: Saga non ha interesse per il movimento delle alte sfere ( Come, come dite? A Dante sta venendo un infarto? CHISSENE. ) perchè sa già che il suo destino quello é; dietro quella maschera, piange e lo aspetta, e non può far granché.
L' Altro, figuriamoci, quello così è, convinto di essere onnipotente, per lui è solo n'artra giornata da poracci: chiamami Shaka che Milo nun lo reggo, e te tu tornatene a Pingulandia, ah c'è pure Aiolia? Massì, ar gatto ce penso dopo.
Ah ma il Cielo sta a guardare eh! Che rida pure, Occhietti Rossi infame.
Prima o poi arriva il conto da pagare u_u e quello non c'è bisogno di andarlo a prevedere tra le stelle! 

Recensore Master
19/01/17, ore 00:21

Credo di rammentare quell'episodio. Uno dei momenti più bizzarri di tutto Episode G - se non si contano le vesti divine delle titanesse; una sembra uscita da Alice in Wonderland disegnata da Tim Burton, che diamine!
Mi piacciono Saga e Occhietti Rossi, mi piace il fatto che il primo sappia già cosa lo attende alla fine della corsa, mentre l'altro se ne frega, ridendoci su. Le stelle sono distanti, stanotte. Troppo, per un uomo che ha perso la strada.

Recensore Veterano
18/01/17, ore 22:13

Continua lo scetticismo! Shion non sapeva leggere le stelle, Saga e Occhietti Rossi provano ad ignorarle, per ragioni diverse. Comunque non ci credono neanche loro. Ma credono all'ordine - e qua mi viene in mente il tuo Aphrodite. E non sono cretini, quindi sanno che Milo va tenuto sotto controllo quando si tratta di Camus. Dunque si tirano in ballo Shaka e i poteri sovrannaturali del suo tè! *__*

Recensore Veterano
18/01/17, ore 21:49

Occhietti Rossi non è tipo da credere nel destino delle stelle. Se non fosse un'entità malvagia, si potrebbe dire che è un self-made man. Saga, anche se ci credesse - e probabilmente sì, m'immagino che Shion abbia istruito sia lui che Aiolos nella letture del cielo, in previsione della scelta di un successore - sa che ormai non ci sono alternative al suo futuro. Solo la morte è scritta nelle stelle, solo la modalità o le tempistiche possono cambiare. 
L'unica cosa su cui sono d'accordo è l'ordine. E qui mi immagino un Saga con una leggera tendenza compulsiva nel mantenere ordine sulla sua scrivania - tipo che allinea le penne per gradazioni d'inchiostro.
Quando le stelle corrono, c'è disordine, e non va bene.

Persino Occhietti Rossi sa che dove va Camus, va anche Milo. E se Camus va in battaglia, Milo seguirà a far casino - e a trasformare gente a caso in uno scolapasta. Quindi, a mali estremi estremi rimedi. Si scomoda il Piccolo Buddha, che faccia una delle sue magie - uno dei suoi trucchi con la Forza, basta che funzioni. Sono stati entrambi suoi pupilli, sa bene come uno riesca a calibrare gli eccessi dell'altro.

A me piacerebbe tantissimo leggere Episode G - il problema è lo stile di disegno. Mi sanguinano gli occhi a guardare una tavola per più di cinque secondi.
Quindi mi accontento di chi riferisce dettagli qui e là...
*passa aspirine*

JudithlovesJane

Recensore Veterano
17/01/17, ore 20:41

Ooh, i vecchietti! *___*

Io provo un amore incredibile per Sage e Hakurei - già mi piacciono i gemelli in sé, poi quei due sono delle drama queen di livello eccelso!
Shion è un personaggio che si barcamena tra l'essenza di fabbro e di astrologo. Prima gli parlano i metalli e delle stelle non si cura, poi però i metalli tacciono e non si può far altro che guardare il cielo - un cielo che non parla, soprattutto quando quel chiacchierone di Dohko tace...
Duecento anni di silenzio devono essere quasi angoscianti.
Poi però ti ritrovi attorno un peperino come Milo e forse forse il silenzio ti manca...

Ma alla fine, i piccoletti ridanno speranza nella voce delle stelle. E l'astrologo e il fabbro tornano a conciliarsi.

JudithlovesJane

Recensore Veterano
17/01/17, ore 17:26

Giustamente, l'avevi tirato in ballo allo scorso passo: tocca a Shion. Il vecchio. Qua tutto il misticismo di Saint Seiya diventa o mal dissimulata cialtroneria o vago scetticismo. Mi piace. Shion non ha idea di che cosa stia facendo, le stelle non ha mai imparato a decifrarle. Duecento anni sono un tempo molto lungo per aspettare con appena un barlume di fede ed un vecchio amico lontano. Poi arrivano i bambini. E qui mi vedo il vecchio che guarda Milo rincorrere Camus per le scale e sorride. La speranza vien fuori nelle piccole cose.

Recensore Master
17/01/17, ore 14:38

Ooooh, FINALMENTE parla nonno Shion.
Sono davvero curiosa di sapere cos'ha da dire a sua discolpa u_u
Cattiverie gratuite a parte, offri un bellissimo ritratto di un momento dei suoi ultimi anni di vita: ha ducento e passa primavere, non ce la fa più, le stelle non gli parlano, non riesce a capirle, non fa altro che ricordare i compagni morti e in cuor suo sa che sarebbe stato meglio morire e raggiungerli subito.
E invece no, lui è ancora lì, a far da pilastro insieme a Dokho.
Ci sono due bambini che si rincorrono sulle scale: un francese aristocratico e un greco scapestrato. Scena già vista tante, tantissime volte...
Forse ora la sua lunga vita ha un senso.
Il cielo, infine, qualche risposta sembra voglia dargliela.
C'è speranza, Atena benedetta!
Torno a studiare, buon lavoro :)
 

Recensore Master
15/01/17, ore 16:28

Una sensazione di ballo e attesa.. Piccoli passi verso il futuro di mille battaglie prima della grande guerra. Milo conduce e Camus segue.. Sono belli nella luce luccicante del giorno che avanza, unici e perfetti. Questa raccolta è un gioiello, una perla barocca.. In ogni senso. Giochi con i passi, le figure e i momenti e ce li rendi cari Un bacio alla prossima Jane the red Queen
(Recensione modificata il 15/01/2017 - 04:29 pm)

Recensore Veterano
15/01/17, ore 13:07

Milo e Camus avranno anche finito l'addestramento, ma Bàn e Sargas sembrano una coppia di genitori che salutano i figlioletti al primo giorno di scuola. Uno è preoccupato e un po' brontolone, l'altro lo rincuora con più leggerezza, ché sa che i piccolini sono grandi abbastanza ed hanno altre cose da imparare. C'è tempo. Questi due mi piacciono sempre di più: sono interessanti e io sono curiosa di vedere la loro guerra e di scoprire che ruolo ci giocheranno i nostri protagonisti.
Ma fammi capire, anche Bàn sta lasciando la Siberia?

Recensore Veterano
14/01/17, ore 22:27

Aaaawww, i nostri frugoletti hanno finito l'addestramento! ç__ç

Sono così dolci, questi due nanetti tutti capelli che salutano per l'ultima volta i maestri prima di imbarcarsi in una nuova avventura - quella del Santuario, dove avranno un rango e delle responsabilità. Ora saranno loro quelli a cui andranno a chiedere consiglio, quelli ad impartire gli ordini e a guidare gli altri.
Bàn e Sargas rimangono indietro, ad aspettare - una cosa che sembrano saper fare molto bene, dopo tutto questo tempo.

Quasi emblematico il comportamento dei due: Camus non si porta nulla dalla Siberia, ma è esitante. Milo ha una valigia piena, si volta a salutare di continuo, ma non smette di camminare. Il primo non vuole avere ricordi, ma non sembra nemmeno così entusiasta di procedere. Il secondo non si separa dal passato, ma non ha nemmeno paura del futuro.

JudithlovesJane

Recensore Veterano

Rhadamanthys che canta in scozzese e Shura che suona la chitarra.
Rhadamanthys.
Che canta.
In scozzese.
E Shura.
Che suona.
*DECEDE ASCENDENDO AL NONO CIELO*

Il vivernone cantante è uno dei miei sogni proibiti e tu me lo rifili qua con nonchalance, quasi di sfuggita... crudele! Crudelissima!
Che belli che sono, tutti quanti, tutti insieme, ex-nemici che si godono il passaggio da un anno all'altro, ovviamente annaffiato a secchiate da alcol in tutte le versioni e di tutte le culture (perché ci sono pur sempre i due membri fondatori del Sacro Ordine della Grappa nella stessa stanza), cantando e pregando a modo loro.
E adesso non servono più parole, bastano gli sguardi e il tenersi per mano. Basta bere dallo stesso bicchiere.

*se ne va svolazzando nella sua fiammante mise da deceduta*
JudithlovesJane

Recensore Master
14/01/17, ore 21:21

Shion, vecchiaccio della malora.
Bàn e Sargas si erano affezionati. Cioè, e come non avrebbero potuto...i due bimbi dopotutto li hanno riportati a casa in spalla ogni volta che si sono ubriacati come spugne, cioè dai, su! XD
Ma poi guardali, sono due mamme chioccie che stanno a guardare i pulcini che imparano a zompettare senza rotolare sul loro stesso peso. <3 Altro che prodi guerrieri di Atena!
Sono una strana accoppiata questi due, l'ho detto e lo ribadisco, non vedo l'ora di rileggerli nella Rosa dei Venti!
E qua mi viene l'interrogativo: di quale guerra parlano? Non è quella dei Goldini del novecento, perchè parlano di " nostra"... aaah come mi tieni sulle spine ragazza mia!
Quel "non ti preoccupare " poi, è la chicca che dà leggerezza al tutto.
Un passo in aria proprio.
Bye :)

Recensore Master

Il caso di essere vivi, che ogni giro di danza e levata di calici acquista il gusto della sopravvivenza. Si sopravvive esi celebra questa sorpresa.. Pezzo intimo e di soffusa grazia .. Il valzer del ritorno. Alla prossima e doppia libagione a Te e DM, nei lieti calici Jane the red Queen