Recensioni per
Minuetto
di SherryVernet

Questa storia ha ottenuto 531 recensioni.
Positive : 531
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/09/16, ore 00:05

Penitenziagite non basta.
No, davvero.
No, sul serio.
Ma che caspita ritiri fuori dal dimenticatoio, Ken Laszlo, mia zia che ballava nella sua stanzetta con SuperClassificaShow in sottofondo, o qualche scalcagnata musicassetta dall'inquietante titolo MEGAMIX, o roba del genere.
Sant'Iddio.
Credo che NON ci fosse il cubo nelle discoteche anni '80, ma io ero troppo piccola per entrare in discoteca a quell'epoca, sicché tacciamo. Tacciamo e godiamoci lo spettacolo e cerchiamo di non fare battutacce sulla legge dell'impenetrabilità dei corpi e lasciamoci accecare dalla strobo, mentre a bordo pista accade la qualunque (è tutta colpa di Minos. Si dovrà giustificare in qualche modo il tuo avvertimento circa la sua presenza, no?).
Io ti aspetto al varco con Self Control. O un lentone d'antologia. Donna avvisata...
Penitenziagite!!!!!

Recensore Veterano
11/09/16, ore 23:59

Oh Oh OH! Eurotrash anni '80!!!!
Da dove comincio?! Da dove?! Come posso cominciare?!
Camus e Rhada, ormai BFF? La compagnia del bancone è meravigliosa. E Minos?! Vogliamo parlare di Minos, che è indubbiamente nato per fare la parte del "solito tizio inquietante"? E Saga, che parlando fra sé e sé, mi fa ridacchiare delle sue possibilità di ricaduta?
Aiolos e Aldebaran, che fanno le persone normali, fanno ridere proprio perché persone normali in mezzo a quest'orda di folli.
E poi AIACOS!!! AIACOS che porta Mu a trattare con lo spaccino! Sì! AIACOS for president!
Arrivata a Shaka ero piegata in due e mi reggevo la pancia. Mi dispiace, ma non riesco a dispiacermi per lui: sono troppo impegnata a sganasciarmi dalle risate.
Dohko e Shion che ballano all'antica sono deliziosamente adorabili.
Ma il trionfo, i re della serata, sono indubbiamente i cubisti! Alzo le mani a DM sul cubo.

Io voto per uno sforzo coordinato di Minos e Dohko!

Recensore Veterano
11/09/16, ore 23:48

Camus è vanitoso... e si compiace di essere inviperito verso l'orda di biondi. E fa bene a non guardare Aldone: Camus vuole essere inviperito, non vuole essere consolato! Il primo capello bianco non capita tutti i giorni!
E' bellissima la carrellata dei compagni e degli sguardi di Camus, che ha un'occhiataccia proprio per tutti...
Milo se la ride e me la rido anch'io!

Recensore Master
10/09/16, ore 23:43


"Al servizio segreto di Sua Santità!" io voglio leggerla.
Gli anni 80 sono il colpo di coda della guerra fredda; non c'è l'ansia degli anni '60, che quelli per un momento si sono visti il cielo pieno di funghi. Però, dai, io ce lo vedo Camus a fare l'infiltrato. Che poi, cavoli, io l'ho sempre detto che il Santuario ha le mani in pasta un po' ovunque, come il Vaticano.
Per il Kuru, invece, il Santuario è una sorta di enclave autarchica, peggio dei mormoni. Un po' di ... come dire ... veridicità, suvvia!

Recensore Master
10/09/16, ore 23:42
Cap. 5:

XD

Ho il dubbio che sia stata tutta colpa di Natassia. Che qualcuno  deve aver inculcato a Hyoga 'sta cosa del balletto.
Camus? Naaaaa.
Isaac? Ahahahahahah!
Natassia? Probabile.
Questo scambio di battute tra Camus e Milo mi ha divertito moltissimo.

Recensore Master
10/09/16, ore 23:31

Sì, sì, sì, sì!!!
Ché io me l'immagino, Camus, passare in rassegna le chiome dei suoi colleghi, compagni, fratelli d'armi. Perché ci piace ricordarci che "mal comune mezzo gaudio", ma non tanto perché si è sulla stessa barca, quanto perché trovare qualcuno nelle nostre stesse condizioni implica che la sorte non si è accanita solo su di noi, scagliandoci contro gli strali del destino - una canizie precoce davvero antipatica; ma poteva andargli peggio, a Camus: poteva iniziare a stempiarsi seriamente, ed ecco che, accanto ai capelli d'argento, si sarebbe manifestata la spiacevolissima canizie, aka "Voglia di ginocchio" in testa. Poi che facciamo, rosso malpelo, imbiancato e col riporto à la Lino Banfi ai tempi dei filmetti allegri colla Fenech?
Deliziosa, davvero. Ho riso di cuore al cenno di cameratismo nei confronti di Mask - che nel manga ha i capelli bianchi, ma suppongo che lui sia albino e che si sia nato, non diventato! - e ho ghignato alla spiegazione data da Milo - che suona un po' come sputtanamento, ma siccome Milozzo è bello bello in modo in modo assurdo gli si perdona questo e altro. Io gli perdono questo e altro. Camus, non so.

Recensore Master
10/09/16, ore 23:25

Conosci te stesso.
Sì, bene. Grazie. La fa facile lui. Conoscere sé stessi, significa prima di tutto - IMHO - essere sinceri con sé stessi e si sa quanto si è bravi a autoingannarsi; lo facciamo ogni giorno. Sargas impone un compito difficile a un bambino. Se mi avessero detto a sei anni: "Conosci il dolore e te stesso." sarei corsa dalla mamma a piangere, gridando: "Mi vuole picchiare, aiuto!" Ma Milo è un futuro Saint; l'infanzia è un optional.
Il dolore. Ci sono due tipi di dolore. Principalmente. Quello che si vede. E quello che non si vede. Quello che si vede è rosso. Quello che non si vede ... non saprei. Forse blu. Come la tristezza. Così Milo non comprende il dolore di Sargas, perché per quanto empatici si possa essere, c'è sempre una distanza tra due persone, ma è sulla buona strada per comprendere il suo.

Recensore Master
10/09/16, ore 23:18
Cap. 2:

Shonen-ai più yaoi. Oddio, ho paura! Ma mi incuriosiva talmente tanto la struttura che hai dato alla raccolta che ho impacchettato i miei timori e ho iniziato la lettura.
Le drabble mi piacciono molto. Mi piace scriverle e mi piace leggerle. Condensare qualcosa in un numero fisso di parole non è semplice. C'è sempre un articolo di troppo da qualche parte o una parola che non arriva per fare cento. Che cento è bello! E' tondo. E' la ruota che gira di ok il prezzo è giusto? (No, scusa ... questa non c'entrava nulla.)
Ma comunque poche parole impongono che siano curate, ben scelte. Non ci si permette sconti. Così le drabble io le leggo e le rileggo e le rileggo.
Io di minuetto e balletto non ne so nulla. Mi pare di aver sentito qualcosa di Mozart, e rammento Versailles no Bara - quello che ballavano era minuetto, no? - Tornando a noi; mi piace la delicatezza che traspare da questa prima drabble.
Offrire se stessi.
Come si fa a offrire se stessi? Si salta fuori da una torta con un bel fiocco in testa? Si giura amore eterno? Si contrae matrimonio? Non so, non saprei. Credo sia più che altro un rimettersi interamente nelle mani dell'altro, con il rischio che l'altro non ci sappia maneggiare e ci faccia andare in pezzi. No, direi che le tre cose che ti ho scritto prima non significano offrire sé stessi.

Recensore Master
10/09/16, ore 17:48

Verissimo.
Il biondo maschera che è una bellezza, specie se hai una base cenere. basta essere solo un fiiiiiiiiiilo più scuri (biondo scuro, appunto, o castano chiaro) e sei fregata, è come avere un cartello giallo (con una scritta nera, ça va sans dire) piazzato in fronte.
Ma anche la pelle nasconde i segni. D'espressione, si chiamano, e sono quelle piccole increspature che si formano attorno alle labbra e agli occhi. E se i capelli possono aiutarci, la pelle no. La pelle è onesta - come le preci di Milo alle orecchie di Camus; a patto di non essere un metrosexual ed usare una carrettata di creme, cremine e cremette...

Recensore Veterano
10/09/16, ore 15:32

Si fa quel che si può... e, contro il biondo, Camus ha poche alternative. È dolce e dolorosa l'immagine di Camus che scopre i segni aggiuntisi nei mesi della sua morte sul corpo di Milo, e li impara a memoria. Mi ha intenerito tanto che IL segno del tempo su Milo sia la ruga del suo sorriso e che Camus si dia da fare a modo suo per fargliela diventare più profonda. Tutta ripicca ovviamente... XD

Recensore Veterano
10/09/16, ore 15:27

Che capitolo elegante! Toni di rosso, di marrone, di giallo: è caldo e avvolgente questo capitolo, come i capelli di Camus

Recensore Master
09/09/16, ore 19:51

Raccolta potente e sontuosa.. Veramente bella..i passi del valzer e dei minuetti e trovare un capello bianco...battute a parte leggerti è un piacere. Complimenti Jane

Recensore Master
08/09/16, ore 22:35

Che.
Immagine.
Inquietante.
Quella della fontana coll'acqua rosso sangue in cui Milo sguazza felice e contento, come se stesse facendo il bagnetto della sera (e qui mi parte il trip colla paperella sul diadema di Hyoga, ma mi stoppo subito prima che il raffreddore mi faccia scrivere solenni castroneria, anche perché il paperottolo deve ancora nascere...).
Gli ricorda Camus, quel rosso.
E io mi mordo la lingua, ché ci starebbe bene un'espressione tipicamente romana e tipicamente da carrettiere. Però non posso che annuire di fronte alla crudele allegria dei bambini, la stessa che fa strappare teste alle bambole delle sorelle e ali alle mosche catturate sulla frutta.
Ma sì, il dolore ha un colore, ecc. ecc., e se una cosa che Milo non disdegna fare è dare una lezione a chi è così fesso da incrociare il suo cmamino, stando dall'altra parte della barricata.
(In tutto ciò, qualora avessi cannato consecutio, congiuntivi o concordanze, ne incolpo le dosi da cavallo di paracetamolo)

Recensore Master
08/09/16, ore 22:29

Io propongo che questi due finiscano come Filemone e Bauci.
Se lo meritano, poveracci. Loro e gli altri Goldoni, ecco. Suppongo che Athena non li abbia resuscitati per carità - figuriamoci! - ma per avere delle pedine da usare al momento opportuno (la mia, almeno, l'avrebbe fatto); però è bello avere quest'illusione, che ci indori un po' la pillola e ci conceda una tregua. Ed è bello che l'idea di invecchiare assieme la trasmetta proprio un capello bianco, rendendo più prezioso dell'oro, l'argento.
L'unico dubbio è che il tuo Milo ha un approccio un po' troppo simile a Kardia; ma qui siamo a casa tua, dunque, regole tue. E l'immagine della vita agguantata come se fossero pugni di sabbia è molto diretta, ecco.

Recensore Master
08/09/16, ore 22:25

Car ma viiiiiiiie
Car mes jooooooooooooies
Auuuuujourd'huiiiiiiiiii
Çacommenceavectoooooooooooooiiiiiiiiii


Sono sincera, mi inquiterebbe non poco svegliarmi e trovare la mia dolce metà che non solo mi fissa, ma conta pure i miei capelli bianchi. Mi inquieterebbe assai. Però loro due sono maschietti, e quel capello bianco non significa dover correre dal parrucchiere e combattere con la tinta che non prende (alza la mano), ma significa che hanno scavallato la giovinezza. Che stanno invecchiando. Insieme. E dopo che sputi sangue e denti e anima, quel capello bianco appare più prezioso dell'oro stesso.