Recensioni per
Minuetto
di SherryVernet
No Shaka, non ti manca Saga. |
Oh, oh, oh, io non so il greco. |
Camus pių di tutti gli altri č stato addestrato ad osservare e ad aspettare. E si accorge che gatta ci cova. Chi sia la gatta e che cosa covi, non lo puō sapere: gli mancano i dati. Fa quello che puō con quello che ha. |
L'attesa è una bestia infame. Se non sai cosa stai attendendo, e sei sospeso in un limbo d'incertezza, il tempo praticamente non scorre, non importa quanto a lungo ci si possa tenere occupati. |
Ohibò. |
Credo di star sbarellando a causa dell'influenza; di primo acchito, avevo pensato che ti fossi confusa, scrivendo Saga al posto di Aiolos, ché č lui il traditore per antonomasia (almeno in Saint Seiya). Ma poi non č che una possa scambiare Aiolos con Saga. Aiolos con Aiolia, capirei, il busillis ci starebbe anche. Ma no, qui si parla proprio di Saga, che č sparito dall'oggi al domani dopo che il Sagittario ha dato di matto. Ed č un pensiero logico ritenere che i due fossero in combutta, in qualche modo. Perché sparire, altrimenti? |
Autunno 1973. Arriva un minuetto in Minuetto! Il minuetto dei figli... di Saga. Saga che č sparito. I figli che sono abbandonati e non sanno che fine hanno fatto. Belle le reazioni speculari di Milo e Shaka. Milo mette a tacere il dubbio con la volontā di difendere l'onore del padre assente. Shaka, lui no, tiene calmo Milo, aspetta con lui, resiste al dubbio, ma non ha il coraggio di prendere le misure per risolverlo, il dubbio. Shaka, fra tutti, avrebbe potuto, avrebbe dovuto sapere. E invece avrā ancora gli occhi chiusi tredici anni dopo. |
Quando si pensa a quell'autunno al Santuario, tutti pensiamo istantaneamente ad Aiolia - al bambino rimasto senza fratello, e ritrovatosi improvvisamente ad essere 'la mela marcia', il sangue del traditore. |
E siamo a undici alla seconda... Passo perfetto e suadente come i moniti di shaka il perfetto.. Milo attende e non parla e il tramonto bagna i suoi capelli, lievi come sassi le parole si consumano e indietro non si torna ..balli e geometria perfetta. Fino alla ultima sillaba. Baci Jane Queen che brinda |
Povero Aioros. POVERO AIOROS. Cosa deve fare un povero martire per avere un minimo di decenza, cosa mi chiedo? XD A meno che... Non č che si č scandalizzato perché aveva giā tutti i suoi bei piani con Saga e poi arrivano sti due pischelli che non hanno un minimo rispetto per i fratelli maggiori, ma tu guarda questi XD Mi viene da pensare alla faccia che farā quando arriverā Aiolia a dirgli che sta con una certa capretta di nostra conoscenza... Ma non disperiamo, su su, e godiamoci i due piccioncini sotto queste stelle finalmente amiche, sotto questi cieli che hanno infine aperto loro le braccia: Milo che straparla perché lo puō fare, dopo una vita di tribolazioni, e Camus che, davvero, cos'altro ha da dire lui che infondo ha sempre preferito ascoltare? L'Altura, con i suoi silenzi e i suoi astri che danzano languido, č la location ideale per la coda di questo valzer. Oh cara, ti perdono il ritardo, visto e considerato che la sessione non mi dā tregua e ancora due esami impediscono al terzo capitolo di LSNC di vedere la luce...Che la Forza sia con noi! |
Quando il finale è raggiunto, superato e sostituito da un nuovo inizio, le stelle si placano. Il ritmo si fa calmo, il lucore degli astri diventa dolce - un'infinità di lumi di candela per una serata romantica. |
Ma povero Aiolos! |
Ben ritrovata, cara! Leggera, ironica e garbata la conclusione per questo valzer siderale. I riferimenti interni poi sono sempre apprezzati: a parte i singoli balli, questa raccolta č ammirevole anche per la coerenza dei pezzi e dei passaggi, senza essere ripetitiva. |
Ave a te e DM.. Troppo lavoro, ritardi e via cosė non Vi č chi non veda come solo Milo e CAM possano ristorarci. Vicini eppure lontani, un respiro e un momento di attesa ... Horror vacui?!e felici e inopinati ritorni.. Un drago e una rosa e una fenice alzano i calici e salutano |
Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi quem tibi finem di diderint... Ricordo bene? I giorni in cui mi facevano imparare Orazio a memoria a scuola sono lontani. Ma ora ce l'ho piantato in testa leggendo questa preziosa e finissima versione del carpe diem sotto le stelle. Incantevole come sempre. |