Nel 1989 i compagni di Slash decidono che la sua dipendenza ha sforato ogni limite. La speedball e le allucinazioni lo hanno segnato profondamente, ma hanno segnato anche i suoi amici, che non riescono più a vederlo in queste condizioni. Così, seppure contro la sua volontà, viene spedito in una delle cliniche più ricche e costose dell'Arizona.
Qui dovrà fare i conti con la sobrietà, con i suoi demoni e con quella che appare come una prigione d'oro. Troverà pochi appigli per non darsi per vinto, per continuare a pensare con la sua testa senza farsi fare il lavaggio del cervello. Uno di questi, però, si radicherà molto più a fondo di quanto lui stesso non sia disposto a concedere.
Accettare i sentimenti o… fuggire?

- Non lo ricordo, dottoressina – sospirò infine, abbandonando la reticenza. Chissà, forse sperava ingenuamente che lei tornasse a sedersi solo perché lui aveva risposto ad una sua domanda idiota - Ti è così difficile credere che fossi così ubriaco tutti i giorni da essermi reso conto di cosa ero diventato solamente dopo esserci entrato fino in fondo? –
STORIA DA REVISIONARE!

La descrizione di quando Zack ha ricevuto le sue tanto bramate e attese ali.

Allison è una sognatrice,vuole farsi notare ed essere speciale per qualcuno.
Il destino ha in serbo per lei una sorpresa dagli occhi azzurri e i capelli biondi...

Ma per quanto fossero cambiati, per quanto gli anni gli pesassero addosso, accadeva proprio in attimi come quello -in uno sguardo, in un silenzio- che infine si ritrovavano. Rinchiusi nello stesso dolore, nello spettro di una mancanza che aveva scavato il petto di entrambi... una voragine che rispondeva al nome, mai dimenticato, di Metis Cykes.
[Athena & Blackquill, One Shot]
~ SPOILERS Dual Destinies e accenni a Spirit Of Justice.

È proprio vero che in amore non ci sono né vincitori né vinti. Soprattutto se si parla di uno show condotto dal favoloso Mettaton.
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[Self insert][Traduzione]
È la prima traduzione seria in cui mi cimento, quindi se ci sono errori o ho esageratamente cambiato le frasi (spero di no) non esitate a dirmelo! Ovviamente ho avuto il permesso di tradurre e pubblicare qui questa storia dall'autrice Rockinmuffin, che potete trovare su AO3. All'interno della storia il link a quella originale!

«Non sono io a rendere le cose complicate, tutto questo» allusi a me, alla stazione, alla mia storia, alla nostra storia «lo è.»
«Io ti amo.» continuai, poi, riuscendo finalmente a incrociare i suoi occhi.
«Ti amo anche io, ma…»
Era quel ‘ma’ a far crollare tutte le mie sicurezze, tutta la speranza, tutta la certezza che non fosse davvero arrivato (o passato?) il nostro momento.

Perché per te ho voluto rischiare, ho voluto essere qualcuno di diverso, qualcuno che tu avresti guardato davvero. Così disperato, così voglioso di conoscerti, di amarti.
Mi ameresti lo stesso?
Nonostante le bugie, nonostante i rischi, nonostante il fatto che, ora, sto scappando da qualcosa che non mi appartiene davvero, sto scappando senza affrontarti perché sei stata così difficile da conquistare, che mi distruggerebbe vedere come ti allontaneresti da me.
Mi ameresti lo stesso?
Adesso che ti ho detto il mio nome, adesso che sai perché sparivo troppe sere, adesso che sai perché non ti ho fatto conoscere i miei, adesso che sai perché non ti ho mai portata a casa mia, adesso che ogni cosa ha un senso, adesso che tutto è più chiaro, adesso che ogni difetto è venuto fuori davvero.
Mi ameresti lo stesso, Diana?
*
Questa storia partecipa all'evento Alley's Awards for your flashfic, organizzato su Facebook.

"Le mie risate adesso non fanno male e non fanno bene.
Non fanno nulla, mi tirano solo su gli angoli delle labbra."
Ho visto la puntata 6x05 e ho sentito il bisogno di ammortizzare in qualche modo il dolore che provo a causa della mancanza dei Gallavich, così è venuta fuori questa cosa. Cinquecento parole esatte che sarebbero dovute servire a tirarmi su il morale e che invece hanno solo peggiorato la situazione.
[SPOILER per chi non ha ancora visto la 6x05.]

( AU. Storie dei protagonisti un po' stravolte, per adattarle meglio alla trama e alle mie idee.
Mirkan. / Morgan x Mika. /
Il carattere potrebbe cadere un po' nell'OOC. )
Mika è un ragazzo timido, che preferisce stare sulle sue. Un carattere che si è formato forse per tutti quegli spostamenti che, nel corso della sua vita, è stato costretto a fare. Dal Libano in Germania, dalla Germania in Olanda, in Ungheria, poi in Francia, per arrivare infine a Londra.
È intelligente, non è sciocco - ha visto il mondo, ha esperienze diverse. Ha avuto amici, ma li ha abbandonati. Sempre e comunque. Non si fida delle relazioni, sa che possono improvvisamente terminare.
Morgan è un insegnante di musica, alla scuola di Londra. Ama suonare - "se non esistesse la musica, dovrebbero inventarla". Si sente vivo solamente posando i tasti su uno strumento, o cantando.
I due s'incontreranno e Mika imparerà a conoscere la musica, a capirla, ad amarla. E a scoprire che, infondo, voler bene a qualcuno "non è poi così male".

Piccola One shot tratta da Inked Love - Amore d'Inchiostro.
Può essere letta anche senza conoscere i dettagli della storia.
Stava imparando il mio corpo a memoria, ci potevo scommettere. Mi guardava a lungo, prima di ogni contatto. Sembrava chiedere il mio permesso sempre, nonostante fossi del tutto sopraffatta dalle diverse sensazioni che mi attanagliavano sia la pelle che il cuore.
“Hai la pelle più morbida che abbia mai accarezzato. Sei bellissima, Hanna.”
[...]
Si tuffò ancora una volta su di me, tra la mia pelle e il mio cuore. Sentivo la sua bocca percorrere ogni lembo della mia pelle, lasciando una serie di brividi a fior di pelle, che difficilmente avrei dimenticato.
E non erano solo i morsi leggeri a farmi perdere la testa, ma era Joe con le sue parole, i suoi occhi e le sue mani grandi il doppio delle mie e il suo sorriso; il sorriso più bello e stronzo che avessi mai visto.

Erano mesi che non la vedeva, le sembrava quasi cambiata. Aveva sempre avuto quella tinta?
“Ho tinto i capelli recentemente. Come sono?” diceva il commento sotto alla foto.
Ah giusto, gli era arrivata la menzione sul telefono. Se avesse indossato una maglia con dei tasti del cellulare lo avrebbe toccato come quel touch screen?
La ragazza sorrise, i bei occhi truccati erano luminosi.
Ah no, quello era la luce dello schermo.
Le aveva mai detto che aveva un bel sorriso?
Lo aveva fatto.
Aveva messo “mi piace” alla foto che aveva postato su twitter.
Yoongi si morse un labbro, la forchetta roteava tra le sue dita.
Se avesse distrutto quel telefono sarebbe morta anche lei?

'non sapevo cosa pensare quando decisi che incontrarlo per dirgli quanto lo amavo ancora fosse l'unico modo per essere felice. in realtà, non pensavo nemmeno, ero già lì, da lui.'

Fan Fiction ispirata a Reign; ambientata nel 2014.
[...]
"E se da una parte c'è mia madre che mi terrorizza sul futuro della Scozia, dall'altra mi spinge ad abbreviare i tempi della mia unione con Francis, ma posso dirti che la sua famiglia non è l'unica a tentennare.
Vorrei che prendesse posizione, che mi facesse sapere cosa ne pensa lui e che non continuasse a dirmi “Forse, un giorno, se”, è estenuante. "
[...]
« Scommettiamo che se riesci a far innamorare quella ragazza di te, quella laggiù, capelli scuri, sguardo da cerbiatto distratto e lineamenti dolci, entro dicembre lo stage sarà tuo. Sbaglierò di proposito il compito per far in modo che tu vinca. Se, invece, quello ad innamorarsi sarai tu, la scommessa la vincerò io e tu sbaglierai di proposito il compito per far in modo che la mia vittoria sia certa. »
« Ci sto. »

«Vorresti?» Gli chiese Erwin con voce chiara, tenue. Il cuore tremò contro la gabbia esile del petto, in un brivido accorato di accettazione.
«Sei matto,» sospirò Levi in un accenno di risata.
Erwin scrollò le spalle, abbozzando un inchino. «Sì, me lo dicono spesso.» I suoi occhi si illuminarono di gioia. «Balla con me.»
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