Un pullman.
Una ragazza stanca.
Un uomo salito per caso sullo stesso pullma della ragazza.
Una canzone che istiga le fantasie.
Occhi troppo stanchi per rimanere aperti e sogni alquanto singolari.
Un ottimo mix per assicurare una storia veloce da leggere e disimpegnata, a contenuti espliciti.
Chi non gradisce è pregato di non leggere.

Boy you can say anything you wanna
I don’t give a sh-t, no one else can have you
I want you back, I want you back
Want want you, want you back
I’d broken up thinking you’d be crying
Now I feel like sh-t looking at you flying
I want you back, I want you back
Want want you, want you back

MOMENTANEAMENTE SOSPESA
TRATTO DAL CAPITOLO 1:
«Questa mela paghi Horan, parola mia!» Urlai spostandomi fino ad arrivare a due centimetri dalle sue labbra e alitandogli sul collo
«Sto morendo di paura Smith» Rispose il biondo guardandomi dritto negli occhi e stampandomi un bacio sulle labbra
«Dovresti caro Horan» E tornai al mio posto cercando di guardare la fine del film senza distrazioni...
Questa FF parla di una sfida tra due ragazzi: Niall Horan e Miranda Smith, due ex che ancora provano qualcosa l'uno per l'altro anche se non l'ammettono. LEGGETE ;)

Non mi ha mai ascoltata, in tutti questi anni, e decide di farlo proprio mentre lo mando a fanculo e gli dico di andarsene.
Bhe, ma non è importante. Io lo riavrò indietro, e nessuna schifosa, sciatta, stonata e gonfiabile Perrie Edwards potrà impedirmelo.

< A proposito, dov'è la barbie-biondo-finto? >
< Si chiama Chelsea. Ed è naturale. >
< Sì certo. E poi mi verrai a dire che anche le tette erano vere. Non lo sembrava nemmeno con le fragole sulla faccia. > sogghignò al ricordo.
< Lo stai ammettendo? Sei stata tu? > Louis la fissò negli occhi, ma lei distolse lo sguardo e portò le braccia dietro la testa, stiracchiandosi e socchiudendo le palpebre con il viso rivolto al sole.
< Può darsi. > concesse annoiata. < Ma ammettilo, non é stato almeno un pochino divertente? Hai visto la sua faccia? Era epica! >
< Se devo essere sincero no, non lo é stato. > replicó lui acido.
Adrienne sospiró teatralmente e chiuse di nuovo gli occhi.
< Ci divertivamo molto di piú noi due. >
< Forse il fatto che tu sei una stronza egoista c'entra con il fatto che ci siamo lasciati. >
La ragazza sorrise, senza essere minimamente sfiorata dall'insulto.

Benvenuti a una mia nuova ff, stavolta sara CherxHarry, li adoro insieme! Cosa ne pensate di questo capitolo? RECENISTE mi raccomando voglio sapere tutto quello che vi passa dalla testa. :)
***
-Cher alza il tuo favoloso culo dal letto e vieni a fare colazione- mi grida mia madre dal piano di sotto.
“Buongiorno anche a te mammina adorata, come sto? Oh una meraviglia grazie per essere stata così gentile e dolce a svegliarmi, certo che vengo a fare colazione” pensai stiracchiandomi nel letto
***
- Primo giorno di scuola ed è il tuo penultimo anno, sarebbe stato anche il tuo ultimo ma non sai tenere a freno quella linguetta da vipera, Cher vedi di non….-
-… di non farti mandare dal preside il primo giorno di scuola e bla bla bla bla, lo so mamma sei recidiva e comunque sai che ti chiameranno per questo sei già truccata e vestita – dissi notando il suo abbigliamento.
***
Spero vi piaccia, Peace, Love and TuNzE TuNzE

«Pronto?» Silenzio. Aspetto qualche secondo, prima di iniziare a innervosirmi.
« Ascolta, brutto idiota, sto cercando di studiare per un esame, quindi o parli oppure te ne vai a fare in culo.» Dico seccata.
«Buongiorno, Mrs. Nolasco, è passato un anno ma lei non cambia mai.»Il respiro mi si ferma in gola e sbatto le palpebre cercando di realizzare quello che ho sentito. Il francese mi sta dando alla testa, di sicuro.
“È solo una voce simile alla sua, non può essere lui. Lui se ne è andato,ti ha dimenticata."
«Chi è?»Chiedo con voce preoccupata.
«Sono Luke, Luke Hemmings.»

.."Non serve avere chissà che cosa per essere contenti.”
A quella frase,lui diventò serio,e abbassò lo sguardo.
“vedi,con 'DIVERTIRSI' CON POCO intendevo questo. Sdraiarsi sotto la neve e basta. Fare due passi con gli amici. Ritrovarsi in uno stupido salone a discutere di qualsiasi cosa. Stare in casa a guardare un film,o anche più semplicemente stare lì uno accanto all’altra senza dire una parola,perché quel silenzio ha più significato di ogni altra cosa. Tutto può essere divertente se lo fai con le persone giuste”
“e come fai a capire quali sono le persone giuste?”
“te lo senti. Arrivi ad un certo punto che ti fermi,ripensi a tutta la tua vita e dici:ora tutto va bene,e anche se non andasse bene so che loro ci saranno. Te lo senti dentro. Hai quasi paura a crederlo o a sperarci,ma sai che è così. Alcune cose te le senti e basta, senza molte spiegazioni,domande e risposte. Te lo senti e basta.”

"...Le parole sono stanche, ma so che tu mi ascolterai
Aspettiamo un altro viaggio, un destino, una verità
E dimmi come posso fare per raggiungerti adesso
Per raggiungerti adesso, per raggiungere te"

“Marie lo sa benissimo!” tuonò Kazemaru, prima di voltarsi verso la porta avendo sentito il rumore di qualcuno che si scontrava contro un tavolo. Aprì la porta di scattò e trovò Marie piangere poco lontano.
“Marie-chan...” mormorò, avvicinandosi.
“Stammi lontano! Lo sapevo che tutto quello che è successo fra noi, per te è stato solo un gioco! Non dovevo lasciarmi convincere così, non dovevo!” sputò, piangendo come una disperata.
“Marie-chan, io...” non sapeva cosa dire, ma doveva trovare il coraggio di spiegarsi. “Lasciami spiegare, ti prego.” la supplicò, inginocchiandosi davanti a lei.
“No! Non voglio spiegazioni da un... fottuto bastardo come te!” gridò, tirandogli uno schiaffo. Si alzò di scatto e scappò via, più veloce del vento. Il turchese rientrò sconfitto, tenendosi la mano sulla guancia.
“Stai bene, Ichi-kun?” gli chiese Hiroto, posando una mano sulla spalla dell'amico.
“Fa male, Hiroto.” sussurrò il turchese. “Fa molto male.” spiegò poi, sospirando.
[Storia a due capitoli - dedicata a tutti coloro che mi hanno sempre letto e recensito!]

"Non vorrei tornare in Argentina lì ci sono i fantasmi del mio passato........""...... Cosa? Il mio capo è lui?"".... Benjamin tu e lei avete ,o stesso tatuaggio""...... che dici di quella casa?""hmm proprio quella?"

-Né Sasuke, hai mai pensato di trovarti una ragazza?-
Un pomeriggio come gli altri, nulla di nuovo se non una piccola domanda che da tempo sembra perseguitare il povero Naruto.
[SasuNaru]

Lucy Horan voleva solo qualcuno per dimenticare, invece aveva trovato qualcuno da dimenticare, forse.
**
«Zayn, per quale ca...» la mia voce si addolcì e portai le mani sulla bocca.
I miei occhi si illuminarono di gioia e lo abbracciai.
«Questi sono per la ragazza più bella della serata»
**
Aprii di colpo la porta e i due amanti sobbalzatolo.
Lei era nuda, distesa sul letto, con gli occhi sparati sull'uscio della stanza.
Lui era sopra di lei.

Eren si guardò allo specchio, dandosi un'ultima sistemata alla camicia. La giacca e i pantaloni neri lo facevano sembrare quasi un'altra persona.
La cerimonia sarebbe cominciata a breve, e doveva sbrigarsi. Non vedeva l'ora di prendere la mano di Mikasa e sancire per sempre quel patto d'amore.
Però aveva bisogno di restare ancora da solo. Soltanto un altro pò.
Partecipa al Contest "Something Important" indetto da Saru_Misa

New York.
Cinque ragazzi.
Due gemelle.
Cosa succederà?