E se il Labirinto e l'incontro con Jareth fossero stati solo l'inizio di un lungo incubo?
Dal secondo capitolo:
"Per la prima volta dopo anni, ripensò al Labirinto e al suo oscuro sovrano (…)
Erano nemici: Sarah non poteva pensare al re dei Goblin in termini differenti. Ma più di una volta, per qualche scherzo della sua mente, si era domandata come sarebbe stato sentire la bocca di quell’essere sulla propria, la sua lingua tra i denti, quelle mani guantate insinuarsi sotto la camicia e accarezzarle la pelle sensibile del ventre.
In quei pensieri non c’era nulla di limpido.
Il ricordo di lui recava la promessa di piaceri inconfessabili e corrotti; un misto di attrazione, sensualità e vaga, appena accennata, repulsione, come il sesso appariva alla quindicenne che era stata.
Il re dei Goblin, il suo antico nemico e il primo uomo che avesse mai turbato le sue fantasie di ragazzina, provava del rancore nei suoi confronti?
Per nulla al mondo Sarah avrebbe voluto averlo nuovamente dinanzi, eppure a volte, mentre tornava a casa sotto la luna informe, il ricordo di Jareth le aleggiava in mente come un rompicapo insoluto."

Abbiamo sempre solo immaginato cosa possa aver pensato il Re dei Goblin di tutta l'avventura che vede Sarah protagonista nel risolvere il labirinto.
Ho voluto tentare di rendere concrete tutte le sfacettature e allusioni che lui -e gli altri personaggi- mostrano di questo mondo all'interno della storia originale.

A 5 anni dalla sua avventura nel Labirinto, Sarah è ormai cresciuta, ed ha indirizzato la sua fervida immaginazione alla stesura ed alla raccolta di miti e leggende popolari. Tredici storie della buonanotte, narrate a suo fratello minore, fanno da sfondo ad un rinnovato contatto con quel mondo magico e con i suoi abitanti, che credeva essersi lasciata alle spalle dopo la vittoria. Una ragazza in bilico tra due mondi, di cui uno governato da un sovrano che non è quello che sembra, nuovi amici, nuovi misteri da risolvere, e nuovi sentimenti da dover affrontare.

Alla soglia dei suoi ventuno anni Sarah Williams ha una vita tranquilla e soddisfacente; è riuscita a raggiungere la tanto agognata indipendenza dalla sua famiglia, ha un lavoro che ama e continua a coltivare la sua grande passione per la recitazione.
Ma un evento drammatico e improvviso metterà fine alla serenità della ragazza, riportandola in un mondo che credeva di essersi lasciata alle spalle per sempre.
Ai suoi occhi tutto sembra immutato, ma si sa, niente è ciò che sembra e dovrà fare i conti con una dura realtà.
Quel mondo che ha conosciuto solo in parte e quel re che non ha mai veramente compreso, le riveleranno molto più di quanto si sarebbe mai aspettata.
Questa storia mi è stata ispirata da una parte del giorno che io amo molto, e quel particolare momento si trova appunto, alla fine della notte.

"Non c'erano Goblin a brulicare per la stanza, questa volta, non c'erano risatine che facessero vibrare le ombre, nè tuoni fuori dalla finestra. Nessun temporale aveva spalancato le imposte con una folata di vento. Ma lui... al chiarore che entrava dall'esterno, lui costituiva la stessa visione allucinata di allora." A cinque anni dagli eventi narrati nel film, una minaccia grava sul Labirinto e sui suoi abitanti. Jareth e Sarah sono costretti a collaborare: lui per il bene del Labirinto, lei per la salvezza dei propri amici. Ma, come sempre, nulla è come sembra!

Sequel di "Il labirinto visto dal castello". Quindi è la mia prima -vera- fic su Labyrinth.
Sono passati esattamente dieci anni dall'avventura nell'Underground.
La vita di Sarah ha subito particolari cambiamenti ma ancora non le sono chiare molte delle cose occorse in passato, specialmente l'atteggiamento di Jareth.
Il decimo anniversario scivolerà via come una giornata tra tante o dobbiamo prepararci a una nuova avventura? Verranno chiariti i punti controversi e le incomprensioni?

Fragile e trasparente come cristallo, questa è la vita di Sarah a 15 anni di distanza dal suo "sogno" di Labyrinth. Ma è stato davvero un sogno?

Lei era un essere umano. Lui un Sidhe, frutto dei suoi sogni. Come poteva essere legata a quell’essere in modo inevitabile? Lui non aveva potere su di lei. Non poteva imprigionarla nelle sue fantasie, nelle sue speranze. Lei poteva scegliere, lei poteva decidere da sé il suo destino. E poteva crearsene uno normale, uno assolutamente prevedibile, senza sconvolgimenti, dove bene e male avevano una chiara e netta linea di separazione.

“E si aprì il pozzo dell’Abisso e dal pozzo salì un fumo come di una grande fornace, e oscurò il sole e l’atmosfera.”
Niente è come sembra, nemmeno il lieto fine di una storia.
Soprattutto se si tratta dell'Underground.
E Sarah dovrà resistere al gioco perverso delle ombre per recuperare qualcosa di perduto, ma sarà questo “un gioco da ragazzi”?
Un viaggio nel lato oscuro dell’anima, alla scoperta del mistero celato nel Cuore di tenebra.
Sequel de Le leggende della buonanotte (di cui contiene un breve riassunto all’interno)

Questa è la continuazione de "Il Labirinto Nero" di Daliakate. Se prima non leggete quella storia, allora passate oltre.
"Succo di melograno, il frutto della memoria": a volte è impossibile ricordare e per Sarah, questa volta, sarà davvero difficile.

Il re si avvicinò di più all'insolente mortale continuando a fissarla. La donna poteva sentire il fiato di lui mescolarsi al suo.
- Sarah rilassati, io non ho fatto proprio niente al tuo… amico. -
Dopo tredici anni Sarah torna nell'Undergroud per riprendere qualcuno che lui ha rapito.

Sono passati tre anni dall'avventura nel Labirinto. Ora Sarah frequenta un collegio prestigioso e vive serena la sua vita di normale adolescente con i suoi amici. Finchè un giorno strani incubi cominciano a turbare il suo sonno.

Con grande rammarico, Sarah è invitata nell'Underground per assistere alle nozze di Jareth e di una principessa di un regno alleato, per questioni politiche. Ma Sarah non sa a quali orribili avvenimenti dovrà andare incontro!

Si portò le mani al petto nudo e le sfregò contro la pelle, come a ripulirle da un sottile strato di sangue.
-Chi sei davvero? Desidero che i nostri cammini si incrocino di nuovo.-
Non sapeva a chi avesse rivolto quella preghiera: se al vecchio se stesso o alla fanciulla bianca dei suoi sogni, ma alla fine non importava.
Poiché aveva detto le parole giuste, la Magia lo ascoltò.

SCAMBIO DI RUOLO
PROLOGO
Il prologo di questa storia è in realtà la mia presentazione... Amo questa avventura fin da bambina e ho consumato il dvd a forza di vederlo e rivederlo, aver scoperto questo sito mi ha permesso di scoprire che non sono sola e finalmente di soddisfare la mia curiosità sull'eventuale futuro di Jareth e Sarah.... Ho letto e riletto le vostre magnifiche storie decine di volte e vi dico dal più profondo del mio cuore: GRAZIE MILLE RAGAZZI!!!! Non vi conosco nella realtà, ma le vostre storie raccontano anche un po' di voi....
Bè è ora che anche io mi faccia conoscere e quindi vi presento la mia personale visione del futuro dei due protagonisti... BUONA LETTURA...
p.s. La storia è già scritta nella mia mente devo solo metterla su carta, spero solo di non metterci troppo.

Jareth sconfitto decide di dimenticare ciò che prova per Sarah con la perfida Mab,regina delle fate,ma quando lui torna sui suoi passi lei intrappola Sarah in una sorta di labirinto nero.Questa volta Sarah dovrà salvare sé stessa e Jareth ma il labirinto che dovrà affrontare sarà pieno d'insidie mortali...

Sarah Williams è diventata una donna ormai, frequenta l'università, ma non ha perso il suo amore per la lettura e le storie fantastiche, vive in un mondo tutto suo, si rifugia nei suoi sogni.
Sarah si sente inadeguata, stretta in quel mondo che non sente completamente suo, incompresa dai suoi coetanei.
Inizia a fare degli strani sogni che riportano in superficie contrastanti emozioni, che le riportano alla mente una figura, una persona che non riesce completamente a focalizzare, conosciuta in un altro tempo, in un'altra dimensione, in un altro luogo...
Federica

But I'll be there for you
As the world falls down.
―
▪ I: Proprio mentre il mio respiro andò ad abbattersi contro le esili fiamme delle candele, un pensiero mi squarciò il petto in due, lasciandomi con gli occhi sbarrati e il battito del cuore a mille.
Jareth. Nonostante una parte di me fosse orgogliosa di averlo sconfitto e di non avere più nulla a che fare con il Re di Goblin, l’altra scalpitava dalla voglia di rivedere il suo bel viso marmoreo, incorniciato da quella cascata di capelli biondi e stravaganti. Non l’avevo più visto da quell’avventura nel labirinto di quattro anni fa, ma avevo pensato a lui diverse volte.
Dentro di me, sapevo che eravamo destinati a rincontrarci, ma non sospettavo minimamente che potesse accadere così presto e in quel modo.

Fairfarren
Aveva già sentito quella parola, o meglio, l'aveva letta nei suoi libri.
La si dice a qualcuno che deve affrontare un viaggio arduo.
Era un modo per dire “Che la sorte sia con te” oppure “Che la fortuna sia con te nel tuo cammino”
una parola dolce, con un significato molto profondo.
Perché Gliel'aveva detta?
Che mai poteva accadere, per dirle una cosa del genere?

..." Figlio mio per quanto punirai quella famiglia? Per quanto cercherai vendetta su una donna morta da tempo? Per quanto ancora - aggiunse alzando la voce - torturerai una donna innocente, una fanciulla senza colpa, immettendole dentro una magia che sull'aboveground può solo che ucciderla?"...
...Ma Sarah lo aveva odiato e quando lui era tornato per salvarla lei aveva indicato la culla con una piccola infante " Ho già la mia vita ed il mio amore Re di Goblin! rifiutai allora e rifiuto oggi il tuo disgustoso invito! NON ti amo e mai mai lo faro! " " Ma mia preziosa... morirai se resti qui! " " Vattene Jareth! NON HAI ALCUN POTERE SU DI ME!!! "...