-Piacere…- non aggiunsi nulla di più ed allungai una mano verso di lui. Quando le nostre dita si sfiorarono sentii una scossa tremenda partire dai polpastrelli e diffondersi per tutto il mio corpo, facendo fremere il mio essere di sensazioni mai provate prima. Strinsi la sua mano, forte, e mi resi conto che non volevo più lasciarla…

- Ciao, donna dello sgabuzzino! - Esordì Jared, avvicinandosi alla ragazza con un bicchiere di Baileys in mano.
- Ciao, uomo degli attacchi di panico. - Rispose Ana, sorridendo di sottecchi e scrutando da sotto le ciglia voluminose gli occhi incredibilmente azzurri di Jared Leto. E tempo un battito di ciglia, sorrise anche lui, ricordando divertito il modo assai bizzarro in cui si erano conosciuti.
Lei era rimasta chiusa in uno sgabuzzino dei backstage durante un concerto dei Thirty Seconds to Mars a Los Angeles. E lui... beh, lui l'aveva trovata per puro caso, capitando lì dentro a causa di un attacco di panico.
Jared Leto e gli attacchi di panico.
Difficile da credere, eh?

Un Jared decisamente non puccio, anzi, s*****o come chiunque altro...o forse molto di più, visto che quando si impegna in qualcosa...

Autunno a New York, un attore che cerca di calarsi nella parte...ed una ragazza che gli ricorderà il sapore di certi momenti.

In fondo, in un angolo, stava seduto un ragazzo piuttosto giovane. Avrà avuto all'incirca la mia età, o poco più. Proprio nel momento in cui volsi lo sguardo nella sua direzione, egli alzò la testa dal suo piatto e mi vide. Rimasi come congelata, in un istante, dai suoi profondi occhi di ghiaccio. Erano grandi e tristi, e mi rapirono immediatamente.

Jared Leto e Alice, una ragazza come tante.
L’inverno qui a New York è molto rigido, e mentre cammino per la strada per raggiungere la metropolitana mi tornano in mente le parole del mio capo per giustificare quella riunione straordinaria “Alice dobbiamo parlare è molto importante…cerca di venire il prima possibile”
E’ l’inizio di dicembre e la rivista per la quale lavoro va a gonfie vele. Si chiama “Heart of Music” e io sono giornalista qui da un anno. E’ una delle più belle esperienze della mia vita e adoro il mio lavoro che mi permette di incontrare artisti internazionali e intervistarli, molto spesso riesco anche a farmi firmare i cd e fare foto con loro. Beh ultimamente il mio capo mi tolto un po’ del lavoro dicendomi che faccio troppo e riesco un esaurimento nervoso, ma io mi sento benissimo. Anzi, lavorerei 24 ore su 24.

"Ho caldo. In questo deserto maledetto ci sono almeno 40 gradi. Eppure tu dormi placidamente sul mio divano. Appoggiato con la testa sulle mie cosce.."
La mia prima FF su Jared Leto. Abbiate pietà! Dedicata alla mia amica Manuphantom

Se fossi la condizione per una generosa donazione da parte di un uomo misterioso cosa faresti?
Un benefattore mascherato dagli occhi penetranti ti ha appena scelto come sua preda.
Quale sarà il vero prezzo di questa proposta indecente?
Quando Jared Leto posa il suo sguardo su di te puoi sentirti al sicuro?

A Parigi, in un negozio di libri antichi, Emily e Jared litigano per l'ultima copia rimasta di un'edizione speciale. Jared la spunta e strappa una promessa ad Emily: passare insieme la giornata e poi, forse, potrà avere il libro.

Dice ammiccando e sorridendo. Evidentemente non ha capito l’antifona.
E lo vedo farsi serio. Una luce negli occhi completamente diversa da quella scherzosa di poco fa.
La mia battuta sarcastica lo fredda e noto con piacere una punta di fastidio farsi strada in lui.

Questo è il seguito di Photo shoot. Della serie l'esperimento continua...
Spero di non deludervi. Fatemi sapere cosa ne pensate!!!!

“Ho scopato con Jared Leto”.
“Certo e com’è stato?” mi chiede senza nemmeno farci caso, sarà il sonno magari a farle questo effetto sedativo o forse non ci crede.
“E’ un animale” mi limito a dirle, conserverò questo ricordo terribile e genuino nel cuore e sono sicura che da domani anche io potrò entrare nei forum delle groupie e scrivere che Jared è un fottutissimo bastardo.

-"Per cui, che aveva fatto? La prima cosa che le era venuta in mente, la cosa più intelligente che avrebbe potuto fare... Aveva scritto una letterina a Babbo Natale."-
Uno scherzo cretino. Una studentessa disperata. Una reputazione da salvare. Una strana letterina di Natale. Una serie di fortunate coincidenze. Il Natale di Jared forse non sarà tranquillo come spera...

Quando una banana è in agguato neppure il frontman dei 30 Seconds To Mars può resistere.

Sophie ha sempre voluto andare a un concerto dei Mars, e il giorno tanto atteso era arrivato, ma non avrebbe mai sperato che qualcosa di così speciale potesse capitare proprio a lei...

[JOKER]
Jared e un nuovo lato di se stesso.
Come si trasforma quando deve familiarizzare con un ruolo.
E se questo, inoltre, fosse più difficile di altri?
"Era la sfida più grande di tutte e l’aveva accettata apposta: sapere di doversi scontrare con predecessori degni di quel ruolo e della fama che avevano portato con loro lo elettrizzava e lo rendeva pericoloso, quasi l’adrenalina lo facesse sentire onnipotente.
Gli avevano detto che accettare quel ruolo era stata pura follia.
Aveva sempre riso di quell’osservazione, perché per lui voleva dire essere sulla strada giusta, dato che la follia era la compagna di quel viaggio sull’orlo dell’abisso.
Pazzia. Il motivo della sua scelta, il motore del personaggio, l’anima di ogni ruolo di Jared."

- Poi tornerà tutto come prima. - Sussurra, accarezzandomi il braccio infreddolito.
- Non voglio che tutto torni come prima. -
- Perchè? -
- Perchè sarà come se nulla fosse mai successo. -
- E non vuoi che sia così? -
- No. -

Giornata di studio finita anche oggi all’università. [...]
Tiro fuori il lettore mp3 dalla tasca interna della felpa: le cuffie le avevo già alle orecchie.
Premo play…
Goodbye frastuono del treno, delle porte automatiche del treno, delle chiacchiere inutili della gente…

[Raccolta di OS, DallasBuyersClub!Verse]
Il freddo era una sensazione persistente, da quel giorno.
Non se ne andava mai.
OS 1 - Disfigured. Destroyed. Damned. Dead.
OS 2- The soul underneath the skin.
OS 3 - Little ray of sunshine
OS 4 - Take ne to church

una cosetta scritta un paio di anni fa...
Forse abbiamo bevuto troppo, e mischiare tutti gli intrugli che abbiamo trovato nel minibar non ci ha aiutato dopo la serata in giro per locali. Forse non dovevo salire nella tua stanza, perché si è creata una strana atmosfera tra noi, e adesso tu sei lì che mi guardi, in bilico su quella poltrona come se stessi per scattare in piedi, il tuo respiro è affannoso come dopo una corsa...