Recensioni per
THIS IS...
di AngyK
Due immagini che il pover cervello malato che è costretto da anni a tenermi compagnia, suo malgrado, riuscirà difficlmente a dimenticare: 1) la battaglia di sguardi, attraverso il traffico della 53esima, come due cecchini appostati su fronti nemici, con il mondo esterno che si dissolve intorno a loro. Sottile ed emozionante. 2) l'intera scena al supermarket, Engy che lo spia da dietro lo scaffale, languendo per quella schiena che è un miracolo della natura, la gag in mezzo ai Durex ( ... preservativi, preservativi, preservativi, preservativi ...), l'incontro "bollente", del tutto logico ma ugualmente travolgente. |
-Sto odiando me stesso.- Fatica a parlare, a sostenere l’ordine perentorio implicito nella mia occhiata implorante. -Devo andarmene prima che inizi ad odiare anche te.- |
Prima di tutto mi scuso per il ritardo immenso çwç Ma incolpo una sola cosa: la scuola. |
Angy************
come ben vedi, non sei l'unica a giungere in ritardo: qui i Capi Supremi ci stanno spellando vive e a noi, povere anime, non resta che penare in solitudine. Che bella botta di depressione, vèhhh?!? Ma lasciamo il malcontento e le incazzature varie ad altri, perchè qui c'è da commentare un capitolo tutto "Inizi". E così si è scoperto come Macbeth sia riuscita ad inserirsi in un contesto come quello di "This is...": francamente non l'ho mai letta e Shakespeare, pur consapevole del suo immenso talento, non è mai riuscito a travolgermi più di tanto. Sarà che quando mi ritrovo a leggere qualche sua pagina, mi ritrovo sempre a fantasticare sui pozzi azzurri di Di Caprio HAHAAHHAHAAHAH In ogni caso, nonostante non conosca la trama, ho intuito come in qualche modo le sfortunate e tormentate sorti di Macbeth siano riuscite a incrociarsi con quelle di Engie: il giorno dopo la collisione, la lotta, la tempesta; il giorno in cui si deve fare i conti con le ferite, le cicatrici, il dolore, le perdite. E al mio corazzzzzzo alpenliboso non poteva sfuggire questa parte**** ||Le circondo il collo sottile con un braccio e appoggio il mento alla sua spalla, stringendola per infonderle tutto l’affetto e la gratitudine che non sono in grado di definire né di comunicarle a parole. Gaga si scioglie nella mia avvolgente stretta, e capisco che la fiducia è un dono il cui valore a volte schiaccia, a volte eleva. Lei ha solo aspettato il momento in cui fossi stata pronta ad elevarmi, a beneficiare sul serio della concessione.|| Occhi a cuoricino, sguardo sognante e sospiro di soddisfazione: ogni tanto leggere di amicizie vere, sincere e solide se ne sente il bisogno!! L'amicizia è un valore che col passare del tempo, purtroppo, va sempre più scemando: l'interesse personale che deve prevalere, la solidarietà, la comprensione, la pazienza e la devozione che non si è più disposte a mettere in ballo. Che poi, in realtà, cosa c'è di più bello della complicità che unisce due migliori amici/che, di più divertente di una risata dopo una figuraccia, della soddisfazione nel raggiungere un obiettivo insieme? Nel rapporto Engie-Gaga io rivedo tutto ciò: Gaga è riuscita a far riemergere dalle ceneri la Engie abbattuta, vinta, frustrata, egoista, fredda, cinica; è riuscita a scorgere tutto ciò che di positivo c'è nella ballerina; l'ha accolta nel suo strambo ed unico mondo per poi non poterne fare più a meno. E dopo i consigli (se pur contestabili), le interminabili discussioni, gli innumerevoli battibecchi, Engie e Gaga sanno che ci saranno sempre l'una per l' altra; che si riabbracceranno “A baraonda finita, a guerra persa e vinta". ||Nella vita capita che chi ama ferisca, che si prenda con brutalità ciò che si può prendere anche con dolcezza, che le parole non intonino esattamente la melodia suggerita dal cuore.|| Questa me la devo proprio segnare, è la sola pura e semplice realtà! La vita è un immenso viaggio di incomprensioni, sentimenti contrastanti, cose progettate e mai fatte, parole pensate e mai dette. E' un'avventura, una missione, un palcoscenico, un sogno, un incubo, il miglior film a cui prendere parte, il peggior demone da combattere. E sempre la vita ti porta a compiere azioni dettate dalla mente, accecando e privando della parole il cuore, sede indiscutibile dei sentimenti. Prendi Jared, che pur di affermare la propria autorevolezza finisce col far del male alla donna che ha riaperto il suo cuore; e prendi Engie, che per non dover affrontare le proprio debolezze ha preferito scappare dall'uomo che è riuscito a far riemergere quel poco di amore che le era rimasto. Meine Frau, aspetto sempre con ansia la notizia che sconvolgerà le nostre vite, che aprirà le frontiere a nuove energie, che sancirà il ritorno dell' Età dell'Oro, che rivelerà la vera fine del mondo: comincio a interpellare Padre Giacobbo e tutta la troupe di Voyager e tieniti pronta per una puntata speciale in primissima serata :D Baci e abbracci ^^ Mari <3 :3 <3 :3 <3 :3 <3 |
Cara Sis, |
Angy, ma dico, ma sei matta? Menzionare la tragedia scozzese è un attentato alla salute! Non sai quale perfida nomea si porta dietro??? |
'' -“Noi tre ci rivediamo quando? Con tuoni, pioggia, o lampi?”- |
Engie che credeva di essersi salvata in corner dall'interrogatorio, si è dovuta ricredere. |
"le nozioni basilari della sopravvivenza: respirare e deglutire." |
''Porgo il viso allo scroscio violento della doccia, permettendole di distendere la mia fronte corrucciata, di accarezzarmi la bocca gonfia, di sciogliere i nodi dei miei capelli arruffati. L’acqua, trasparente, pura, immacolata, s’impone sulla ruggine, sulle incrostazioni e sul torbidume di cui è impregnata la pelle, scavando tra i sedimenti di macerie e bonificando i paludosi, immondi, anfratti in cui si è insediata l’umiliazione. Il bagno schiuma nasconde i lividi alla vista, coprendoli con soffici e bianche bollicine, ma al passaggio della spugna, che sia delicato o irruento, essi reclamano la loro esistenza. Si condensano sulle braccia, sul torace, sulla schiena, sulle gambe, ed è impossibile non inciamparvi sopra o non suscitarne le dolenti grida, per quanto io sia attenta e accurata nella pulizia. Ho il segno indelebile di un morso, appena di fianco al capezzolo sinistro, e una scia di succhiotti rossastri che mi solca il collo, simile all’escoriazione lasciata da una bruciatura. Rimango sotto il getto impietoso per parecchio tempo, prima di rassegnarmi a conservare queste e le altre mille conseguenze di un gioco troppo ravvicinato e sottovalutato col fuoco, un gioco che non ho mai avuto il privilegio di condurre se non quell’unica volta in cui ho sbagliato mossa, perdendo il turno, e finisco per rinunciare all’avvolgente, protettivo, abbraccio dell’acqua. La felpa che ho rubato a Jay è appallottolata sul pavimento, trascurata, e la scavalco come se non volessi contaminarmi nuovamente, come se volessi evitare di veder dissolversi tutto il beneficio della doccia. E’ ancora su di me, distinguo l’impronta delle sue dita attorno ai polsi, attorno ai polpacci; gli sfregi dei suoi denti sulla pancia e sulle ginocchia; la stretta del suo bicipite sulle costole. L’unica cosa che si è persa e che, con ogni probabilità, starà scendendo nello scarico insieme alla schiuma è il suo profumo.''
Penso sia questo il pezzo che mi abbia fatto venire i brividi; Credo proprio che siano queste le parole che mi hanno provocato maggior interesse in questo capitolo. La violenza nata dall'amore,giusto? Mio Dio,ogni capitolo,ogni frase ed ogni parola che tu scrivi,è una nuova emozione che si scaglia contro di me.
Vorrei chiederti una cosa: il dolore,i graffi e i lividi riportati sul corpo sia di Engie che di Jared,sono anche ''emotivi'',cioè,si sono creati del male ai loro cuori facendo così? Perché io,a quanto ho capito,si sono creati entrambi anche cicatrici interne.
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Angy********** |
Carissima Dottoressa Angy, |
davanti a ciò che scrivi ogni parola mi sembra superflua e banale. |
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cara sis, |