TU! Tu, donna presuntuosa e priva di valori etici e morali, non ti vergogni a sbandierare “ai quattro venti” il tuo interesse per Eustachio Pimpillo? Eh?
Non t’importa del fatto che egli abbia una fidanzata, no! Figuriamoci!
Pompy, come adoro chiamarlo nei momenti d’intimità, è il mio ragazzo già da innumerevoli anni e, certamente, siamo una coppia da tempo prima del tuo racconto spudorato e vergognoso relativo alla vostra frequentazione.
Ammetto di aver notato una certa freddezza da parte sua negli ultimi mesi, ma l’avevo imputata ad uno stress dovuto alla molesta insistenza di tutta la gente che non lascia in pace gli UFO e i poveretti definiti ET che, diciamolo chiaramente, se non si vogliono manifestare apertamente è solo perché prediligono farsi letteralmente i c—zi propri ed io questo lo so bene, dal momento che non possiamo mai star soli nel campo di grano senza che qualcuno venga a romperci le sante scatole… terribilmente frustrante. A proposito di grano, il mio Pompy mi ha rivelato il senso della sua strana arte, ma non voglio condividerlo con una rovina famiglie quale sei tu.
Basta! Sto divagando.
Ad ogni modo, ho capito che stai cercando di portarmelo via, ormai lo so, ma non te lo permetterò.
Sappi che combatterò per lui!
Ok ok, al “combatterò per lui” ho desiderato la mia stessa morte cruenta… detesto le frasi del tipo: “Lotterò per il nostro amore. Combatterò per te. Grazie per chi mi ha accompagnato in questa avventura” e via dicendo. Sì, ok, allora perché ho fatto l’eroina di questo gran cavolo? Masochismo probabilmente, chi lo sa.
Ah, ogni tanto mi piace inserire delle faccine nei commenti, forse perché mi fanno simpatia oppure… no, non c’è un “oppure”.
Buon giorno! Vabbè buona sera piuttosto.
Dunque, che recensore sono io? Sarò sincera, magari sarò presuntuosa e sicuramente lo sarò, ma forse sono una pointer non comare.
Bene, dopo averlo affermato con veemenza, scoprirò che appartengo a tutte le categorie, compreso lo stalker e il twitter, io che non ho mai nemmeno voluto aprire un account su faccia di libro e sicuramente non amo cinguettare su internet. Oh, salve antichità, ci si vede spesso, eh?
Dicevo? Ah ok, parlavo del mio essere una pointer. Confesso che questo manuale del recensore mi ha leggermente inibita, nel senso che, per renderti merito per la stesura di ogni capitolo – non certo per mia smania personale di commentare ogni virgola – avrei commentato alla fine di ogni capitolo, esprimendo le mie impressioni e ciò che l’elaborato mi aveva lasciato in positivo e in negativo. Ho optato invece per una recensione finale cumulativa, ma anche qui sono in difficoltà, perché per non tediarti con poemi epico-cavallereschi non so bene cosa esternarti.
Sono un soggetto prolisso, male per te che ti sei imbattuta nella mia persona u_u
Proseguo quindi dicendo che mi sono letteralmente ammazzata dalle risate, anche perché, non essendo io un’autrice bensì una comune lettrice – udite udite: appartengo al 90% dei lettori di sesso femminile che imperversano su EFP – non mi sono mai curata di individuare delle categorie vere e proprie di recensori, perciò questi centonovanta capitoli sono stati una goduria da leggere ah ah ah ah…
Su un mare di cose che mi verrebbe di dirti, cosa devo scegliere ora? Ah! Una cosa seria: l’orfanello.
Sai chi penso che sia sotto sotto l’orfanello ingrato? Ritengo sia il lettore/aspirante autore che ti emula in tutto e per tutto, facendo leva sulla tua umanità per risultarti tenero e bisognoso di una guida e protezione, così comincia a scrivere dei componimenti e si mostra interessato solo al tuo fondamentale giudizio. Quando è riuscito a produrre una discreta quantità di elaborati più o meno lunghi, generalmente di valore mediocre e abbastanza banali, dopo che si è “conquistato” i suoi recensori personali che lo adulano e lo fanno sentire uno scrittore formato, ti manda a quel paese, perché a quel punto si considera bravo quanto te se non di più e la sua presunzione è talmente elevata che si mette addirittura a disprezzare i lavori degli altri, anche se sono pregevoli sia dal punto di vista lessico-grammaticale sia da quello dei contenuti.
Detesto i presuntuosi arroganti: potrei gridarlo. I recensori, in generale, scordano che stanno commentando storie che spesso sono espressione dell’interiorità dei loro autori, così diventano spietati giudici e si ergono su un piedistallo, come se demolire completamente l’opera realizzata da altri potesse fruttare loro denaro. Se fosse così, pregherei chiunque di indicarmi il modo per iniziare a fare questa redditizia professione e mi ci butterei.
Detto ciò, io che cosa faccio di fronte ad una storia? Se la leggo per interesse o per noia, lascio un commento sincero, unicamente per rendere partecipe l’autore delle emozioni che ha suscitato in me tale lettura, cosicché egli tragga merito per essersi impegnato e, al tempo stesso, abbia uno scambio costruttivo di idee con qualcuno diverso dal suo stesso cervello, con la conseguenza però di esser pronto anche ad avere eventuali diverbi che, lo ammetto, alcune volte sono state vere e proprie liti assurde, perché se leggo scemenze scritte male e lo faccio notare ma senza essere maleducata, non vedo perché debba diventare una strega da mettere al rogo.
Autori, volete dei pareri sinceri e non offensivi aprioristicamente? Ok, allora poi non vi offendete mortalmente se vi si fanno notare delle incongruenze macroscopiche.
Penso che chi pubblica su efp lo faccia non per voler ricevere un voto critico sulle sue storie, ma per condividere le sue passioni o qualcosa di sé con lettori intelligenti e capaci di cogliere il senso di quel che leggono, perciò il lettore deve bere una enorme tazza di camomilla prima di recensire, anche perché mi sembra che critici di professione qualificati per distruggere l’autostima di un autore non ce ne siano qui in giro.
Ripeto: se si fanno soldi distruggendo le storie, ditemi come inziare questa carriera.
Bene, mi pare di essere anche una critica costruttiva e una potenziale coming soon, alla luce della mia precedente arringa assolutamente non richiesta ma che ti ho generosamente fornito ah ah ah ah… ok ok, coming soon lo sono perché se mi infervoro per una storia, il mio cervello non può in alcun modo placarsi e attendere pacificamente. No, certo che no! Il mio cervello continua ad elaborare teorie plausibili e convincenti e lì poi scatta la brama di spiegarle e carpire qualche indizio dall'autore.
Oh, mi sono accorta che il poema te l’ho scritto comunque, pur sperando di poterlo evitare, perciò, già che la frittata è fatta, pretendo, adesso e subito, le scuse pubbliche per quella povera, pudica, dolce e ingenua fanciulla di Miley Cyrus. Che colpa ha lei se ha fatto la b-----a pazza e sguaiata su un palco sotto gli occhi di quasi tutto il mondo? Non vorrai mica dire che non hai apprezzato quelle sue movenze da uomo cavallo e quella lingua di fuori come un cane dopo la passeggiata! Sono sicura che riguardando – in un’altra vita forse – la sua performance, ti accorgerai di essere stata troppo dura nei suoi confronti.
Non rileggerò per nessuna ragione al mondo il mare di ca- oh pardon, di stupidaggini che ho scritto, perciò mi dispiace per eventuali errori grammaticali e… beh, ti tocca leggere tutta sta roba ah ah ah ah ah ah ah…
P.S. Non sono stata sincera con te: ho lasciato Eustachio prima che vi conoscenste, ma essendo contorta rivendico comunque diritti su di lui. La nostra storia è finita perchè... ma dai, chi lo vuole uno che si fa chiamare "Pompy" nell'intimità?
Ah ah ah ah ah ah ah ah...solo Pompy mi manca -.- e poi un pietra al collo e il mare. |