Recensioni per
Einstein e l'Ispirazione Universale.
di Paolo Ciraolo

Questa storia ha ottenuto 506 recensioni.
Positive : 499
Neutre o critiche: 7 (guarda)


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Recensore Master
31/01/13, ore 12:17
Cap. 51:

Ciao! Bellissimo questo inno al creato, armonioso, profondo e nello stesso tempo semplice e immediato. Mi piace il verso dove parli del sole...come dovrebbe illuminare le menti...Sorge e risorge forse un giorno chissà...
A presto, buon pomeriggio
Eldarion

Recensore Master
30/01/13, ore 14:29
Cap. 51:

La creazione momento di intensità amore e qualsiasi altro sentimento meraviglioso.
Con le tue parole sei riuscito a descriverlo perfettamente.

Recensore Junior
30/01/13, ore 10:51
Cap. 51:

Proprio come avevo preannunciato nella mia risposta alla tua recensione, ecco che mi ritrovo io a mia volta a recensirti, gentilissimo Paolo!
Partirei subito col parlare della prima cosa che mi è saltata all'occhio leggendo le tue ultime poesie: l'uso abbondante di anafore (ripetizione delle stesse parole a inizio verso), figura retorica che ultimamente sembri prediligere. Se ben usata è una delle figure retoriche più belle, poiché intensifica di volta in volta ogni verso, creando una sorta di climax che culmina con il verso finale, come un'onda che avvicinandosi alla spiaggia si fa sempre più gonfia e alta, fino ad infrangersi sulla terra.
Ho notato, poi, anche alcune irregolarità che non so se siano volute o meno: Luce, Luna, Essere Umano e Creato sono scritti con la lettera maiuscola, mentre sole e acqua no. Non so se siano eccezioni volute, comunque è l'unica irregolarità che ho trovato in un testo come sempre impeccabile e profondo nel linguaggio, nello stile e nel significato.
Ho potuto felicemente ritrovare, inoltre, quella che è la caratteristica principale di questa raccolta, ovvero la perfetta simbiosi poetica e fisica tra religiosità, scientificità e senso umano delle cose, che è una cosa non facile da rendere, soprattutto in poesia, e che in questi versi è espressa in maniera meravigliosa, con qualche richiamo biblico, visto con l'occhio consapevole e scientifico dell'uomo moderno e col cuore di un poeta.
Veramente una stupenda poesia.
Cordialissimi saluti!
Lilith

Recensore Master
29/01/13, ore 16:48
Cap. 50:

Che bella...perdonami il gioco di parole ma questa tua poesia è veramente poetica! Devo dire che è forse la più poetica che ho letto, sembrano versi di un'altra dimensione,,,complimenti sei davvero un bravo scrittore!
Un saluto
Eldarion

Recensore Master
29/01/13, ore 15:07
Cap. 50:

E' cosi bella questa poesia.
Sei un poeta nato...

Recensore Master
28/01/13, ore 14:54
Cap. 49:

E' una tematica molto importante nel mondo nell'universo .. .. .. e tu lo hai affrontato in modo sublime

XD

Recensore Master
27/01/13, ore 18:29
Cap. 49:

Ciao...una poesia che inneggia agli opposti; in fondo gli opposti sono il senso della vita, il suo mutare e procedere, senza quelli che sarebbe di noi, dell'universo...La tua poesia mi fa venire in mente questa incessante danza di opposti che si completano, spesso senza saperlo in una musica infinita di amore e...odio...Credo che nessuno vncerà mai, nè la luce nè l'ombra, dovranno trovare un equilibrio per vivere; tu non credi?
Un abbraccio e, anche se ormai è sera, buona domenica
Eldarion

Recensore Master
26/01/13, ore 23:17

Stupenda...stupenda e commovente, soprattutto nel finale! Che bei viaggi tra le stelle: anche a me capitava di fantasticare guardando il cielo, ora un po' meno perché con un bimbo piccolo nn mimé possibile osservare le stelle di notte...non ancora ma se gli piacerá lo faremo. Per ora osserviamo le nuvole sdraiati nel prato...chissá se anche lui un giorno scriverá dei versi così belli :)
Complimenti, buonanotte
Eldarion

Recensore Master
26/01/13, ore 13:51

non so quante volte mi incanto a guardare il cielo.
Da oggi penserò alle tue poesie quando lo faccio.

Recensore Master
25/01/13, ore 15:06

Devi assolutamente farla leggere a tuo figlio!
E' bellissima.

Recensore Junior
25/01/13, ore 01:01

Caro Ulisse 999, siediti e mettiti comodo, perché io già sono prolissa di mio, se poi l'argomento intavolato mi solletica molto la mente, possono venirmi fuori discorsi chilometrici e prevedo che questa recensione sarà piuttosto lunghetta!
Comincio col dire che ho letto tutte le poesie di questa raccolta, ma essendo molto numerose non avrei mai avuto tempo di recensirle tutte, perciò avevo deciso che avrei recensito solo quando avrei capito di essere arrivata a quella che per me sarebbe stata la "poesia clou", oppure direttamente l'ultima, una volta terminata la raccolta.
Ebbene, sono felice di poter affermare di aver finalmente letto quella che secondo me è la "poesia totalizzante" di questa raccolta. Cosa voglio intendere? Dunque, in poche parole per me in ogni storia (che sia un libro, un film, uno show, una biografia, una raccolta di poesie, un disco, un saggio ecc.) c'è sempre un punto clou, che non è come si può pensare il punto chiave, quello attorno a cui ruota tutta la trama, la suspance, ma più semplicemente il punto che racchiude tutte le caratteristiche principali della storia.
Perciò, se si tratta di un film, sarà la scena in cui per me la recitazione, la colonna sonora, i dialoghi, la regia, la sceneggiatura, l'immagine ecc. avranno raggiunto il loro picco contemporaneamente ed è la scena per cui io ricorderò quel film e non è detto che sia la scena madre.
Quando invece si tratta di un libro, generalmente, i punti sono il linguaggio, lo stile, i personaggi, i dialoghi, l'originalità ecc.
Nel caso di questa raccolta, oltre a linguaggio, stile, poetica e tutte queste cose tecniche, tenevo conto anche di altre caratteristiche peculiari del tuo modo di scrivere (almeno in queste poesie).
Quando mi sono imbattuta nel titolo "Einstein e l'Ispirazione Universale", sinceramente non mi aspettavo di gradire molto, perché credevo che l'avrei trovata una raccolta pretenziosa e banale, dato che è molto difficile riuscire a parlare di questi argomenti senza cadere nella trappola della superbia (elevandoci ad una specie di aulici profeti della scienza) o al contrario di perdere il senso poetico attraverso un linguaggio eccessivamente tecnico, creando un "vuoto emozionale" nei versi.
Tuttavia, con mia grande meraviglia e piacere, fin dalla prima poesia mi sono dovuta presto ricredere e da lì in poi hai continuato a confermarmi ogni volta di avere la "magica" abilità di descrivere i fenomeni naturali straordinari della vita con il cervello di un uomo adulto, razionale e consapevole, e il cuore di un bambino meravigliato, con gli occhi innocentemente spalancati al mondo. Poeticamente parlando, è come se avessi "raccontato la Favola del Mondo".
Un altro merito che devo riconoscerti è stato quello di aver saputo mettere in comunione in più occasioni il piano fisico e scientifico con quello spirituale e divino, parlandone non come di due sfere che racchiudono argomenti assolutamente incomparabili e irrimediabilmente contrastanti con loro, come spesso tende a fare chi ha un'ottima cultura filosofica e scientifica, ma bensì creando un insolito e brillante ponte fra questi due poli apparentemente opposti e contrastanti.
Oltre ad una ottima cultura che affascina e cattura l'attenzione di un lettore desideroso di apprendere qualche nozione in modo diverso dall'ordinario, un'altro elemento che caratterizza tutta la raccolta (e che secondo me è la linfa vitale della stessa) è la creatività nata dal meravigliato interesse con cui sembri guardare affascinato il mondo. Questa caratteristica comune a molti dei poeti che ammiro (tra cui Saba, Pascoli, Benni, Montale e Rimbaud), non ho mai capito se sia semplicemente una virtù innata, senza alcun merito dunque, o se sia invece il risultato del coltivare incessantemente la nostra anima di bambino, impedendole di morire sotto il peso della maturità e delle sofferenze inevitabili della vita, conservando così l'abilità di meravigliarci ancora e continuare a vedere una realtà poetica dietro le cose quotidiane della vita, che normalmente si danno per scontate.
In conclusione, in questa poesia ho ritrovato espressi al meglio tutti gli elementi che ho appena elencato, specialmente l'ultimo, trovandola, in un certo senso, la più umana di tutta la raccolta.
Ancora complimenti e tanti auguri a Camillo, che con un genitore come te, sarà certamente un'anima molto sensibile.

Recensore Master
25/01/13, ore 00:45

Che bella! Tuo figlio é fortunato ad avere un padre così, un artista che Sa dedicargli delle parole così belle e piene d'amore! È una visione molto toccante dell'universo, un universo in comunicazione con noi si potrebbe dire...questa è una poesia quasi perfetta complimenti! Mi piace anche la continua tensione verso l 'infinito che è un tema di molte tue composizioni.
Complimenti e tanti auguri a Camillo!
Buonanotte

Recensore Master
24/01/13, ore 14:41

La dedica alla tua mamma, carissimo Paolo, lasciava già preasgire la sublimità e la leggiadria dei versi che ci hai regalato in questa poesia, lasciando che io, personalmente, ne restassi letteralmente ammaliata, al punto tale da essere rimasta per un attimo senza parole, ma col cuore sereno e libero.
Ti ringrazio per aver condiviso con noi questi versi, di tutto cuore.
A presto.

Recensore Master
24/01/13, ore 14:33

Poesie sempre più belle .. .. esprimono il cielo.
E poi la mamma è sempre la mamma.

Recensore Master
23/01/13, ore 19:28

Ciao...Che bella! Stupenda questa dimensione d'infinito che riesci a evocare con le parole, la si può sentire quasi. Parli di qualcosa che che va oltre la vita, la realtà, nell'infinito appunto. Bella anche questa idea finale di fusione. Bravo!
Bella anche l'immagine!
A presto, un abbraccio
Eldarion