L'8 dicembre 1980 John Lennon fu assassinato a New York. In quello stesso momento i Queen stavano suonando a Wembley. Un piccolo omaggio a due artisti immensi.

[Crossover: Queen x Good Omens]
1970
Freddie è in ritardo; Roger è risentito.
Insomma, una normalissima mattinata di lavoro al Kensington Market… o quasi: qualcuno potrebbe tornare a casa senza la propria amata giacca…

«Ora basta, è assurdo!» ululò Roger. «Questo qui non solo si inventa le parole ma adesso comincia pure a modificare le regole come vuole lui!»
«Ehi!» esclamò Fred in tono risentito. «Bismillah non è affatto una parola inventata, sta a indicare…»
Ma Fred non riuscì a proseguire. Strabuzzò gli occhi e per sicurezza li strofinò con le mani.
La persona davanti a lui non era più Roger.
(Questa storia partecipa al contest “Queen me like there's no tomorrow” indetto da Carmaux sul forum di EFP”.)

La musica giungeva ovattata dal piano di sotto e le voci degli invitati alla festa – che, nonostante mancassero ancora un paio di minuti alla mezzanotte, facevano già il conto alla rovescia – si mescolavano rendendo impossibile decretarne il numero effettivo.
Si specchiò e, sorridendo al proprio riflesso, notò quella ciotolina in legno contente il nuovo e costosissimo sapone da barba che Fred aveva ricevuto in regalo: era così vicina al bordo del lavabo... era una palese provocazione!
[SECONDA CLASSIFICATA al contest "Countdown" indetto da Soul_Shine sul forum di EFP]
[Storia partecipante alla Seasons Die One After Another Challenge Edition! di Laila_Dahl sul forum di Efp]

-Partecipa alla challenge "Just stop for a minute and smile" indetta da Soul Dolmayan sul forum di EFP.-
Il nuovo album natalizio dei Queen è in uscita e Fred ha un'idea geniale per la foto di copertina.
Un'idea che a Roger non piace affatto.
(Dealor // fluff // Buon compleanno, Bea ♥)

“Tesori, insomma! Di questo passo non finiremo mai… Si può sapere cos’avete oggi?”
Fred sbuffa, spazientito.
Ma quelli fanno finta di non sentire.
E tutto per un po’ di vento… come fosse la prima volta che a Londra si scatena una tempesta!

Quando Freddie, in stato di allarme rosso e panico da primo appuntamento, chiede una mano a Roger… questi non può che concedergliela.
"-Ho svuotato il magazzino della nostra bancarella e sono passato anche da Bri e Deacy.- Roger, recuperato un pacchetto di patatine dalla cucina, si appollaiò sulla poltrona esibendosi in un sorriso sornione: -Dev'essere qualcuno di davvero speciale se mi hai chiesto di cercarti cravatte e farfallini!-"

Non ottenendo risposta, abbassò la maniglia ed entrò, aspettandosi di trovare l'amico abbracciato al gabinetto ad affrontare le conseguenze della sbronza. Rimase un attimo interdetto quando, invece, lo trovò comodamente sdraiato nella vasca da bagno, la bottiglia di birra ancora in mano e la testa appoggiata sul bordo in ceramica.
-Ma che fai?-
-Il cesso era scomodo.-
-Sei un poeta. Sei stato male?-
Roger sorrise: -Non sono mica Brian.-
-Dovresti chiedergli scusa, domani: sei stato ingiusto con lui.-
-Ma mi dava fastidio!-
-Forse, ma ti stava mostrando gentilezza.-
-Non me ne frega niente: non la voglio la sua gentilezza!-
Fred si sedette sul bordo della vasca: -Che succede Rog? Perché sei così incazzato in questi giorni? Si può sapere che ti abbiamo fatto?-
[Questa storia partecipa al contest "Hold my Angst (Flash contest - Edite ed inedite)" indetto da GaiaBessie sul forum di EFP.]

«"Dai, Brian..."
"No."
"Ti prego! Giuro che la tratterò bene!"
"Roger..."
"Solo una prova veloce!"
"Ho detto di no!"»
Una flashfic semplice e forse un po' stupida per omaggiare una coppia di amici singolare, bizzarra e terribilmente adorabile! Perché, dopotutto, Bri e Rog non riescono proprio a stare separati!!!
Spero vi piaccia e vi strappi un sorriso ;)

22 Novembre 1991.
-Devi dirglielo.-
Quella frase, pronunciata con quel tono risoluto, con quell’espressione seria, proprio da Brian, ha il potere di incrinare la maschera che indossi ormai da tempo.*** Dedicata a lui, l'unico. Un piccolo tributo per fargli sapere che noi sorridiamo ancora pensando a lui.

1984.
Mentre Freddie e Brian ultimano le riprese per il videoclip di I want to break free, John e Roger sono impegnati in un'intensa promozione del nuovo album in Estremo Oriente e Australia.
Ma prima di tornare dai loro amici e colleghi, dopo due settimane in cui non hanno fatto che rilasciare interviste, decidono di concedersi una breve vacanza in Spagna.
Cosa si cela nel loro cuore? Cosa nascondono al mondo intero?
Tra un'improbabile tinta per capelli e un caffè fatto a metà, batterista e bassista si immergono nelle pieghe delle loro anime.
[...] l’impellente necessità di stare insieme e di lasciare tutto il mondo fuori da quella camera d’albergo che non ci apparteneva, ma che era solo nostra.
- QUARTA CLASSIFICATA al contest "Test your might - II" indetto da _Akimi sul forum di EFP.
- PRIMA CLASSIFICATA al contest "Secret Love" indetto da mel-ker e valutato da Dark Sider sul forum di EFP.

Brian conosce Roger da anni, fin da ragazzino, ma pur essendo un uomo sempre molto attento ai dettagli, potrebbe essergliene sfuggito uno.
Ma quando un'idea si insinua nella sua mente, proprio fidandosi di quel pensiero, decide di fare una telefonata all'insaputa del suo migliore amico…

[Dealor]
-Sai che abbiamo cambiato tre bassisti prima di trovare te?-
Sul momento non seppe come interpretare quella frase. Letta con un certo pessimismo poteva assumere i toni di una minaccia: come avevano cambiato i primi tre potevano tranquillamente disfarsi di lui dall'oggi al domani.
-Tre in poco più di un mese: se qualcosa non ci piace, la cambiamo. Tu invece sei con noi da più di tre mesi.- il batterista alzò le sopracciglia. -Noi siamo dei perfezionisti.- proseguì. -Tu sei qui perché sei fottutamente perfetto.-
John, ancora intimidito dai membri del nuovo gruppo di cui è entrato a far parte, non avrebbe mai pensato che a tranquillizzarlo e farlo sentire il benvenuto sarebbe stato proprio lo scalmanato batterista dal linguaggio colorito.
[TERZA CLASSIFICATA al contest "The first time we slashed" indetto da Soul_Dolmayan sul forum di efp]

Un semplice omaggio a Brian. Ho provato ad immaginarmi come sia nata una delle più belle canzoni dei Queen.

Dopo aver bevuto, a sua insaputa, un intruglio alcoolico preparato da Roger scambiandolo per tè, John Deacon si ritrova talmente ubriaco da non riuscire nemmeno a riconoscere una loro canzone, scambiandola per un brano di qualcun'altro.
Gli altri decideranno di non rivelargli che è lui il mitico bassista ad eseguirla, per non fargli montare la testa.
Terza classificata al contest "Queen me like there's no tomorrow" indetto da Carmaux sul forum di EFP

-Roger? Tutto bene?-
Il tono del batterista divenne immediatamente acido: -Non si può stare tranquilli nemmeno in bagno?!-
Ecco: avrebbe dovuto tenere la bocca chiusa.
-Scusa... mi cambio e vado: a Fred non piace la mia camicia.-

John adorava andare in macchina con i suoi amici, soprattutto quando c'era Roger alla guida.
Soprattutto quando c'era qualcun altro al posto del passeggero e lui poteva godersi il viaggio, i dialoghi e – più frequentemente – le discussioni che scaturivano.
Freddie è di cattivo umore.
Brian prende in giro Roger.
Il viaggio è lungo e il conducente è stufo delle continue lamentele.

Maylor (2001).
"- Bri, devo andare a lavoro. – aveva poi detto tra una risata e l’altra, sentendo un sospiro come risposta.
- Va bene, okay. Come vuoi, lascia pure il tuo povero ragazzo da solo.
Quelle parole fecero ridere il più piccolo, che gli accarezzò i ricci. – Torno presto. Non avrai nemmeno il tempo di lamentarti che sentirai bussare alla porta. – si avviò poi verso la porta, mentre Brian si sedeva a gambe incrociate sul letto.
- Rog. – si sentì chiamare. Si voltò. – Sì?
- Ti amo.
Il biondo sorrise teneramente. – Ti amo anch’io."
La storia tratta tematiche delicate e fa riferimento ad eventi realmente accaduti, non ha assolutamente lo scopo di essere offensiva o turbare chi legge.

John Deacon è alle prese con i ricordi di una splendida giornata di 34 anni fa.