BRIII **
Eccomi qui per lo Scambio a Catena del Giardino ~
Continuo molto volentieri la (ri)lettura di questa storia, non vedo l'ora di mettermi in pari, così come con tutte le altre tue storie che seguo. *^*
Ma bando alle ciance, ciancio alle bande, Jean brigante [???], iniziamo a sclerare su questo nel capitolo ~
Al suo risveglio, Eren si era ritrovato con un mal di testa dirompente. Era una piccola conseguenza che avrebbe accettato ben volentieri, dopotutto aveva in cambio passato una serata fantastica. → ne so qualcosa! :D
Né l'emicrania né il raffreddore avrebbero potuto in alcun modo guastare il suo buon umore. → no, okay, ammetto che con emicrania e raffreddore insieme mi sento peggio di un uomo con trentasette di febbre, ma dettagli, lol
Iniziare una relazione con un uomo non era di certo qualcosa che ogni ragazzo faceva, anzi, probabilmente se qualcuno lo avesse fatto si sarebbe ritrovato chiuso in un ospedale psichiatrico. → il che non ha assolutamente senso, ma dettagli. Ed è vero che qui si ritorna sul fatto che la società di quel tempo era costituita in un determinato modo e tutto quello che si vuole, ma resta ugualmente una cosa priva di senso.
No, non era quello il destino che gli sarebbe toccato. → … :)
Se ripensava alla sera prima, sotto la pioggia e a quella dichiarazione d'amore, Eren finiva con il perdersi, con il sospirare con aria sognante, mentre stringeva un libro al petto. → CUCCIOLO LUI, fatti abbracciare! *^*
"Anche io vorrei essere così. Forte, coraggioso… ma ciò che io e la protagonista abbiamo in comune è che siamo orfani… e siamo maltrattati da tutti. Se non fosse stato per la tua famiglia…" → Armin, NO, PLS. Non iniziare a dire queste cose, mi uccidi inside T^T
"Non devi pensare al passato perché… è passato", disse come se fosse la cosa più ovvia e naturale del mondo. "Lo sai, io non avevo mai avuto un amico. C'è Mikasa, ma lei è mia sorella, non è proprio la stessa cosa. Tu sei stato il mio primo vero amico". → possiamo considerare anche questa come una sorta di dichiarazione. Sicuramente non d'amore, certo, ma di affetto e stima, questo assolutamente. Ed è una cosa meravigliosa.
Armin arrossì a quelle parole. Mai nessuno lo aveva addirittura definito "amico". Non c'erano amici per strada, solo compagni di sventura. Tentò invano di trattenere le lacrime. → già, e chissà chi saranno questi “compagni di sventura”. Magari più avanti entreranno in scena * fischietta *
Sono proprio pessima a fare la finta tonta, I know.
"I Kirschstein sono qui". → quattro semplici parole in grado di far raggelare il sangue.
"Cosa?! Ma perché? Oh, non voglio stare accanto a quell'antipatico di Jean, devo proprio venire?"
"Dovrai farci l'abitudine, visto che tra non molto saremo sposati". → MA ANCHE NO. Cioè, non lo dico per la coppia in sé – anche perché c'è stato un periodo in cui shippavo la Jean/Mikasa, ma proprio perché non sarà così, cioè, il loro destino sarà un altro, totalmente diverso perché sì, briii ~
Peggio di così non poteva proprio andare. → d e c i s a m e n t e . :D
C'era qualcosa di strano nella sua espressione, ma in verità Eren non ci badò più di tanto. → io invece direi che sia il caso di badarci eccome. Così per dire, eh, nulla di che, assolutamente.
A braccia conserte, osservava Jean parlare con Mikasa, non riuscendo a fare a meno di pensare che sua sorella meritava sicuramente di meglio. → nulla contro Jean, ma… lo penso anche io! :D
La sola visuale bastò a farlo irrigidire. Che intenzioni aveva quel tipo? → ehh, sapessi… :)
NO, OKAY, DEVO SMETTERLA.
"Beh? Che cosa volete?", domandò impaziente, infischiandosene di apparire maleducato.
"Vi trovo nervoso, Eren", cantilenò l'altro solo ed esclusivamente per irritarlo. "Ho la vaga sensazione di non starvi troppo simpatico".
"Ah, allora non site poi così stupido come pensavo". L'altro sorrise. → IT'S OVER 9000 (IL LIVELLO DI SARCASMO)!!!
"Forse, se voi sapeste, mi trattereste con un po' più di riguardo". → Jean, sei proprio perfido, lasciatelo dire.
"Eren, vi ho visto l'altra sera a boulevard de le Madeleine. Eravate tra le braccia di un uomo e le vostre labbra erano incollate alle sue". → ma che birbone sei, Jean? No, seriamente, mi sto immaginando il sorrisetto sghembo che spesso fa quando piglia per i fondelli qualcuno – che alla fine è sempre Eren, lol – mentre gli dice queste cose e niente, vorrei tirargli una sprangata sui denti con tutto l'amore del mondo. :)
Cioè, ti distruggo la faccia, ma con amore! :D
"Sinceramente non saprei. Sapete, sono sorpreso. Sapevo che foste ribelle, ma non immaginavo vi dedicaste a divertimenti del genere". → niente, preparo le spranghe (le cinghie no, quelle sono solo per le persone speciali).
"Levi non è divertimento. Io lo amo. Lo amo davvero, così tanto che mi ucciderò se proveranno a separarmi da lui. Ma voi cosa potete capirne? Nulla! Voi altri non capite, voialtri non sapete!", sussurrò con rabbia, gli occhi spalancati. → B R A V O EREN, FATTI VALERE COME SOLO TU SAI FARE.
Jean lo osservò. Probabilmente le sue parole corrispondevano a verità, lui non poteva capire. Ma cosa se ne faceva dell'amore? Ma soprattutto, perché avrebbe dovuto comprendere un amore del genere, tanto innaturale e disgustoso? → … ne riparleremo tra qualche capitolo! :D
"Chissà. Se lo dicessi subito finirebbe il divertimento. Per adesso preferisco tenerlo per me e magari… usare questa cosa a mio vantaggio quando sarà il momento". → ma guarda te 'sto PUSILLANIME – che comunque io mi sto spanciando dal ridere e ti chiedo scusa, perché in una situazione del genere dovrei disperarmi per Eren e stare in ansia per lui, ma se penso a ciò che accadrà DOPO, ti giuro che NON CE LA FACCIO.
Se solo avesse potuto, Eren gli avrebbe dato un pugno. → non sei l'unico, guarda.
"Sono tornato!", esclamò Armin con una brocca in mano. "Gradite una limonata?" → questa è l'entrata in scena più innocente e pucciosa del mondo.
"Sono contenta che siate riusciti a parlare normalmente. Spero possiate andare d'accordo".
"Non preoccupatevi. Sono certo che io e Eren ci divertiremo". → ma ASSOLUTAMENTE, cioè, ti pare? Ormai sono pappa e ciccia.
"Hai ragione, il fatto è che… cosa ne sarebbe di me? L'unico motivo per cui rimango qui sei tu". → Armin, ti prego, NON DI NUOVO CHE ALTRIMENTI PIANGO, PLS.
"Oh, Armin. Non ti devi preoccupare di questo, va bene? Secondo te potrei lasciarti da solo dopo tutto ciò che hai fatto per me? Sta tranquillo. Ma adesso devo parlare con Levi, non posso più aspettare!" → how to essere sbrigativi ma al contempo rassicuranti level: Eren Jaeger.
Fece finta di non vedere lo sguardo di Kirschstein su di sé. → ma se vuoi ti do una spranga, per me non c'è problema.
L'ispirazione era un dono effimero, che poteva scomparire in un momento. → dura e triste realtà, purtroppo.
Era completamente assorto nella stesura del nuovo capitolo. Non si trattava più di macchiare semplicemente la carta d'inchiostro, ma anche di mettere nero su bianco parte della sua – della loro – storia, i suoi sentimenti, cosa che mai a nessuno aveva permesso di vedere. Finché poi non era arrivato quel ragazzo a cambiare i piani. → quanto è bella questa immagine. Mi sto immaginando Levi completamente assorto nella scrittura mentre pensa costantemente a Eren, però intanto scrive proprio grazie a quel pensiero. Bello. Davvero molto bello.
"Ti sembra il modo di-”
"Ti devo parlare!", esclamò passandogli davanti. "Abbiamo un problema!"
"Quale problema? Non trovi più il tuo libro? Oppure una delle pagine si è macchiata di tè?"
"Jean Kirschstein sa di noi". → GUARDA, avrei preferito di gran lunga le pagine del libro impastate di tè, e penso proprio che Levi la pensi esattamente come me.
"Figurati. È solo un ragazzino che fa finta di avere potere. Ma né lui né nessun altro ha potere su di te, o su di me. Hai capito?" → B R A V O LEVI, È PROPRIO COSÌ CHE SI DICE.
"Ma se per qualche motivo lui parlasse… scapperesti con me?" → secondo me Levi, da qualche parte in casa – magari sotto al letto – ha già preparato una sacca da viaggio. COSÌ.
"Scappare? Dici sul serio o fingi?"
"Diamine, no che non fingo!", con forza si aggrappò al tessuto della sua camicia. "E non rispondermi dicendo che tanto non lo dirà. Perché non cambierebbe nulla comunque. Metti caso non riuscissi a convincere i miei a non sposare Historia Reiss. Anche in quel caso dovrei andarmene. Ci penso da un po' in realtà, ma no ho ma avuto il coraggio di chiedertelo. Non capisci, Levi? Per non non c'è posto, da nessuna parte. Dovremmo andarcene per sperare di sopravvi-" → unpopular opinion [???]: strano ma vero, Eren melodrammatico mi piace un sacco. Più che altro perché inizia a parlare e non si ferma mai, e butta fuori tutto – in questo caso butterebbe pure fuori Jean a calci nel didietro in senso prettamente fisico, ma comunque ci siamo intese e niente, sto farneticando.
Non sempre Levi riusciva ad essere dolce, anzi, era più corretto dire che non fosse proprio nella sua indole. → decisamente sì.
Anche se come lui aveva delle incertezze, non poteva assolutamente permettersi di mostrare anche un solo briciolo di paura. → esatto, questo è il Levi che conosco e che mi piace tanto **
"Certo che sei umano. E che essere umano meraviglioso che sei. Devi sapere una cosa, io non intendo lasciarti andare, né permetterti di sposare una donna. Perché sono egoista e perché i miei buoni propositi sono andati al diavolo oramai molto tempo fa. Devi fidarti di me. Se ci sarà bisogno scapperemo, vivremo, anche se non so come. Ma fino a quel momento devi stare tranquillo e non premettere a nessuno di controllarti, lo capisci?" → adoro tutto questo. Questo è in assoluto il mio pezzo preferito dell'intero capitolo, cioè, in queste frasi, in queste parole, rivedo proprio il Levi che conosco e che adoro, è proprio lui, senza “se” e senza “ma”. Ed è tutto davvero tanto, tanto, tanto bello.
Quell'uomo era la sicurezza, oltre che la salvezza. → concordo in pieno.
"Verresti a difendermi?"
"Un gentiluomo difende sempre la propria dama".
"Io non sono una dama!", esclamò dandogli un pizzicotto. Levi sgranò gli occhi.
"Come osi, ragazzino?", domandò senza alcuna cattiveria nella voce, sbottonandosi i primi due bottoni della camicia. → come siamo passati dalla disperazione, all'agitazione, alla rassicurazione, alle battute e al preludio di qualcosa di sconcio?
MI SONO PERSA QUALCOSA :D
"A cosa stai pensando?", domandò quest'ultimo.
"Penso che finalmente so cosa significa amare. Nella mia vita non chiedevo altro". → STO PIANGENDO TANTISSIMISSIMO.
"Non permetterò a nessuno di toccarti così, è un diritto mio e mio soltanto. Come il diritto di proteggerti, di amarti, desiderarti". → MI SEMBRA GIUSTO.
Il ragazzo poggiò una mano sul suo petto e lo spinse leggermente, sorridendogli in maniera dispettosa. → Eren bricconcello, UIII ~
Senza aggiungere una parola di più, il ragazzo si inginocchiò, facendogli a quel punto intuire le sue reali intenzioni. → chi ha acceso i termosifoni? No perché fa caldo, fa TANTO caldo.
Quest'ultimo difficilmente si lasciava andare, ed il vederlo perdere il controllo era piacevole, oltre che divertente. → LOL mi diverto un sacco anche io quando succede ~
"Qualcosa non va… Levi?", chiese Eren divertito. → Eren se le cerca :D
Avevano un bisogno disperato di stare così, sentivano che altrimenti sarebbero morti entrambi. Non aveva importanza ciò che il mondo pensava, che fosse una perversione, una malattia, perché anche se così fosse stato, sarebbero stati felici di essere additati come malati o perversi. → ma lo dico anche io, se il mondo intero pensa che sia una cosa da malati, allora tanto vale passare per malati, ma almeno fanno ciò che vogliono fare e soprattutto con la persona che amano.
"Tutto", sussurrò Levi al suo orecchio. "Di me ti sei preso tutto. Come hai osato tu, fare questo a me?"
"Chiedo perdono", Eren si morse il labbro, chiudendo gli occhi.
"Io non voglio il tuo perdono. Io voglio poter prendere a mia volta tutto di te".
"L'hai già fatto, Levi. Ti appartengo totalmente", si strinse a lui ancora più forte. → oddio, questo pezzo è stato davvero tanto intenso e mi è piaciuto moltissimo. È pregno di passione, amore, desiderio… WOW.
"Ci sono ancora tante cose che potresti insegnarmi. Mi piaci quando parli in francese. Sei… più eccitante". → Levi sarebbe eccitante pure parlando tedesco e fidati, il tedesco non è affatto una lingua eccitante, lol
Poteva l'amore seccare e morire come una rosa? Lo scarlatto di quelle rose poteva essere simbolo di vita o di morte. Quale destino spettava loro? → ADORO il modo in cui hai concluso il capitolo! **
Insomma, un altro capitolo che ho amato, proprio come tutti gli altri.
Non vedo l'ora di proseguire con la (ri)lettura!
Complimenti e alla prossima,
Harriet; |