BRIII ~
Eccomi qui a recensire un altro capitolo di questa meravigliosa storia. **
Anche in questo caso, come sempre, succedono un sacco di COSE e mi piace davvero molto, perché sei in grado di scrivere e lasciarci un sacco di informazioni con un testo che è leggerissimo e super
piacevole da leggere.
È questo ciò che più apprezzo della tua scrittura, senza ombra di dubbio. **
Ma bando alle ciance, ciancio alle bande, GRISHA FOR PRESIDENT, diamo il via alla recensione, UIII ~
L’amore poteva essere un grande mistero. Un minuto prima era in grado di far dimenticare ogni male, un attimo dopo ti afferrava con violenza e ti gettava giù, in un oblio profondo di esasperazione. → è
praticamente l'inizio del capitolo e già sto in adorazione suprema. Hai descritto perfettamente ciò che è l'amore e niente, è tutto fin troppo vero e mi trovi d'accordo con te.
Ma la realtà era già abbastanza deprimente, cosa ci sarebbe stato di male nel sognare una vita, un amore diverso? → ma appunto, me lo chiedo anche io. Ognuno di noi ha diritto di sognare l'amore che
vuole, indipendentemente dalla “tipologia”. Che poi, l'amore è amore, indipendentemente da tutto e tutti.
Se ripensava alle parole di Levi si rendeva conto, in fondo, di come quest’ultimo avesse ragione. La loro eventuale relazione non sarebbe mai stata semplice, a causa di ciò che erano e che non poteva
essere cambiato. Questo ovviamente a detta della sua parte razionale, che difficilmente Eren ascoltava. → è vero. C'è da dire che sì, è giusto seguire il cuore e le proprie emozioni, ma anche il cervello vuole
la sua parte. Perché la parte razionale viene quasi sempre considerata un “freno”, ma spesso e volentieri, invece, ti aiuta a capire meglio la situazione nella quale ti trovi e agire in maniera meno impulsiva. E
capire come stanno – o starebbero in caso di una eventuale relazione – le cose con Levi, è il primo passo per agire di conseguenza e in maniera non avventata… anche se qui stiamo parlando di Eren, quindi
tutto il discorso che ho fatto prima va letteralmente a farsi benedire. :D
E poi c’era la parte emotiva, c’era il cuore che faceva male. Levi era stato il primo. Il primo a rubargli un bacio, il primo a fargli provare sensazioni che non credeva avrebbe mai provato. Era stato il primo a
comprendere il suo modo di essere così diverso, il primo diverso ma anche tanto uguale a lui. E più che tristezza era rabbia, la sua. → ciccino Eren, vorrei tanto abbracciarlo in questo momento.
Eren tendeva più ad innervosirsi che a deprimersi in certi casi, perché non poteva accettarlo. Non avrebbe accettato di far finta di niente, né di sottostare. E Levi si sarebbe convinto. Ne era certo, perché
entrambi desideravano esattamente la stessa cosa. Era certo che scappare da ciò che realmente si desiderava fosse semplicemente una soluzione temporanea. Specialmente per loro, così vicini nella loro
apparente lontananza. → quanto è IC Eren in questo punto. Seriamente, QUANTO? Ho adorato tutto ciò, e soprattutto perché hai messo in mostra il fatto che lui non accetta replica alcuna - “E Levi si
sarebbe convinto.” per l'appunto. Adoro.
Grisha osservò la moglie, poi si alzò da tavola.
"Andrò a parlarci io", dichiarò con un tono che assolutamente non prometteva nulla di buono. → io tutto volevo in questa storia, TRANNE QUESTO. Questo è un
biglietto di sola andata per l'Inferno, altro che!
Perché anche lui voleva una storia del genere. E l'avrebbe avuta, non gli importava come. → mi sembra giusto.
Perché soltanto un uomo e una donna avevano il diritto di essere felici? Non era forse anche lui una persona? → me lo chiedo anche io e mi stupisco di come, al giorno d'oggi, ci sia gente che la pensi
ancora così, che solo un uomo e una donna sono una coppia “normale” e tutto il resto no. Boh.
La colpa era sua! Era stato lui ad attrarlo, e se adesso pensava di potersi liberare di lui come se nulla fosse, si sbagliava di grosso. → questo pezzo mi ha fatto morire, soprattutto nel leggere “La colpa era
sua!”. Cioè, ora Eren da pure tutta la “colpa” a Levi – eh, ma è stato lui ad attrarmi!!1!!11!!!111! Perzona falza!!!11!!!! – e niente, adoro tutto ciò.
Eren alzò gli occhi al cielo. Aveva davvero tutto? No, non per lui. Forse materialmente poteva anche non mancargli nulla, ma nessuno avrebbe potuto capire di cosa realmente avesse bisogno. → ESATTO.
Perché nessuno lo capisce, dico io. Cioè, uno può essere ricco materialmente quanto vuole e massimo rispetto e tutto quello che vuoi, ma se sei arido di sentimenti sei più povero di un povero – che
bellissimi paragoni che faccio.
"Essere ricco non mi rende per forza esente dal desiderare qualcosa" → ecco, per l'appunto.
"La colpa è di tutta quella robaccia che leggi, ti riempie la testa di strane idee. Un giovane uomo non dovrebbe perdere tempo dietro sciocche fantasie da ragazzina. Abbi un certo contegno e impara a
comportarti". → resto del parere che Grisha meriti il premio come best genitore di tutti tempi. Cioè, dice delle cose che manco i miei quando entrai nella fase della pubertà, davvero.
Chissà come avrebbe reagito suo padre se avesse saputo che era attratto da un altro uomo, da un "poveraccio" come lui l'avrebbe chiamato, da un artista senza gloria che lo aveva derubato del suo primo e
meraviglioso bacio. Probabilmente si sarebbe inventato qualcosa per troncare nell'immediato il loro rapporto. → o anche peggio… mamma mia, ho le palpitazioni già da ora.
"Te ne vai chissà dove tutto il giorno con quell'aria trasognante. Ormai non sei più un bambino e la fase della ribellione dovrebbe essere passata da un pezzo. È giunto il momento di prenderti le tue
responsabilità, di pensare ad un matrimonio". → ripeto, manco i miei quando entrai nella fase della pubertà. Va bene che i tempi erano altri, però… buh.
"Naturalmente. Tua sorella è già stata sistemata, adesso tocca a te. Devi crescere, Eren. Che ti piaccio o no, è questo il tuo unico e solo compito". → a quel “Tua sorella è già stata sistemata” mi son venuti i
brividi. Manco Mikasa fosse un suppellettile…
Era da quando era bambino che la sua famiglia tentava in ogni modo di tarpargli le ali. Ma a furia di far ciò, avevano ottenuto l'effetto contrario, rendendolo indomabile, forse quasi selvaggio e deciso più che
mai a trovare la sua strada da solo. Quello era un potere solo suo. → ma è ovvio. Cioè, più cercano di impedirti di fare qualcosa e più tu vuoi farla. Se si parla di Eren, poi, è la più normale quotidianità.
"Sì, è esatto. Dice che faremmo meglio a fermarci adesso che siamo in tempo. Perché lui sa come queste cose vanno e dice che non vuole rovinarmi la vita. Sono scuse, ti dico io! Perché non ho bisogno di
essere protetto. Lo so che posso sembrare un bambino viziato e incosciente, ma so molto bene a cosa vado incontro. Il fatto è che non mi importa. E se pensa di essersi liberato di me, si sbaglia di grosso!".
→ Eren e le minacce velate – ma proprio velate – sono un po' come la schiuma sul cappuccino: assolutamente compatibili.
"Oh, ma io sono certo che lui non si sia liberato di te. Sai, io non lo conosco, ma penso che stia agendo così per il semplice fatto che si sente davvero legato a te. Non vuole proteggerti perché ti crede un
ragazzino incapace, però forse, io credo, non ne sono affatto esperto, che quando si ama una persona si faccia di tutto per proteggerla. Anche a costo di ferirsi". → BRAVO ARMIN, MENO MALE CHE CI SEI
TU, SERIAMENTE.
"A questo ci avevo anche pensato. No, al diavolo, non gli permetterò di ferirsi, si è messo contro la persona sbagliata. Mio padre potrà dire quello che vuole, ma dovrà nevicare all'inferno prima che io sposi
una donna. E questo è quanto", affermò con un tono che non ammetteva repliche. → niente, adoro troppo l'ardore col quale Eren parla. È tutto troppo bello e intenso e spesso e volentieri mi strappa anche dei
sorrisi, perché è sempre molto genuino, vero e serio nella sua goffa veemenza. Bellissimo.
Quando aveva incontrato Eren, era stato certo che quel maledetto blocco si stesse finalmente dissolvendo come nebbia al sole. E adesso era di nuovo al punto di partenza. → ecco, appunto, TORNA DA LUI
CHE TUTTO PASSA, VEDRAI.
Ma che senso aveva prendersi cura di un suo dono se poi aveva malamente cacciato quel ragazzo? → Forse perché, inconsciamente, sai perfettamente di aver fatto una cavolata?
Era uno stupido, ma non aveva altra scelta. E poi, da quando in qua gli importava di trovare necessariamente l'amore? Soltanto perché un ragazzino qualunque aveva illuminato le sue giornate, questo voleva
forse dire che era costretto a ricambiare? → ASSOLUTAMENTE SÌ, E CHE DIAMINE.
Assolutamente no. → COME NON DETTO! :D
Ma era stato lui a scegliere di rispondere alla sua prima lettera, lui aveva scelto di avvicinarsi e lui aveva scelto di cancellare ogni distanza con un bacio. Pertanto, l'unica persona con cui poteva prendersela
era se stesso. → concordo in pieno, assolutamente.
Sospirò, riposando il pennino. L'amore era complicato. E non era una novità. Ma viverlo era diverso da leggerlo o scriverlo. → concordo in pieno anche in questo caso.
"Questo è vero. Però Eren mi ha ispirato. Ammetto che avevo mal giudicato quel ragazzino, le sue parole mi hanno stranamente spronato. E lo stesso vale per te". → BRAVO ERWIN, COSÌ SI DICE E COSÌ
SI FA.
"Non ho idea di cosa tu stia parlando", rispose Levi annoiato, dandogli le spalle. → MA SE NON CI CREDI NEMMENO TU, MA DAI LEVI, SMETTILA DI FARE IL BIRBONE.
"Sto parlando del fatto che forse, con lui in giro, la tua tetra e monotona vita era diventata un po' meno tetra e monotona. E che anche la tua ispirazione ne traeva beneficio. Ti ho visto scrivere bozze su
bozze. Adesso ti sei di nuovo fermato. Anche se non vuoi ammetterlo, quel ragazzo è la tua migliore ispirazione". → niente, Erwin for president – in concorrenza con Grisha, perché per ciò che dice lo trovo
troppo comico, un po' come i politici, lol.
Perché Eren pendeva letteralmente dalle sue labbra, era completamente perso per lui, questo lo aveva capito sin da subito, sempre a causa dell’eccessiva genuinità e trasparenza dell’anima del giovane.
E
Levi, allora? All'apparenza poteva forse sembrare inespugnabile, ma alla fine era bastato poco, davvero poco, per potersi avvicinare. → ecco, APPUNTO, quindi avvicinati a lui senza problemi che a noi non
dispiace affatto, ANZI.
Decise di alzarsi, e la prima cosa che vide e che lo fece innervosire fu la tempera che aveva macchiato il pavimento. Ovviamente la colpa era tutta di Erwin, che se n’era andato senza neanche premurarsi di
pulire. → io sto seriamente adorando Erwin in questa cosa, anche nelle più piccole cose. Così.
Gli venne da sorridere. Era davvero scorretto a citare Orgoglio e Pregiudizio soltanto per accusarlo di essere incoerente. Ma di certo sarebbe stato scortese non rispondere.
Quindi andò a sedersi, prendendo
in mano il pennino e scrivendo. → il dialogo che hanno avuto Eren e Levi attraverso le lettere e le citazioni dei libri è una cosa meravigliosa. È stata un'idea bellissima, una tra le più belle che abbia mai trovato
in una storia, davvero.
Ne era certo, Levi Ackerman era un maestro nel far saltare i suoi nervi. → e te ne rendi conto solo ora? LOL. Certo, Eren non è da meno, senza ombra di dubbio, ma questo loro punzecchiarsi a vicenda è
troppo stupendo.
“Quel… quel pusillanime! Si sta forse prendendo gioco di me?”, domandò prendendo a camminare avanti e indietro. “Per amore non si possono cambiare la sostanza dei principi e dell’integrità morale? Va
assolutamente contro tutto ciò che ha sempre detto e pensato!” → OKAY, ALLORA, IO QUI SONO LETTERALMENTE MORTA, perché devi sapere che io ADORO con tutta me stessa la parola
“PUSILLANIME” – riferimenti a Tutubo puramente casuali.
Armin alzò gli occhi al cielo, in realtà per nulla infastidito. Quei due giovani amanti stavano per lo più giocando, era chiaro come il sole che non volessero stare lontani neanche per un attimo ed era ancora più
chiaro che non ci sarebbe voluto molto prima che si ritrovassero. → e meno male che c'è Armin che, coi suoi pensieri, ci riporta tutti sulla retta via, perché io stavo già impazzendo malissimo. :D
“Trovi la cosa divertente?”
“Da morire! Quel ragazzino sa come tenerti testa, ora capisco perché ne sei innamorato”. → ERWIN VOCE DELLA VERITÀ, ADORO.
“Sai, Erwin, alle volte mi sembra di parlare con un bambino. Mi pare di aver già spiegato sia a te che a lui il perché sto cercando di allontanarlo. E poi, vorrei ricordarti che anche tu all’inizio non eri d’accordo.
Cos’è, adesso hai cambiato idea soltanto perché Eren ti ha detto che hai del talento?”. → MA NO DAI, non credo che Erwin dica queste cose solo perché–
“… sì”, rispose semplicemente l’amico facendo spallucce. → COME NON DETTO! :D
Levi Ackerman, che non temeva mai niente e nessuno, si stava forse ritrovando per la prima volta nella sua vita a provare timore? → ohh, tutto ciò si sta facendo molto interessante, ueueue – sto delirando, I
know.
“Quello sconsiderato, quel codardo… mi viene voglia di prenderlo a pugni! Come si può adorare una persona e allo stesso tempo desiderare di ucciderla?!”.
Il servitore fece spallucce.
“I segreti dell’amore?” →
no, semplicemente Eren ha il ciclo, ecco spiegato tutto.
“Dovevo immaginarmelo, dopotutto credo che non ci sia amore senza prima un po’ di sofferenza, giusto?”. → senza prima un po' di sano A N G S T .
“Oh, eccoti qui. Eren, immagino tu ricordi il nostro discorso di qualche giorno fa circa il sistemarti, vero?”. → no, non lo ricordo affatto, PUSSA VIA.
“Sì, la ricordo bene. Ma non c’è più bisogno che me lo ricordiate, ho capito...”
“Non credo tu abbia capito”, disse severo. “Eren, sposerai lady Reiss”. → C O S A .
“Lady Historia Reiss è la figlia di una famiglia ben più importante della nostra, un matrimonio non potrà che accrescere il prestigio del nome dei Jaeger. La tua futura sposa ha la tua età ed è molto graziosa,
quindi non hai motivo di preoccuparti”. → sì perché giustamente la cosa più importante non solo è il prestigio della famiglia, ma anche l'aspetto fisico di Historia, MI SEMBRA GIUSTO. Ma poi così, senza
neanche un po' di preavviso. Okay che c'è stato – più o meno –, MA COSÌ NO, EH, NON SI FA.
“Certo che lo sapevano. È per questo che io e tua madre siamo stati via per qualche giorno. Abbiamo stipulato l’accordo assieme ai Reiss. Vi incontrerete a giorni”. → how to farti crollare il mondo addosso
level: Grisha Jaeger.
“Non mi piegherò mai al vostro volere! Mai e poi mai!”. → NON M I AVRETE MAI!
… SCUSA, DOVEVO FARLO.
Il ragazzo andò a chiudersi a chiave in camera, lasciandosi poi scivolare sul pavimento. E allo stesso modo una lacrima scivolò sulla sua guancia. Si asciugò il viso, sollevando lo sguardo. Adesso, più che
mai, doveva spiegare le ali e volare lontano. → A N G S T .
ANGST A PALATE. Ma l'ultima frase mi è piaciuta tantissimo, davvero.
Che altro dire?
Un capitolo davvero intenso, praticamente la quiete prima della tempesta, alias l'ultima parte.
Non vedo l'ora di proseguire con la lettura, è troppo bello rileggere questa storia e poterla commentare! **
Complimenti e alla prossima,
Jill ~ |