Recensioni per
Écarlate
di Nao Yoshikawa

Questa storia ha ottenuto 493 recensioni.
Positive : 493
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
17/10/18, ore 16:38

BRIII, eccomi qui per lo Scambio a Catena del Giardino. **
Continuo molto volentieri la lettura di questa storia - posso mettermi in pari, ce la posso fare! - e niente, questo è stato fino ad ora uno tra i capitoli più A N G S T - soprattutto l'ultima parte - della storia.
Quindi niente, piango tantissimo.
Ma bendo alle ciance, ciancio alle bande, Grisha birbante [?? che poi Grisha manco c'è in questo capitolo, ma okay], diamo il via alla recensione ~

Armin sapeva che si sarebbe cacciato nei guai.
Oh, che destino crudele il suo!
Tutto quello che avrebbe voluto era servire la famiglia Jaeger e vivere una vita quantomeno dignitosa. Ma dal momento che il suo compito era quello di obbedire alle richieste del padroncino Eren, doveva anche coprirlo. E coprirlo significava, di conseguenza, affrontare Mikasa. ---> passo per persona crudele se scrivo che l'inizio di questo capitolo mi ha fatto morir dal ridere? Seriamente, povero Armin, AHAHAH. Se al posto di Mikasa ci fosse stato qualcun altro forse se la sarebbe cavata, ma con Mikasa… RIPPISSIMO.

Quest'ultima non era arrabbiata. O almeno, non dimostrava di esserlo, anzi, manteneva ancora il suo perfetto contegno e tranquillità, ma c'era qualcosa nel suo sguardo duro che faceva fremere Armin nel profondo. ---> i me la sarei già fatta sotto. Ti giuro, non credo riuscirei a sostenere un confronto con Mikasa. Poor Armin.

"Armin, non te lo chiederò un'ennesima volta. Dove si trova Eren?".
Il ragazzo biondo deglutì a vuoto. Per un pomeriggio intero aveva pensato ad una scusa plausibile, ma non aveva trovato niente, niente che potesse risultare credibile. Quindi aveva alla fine optato per la soluzione più facile: negare fino alla sfinimento di sapere qualcosa. ---> MI SEMBRA GIUSTO. Cioè, alcune volte fare la parte del "finto tonto" potrebbe essere la soluzione migliore, ma ricordiamoci che sempre di Mikasa si tratta. Ormai conosco bene i capitoli di questa storia, ma rileggere certe scene mi mette sempre ansia, lo ammetto, ahah.

"Mi dispiace, ma proprio non riesco a crederti", proferì severa. "Mio fratello è bravo con le parole. Cosa ti ha detto? Come ti ha convinto? Ti ha quantomeno detto dove sarebbe andato? E con chi? Potrebbe fare qualcosa di pericoloso!". ---> peggio di mia madre quando sono via e non mi faccio sentire per una giornata intera.

"Esattamente. Io devo sapere, è buio e non è ancora tornato. E tu non vuoi che a lui capiti qualcosa, vero?".
Quello era un trucchetto psicologico bello e buono. Mikasa sapeva che non ci fosse bisogno di agitarsi o fare grandi scenate, bastava solo pronunciare le parole giuste. Aveva scorto in Armin un animo estremamente altruista e gentile e, a giudicare dalla sua espressione, avrebbe ceduto di lì a poco. ---> ahh, la vecchia e cara psicologia inversa! Madonna, un trucchetto vecchio come il mondo ma tremendamente efficace, sempre! E devo dire che Mikasa ci sa fare fin troppo bene.

Ma la sua salvezza la trovò poco dopo, nelle porte che furono aperte e nella figura di Eren che stava adesso varcando la soglia di casa.
L'espressione sognante, gli occhi lucidi, un sorriso apparentemente ingiustificato. Erano queste le prime cose che i due notarono. ---> BEST ENTRATA IN SCENA EVER.

Parlava e parlava, ma dubitava che suo fratello la stesse ascoltando. Ancora una volta, Eren si trovava lì con il corpo, ma con la mente era da tutt'altra parte. ---> diciamocelo, chi non sarebbe ancora nel proprio mondo dopo ciò che ha vissuto Eren? Pure io sarei più lì che qui, insomma, è stata una cosa stupenda e di certo l'effetto non svanisce così dal nulla, anche perché è successa pochi minuti prima.

Il primo bacio gli era stato rubato, ed Eren era certo che nessuno avrebbe potuto marchiare le sue labbra, se non proprio Levi. E come in una bellissima storia d'amore c'era tutto: il segreto, gli intrighi, le differenze di ceto sociale che li avrebbero messi in difficoltà. C'era soltanto una piccola differenza rispetto ai comuni romanzi d'amore. Loro erano due uomini. E due uomini che giacevano insieme e che osavano amarsi era un'idea impensabile, blasfema, l'avrebbero definita i suoi genitori. ---> questo è uno tra i miei pezzi preferiti del capitolo. Certo, non è pieno zeppo di felicità, anzi, mette in luce una realtà alquanto cruda e triste, ma mi piace proprio per questo, perché Eren ha consapevolezza della situazione in cui si trova. E fare mente locale dopo ciò che è successo è molto importante, anche se sappiamo bene che Eren ragiona più col cuore che con la mente - che è un pregio, per carità, ma bisogna comunque stare attenti.

La famiglia Jaeger era cristiana, Eren lo era soltanto perché non aveva scelta. Credeva all'esistenza di un'entità superiore, ma non voleva credere al fatto che quest'ultima mandasse all'inferno la gente diversa. ---> concordo in pieno con questo pensiero e sono felice che tu lo abbia scritto. Mi è piaciuto tantissimo.

Eren guardò un attimo l'amico. Dopodiché ripose il libro e lo osservò nuovamente. Armin aveva dimostrato, più di una volta, di essere sensibile e anche diverso dalla maggior parte delle altre persone. Poteva capirlo e sicuramente non lo avrebbe giudicato, contrariamente al resto del mondo. ---> che bello poter vedere Armin attraverso gli occhi di Eren. Sono una tra le BROTP più belle che ho, cioè, per me sono troppo la vita e sono felice che, anche in questa storia, tra i due vi sia un rapporto di rispetto e fiducia reciproci. Troppo bello. ❤

L'amico spalancò gli occhi. Sentirgli dire di essere appena stato in atteggiamenti intimi con un altro uomo lo mise a disagio. E non perché provasse disgusto o ne fosse scandalizzato, ma Eren aveva affermato ciò con una tale naturalezza da lasciarlo sorpreso. ---> devo dire che questa reazione da parte di Armin è più che comprensibile. Perché anche se ci si trova d'accordo su determinate questioni, c'è da dire che parlarne è tutta un'altra storia. E vedere - o meglio, sentire - Eren parlarne con estrema tranquillità - e anche entusiasmo -, che è un nobile e dovrebbe "pensare ad altre cose", fa comunque uno strano effetto - COME MI STO ESPRIMENDO, HELP.

"Forse", sorrise. "Effettivamente non lo so. Non ne abbiamo mai parlato. È semplicemente successo. Io ho sempre saputo che avrei avuto un destino diverso da tutti. Insomma, sposarmi e mettere su famiglia e diventare un adulto noioso? No. Adesso capisco tutto. Io sono nato per lui. Lui è nato per me. Il destino ci ha fatto incontrare. Levi è così... profondo, intelligente. A lui non importa di niente, vive secondo le sue regole. Ed io non vorrei altro che seguire il suo esempio". ---> altro pezzo di questo capitolo che ho amato tantissimo. Il modo in cui Eren parla di Levi è sempre così bello, sembra quasi che stia narrando le valorose gesta di una creatura mitologica quando, invece, Levi è un comune essere umano come tutti gli altri. Bellissimo.

Armin notò la foga con cui Eren parlava. Era davvero questo che l'innamoramento causava? Sarebbe anche stata una cosa fantastica, se solo non fossero stati due uomini. ---> tristissima verità, RIP.

Eren era sincero. Il suo non era semplice capriccio, non era voglia di evadere o di ribellarsi. Stava avvertendo qualcosa di profondo e impellente. Sapeva che mantenere il segreto avrebbe significato essere complice e di conseguenza, in caso di scoperta, passare dei guai seri. Ma non poteva tradirlo. Forse era meglio vivere di stenti che da traditore. ---> niente, io amo troppo Armin. La frase "Forse era meglio vivere di stenti che da traditore" l'ho letteralmente amata. Mi viene un po' in mente il pezzo di una canzone che dice: "Meglio morire sbagliando che vivere di speranze" o una cosa del genere. Non credo sia pertinente con la situazione narrata, ma non riesco a non pensarci, ti giuro.

"Oh, ben svegliato Levi", lo salutò Erwin, con una tazza di tè in mano.
"Ah... ma non puoi andare a casa tua?", si lamentò il padrone di casa.
"Ma così non gradirei della tua compagnia", fece porgendogli una tazza. "Credo che tu abbia bisogno di una mano, considerata la tua sbornia". ---> quanto è bella la BROTP, ADORO. Se Eren e Armin sono la mia prima BROTP di Shingeki no Kyojin, Erwin e Levi vengono subito dopo. Li adoro troppo e amo questi scambi di battute misti al sarcasmo e all'ironia.

"Ti dico che non ero ubriaco, mi sono solo esaltato troppo. Ci vuole molto di più per mettermi fuori gioco", affermò soffiando sulla tazza.
"Sì, e ti ci vuole molto di meno per lasciarti andare con Eren. Siete tornati insieme ieri sera, sicuro che sia andato tutto bene?". ---> ma sì dai, ho solo dato il via ad un immenso - e bellissimo - casino, CHE VUOI CHE SIA?

Era stato un gesto non dettato dall'alcol, ma dal suo profondo desiderio di assaggiare quel sapore di innocenza. Era senza ombra di dubbio attratto da Eren, dal suo essere coraggioso, diverso, dalla sua profondità d'animo e dalla sua dolce purezza d'animo. Se solo avesse potuto attirare a sé quella stessa anima e stringerla, toccarla, poggiarvi le labbra, assaporarla, sarebbe stato l'uomo più felice della terra. E quel confine che mai avrebbe dovuto essere superato, era invece stato superato da un pezzo, sin dal momento in cui Eren aveva scavalcato il muro per cercarlo. ---> niente, io adoro tutto ciò. Ho sempre amato le introspezioni e questa in particolare mi ha colpita molto. Anche Levi, alla fine, sta facendo mente locale della situazione, come è giusto che sia. E ancor prima di Eren si è reso conto che tra loro non c'è mai stato un confine da superare, perché è diventato nullo dal primo momento che si sono incontrati. E niente, io adoro tutto ciò.

"Allora io ti faccio una domanda diversa. Non pensi che fino a questo momento non ti sei innamorato proprio perché era destino che incontrassi lui?". ---> DATE UNA MEDAGLIA A ERWIN, G R A Z I E .

Erwin con le parole ci sapeva proprio fare. ---> un po' come Mikasa.

Prima di allora, Levi non aveva mai mostrato interesse né verso gli uomini né verso le donne. Diceva sempre che il sesso di una persona non aveva importanza, ciò che contava era l'affinità mentale e spirituale, affinità che proprio con Eren si stava ritrovando a provare. ---> concordo in pieno con Levi. Non mi importa del sesso di una persona, se mi trovo bene, mi trovo bene a prescindere da tutto. E se ognuno ragionasse in questo modo, credo che il mondo sarebbe un posto migliore.

Levi aprì poco dopo, come sempre era assonnato, ma c'era una nota di sorpresa nel suo sguardo. ---> perché non prevedo nulla di buono in questa reazione?

"Buongiorno, Eren".
"Su, prendila, questa è per te. È la rosa più bella del mio giardino", insistette. Come se quel gesto gli stesse costando uno sforzo immane, l'uomo afferrò delicatamente il fiore.
"Grazie, Eren. Entra pure". ---> io non lo so, ma più rileggo questo pezzo e più mi si spezza il cuore, perché so bene cosa accadrà tra non molto e quindi niente, piango.

Doveva essere quella la passione, l'emozione e la sensazione che ogni volta Levi tentava di riversare nei suoi scritti. E viverli e capirli era tutt'altra cosa. ---> eh sì, vivere certe esperienze e provare determinate sensazioni è totalmente diverso rispetto ad immaginarle soltanto.

Lo voleva anche Levi, che sapeva però molto bene quale vita difficile e dura sarebbe spettata a quella dolce creatura, se fosse stato egoista.
Fu uno sforzo enorme, quasi disumano, ma si staccò da quel bacio. Eren lo guardava con gli occhi lucidi, spalancati, l'espressione era quella di qualcuno che voleva essere accontentato all'istante. ---> qui non mi trovo d'accordo con Levi, ma non tanto perché ha respinto Eren, più che altro per il fatto che si ritiene egoista se fosse andato avanti, oltre. Perché alla fine è vero, se Eren rimane con lui correrà dei rischi e la vita sarà difficile, ma alla fine Levi non è egoista se lo "prende con sé", perché Eren stesso lo vuole. È normale però che reagisca in questo modo, vista la delicatezza della situazione in cui sia lui che Eren si trovano.

"Quelle sono storie, dolce Eren. Non sono la realtà", il suo tono era freddo, ma sinceramente dispiaciuto. "Non me n'è mai importato nulla delle regole che questa società ci impone. Ma io non sono nessuno. Tu invece hai un nome che non devi macchiare. Non posso essere egoista". ---> lo senti il mio cuore che si spezza? Ecco, non aggiungo altro.

"Tu ne varrai sempre la pena, Levi Ackerman. Sei il mio primo amore e so per certo che sarai anche l'unico. E se per la gente non è amore... allora quest'ultimo non esiste!". ---> niente, sto bellamente implodendo, A D D I O .

"Perché allora mi hai rubato il mio primo bacio se è così?"
"Perché anche io alle volte faccio errori", dichiarò. Ed Eren provò rabbia. Perché non era un rifiuto dato dal fatto che Levi non provasse nulla. Era un rifiuto dettato... da cosa? Dal fatto che volesse proteggerlo?
Ma lui non voleva essere protetto!
"Sono un errore, io. Nulla più... vero?", sussurrò. Levi evitò di rispondere. Stava disperatamente cercando di mandarlo via e di combattere la sua voglia di trattenerlo.
Lui non ne valeva la pena. 
"Maledetto", imprecò sotto voce. "Sei un codardo!". ---> questo è stato sicuramente uno tra i pezzi più intensi dell'intero capitolo. Perché è un punto di rottura che sembra quasi marcato e definito - quindi anche definitivo - e niente, fa male. Fa male da morire perché tutte le tue convinzioni crollano su due piedi e forse non te ne rendi neanche conto del tutto. E niente, piango tantissimo.

Che dire… un altro capitolo stupendo, come sempre, e che mi ha fatta emozionare tantissimo.
Non vedo l'ora di recensire i futuri capitoli. **
Complimenti e alla prossima,

Jill ~

Recensore Veterano
17/10/18, ore 09:41

Ciao, un capitolo bellissimo, come sempre. Ormai sono entrata nell’ottica “ereri” anch’io e ci sto prendendo gusto. Sarà anche che tu li fai interagire molto bene, i loro dialoghi sono sempre estremamente plausibili sia per i personaggi che per il contesto storico, a volte sembra di trovarsi in un romanzo di letteratura classica.
Anche in questo capitolo abbiamo un Armin super-cute 😍😍 mi è sembrato di capire che, in caso di fuga, Eren lo porterebbe con sé. Sarebbe troppo carino e chissà, magari tra le conoscenze di Levi potrebbe trovare anche lui la sua dolce metà (io ci spero sempre ma non credo sia nei tuoi piani).
Jean è il solito “simpaticone”, però non riesco a volergli davvero male, sono quei personaggi odiosi che però mi risultano comunque simpatici. E poi non vedo l’ora di vederlo rimangiarsi le sue parole (e pensieri) omofobi quando finirà nella stessa situazione di Eren.
La seconda parte del capitolo, quella in cui Eren corre da Levi a raccontare tutto, l’ho trovata molto dolce e coinvolgente. È perfettamente comprensibile il panico di Eren al pensiero che tutto ciò che aveva appena iniziato ad assaporare potesse essergli tolto. Anche il modo in cui Levi lo rassicura, rimanendo un po’ più con i piedi per terra, ci sta per un uomo che è tanto più grande rispetto ad Eren. Eren è in quell’età in cui tutto sembra possibile, soprattutto se fatto per amore, Levi invece è in grado di vedere quei limiti (dove andranno? Come si manterranno?) a cui il più giovane non pensa. È una differenza che hai fatto bene a mettere in evidenza, perché estremamente rispondente alla realtà. Siamo stati tutti un po’ Eren in passato (o almeno, io lo sono stata), crescendo però si diventa (purtroppo, per certi versi), più freddi, razionali e “calcolatori”.
La chiusura e la metafora con la rosa, è molto d’effetto e getta un’ombra di dubbio su questo legame appena nato e per ora così sentito: appassirà anche lui? Chissà. Anche qui, complimenti per il realismo, è un aspetto che apprezzo molto della tua fic. Tante autrici si fanno prendere subito la mano quando mettono insieme la loro OTP e si sbilanciano a parlare di “amore eterno” e simili. Ma non è così, nella vita reale non lo è. A cose appena iniziate tutto sembra perfetto ma solo il tempo permetterà di capire se è effettivamente un legame destinato a durare.
Ti segnalo solo un refuso in questa frase:
“Il ragazzo tentò di non mostrarsi infastidito davanti a Jean, che come al solito lo guadava, ma non con sufficienza come al solito.” e la ripetizione “come al solito-come al solito” un po’ troppo ravvicinata, per il resto non ho notato errori. 🙂
Al prossimo capitolo 😘

Recensore Master
16/10/18, ore 16:28

CIAO! Mi ci voleva proprio il tuo aggiornamento!!!
;-)) Giornata grigia… -__-“
Povero Eren ammalato e per fortuna Armin è al suo fianco. È così dolce il tuo Armin
“…"Oh, parlare con te è come perdermi in un racconto", sospirò il biondo…”
L’idea di Mikasa e Jean che si sposano... mi fa uno strano…
In questa realtà Jean per ora non mi piace affatto… O_o ma cosa mi combini (e pensare che nell’anime/manga sei il mio preferito dopo Levi.

“..."Chissà. Se lo dicessi subito finirebbe il divertimento. Per adesso preferisco tenerlo per me e magari… usare questa cosa a mio vantaggio quando sarà il momento"…”
Futuro ricattatore... promette proprio bene!
.
Povero Levi, non c’è pace per gli scrittori… sei immerso nella tua arte e ti interrompono 14000 volte… why???
Però li descrivi così bene i loro momenti di dolcezza infinita e Levi è così rassicurante.
Per fortuna riesce a rincuorare il povero angosciatissimo Eren! Che lo ripaga appieno…
Questi due... questi due assieme sono dannatamente HOT.

Questo capitolo è davvero stupendo!
Il finale super Hot è meraviglioso!
Grazie ci voleva proprio!
Alla prossima! Boingo!

Recensore Veterano
16/10/18, ore 15:50

Ciao Victoria!

Anche oggi sono puntuale per recensire, ma verso in uno stato pietoso perché questo capitolo mi ha scombussolata non poco. E probabilmente era anche questo l'intento, sconvolgere, intimorire, far preoccupare...beh, ci sei riuscita alla grande. Mi hai fatto provare tutto lo stesso travaglio interiore di Eren manco lo stessi vivendo io in primissima persona, quindi complimenti. Però...dannazione, the pain...

Io questo Eren innamorato e perso nei suoi pensieri d'amore per Levi, che sospira e si fa i filmini mentali lo adoro tantissimo. Mi fa una tenerezza assurda.
Ma ho AMATO il piccolo inserto su Eren e Armin: già solo il fatto che decida di aiutarlo ad imparare a leggere è un gesto veramente dolcissimo, sono così carini e dolci...ma poi, cioè, mica letture da poco, Jane Eyre. Non ci si poteva aspettare altro da un buon gustaio come Eren. Mi piace come si sta sviluppando la loro amicizia, è qualcosa di veramente troppo puro e dolce, mi fa scaldare il cuore. Hanno una complicità e un'intimità tale che sembrano quasi fratelli. Bellissimi.
E chi glielo spiega ad Armin che è cazzuto, forte e coraggioso tanto quanto Jane Eyre e che non deve pensare il contrario? No perché se non lo fa nessuno, ci penso io. Perché Armin merita di sapere che è un ragazzo coraggioso e forte e fantastico. #hugsandcuddlesforArmin

E FIGURIAMOCI SE KIRSCHSTEIN NON VIENE PROPRIO SUBITO A ROMPERE LE UOVA NEL PANIERE, MA SPARISCI RONZINO.
Guarda Jean, la tua brutta faccia equina non la vogliamo vedere. E sappi che ho una padella e non ho paura di usarla...vedi poi come ridi una volta che te la pianto sui denti.
Non è roba da tutti i giorni vedere Eren preso in contropiede e il modo in cui hai descritto il suo stato d'animo nel momento in cui Jean gli ha rivelato di aver visto tutto e di averlo in pugno era perfetto. Il flusso confuso dei pensieri, la paura, i sudori freddi, il cuore che si agita nella cassa toracica. Mi sono immedesimata al punto tale che percepivo tutte queste sensazioni sulla mia pelle. Mantenere la calma di fronte ad una confessione simile deve essere un'impresa titanica, ma bene o male Eren se l'è cavata. Il fatto è che ora il ronzino lo ha in pugno...e well siamo giusto giusto un po' nella merda.
E ovviamente Eren va nel panico e comincia a (non) pensare...questo sta pensando di darsi alla fuga, così da un giorno all'altro, Eren ti prego...RIFLETTI, non puoi pensare di darti alla fuga da un momento all'altro così senza sapere dove andare e cosa fare. Calmati, pls.

E infatti ci pensa Levi a calmarlo...aaaaaahhhhh che scena meravigliosa quella a casa di Levi. Scuoricino per l'eternità.
Amo vedere il contrasto fra la maturità di Levi nell'apprendere la notizia e il panico di Eren...il modo in cui lo teneva stretto a sé e la fermezza con cui gli parlava...ed Eren che si sentiva al sicuro, protetto...watch me crying the seven oceans. È stata una scena di una dolcezza immensa. Mi sono innamorata ancora di più di questi due e mi sono convinta ancora di più che si appartengano l'un l'altro. Ma poi anche il fatto che dica "se ti importuna ancora chiamami" io boh...mi sciolgo.
"Un gentiluomo fa di tutto per proteggere la sua dama"
"Non sono una dama" ----> sì, giusto Eren, hai ragione. Sei una principessa (i love u Eren)
Eeeeeeeee...l'hanno rifatto ancora. SÌ SÌ SÌ SÌ. PIANGO CUORICINI. Ci stava assolutamente...era perfetto. Un modo per scaricare la tensione e i timori accumulati, un modo per distrarsi, per avere la certezza che sono ancora lì, insieme ad amarsi. Un amplesso frettoloso, disordinato ma come sempre carico di passione e di amore. E non finirò mai di dirlo, ma il modo in cui li fai parlare durante il sesso rende il tutto ancor più erotico. C'è una tale passione nelle loro parole che io vado letteralmente a fuoco mentre leggo. È qualcosa di meraviglioso.
"Mio amore, mio primo amore, mio principe" --> eh vedi che sei una principessa, Eren?
"Petit garçon" --> non so perché ma in francese ha un suono TREMENDAMENTE AFFETTUOSO E DOLCE IO PIANGO.
È stupendo il contrasto fra l'amplesso così passionale ed erotico e queste parole così dolci e soffici, quei gesti così delicati, le carezze, le dita intrecciate. Sono l'uno fra le braccia dell'altro, sono insieme...il resto non conta, non ora per il momento...

Però l'ultimissima frase mi ha distrutto...mA PERCHÉ DEVI DIRE QUESTE COSE CHE FANNO PRESAGIRE DOLORE E SOFFERENZA?? PERCHÉ DEVI FARMI PENSARE AI PEGGIO SCENARI??? MA NON POTEVI CHIUDERE IL CAPITOLO CON LORO CHE SI FANNO LE COCCOLE E BASTA? PERCHÉ DEVI FARCI SOFFRIRE??
Sei cattivissima...davvero troppo.
Il presagio di morte non mi abbandonerà fino a che non avrò il prossimo capitolo, dove saprò di che morte dovrò morire...intanto mi rileggo l'ultima scena a casa di Levi e lo smut per dimenticare i presagi di morte funesta.
A martedì prossimo, un saluto!

Rebycloud97

Recensore Master
16/10/18, ore 13:59

Cara Victoria,

Sono in immenso ritardo ma – che bello – leggo una primizia di questo AU che sai adoro. Io di base non shippo Levi con nessuno in particolare – mi colpì molto l’affaire Petra – ma in questo AU la sua storia con Eren mi appare davvero inattaccabile. Hai preso alcuni caratteri di Eren e di Levi e li hai declinati in questo mondo vittoriano o giù di lì con una passione tale che arriva al lettore e convince anche chi era neutrale, e non mi stancherò mai di ripetertelo. Sono sempre loro. Mi piace come stai facendo stringere il canonico legame di amicizia tra il giovane Jaegar e Armin e ho adorato immensamente la scena con Jean.

La descrizione con cui il fidanzato di Mikasa ricorda di aver visto Eren e Levi baciarsi è semplicemente STUPENDA, da lode, applausi e bacio accademico. Brava. Li ho visti in una maniera chiara e inequivocabile. Il trasporto di Eren, come sempre, è il suo tipico. Corre da Levi e millanta di fughe senza denari né prospettive, ma dovrebbero esattamente andare due omosessuali in epoca vittoriana senza soldi? Oscar Wilde insegna.

Io, che sono “lokina”, fossi in Eren avrei chiesto al buon Jean che cavolo ci facesse lui nel peggior bar di Parigi a vedermi limonare amabilmente con quel figo di Levi, e spero che questo ragionamento salti alla testa almeno del nostro scrittore preferito prima di una fuga in qualche colonia dove a nessuno frega niente se questi due disgraziati si amano (un po’ alla Intervista col Vampiro, ecco quelli era difficile non shipparli, anche volendo). Ma Eren è meno sveglio di me e non si aspettava – giustamente – che Jean lo scoprisse, e allora abbiamo questo momento di passione per nulla volgare, ma molto, molto intenso. Rifletteranno sul da farsi o fuggiranno? E Jean che mi nasconde? E Mikasa possibile che si faccia andar bene ogni cosa? Mi sto facendo un casino di voli pindarici su questa storia, cara Victoria, perché MI PIACE MOLTISSIMO.

Brava. Tra l’altro, è scritta molto bene e questo rende ancora più avvincente una trama d’altri tempi. Ogni riferimento a Jane Eyre mi fa venire la lacrimuccia.

Grazie per questo bel capitolo e perdona il ritardo!
Con tanta stima, un abbraccio ^^
Shilyss

Recensore Veterano
15/10/18, ore 15:20

Ciao 🙂 scusami il ritardo ma in questi giorni ho avuto troppe cose da fare e sarebbe stato impossibile passare prima. A me questo capitolo è piaciuto tantissimo, nonostante tu abbia dovuto riscriverlo due volte e posso immaginare che la seconda tu l’abbia fatto un po’ controvoglia. La scena sotto la pioggia è stata molto appassionante, nonostante sia un grande classico. Ance Levi si è finalmente lasciato un po’ andare, anche se a tratti rimane lo tesso di sempre (a proposito, ho amato la provocazione di Eren sul fatto che i suoi pantaloni fossero troppo corto per lui 😂). Armin è adorabile come al solito, mi ha fatto morire in particolare questo scambio di battute fra lui ed Eren: “Ma io sto male!", si stese a letto. "Sono malato d'amore e non voglio guarire".
"Ti prego, non dire queste cose davanti a lei!"
Sapevo che Jean sarebbe tornato in scena prima o poi ma non mi aspettavo che il modo sarebbe stato questo. Credevo che gli avresti fatto conoscere Marco ed invece si sono praticamente passati accanto senza notarsi. Ora sono curiosa di sapere quale uso farà delle informazioni che ha ottenuto e non prevedo niente di buono 😣.
Sono impaziente di conoscere il seguito, a presto! 😘

Recensore Master
14/10/18, ore 22:24

Ciao cara eccomi qui come promesso *-*
Allora, ho amato anche questo capitolo, sto amando follemente questa storia e questo perché il modo in cui scrivi mi coinvolge e mi fa sognare ad occhi aperti, davvero, sei molto brava a scrivere. Partiamo parlando del povero Armin e agli infarti che gli fra perndere Eren visto che lo deve sempre coprire ogni volta che scappa dal suo amato Levi, l'ultima scena mi ha fatto morire dalle risate, avevo davvero paura che Mikasa potesse scoprirli! Comunque, oltre a questo mi piace tanto anche come stai decidendo di portare avanti Levi, da quando sta con Eren lo vedo più umano e meno personaggio, quando diventa permaloso è ancora più dolce e bello secondo me, si sente l'amore nell'aria quando descrivi di Levi insieme ad Eren, sono bellissimi e mi emozionano tanto. Adesso questi due ragazzi sembrano essere davvero felici insieme, e Eren soprattutto non si rende conto del tutto di quanto potrebbe essere pericoloso se qualcuno venisse a scoprire della sua relazione, è accecato dall'amore (è anche normale), ma spero che tu non sia una scrittrice sadica e che abbia in mente di dare a loro un bellissimo lieto fine. Ottimo lavoro come sempre!

Shakana

Recensore Master
13/10/18, ore 21:42

Ciao carissima! **
Meno male che esiste il week end che mi concede un po' di respiro e di tempo necessario per poter leggere e recensire le vostre bellissime storie! E qui siamo di fronte ad un altro capitolo pieno di colpi di scena e decisamente ben scritto.
Nella prima parte abbiamo Carla che cerca di reperire notizie sul figlio chiuso in camera dal suo amico Armin (un plauso a questo personaggio meraviglioso che ha sudato sette camicie per parare le chiappette ad Eren riuscendo miracolosamente nell'intento), mentre lui si è già dileguato saltando dalla finestra per raggiungere il suo adorato Levi per poter passare la serata con lui e la sua compagnia di artisti scapestrati.
Non ci mette molto a prendere la 'ciucca' il nostro eroe. Però vale sempre il detto 'In vino veritas', per cui... ben venga! XD
Sembrava tutto perfetto: gli amici, le chiacchiere, le effusioni, le parole più o meno dolci (va beh, da Levi non si possono certo pretendere smancerie eccessive e ci sta anche bene)... peccato che l'allegra comitiva sia stata 'intercettata' da quel simpaticone di Jean Kirschstein che si è pure beccato il bacio passionale tra la neocoppia in esclusiva assoluta, rimanendoci - chiarmanete - di stucco!
A quali conseguenze porterà questa scoperta inaspettata? Jean riferirà tutto ai Jeager? Temo un po' le reazioni generali (non solo quelle della famiglia), considerando soprattutto il periodo storico in cui hai deciso di ambientare la storia. Non c'era di certo l'apertura mentale che abbiamo oggi (che poi anche nel 2018 è tutto un dire...).
Bellissimo e molto intenso il momento in cui Eren 'dà di matto' sotto la pioggia! Levi non solo lo lascia fare, ma addirittura decide di baciarlo così intensamente da dimenticarsi proprio del fatto che fosse in corso un temporale coi fiocchi.
Ho apprezzato molto la scelta degli estratti pronunciati dai due amanti per sottolineare proprio il loro stato d'animo e i loro sentimenti.
Per quanto riguarda la scrittura ho rilevato un paio di refusi, ma nulla di grave. Lo stile e semplice ma d'impatto e i personaggi risultano essere sempre perfettamente IC e ben caratterizzati. E personalmente amo sempre di più questa storia! **
Sono davvero curiosa di capire cosa farà Jean, ora che sa tutto. Ci dovrà pensare ancora Armin?! Povera stella, Santo subito! XD
Tantissimi complimenti e grazie per tutto quello che scrivi! ^^
A presto,
Mahlerlucia

Nuovo recensore
13/10/18, ore 20:57

UIII ~
Eccomi qui per L'ABC delle Recensioni. **
Continuo molto volentieri la lettura di questa storia che, come ben sai, mi piace veramente tantissimo.
Che poi, più che lettura è una rilettura, sono le mie recensioni che mancano… mamma mia, quanto sono indietro e non mi riferisco solo alle recensioni per questa storia, ma anche per tutte le altre, RIP.
Però lo sai che, poco per volta, recensirò tutto, ma proprio TUTTO quello che voglio recensire di tuo – che scritta così suona più come una minaccia ma shh, dettagli.
Ma bando alle ciance, ciancio alle bande, Erwin spumeggiante [???], diamo il via al big sclero ~

Armin osservava il suo padroncino senza dire una parola. Giorno dopo giorno, rimaneva sempre più colpito dalla sensibilità d'animo di quel giovane. In genere i nobili non erano così. Ma sicuramente Eren era un'eccezione, così come lo era lady Jaeger, che gli aveva offerto un lavoro e un tetto sopra la testa. ---> qui ritorniamo al discorso che abbiamo affrontato nei capitoli precedenti e mi piace il modo in cui lo enfatizzi poco per volta. Perché è vero, Eren appare diverso rispetto agli altri nobili, tutti uguali tra loro, così come sua madre, Carla, che ha accolto Armin a braccia aperte e senza pensare a nulla se non a salvarlo dalla strada. È una cosa bellissima e se più nobili fossero stati come loro, a quei tempi, forse il mondo sarebbe stato un posto un po' migliore. Chissà.

Su Mikasa, invece, non avrebbe saputo dirlo. La ragazza era molto silenziosa e riservata e non aveva ancora capito se avesse accettato o meno la sua presenza in quella casa, un po' come il capofamiglia, che lo guardava costantemente come se fosse stato un insetto da schiacciare. ---> qui di Mikasa sappiamo ancora poco e non è ancora venuta alla luce una certa cosa – okay, posso dirlo? Mi sento un po' importante perché sto leggendo i capitoli in anteprima e sono quasi alla fine della long e quindi BRIII, so praticamente quasi tutto e per me è un onore, anche se spesso nelle mie recensioni ho paura di fare Spoiler, lol – DICEVO, e quindi è naturale che la sua riservatezza non sia proprio chiara da definire, soprattutto agli occhi di Armin. Per quanto riguarda Grisha, invece, ci ha visto giusto praticamente dall'inizio – che cosa triste.

Talvolta il suo padrone diceva delle cose tanto profonde e poetiche da non sapere come rispondere. Gli sembrava di parlare con un bambino intrappolato nel corpo di un giovane uomo. Ciò lo metteva a disagio, ma solo per poco. Perché subito dopo si rendeva conto di quanto Eren fosse effettivamente diverso da ogni persona che avesse mai conosciuto, e non solo per la sua bontà d'animo. ---> questo pezzo mi è piaciuto tantissimo, perché ancora una volta viene messa in luce la bellezza dell'animo di Eren. Mi è piaciuto molto il modo in cui Armin lo ha definito, ovvero come un bambino intrappolato nel corpo di un giovane uomo, perché alla fine è proprio così, è un bambino sognatore e lo resterà in eterno.

"Talvolta le rose immature sono quelle che più hanno fascino, non trovi?", fece con l'aria di chi la sapeva lunga. ---> FURBO LUI, che usa le parole degli altri, di una CERTA persona presa TOTALMENTE A CASO.

"Cielo, Eren. Adesso mi rubi anche le frasi? Non sta bene". ---> eh, Eren, non si fa, sei proprio un birbone, lasciatelo dire. Che poi, mi immagino la scena ed è una cosa comica ed epica allo stesso tempo, ADORO.

Il servitore sollevò lo sguardo oltre il muro. Aggrappato a quest'ultimo, dal lato opposto, c’era un uomo con un'espressione che quasi gli fece paura. Sembrava essere tornato direttamente dalla terra dei morti, probabilmente a causa delle occhiaie profonde e gli occhi freddi come ghiaccio, per non parlare poi dell'eccessivo pallore. ---> MA--- AHAHAH, POVERO LEVI! Lasciatelo dire, lo hai descritto divinamente e mi piace, mi piace tantissimo. Povero Armin, mi ha fatto tenerezza questa sua paura nei suoi confronti. E poi, siamo proprio ai poli opposti: mentre Eren ha avuto occasione di vedere Levi per la prima volta sotto la pioggia e gli era parso una figura talmente eterea da essere irraggiungibile, per Armin è stato l'esatto opposto e per poco non gli veniva un infarto. Povera stella, lol.

Eren rabbrividì e arrossì a quella "visita" inaspettata. ---> eh, ti sei comportato da birbone e adesso ne paghi le conseguenze. c:

"L-Levi!", balbettò. "I-io non ho rubato niente, se mi avessi dato il tempo, ti avrei senza dubbio citato!" ---> how to salvarsi all'ultimo level: Eren Jaeger.

Se avesse potuto esultare a gran voce, Eren lo avrebbe fatto. Il solo pensiero che Levi volesse godere della sua compagnia lo lusingava oltremodo. ---> ma aw, che tesoro prezioso che è!

Armin si rese conto che, vista così, quei due potevano sembrare due amanti che bramavano di vedersi. Ma cosa andava pensando? Era ovvio che così non fosse. ---> ehh, Armin, Armin… tu sei troppo puro e casto per pensare a certe cose. Che comunque sono vere, ma tu sei comunque troppo puro e casto a prescindere da tutto.

"Ahm... ecco", azzardò il biondo. "Ma se adesso te ne vai.. io cosa dirò a tua sorella e al resto della servitù? Insomma, non si preoccuperanno?"
"E tu dì loro che non ne sai niente, digli che probabilmente sono scappato e che non sei riuscito a fermarmi".
"Scappato? Per caso lo hai già fatto in passato?"
"Sì, quando avevo dodici anni", disse, poggiandogli poi le mani sulle spalle. ---> ma tutto questo è troppo CANON. Seriamente, questi sono proprio Eren e Armin, senza ombra di dubbio. Cioè, li riconosceresti tra mille e a migliaia di chilometri di distanza. Eren combina guai e fin qui direi che siamo tutti d'accordo. E poi c'è Armin, che non lo ha mai abbandonato, anzi, gli è sempre stato accanto e lo ha sempre sostenuto. Qui addirittura copre le sue marachelle perché in fin dei conti anche Armin è un birbone, lol. E mi piace che tra i due ci sia già tutta questa complicità pur non conoscendosi da tanto. MA POI, Eren che se ne salta su con estrema nonchalance dicendo che già a dodici anni era scappato di casa è il TOP dei TOP.

L'idea di coprirlo non lo entusiasmava particolarmente, avrebbe finito con il cacciarsi nei guai. Ma, allo stesso tempo, il suo compito era quello di obbedire al suo padroncino. Tremò debolmente, per poi sorridere rassicurante.
"Farò quello che mi hai richiesto". ---> ma sì, dai, che vuoi che sia? In fin dei conti Armin si ritroverà soltanto a dover nascondere la verità a Mikasa che di certo non se ne sta buona al suo primo “non lo so”. Roba da poco, che vuoi che sia l'apprensione di Mikasa? Io e il sarcasmo ultimamente andiamo proprio a braccetto, sì.

Sgattaiolare fuori casa non era mai stato un grosso problema per Eren. Soprattutto se c'era in mezzo un motivo tanto importante come Levi, per il quale, oramai ne era certo, aveva perso la testa. ---> Eren da questo punto di vista mi sembra molto un misto tra “YOLO” e “fuck te police” – che per “police” in questo caso si intende nientepopodimeno che suo padre.

"Immagino che d'ora in avanti entrerai sempre così".
"C-cosa? Perché? C'è un altro modo per entrare?"
"Cosa credi? Che per uscire di qui mi spuntino le ali?", sospirò. "Su, seguirmi!". ---> MA--- AHAHAH, questo pezzo è stato bellissimo! Eren ormai è talmente abituato ad entrare in casa di Levi scavalcando il muro che non ricordava più dell'esistenza dei cancelli. Adoro.

"Immagino che la tua famiglia non sappia di me", disse in tono neutro. Eren gli riservò un'occhiata sorpresa.
"In effetti no. Il problema non è tanto mia madre, quanto mio padre. Lui non vede di buon occhio la gente... beh, insomma..."
"Diversa. È questa la parola che stavi cercando". ---> Grisha non merita nemmeno di essere definito un “birbone”, anzi, è proprio senza scrupoli. Okay avere le proprie convinzioni e tutto, ma ciò non significa doverle imporre ai propri figli. E lo so, lo so bene che questo discorso è vano perché la società di un tempo era molto diversa rispetto alla nostra, anche se questo discorso resta comunque molto attuale. E quindi niente, Grisha è un cattivone, che non ha nulla a che vedere con birbone.

"Ho smesso di badare al giudizio della gente tanti anni fa. Io sono uno scrittore, in tutti i modi vado contro le regole sociali e morali. Non mi meraviglia che il fatto che tu frequenti me... sia un segreto". ---> quello che Levi dice è vero, è fin troppo vero. Spesso e volentieri molti scrittori sono stati ritenuti “scomodi” a causa delle tematiche – e delle verità – che andavano ad affrontare nei loro libri. E chissà perché proprio questi scrittori non solo erano alcuni tra i più bravi, ma hanno anche avuto un sacco di problemi con le case editrici. Triste realtà, purtroppo.

"Eren, ma cosa stai facendo?".
Il ragazzo aveva gli occhi fissi sull'insegna "cinéma".
"Incredibile..." ---> ma quanto è dolce Eren che resta letteralmente imbambolato di fronte all'insegna del cinema? Seriamente, è troppo adorabile.

Levi schioccò la lingua. Adesso capiva il motivo per cui Eren si guardava attorno con costante meraviglia: effettivamente c'erano tante cose che non conosceva!
Lo afferrò saldamente per un braccio.
"Questo è inammissibile. Ci andiamo adesso". ---> BRAVO Levi, fai conoscere al tuo amore le meraviglie del mondo, come è giusto che sia. Non so se questa è una cosa che hai inserito tu ai fini della trama o se invece è proprio vero che i nobili di quel tempo non frequentavano tanto il cinema. Perché se così fosse è davvero molto triste, come cosa.

La prima volta al cinema di Eren fu un'esperienza quasi mistica. ---> il misticismo è cosa buona e giusta.

La prima volta al cinema di Eren fu un'esperienza quasi mistica. Nella sala non c'era quasi nessuno, eccetto qualche persona seduta a debita distanza da loro. Quel pomeriggio proiettavano "Le voyage dans la Lune", un film di fantascienza. Per Levi non era una novità, era già andato al cinema diverse volte, ma vedere lo stupore di Eren di fronte quelle immagini che si muovevano quasi come per magia, lo faceva sentire bene. Un bene che in verità non seppe spiegarsi. Se il mondo era pieno di ingiustizie e cose brutte, quel ragazzo era in grado di trovare del bene in qualsiasi cosa o persona lo circondasse. E questo gli piaceva molto. Le sue labbra si dipinsero di un sorriso, senza che l'altro potesse accorgersene, poiché troppo impegnato ad osservare, sullo schermo, il fotogramma della luna. ---> okay, allora, parliamone. Seriamente, PARLIAMONE, perché questo pezzo è stato bellissimo, uno tra i miei preferiti dell'intero capitolo. Perché hai creato un'immagine meravigliosa in cui sia Eren che Levi si meravigliano per qualcosa, due cose diverse ma strettamente collegate tra loro. Eren si meraviglia perché è la prima volta che va al cinema e tutto gli sembra magico, idilliaco, un mondo ancora tutto da esplorare; al contempo, Levi si meraviglia proprio perché Eren stesso si meraviglia per tutte quelle cose, cose che a lui ormai non sortiscono più lo stesso effetto di una volta perché ormai ci è abituato. Possiamo dire che, in compagnia di Eren, Levi sente come se stesse vivendo una seconda vita dove ogni prima volta, ogni primo contatto e ogni prima esperienza è tutta meravigliosa. Io adoro letteralmente tutto ciò.

Che raggio di sole era lui. Genuino e puro, squarciava le tenebre senza neanche rendersene conto. C'erano poche cose al mondo in grado di colpire Levi. E, suo malgrado, dovette ammettere che Eren rientrava tra quelle "poche cose". Forse era per i suoi modi di fare, per il suo modo di essere, per il modo in cui lo guardava, con adorazione.
Un ragazzino, nulla più. Un nobile, oltretutto. Erwin aveva ragione, avrebbe fatto bene a darsi un controllo e a non farsi trascinare in qualcosa di pericoloso. Non tanto per se stesso, ma per quel giovane a cui non voleva di certo rovinare la vita. ---> anche questo pezzo rientra assolutamente tra quelli che più ho amato di questo capitolo. È sempre bellissimo poter vedere Eren attraverso gli occhi e i pensieri di Levi – e viceversa –, ogni volta mi innamoro di nuovo. Perché sono pensieri così belli e così profondi che sembra che tutto debba spezzarsi da un momento all'altro. Questa è una delle poche storie che riesce a rendermi particolarmente emotiva, devo dire.

"Ah, piantala", fece l'amico alzando gli occhi al cielo. "Non è certo la prima volta che ti dicono una cosa del genere".
"Questo non mi aiuta". ---> e boh, dopo i pensieri profondi di prima arriva Erwin ad alleggerire a modo proprio la situazione. Mi dispiace un sacco per quello che gli è capitato al museo, ma non posso negare che i suoi botta e risposta con Levi mi fanno sganasciare ogni volta. Poi beh, io adoro Erwin e Levi in qualsiasi contesto uno li mette, perché per me sono BROTP indiscussa, aw ~

"Io invece dico di no, anzi, dico che accetto volentieri l'invito", affermò quasi con tono di sfida. Levi alzò gli occhi al cielo. Sì, decisamente quel ragazzo era oltremodo testardo. ---> Eren qui mi è parso molto del tipo: “Levi, forse non hai ancora capito che io sono un nobile in stile 'YOLO' e 'Fuck the police', w le cose da povery” – sì, con la 'y' – e boh, mi ha fatto sorridere.

La crabe blue era assolutamente il luogo più assurdo e fantastico che Eren avesse mai visto. Abituato ai ricevimenti eleganti e feste sfarzose, l'idea di ritrovarsi in una brasserie dove litri di birra scorrevano come fiumi era a dir poco entusiasmante, probabilmente un'esperienza mistica. ---> è praticamente il mio mondo, voglio vivere lì, OMG. Poi beh, se a servirmi la birra è Sasha, credo proprio che mi stanzierei lì e non mi schioderei mai – scusa, Conny, sappi che io ho un debole per la tua dolce metà * coff coff *

"Su, smettila di dire così. Io invece suono il violino!", gongolò Conny. "Io e Marco suoniamo sempre insieme, quindi i suoi fallimenti sono i miei. Puoi ben immaginare che meraviglia".
"Ehi, non sei per niente simpatico!", sbottò strappando una risata all'amico. ---> adoro troppo, cioè, Conny non si fa proprio problemi a scaricare i suoi fallimenti sul povero Marco, AHAHAH

Levi, come sempre in realtà, si limitava ad ascoltare e osservare. Ad osservare Eren, mentre sorseggiava distrattamente la birra. Ed Erwin lo osservava a sua volta, certo di aver avuto un'intuizione esatta. Il suo migliore amico non mostrava mai interesse per nulla, eccetto per la scrittura o altre forme d'arte. Eppure, osservava quel ragazzo con una bramosia e un interesse quasi palpabili. Poteva anche esser razionale quanto voleva, ma in quel caso la razionalità c'entrava poco. Si trattava di qualcosa di molto più illogico. ---> niente, ormai ho capito che questo capitolo è pieno zeppo di pezzi che adoro letteralmente. Ancora una volta mi sono innamorata delle parole che hai usato per descrivere, in questo caso, quelli che sono i pensieri di Erwin riguardo il sentimento che sta nascendo – ma che in realtà è già nato – tra Eren e Levi. Erwin è un po' restio alla cosa ma non perché sia contro ad un sentimento del genere, semplicemente si preoccupa per la sorte che toccherebbe a Levi se tutto ciò venisse a galla. Al contempo, si preoccupa anche per Eren, e la sua apparente freddezza nei suoi confronti è solo un tentativo di proteggerlo. Mi piace davvero molto il personaggio di Erwin in questa storia, lo stai rendendo proprio bene.

Eren fece per afferrare il boccale di birra che gli era stato servito davanti, ma immediatamente Levi gliela tolse.
"Ma... ehi! Cosa fai?"
"Sei troppo giovane per bere".
"Da che pulpito, tu bevi e fumi anche come una ciminiera".
"La nicotina stimola l'attività celebrale. E reggo bene l'alcol, probabilmente tu saresti fuori gioco dopo due sorsi". ---> beh, mi sembra ovvio che dopo pensieri tanto profondi ci sia un momento comico ad alleggerire il tutto. Cioè, io ormai sono dipendente di questi siparietti, mi fanno troppo sorridere e adoro tutto ciò.

Circa due ore dopo, l'atmosfera era un po' cambiata. Eren non aveva toccato un goccio d'alcol, mentre Conny era decisamente andato giù pesante. Anche Erwin e Marco avevano esagerato, ma a differenza del loro amico, divenuto all'improvviso iperattivo, se ne stavano accasciati sulle sedie con fare annoiato. Levi era invece una via di mezzo. Non era ubriaco, ma l'alcol lo aveva leggermente inibito, rendendolo più propenso al dialogo. ---> praticamente hai descritto quelli che sono i miei “mercoledì universitari”, quando esco la sera coi miei amici e andiamo a bere. Più o meno dai, io tendo o ad annoiarmi mentre fisso un punto indefinito di non so che cosa e a filosofare sul senso della vita oppure, se mi prende bene, a parlare. Parlare tanto. E lì saltano fuori le peggio cose, perché tutto ciò che penso lo dico, lol ~

"... Io sono d'accordo con il detto "per artisti non c'è gloria”. Certo che non c'è gloria. Perché non apportiamo niente di utile o nuovo a questa società che sta già cadendo a pezzi. Ma io vi dico, preferisco morire oggi stesso piuttosto che vivere altri cinquant'anni senza la mia arte". ---> voglio più Levi ubriachi nel mondo. Seriamente, li pretendo. Perché ha detto una cosa fin troppo vera e che condivido in pieno. Levi ubriaco is the new voce della verità.

"Io sarò anche un nobile, ma non la penso come gli altri. Io vi ammiro tutti, siete così intelligenti e capaci. E non avete paura di andare controcorrente, anche se questo significa pagarne delle conseguenze non indifferenti. Oh, anche io vorrei essere come voi. Prendere il coraggio a due mani e dimenticarmi di tutto. Credevo di farlo già, ma ora mi rendo conto che i miei non sono altro che i capricci di un ragazzo ribelle. Il vostro è vero sacrificio, una vita dedita alla vostra passione. Meritate la gloria, tutti voi". ---> sì, diciamo che Eren non ha tutti i torti, perché alla fine è vero, un po' di ribellione c'è stata da parte sua – ad esempio quando confida ad Armin di essere scappato di casa all'età di dodici anni –, ma tutto sommato è ancora lì, “protetto” da quelle quattro mura costosissime, con vestiti molto eleganti e agevolato dal suo status sociale. Non sto criticando Eren, sia chiaro. Semplicemente si sta rendendo conto che andare contro le regole prevede anche altro e che quello che ha fatto lui ancora non è abbastanza. Ma comunque qualcosa ha fatto. Stare con Levi e gli altri gli sta aprendo ancora di più gli occhi.

Erwin alzò il capo debolmente.
"Mi piace come questo ragazzo si esprime, ha del carattere", boccheggiò. ---> BELLA ERWIN, COSÌ TI VOGLIO, SEMPRE SUL PEZZO.

"Esatto, esatto, la gloria. È per questo che noi creiamo arte. Per la ricchezza? Sì, magari anche per quello. Non oso immaginare che un giorno il nome di Levi Ackerman possa essere dimenticato. Il mio desiderio è che i posteri si ricordino di me attraverso i miei scritti. Voglio imprimere me stesso su pagine bianche come nuvole", Levi aveva alzato lo sguardo, quasi come se stesse recitando una preghiera al cielo. "Forse vivo da miserabile, ma non me ne andrò allo stesso modo". ---> adoro troppo questo pensiero e Levi lo ha espresso in maniera divina. In fin dei conti, alcune volte l'essere dimenticato dal mondo fa più paura della morte stessa. Perché finché ci sarà qualcuno che parlerà di te, nel bene o nel male, continuerai a vivere. Se invece nessuno dopo la tua morte si ricorderà di te, è un po' come non aver mai vissuto.

Levi aveva la libertà. Di pensiero, opinione, ciò gli causava dei problemi, ma avrebbe fatto di tutto per poter vivere come lui. Mentre invece si ritrovava a vivere in una splendida gabbia dorata. Confortevole, ma pur sempre una gabbia.
Quell'uomo era l'incarnazione di ciò che avrebbe voluto essere. E di ciò che avrebbe voluto far suo. ---> esatto, e qui torniamo al discorso che è stato affrontato sia prima che in altri frangenti: Eren ha tutto dalla vita, ma quel tutto per lui è niente perché tutto è tranne ciò che vorrebbe avere; Levi non ha niente dalla vita, ma quel niente per lui è tutto perché è tutto ciò che desiderava. E quando si incontrano, Eren capisce che Levi gli può dare ciò che gli manca mentre Levi capisce che anche se ha tutto, con Eren sente di avere veramente tutto e definitivamente. E niente, adoro tantissimo questa contrapposizione, è una tematica che mi piace sempre molto affrontare nelle storie o in generale.

"Pensavo che reggessi bene l'alcol".
Durante il tragitto verso casa, Levi ebbe più di una volta bisogno di fermarsi a causa dei capogiri. Ovviamente Eren non aveva perso tempo per rinfacciarglielo.
"Non è colpa dell'alcol, mi sono solo esaltato troppo".
"Perché eri un pochino brillo".
"Mi fai la predica, ragazzino?"
"Beh, tu la fai a me. Ho ricambiato il favore". ---> e ancora una volta, dopo pensieri importanti, profondi e che hanno anche del filosofico, si finisce sempre per imbattersi in una scena comica e simpatica. Mi piace un sacco il modo in cui riesci a gestire e dosare il tutto, è una grande dote quella che hai, perché riesci sempre ad equilibrare bene i capitoli. E niente, Eren che rinfaccia qualcosa a Levi ha troppo del mistico, è una cosa che va segnata ovunque, sui calendari, le agende e sulla tomba di Eren, perché se Levi non fosse stato brillo forse lo avrebbe strozzato, ma shh, questi sono dettagli, lol. Poi Levi mi ha fatta morire quando ha detto: “Non è colpa dell'alcol, mi sono solo esaltato troppo” perché sta affermando ciò da brillo, in vino veritas e pensare a Levi esaltato a causa dell'alcol è una cosa meravigliosa. Ma boh, io mi perdo alcune volte – sempre – in certe cose che non capisco nemmeno io.

"Ahm… grazie per la rosa. E per la frase che hai scritto. Come mai hai scelto proprio quella citazione?"
"Perché ogni frase che mi colpisce è degna di essere annotata".
Eren gonfiò le guance. Non era esattamente il tipo di risposta che si aspettava. ---> Levi, sei proprio un birbone, lasciatelo dire.

"Forse ho capito perché ti manca l'ispirazione. Non ti sei mai innamorato, quindi non puoi di conseguenza scrivere d'amore. Dovresti prima sapere che cosa si prova". ---> esattamente. Certe cose sono difficili da scrivere e da esprimere se prima non sono state vissute. Un po' come quando ambientiamo le nostre storie in città straniere che non abbiamo mai visitato oppure quando scriviamo di ricette che non abbiamo mai sperimentato e non sappiamo nemmeno che gusto ha il piatto descritto. Ci si può solo avvicinare alla realtà, ma mai descriverla e comprenderla fino in fondo se prima non si hanno provato determinate emozioni.

Non sembrava esistere nient'altro in quel momento, se non proprio loro. Era stordito a causa della bevuta di poco prima, stordito dal suo dolce profumo di innocenza, stordito dalle emozioni stesse che stava provando. Eren era la sua fonte migliore di ispirazione. Con il pollice gli accarezzò le labbra. Il giovane rimase immobile, completamente impossibilitato dal compiere anche un minimo movimento. ---> OKAY, AIUTO, STA PER SUCCEDERE, MI PREPARO AL BIG SCLERO CHE ORMAI CONOSCI BENE, MA CHE ESPRIME IN PIENO CIÒ CHE PROVO OGNI VOLTA CHE SUCCEDE QUALCOSA DI BELLO.

Fu proprio Levi ad azzerare le distanze, fu lui a poggiare le labbra sulle sue. Eren poté sentirlo, il calore che si diffondeva in tutto il corpo. Poté sentirle, le sue braccia forti che gli si stringevano intorno alla schiena. Poté sentirla, la sua lingua cercare la propria con impazienza, alla fine trovarla, dando inizio ad una lenta e segreta danza.
Si sentì morire. E se davvero era questo ciò che si provava, Eren voleva morire altre mille volte. Gli occhi lucidi finirono con il chiudersi e lui finì con il cercare di ricambiare, in modo piuttosto impacciato, il suo primo bacio, donatogli da un altro uomo, un artista, a sua volta un'ispirazione. ---> OKAY, IT'S HAPPENED. EVERYBODY STAY CALM, EVERYBODY STAY FUCKIN' CALM. CHE POI, e come sempre, l'unica che dovrebbe stare CALM sono io, ma questi sono dettagli dettagliosissimi [?]
Questo primo bacio è stato stupendo e dire che l'ho amato è estremamente riduttivo.

Chiunque, vedendoli, li avrebbe mandati a morire all'istante.
Ma mai ci fu niente di più naturale e puro come quel gesto dettato da qualcosa di vero e sincero. ---> ADORO. Seriamente, adoro tantissimo come hai concluso questo capitolo, mi ha letteralmente scaldato il cuore.

Insomma, che altro dire?
Ho amato questo capitolo, amo questa storia e non vedo l'ora di passare a recensire anche gli altri, perché questa storia merita tutte le lodi del mondo. **
Complimenti e alla prossima,

Jill ~

Recensore Master
12/10/18, ore 00:45
Cap. 9:

Ciao! Eccomi qui per lo scambio ^^
Dunque dunque cara hai sempre la tendenza a lasciarmi in sospeso tra capitoli che vanno alla grande, emozioni positivissime e colpi di scena, alternati a parti in cui tutto sembra andarsene sul piffero (per non essere volgare, ahahah! Anche se ci starebbe tutto certe volte :D). Mi sembrava strano potesse proseguire tutto così bene, e invece no: ci si mette Grisha di mezzo, ovvio. Un buon padre moderno e privo di tradizionalisti paletti e paraocchi non avrebbe potuto farne a meno, eh? Se ci mettiamo quel gran bel pezzo di uomo di Levi poi, che per la prima volta in vita sua invece di seguire ciò che vuole, si impone di regolare una situazione che stava prendendo una piega proprio wow... Eren deve trovarsi in uno stato mentale davvero ingestibile... Chissà cosa combinerà adesso!
Epico: Eren, sei stato stupidamente epico! Un salto assurdo, fracassando poi una finestra di una casa non tua, di un uomo conosciuto da poco e che già ti senti di amare. Un uomo che ha tentato di rifiutarti, ma che in realtà è innamorato di te, e non riesce a fare a meno della tua presenza, come tu della sua. Il loro citare romanzi che sarebbero diventati famosi nella letteratura mondiale, rispondersi per le rime senza essere palesi, ma praticamente dichiarandosi... Mannaggia, te la sei studiata davvero bene!

"“Mia ispirazione”, sussurrò. “Che ogni cosa venga cancellata lì fuori, non esistiamo che io e te. E se gli altri diranno che questo non è amore, risponderò che l’amore allora non esiste e non è mai esistito e mai esisterà”."
Sono rimasta assolutamente estasiata da questa espressione così romantica e travolgente, mentre i due hanno cominciato qualcosa che avrebbe sicuramente portato ad altro di molto più acceso e passionale. Certo che Levi ne ha di energia e di trasporto, si capisce che è completamente preso e rapito! Si riesce ben a comprendere in ogni riga che Eren è alla sua prima esperienza, ed ogni tua parola è chiarissima e comprensibile riguardo a questi stati d'animo freschi e appena nati.
Si sta decisamente entrando nel vivo qui, dove in camera da letto i due cominciano a spogliarsi, a conoscersi e denudarsi nell'animo, dando vita a un insieme di gesti, effusioni, carezze da togliere il fiato. Si desiderano, si cercano e si vogliono, ed ogni singola parola che hai pubblicato dimostra chiaramente questa voglia che li pervade, mista al timore del ragazzo e alla risolutezza dell'uomo. Sembra tutto così reale tra le tue mani, e le descrizioni sono lucide e ben fatte, realistiche e filano davvero bene nel contesto che hai creato. Si notano nei gesti anche le differenziazioni dei caratteri, un ottimo lavoro davvero!
I dialoghi sono assolutamente coinvolgenti, Eren è meravigliosamente impacciato mentre si fa guidare in tutto da Levi, uomo di mondo, esperto, eccitato dal fatto di poter prendere tutto di un ragazzo che non sa ancora nulla di tutto questo. La sua autorità imperante è erotica assolutamente! L'apice della scena è gestito magistralmente, portandolo in una storia d'altri tempi, dialoghi costruiti come opere di secoli passati. Si amano e non solo con i corpi, si amano davvero anche nell'anima e se ne rendono conto mentre muovendosi armoniosamente vengono uno dopo l'altro.
Sesso scritto davvero bene, che coinvolge ed emoziona: fantastico! Sul serio, wow davvero cara :D Adesso capisco perché scrivi nelle note che è il tuo capitolo preferito: anche per me è così!
Sono sempre più contenta di procedere con la lettura, perché questa storia più procede più è meravigliosa!
Alla prossima, e buon lavoro! :3

Recensore Master
11/10/18, ore 16:29
Cap. 3:

Splendido capitolo anche questa volta e sono sempre più coinvolta da questa storia, un vero spaccato della vita agli inizi del Novecento nelle famiglie "bene". Come ti avevo già scritto, adoro il rapporto tra Eren e Mikasa, loro non si nascondono niente e si comprendono e Eren non ha problemi a rivelare alla sorella che si sta scrivendo con l'uomo misterioso della villa accanto...né a dire chiaramente che lui non accetterebbe mai un matrimonio combinato. E proprio la vicenda di Mikasa, promessa sposa a un ragazzo che nemmeno conosce, mi ha fatto ricordare che la storia è ambientata nel passato e che non sarà certo facile, per Eren, riuscire a portare avanti la sua amicizia con Levi. Ammiro il coraggio di questo ragazzo, che sa benissimo di rischiare molto con le sue idee e le sue scelte, che ha una mente aperta e moderna (non crede nei matrimoni combinati, è pronto a innamorarsi di una donna ma anche di un uomo, in un secolo in cui l'omosessualità era punita con il carcere...), e che poi diventa adorabilmente timido e imbarazzato quando deve parlare a tu per tu con l'uomo che lo ha affascinato e scappa come una bambinetta! Ancora una volta devo fare un parallelo, perché Eren, così maturo e aperto per certi versi e teneramente timido, imbranato e sognatore per altri, mi ricorda tantissimo il "mio" Peter (magari per questo mi piace tanto?). E, sebbene Levi sia apparso ancora solo per pochi momenti, il suo modo di fare e la sua ironia mi fanno venire in mente Tony...
Oppure sono io che sono parecchio fissata con loro e li vedo dappertutto! XD
A parte gli scherzi, la tua storia mi piace sempre di più e adesso sono in ansia per Mikasa e per quello che potrà succedere a Eren se verrà scoperto!
Bravissima, sei riuscita a coinvolgermi totalmente!
Abby

Recensore Master
10/10/18, ore 18:18

Eccomi pero scambio a catena. Certo che ci è piaciuto questo capitolo, ormai siamo anche noi delle complici di questi due teneri e romantici amanti. Eren e Levi si concedono una serata in amicizia lontano da pensieri e preoccupazioni. Ma purtroppo si sa che spesso quelle sono dietro l'angolo, non di può sfuggire in eterno al destino e non si può nascondere un amore quando è così dirompente e vero. Non solo amore fisico, ma un autentico incontro di anime che si completano a vicenda. Ciò che mi preoccupa è questo nuovo personaggio Jean, un po' troppo interessato e turbato da quello che ha visto. Sinceramente non so se possa nuocere ad Eren, appartenendo allo stesso ceto sociale potrebbe usare questa scoperta come una sorta di arma di ricatto, ma bisogna capire bene che tipo è. Credo che non ci vorrà molto per saperlo. Bellissime le parole di Eren sotto la pioggia, romantico il riferimento a Romeo e Giulietta, chi meglio di loro incarna l'ideale di amanti sfortunati. Speriamo che per Eren e Levi il destino abbia in serbo un epilogo migliore. Complimenti, sempre impeccabile. Un abbraccio e alla prossima.

Recensore Master
10/10/18, ore 17:40

Ciao! Wow passo di qua e mi ritrovo l’aggiornamento! Guarda la fortuna! Colgo l’occasione per recensire al volo!
(Il babbo di Eren mamma mia se è insopportabile! Quasi gli auguri che venga quanto prima divorato… mannaggia dove sono i giganti quando servono?).
Al “"Sono saltato dalla finestra". Ho reagito all’unisono con Levi con un SUL SERIO?
Eren nei c vestiti di Levi è così caruccio. E questo scambio di battute è…
“…"I pantaloni sono un po' corti".
"Arrangiati"…”
che bello ritrovare di nuovo Marco e Conny (io aspetto a gloria l’icontro con Jean! Erwin è ... fantastico, come si rapporta con Eren, il suo modo così BrOtp con Levi!
E Levi che si pone un po’ come fidanzato un po’ come “adulto” che se ne ce con frasi come “non deve bere” … davvero li ho adorati in questa situazione.
“…A Levi venne da sorridere. Lui non era tipo da arrendersi tanto facilmente, ancor più Eren. E in quel momento gli venne in mente una frase che proprio lui gli aveva detto un po' di tempo prima.
"Tsk… destino. Gli autori della nostra storia siamo noi. E noi soltanto"…”
Bravo LEVI! Non mollare!!!!

“…"Sono simpatici sì, e tu sei un idiota", lo rimproverò.
"Non essere cattivo. A me piacete tutti voi…”
anche io voglio sbronzarmi in loro compagnia!!!! Immensamente tanto!!!!

Dolcezze e romantismo e Shakespeare sotto la pioggia e il mio cuore si scioglie!!!

“…Eren sorrise.
"Tu pensi che io e Levi saremo felici?".
Cosa poteva saperne lui della felicità? Lui che in quella storia era solo un umile aiutante?
"Io mi auguro di sì. Perché ve lo meritate".
Contento, Eren sospirò. E poi si addormentò, a cuor leggero. Un nuovo giorno stava per arrivare…”
Povero Armin che deve arrampicarsi sugli specchi per aiutare Eren!
Che poi io mi chiedo, ma Armin qualcuno nella sua vita? Poera stella è tanto dolce!!
Bello divertente e romantico questo capitolo!
(felice una volta tanto di non averlo letto con un’ABISSALE consueto ritardo!) ;-)) alla prossima!
Boingo!

PS: Ma poi Eren si è preso una bronchite galoppante? XD spero di no poera stella romantica!

Recensore Veterano
10/10/18, ore 17:19
Cap. 3:

Cara Victoria, 

Eccomi anche da te per questa recensione di scambio <3 ti ringrazio per la pazienza, come accennavo altrove ero esitante a leggere il capitolo da cellulare e rischiare di perdermi qualcosa della lettura. Ho aspettato per poterti dare un’opinione più completa sul terzo capitolo di questa tua long. 
Avevamo lasciato Eren alle prese con la scoperta dell’inquilino misterioso della casa accanto, e ovviamente l’acuta Mikasa non poteva farsi certo sfuggire la lettera in cui il fratello ha seppellito il naso. L’ho trovato in linea con l’acume che ha saputo dimostrare fino ad ora, e ho trovato molto tenera l’accortezza che Mikasa dimostra verso Eren, quando gli raccomanda di non mettersi nei guai. Guai che possono spaziare in lungo e in largo, quando si tratta di lui, ne sono certa.
Ho di nuovo apprezzato lo scambio epistolare che comincia a nascere tra Levi ed Eren, malgrado il primo si dimostri ben disponibile ad accettare anche un confronto diretto. È vero, la sensazione dell’attesa, la consistenza della carta sotto le dita, il fatto puro e semplice che qualcuno abbia usato tempo e inchiostro per mettere i propri pensieri nero su bianco rendono l’intera esperienza della corrispondenza via lettera un procedimento affascinante e quasi magico. Al di là dell’uso del corsivo che ho particolarmente apprezzato per staccare le lettere dal resto della storia, mi sono lasciata contagiare dalla curiosità che Eren prova per il suo misterioso vicino… dunque non potevo fare a meno di esultare, quando finalmente i due si sono visti faccia a faccia davanti alla casa nel giardino. Ora non posso fare a meno di trepidare in vista del loro incontro imminente. Alla prossima puntata, ovvio ~

A rileggerci!

Kei


P.s: bonus apprezzamento per il prompt del matrimonio combinato di Mikasa, che si è decisamente assicurata la posizione di personaggio migliore del capitolo, stavolta.

Recensore Master
10/10/18, ore 17:12

Eccomi! :)
Aspettavo troppo questo capitolo e, finalmente, sono riuscita a leggerlo!
Povero Armin, hai perfettamente ragione, servirebbe davvero un applauso per lui XD
Ho adorato l'uscita dei due, questa volta Levi non ha vietato di bere a Eren e, probabilmente, se l'avesse fatto adesso non sarebbero in una situazione pessima. Non mi aspettavo questa apparizione di Jean e mi hai traumatizzata, ora ho paura di cosa succederà :s 
Mi ha consolato la bellezza di Eren e Levi in questo capitolo, li ho shippati dall'inizio alla fine, immensamente. In particolare la scena sotto la pioggia è troppo ahw. **
Non vedo l'ora di leggere il seguito, anche se ho appena finito il capitolo xD
Alla prossima! <3
fumoemiele