«Il fatto è che sono fottutamente innamorato di te e non posso farci nulla. Non mi sono mai sentito in questo modo con nessuno, nessuno mi ha mai trattato come fai tu e ti odio per farmi stare così. Non so nemmeno perché il mio cuore stia battendo così forte adesso. Sto cadendo nella trappola del tuo amore Adaya, ti prego acchiappami.»

Liz e Justin sono amici dalla culla, cresciuti come due fratelli, un legame inscindibile.
Lui 18 anni, sfacciato e arrogante, premuroso ma allergico all'amore.
Lei 16 anni, estroversa, lunatica, permalosa e innamorata dell'idea dell'amore.
Ad unirli un'amicizia da oscar: vera, sincera, inscindibile, finché la festa per il sedicesimo compleanno di Liz -con tanto di alcolici- non stravolgerà tutto.
//Dal primo capitolo:
“Justin?” Lo chiamai, in un momento di lucidità, mentre l'ultimo indumento mi scendeva lungo le gambe.
“Mh?” Lo sentii rispondere, mentre si liberava dei suoi boxer.
“Sono vergine.” Non farmi del male. Né fisicamente né metaforicamente. Una richiesta silenziosa.
“Lo so.”
E poi lo sentii...//

Il seguito di strong out.
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Justin nel corso dei dieci anni è cambiato, non è più quel ragazzo di diciassette anni che ha fatto una promessa alla sua amata Anya.
E' diventato un'uomo, crudele e menefreghista.
Anya si è diplomata, è una donna, ma è rimasta la stessa ragazza di sedici anni che è rimasta forte per il suo amato Justin.
-Sono passati dieci anni, e io sono qui, come ti avevo detto dieci anni fa, ad aspettarti.-disse Anya dolcemente guardando Justin.
-Sai che me ne frega?-sbottò il ragazzo.

" only in the dark, you can hide"
"quando la luna brillerà alta sentirai il pericolo.."
"... lui è il pericolo"
Un grido nella notte, un ululato.
E poi c'è lei, che non ha la più che pallida idea di quello che sta succedendo.
Cosa può riuscire a cambiare un rapporto quasi inesistente tra due fratelli, non di sangue?
Solo la luna piena può dare risposta. Solo la fiducia può salvarti.
Ma fino ad allora.. solo nell'buio puoi nasconderti.

« Che fai? » Chiesi ridacchiando.
« Le controllo l'intimo. » Disse eccitato.
Cazzo, che idea grandiosa.
« Cazzo, non ci avevo pensato! Su vai, apri. » Dissi eccitato.

Tiro fuori il telefono e lo sblocco.
Aspetta.
Lo blocco e guardo il display.
Sicuramente non avevo come sfondo Justin Bieber e Selena Gomez.
Lo sblocco di nuovo e vado a controllare i messaggi.
Ho scambiato il mio telefono con una ossessionata con Justin? Perfetto.
Selena, Scooter, Chaz, Christian, Taylor, Fredo.
Vado a vedere le foto.
Justin, Justin, Justin, un cesso, Justin, un braccio, un gufo.
Decisamente non è il mio telefono.
Grande.
Ho il telefono di Justin Bieber in mano e l'unica cosa che sono capace a fare è andare a vedere se tiene foto di se stesso nudo.

Madison ha sempre avuto un dono: quello di vedere, al solo contatto con una persona, sprazzi del suo passato. Questo dono l'ha portata a chiudersi in se stessa, ha solo due amici: Chaz e Ryan, che non hanno paura di mostrare alla ragazza il loro passato. Un giorno però arriva un nuovo studente, e Madison, vede un passato oscuro, pieno di sangue... I vampiri non esistono, e infatti Justin non lo è: è nato per uccidere, ma non è un vampiro.

Avrei potuto bere il suo sangue, ucciderlo. Invece no. Gli ho salvato la vita.
"Drusilla, non puoi innamorarti di lui.." Disse mia sorella, con voce severa.
"Non voglio, innamorarmi di lui." Risposi mentendo.
"Menti. Ho capito cosa provavi per lui dalla prima volta che l'hai portato a casa. Drusilla lui crescerà, invecchierà e morirà. Tu no. E ci starai male. Ti dannerai l'esistenza.."
Perchè mi ero innamorata di un umano?.. Le cose non sarebbero andate per il meglio.

è difficile ricordare e spesso preferiremmo non farlo.

Dal Capitolo 22- {"...adorabile? Dolce? Carino?" mi suggerì un tre aggettivi.
"No. Lo trovo...cioè, mi piace che sia insopportabile. Ed irritante. Oddio, sono malata" quasi fui tentata di mettermi una mano sulla fronte per controllare se avevo la febbre.
"La verità è più semplice. Lo stai accettando"}-

Esco fuori e vedo Justin giocare a basket con i suoi amici. "Justin?" Lo chiamo. Afferra la palla e si gira verso di me.
"Dimmi."
"Ehm, posso parlarti un attimo?" Mi passo nervosamente le dita sul braccio.
"Torno subito." Lancia la palla a Chaz e mi raggiunge. "Stai bene?"
"Si, si. Vieni qui." Gli prendo la mano e me lo tiro dietro. "Ho bisogno di un favore."
"Ok, dimmi." Incrocia le braccia.
"Ecco, io... Tu... Puoi insegnarmi a baciare?" Mi mordicchio il labbro.

Paura. Tutto ciò che quella ragazza riesce a provare nei suoi confronti è paura.
Eppure lui è convinto che la situazione si ribalterà.
'Tempo perso' pensò lei.
'Ci riuscirò' ne era convinto lui.
"Perché le stai facendo questo?" le chiese lei appoggiando saldamente la schiena al dorso della porta
"Questo cosa?" sbottò lui seccato.
"Mentirle"
"Non credo siano affari tuoi e evita di fare domande."
"Se ti da fastidio sentire la mia voce, perché mi hai fatto venire qui?" domandò nuovamente lei avanzando verso di lui.
"Lo scoprirai presto"
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo.'

"Il Signore mette al mondo per noi un'anima gemella. Certe volte in uno sconosciuto, certe volte in un amico.. altre volte in persone molto vicine.. ad esempio un fratello."
Sorrisi.
Ero innamorata di mio fratello.

Adele Davidson, 16 anni, i genitori separati, dopo la morte del fratello a causa di un cancro; Era lui che teneva in piedi la sua famiglia.
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Rag: Dove credi di andare ragazzina?
Ad: Inanzi tutto mi vesto, poi penso che andrò a denunciare questo figlio di puttana che mi ha appena stuprata, mmh?
Rag: Raccogli i tuoi vestiti, piccola, ma non vai da nessuna parte. Spero che tu abbia vissuto una bella vita perchè la perderai nella stessa stanza dove hai perso la verginità!