Deglutii. Quel nome negli ultimi mesi lo avevo letto fin sopra troppi fogli. Fogli indisiderati e pieni d'ansia. Nel leggerli tutti sentivo una strana sensazione in gola, quasi di soffocamento, e li rileggevo, li rileggevo... non per farmi del male. Ma per convincermi che era tutta la realtà. Quante volte desiderai che tutto quello assomigliasse a un incubo. Quante volte stavo per crollare. Tentavo di stargli vicino e ogni tanto se la spuntava con qualche frase ad effetto, qualcosa del tipo "Anche se me ne andrò, non piangere. Io sarò sempre con te. Qui." ed indicava l'organo dentro la mia cassa toracica, lo stesso che per un secondo smetteva di battere a quelle macabre parole ed esitava nel riprendere il suo lavoro. Faceva male, sentire quelle parole uscire da una bocca sempre sorridente come la sua.