|DAL TESTO|
"Quando aveva ricevuto l’invito per quella stramba e pomposa festa, a Ethan era venuto da ridere.
Scritto con eleganti caratteri neri su una ancora più elegante carta gialla, c’era l’indirizzo di una sala da ballo e la gentile richiesta di partecipare alla festa che si sarebbe tenuta in occasione della festa di Halloween, la sera del 31 di ottobre. Sotto, in caratteri più piccoli, si specificava l’obbligo di una maschera, che non gli sarebbe servita granché: il suo costume era lui stesso, con il suo incarnato pallido, le pupille dilatate a tal punto da far sembrare gli occhi neri e, ovviamente, quei meravigliosi canini candidi che gli spuntavano all’angolo della bocca."