Mi accodo all'ultima persona della fila,che lentamente sta diminuendo,e mi concedo di guardarmi attorno.
Riconosco immediatamente dove sono finita,a causa dell'eleganza del posto. Funky Buddha,uno dei locali più rinomati di Londra.
Mi accorgo di essere l'ultima solo quando l'uomo della security mi blocca -di nuovo- il passaggio. "Le ho già detto che non può entrare."
Sto per rispondergli con tutto l'odio che ho in corpo,quando qualcuno si intromette tra di noi. "Lei è con me." dice solamente,senza nemmeno voltarsi a guardarmi.

Guardai sullo scaffale. La padrona di casa, la madre del ragazzo in coma, aveva dimenticato una foto. La presi delicatamente in mano e la osservai. Vi era ritratto un ragazzo dagli occhi verdi-castani, con i capelli corvini, la pelle abbastanza pallida e un sorriso da far impallidire Brad Pitt. Era in piedi di fianco a un anziano signore, con gli stessi occhi… Molto probabilmente suo nonno. Mi soffermai di nuovo sul viso del ragazzo. Era davvero bello. Gli occhi avevano una luce speciale, riflettevano la sua voglia di vivere, quasi creavano un’aurea di felicità intorno a lui. Probabilmente era il ragazzo in coma. Provai una tristezza infinita… Povero ragazzo. Lui voleva vivere. Invece la vita era sfumata sotto i suoi occhi così, senza neanche avvertire.

“Brian?”
“Dimmi.”
“Come si fa a capire se sei...gay?”
Brian lo squadrò da capo a piedi e poi scoppiò a ridere: “Tu mi stai dicendo che per un bacio, dato male fra l'altro, la lingua dovevi mettergliela in bocca non sulla guancia, comunque tu per un bacio e per una sveltina ti crei paranoie sulla tua eterosessualità?”
“Ma non è solo per quello.”
“Hai provato coi porno?”- il moro annuì- “Toccarti pensando ad una donna?”- annuì di nuovo- “Con un uomo?”- annuì ancora- “E con chi ha funzionato?”
Zacky si morse le labbra senza dire nulla, l'arrivo della professoressa lo salvò, si impose di seguire la lezione in modo attivo, voleva evitare di pensare a cosa aveva provato quella notte.
[Synacky]

Ennis si sente sopraffatto dal senso di colpa e dal vuoto con il quale a poco a poco ha colmato la propria vita. Ma a volte, è sufficiente avere il coraggio di guardarsi dentro, accettare anche quello che non ci piace... e magari provare a cambiarlo (da "I segreti di Brokeback Mountain").

- Voglio che tu rimanga al mio fianco per tutta l’eternità, ma per realizzare questo desiderio dovremmo nasconderci, cambiando contenente. So che per te sarà dura, ma ce la faremo. Sei con me? -
- Per sempre -
- Allora concedimi la nostra ultima notte d’amore prima di sorpassare le porte dell’inferno insieme… -

Sono delle piccole riflessione di Brian riguardo la morte di The Rev, ovvero come mi sarei comportata io in quella situazione. Non è niente di che, è solo quello che mi sono sentita di fare.

Con The Rev era morta una parte di loro, per sempre.

-Liam?!- chiese.
-Josh!?- chiese Liam.
-CHE CI FAI QUI?!-
-Che ci fai TU qui?!- ribatté Liam.
-Beh, noi…-
-Ah, voi…-
-Si.-
-Oh.- disse Liam. –Scusate il disturbo, ma… beh, avrei bisogno di un consiglio-.

Chi l’avrebbe mai detto che Jin Kazama fosse un nerd? Io no di certo.
E nemmeno Hwoarang, a giudicare dalla reazione che ha avuto quando gliel’ho raccontato.
[Xiaoyu, Jin, Hwoarang e il disagio umano]

Questa storia parla di come cinque semplici ragazzi (I One Direction) si incontrano e diventano quello che sono oggi... la vita di tanti.

Ero una fan scatenata. Li amavo e amavo lui. Quel sorriso...e chi se lo scordava? Non ero nessuno in apparenza, ma se le fan avessero saputo cosa facevo io con loro, sarei stata considerata una regina. Perchè io a differenza delle altre, venivo sempre invitata ai concerti.

Una sera che cambia la vita!

La ragazza era immobile appena oltre la soglia della porta, il volto arrossato forse per la corsa o per l'agitazione.
Il vestito rosa pallido che le accarezzava le gambe e le fasciava il busto, sembrava essersi consumato a causa degli eventi di quella serata così confusa.
Jesse avrebbe voluto prendere il posto di quel tessuto roseo per cingere la ragazza in un morbido abbraccio ...
[Jesse/Rachel]

- Lo specchio… come si è rotto? –
Sbuffò - E adesso perché vuoi saperlo? –
- Perché porta sfortuna rompere uno specchio. Sette anni di disgrazie. –
- Da quando ti conosco saranno almeno venti anni di disgrazie. – borbottò lui, e Deku aprì un occhio probabilmente solo per guardarlo male.
- A volte non capisco se dici sul serio o se è solo il tuo modo di fare. –
Katsuki si sarebbe tagliato una mano, piuttosto che rispondere a quella domanda.