Ciao, cara **
Eccomi qui, non vedevo l'ora di proseguire la storia *^*
Innanzitutto: IL MIO POVERO CUORE.
Seriamente, più andiamo avanti e più le emozioni si amplificano, mi tremano le mani mentre ti sto scrivendo questa recensione.
Iniziamo subito con la nota dolente, che più dolente non si può: Michael.
Allora, avrei un sacco di cose da dire a riguardo, ma siccome non ci tengo ad essere bannata dall'Amministrazione, mi limiterò a quelle essenziali, tentando di esprimermi in maniera civile.
Michael è un verme. Punto. Fine. STOP.
Per me non ha più scusanti, ormai è imperdonabile – E DOVREBBE ESSERLO ANCHE PER JENNA, CAVOLI!
* fa un profondo respiro * DUNQUE, da qui in avanti potrà anche cercare di redimersi, potrà anche diventare un santo, potrà anche compiere un gesto eroico, potrà fare qualsiasi cosa, ma per me è imperdonabile proprio a prescindere.
Ho lasciato passare per diversi capitoli i suoi comportamenti aggressivi, questi scatti d'ira indomabili condannandolo comunque e non nego nemmeno che in certe scene stavo pure iniziando a ricredermi sul suo conto, ma dopo quanto accaduto per me Michael è un personaggio negativo che va “eliminato” – e per “eliminato” non intendo in senso fisico, ma che si deve allontanare da Jenna e lasciarla libera, questa donna ha bisogno di distruggere le catene che la legano a lui e di respirare l'aria della libertà.
Che poi, Michael si trova in una situazione critica e posso anche capire che dentro stia letteralmente implodendo a causa dell'ansia e della paura che tutta la verità venga a galla, ma seriamente sfoghi tutto quanto sulla tua futura moglie, su colei che sposerai a giorni?
Piuttosto corri in palestra e distruggi il sacco da boxe e se non ti basta tira testate ai muri, MA NON TOCCARE JENNA!!!
Mi sto infervorando!
Ciò che più mi fa paura è che Jenna sa di questo suo lato malvagio, ma di fronte agli altri non dice nulla – e ovviamente Michael vuole che sia così, la facciata prima di ogni altra cosa, anche della salute psico-fisica della sua futura moglie.
E tutto questo solo perché Jenna ha confidato determinate informazioni alla polizia – e allora ti sei proprio tirato la zappa sui piedi, sei anti-sgamo da far paura, caro Michael.
Jenna deve aprire gli occhi. E lo deve fare in fretta, altrimenti succederà un'altra tragedia.
La cosa più triste è che a parole è facile, ma i fatti sono tutta un'altra cosa.
Perché Jenna è succube di Michael e nonostante sia consapevole del dolore che le provoca, ancora non lo ha lasciato.
Questa storia racconta anche di un'attualità molto triste, perché chissà quante donne vivono la stessa condizione di Jenna – ma anche tanti uomini, ricordiamoci che anche noi donne sappiamo essere pessime, purtroppo.
Anche la seconda parte del capitolo non scherza.
Se nella prima parte abbiamo avuto a che fare con un'introspezione distrutta dal dolore, qui invece ci viene narrato un flusso di coscienza molto sofferto, è vero, ma che un po' sa anche di libertà.
Questo perché Oliver ha esplicitamente espresso ciò che prova per Alexa – sotto sotto lo sentivo che non l'aveva mai dimenticata, anche quando diceva di odiarla – e perché penso che Alexa per la prima volta abbia fatto l'amore con qualcuno anziché il solito sesso occasionale.
Il modo in cui si sono uniti è stato struggente, ma al contempo bellissimo.
E ancora una volta, le carte in tavola sono state rimescolate: ora Oliver appoggia Alexa, ora lui sa la verità e forse potrà salvarla, potrà aiutarla a uscire da quel tunnel di solitudine e disperazione; d'altro canto, spero con tutto il cuore che Alexa riesca a rinascere e andare avanti accanto a chi la ama davvero.
È vero, di errori ne ha commessi – e diciamocelo: TUTTI hanno commesso degli errori –, ma non è mai troppo tardi – e okay, qui scatta la contraddizione perché sono disposta a vedere ancora del buono in Alexa ma non in Michael, allora diciamo che quantomeno proverò a dargli fiducia ancora per un po', anche se ormai per me è irrecuperabile, ma non è mai detta l'ultima parola.
Hanno tutti bisogno di aiuto, dopotutto.
E nel chiedere aiuto non c'è nulla di sbagliato.
Ora, non so se questa recensione abbia un senso, spero davvero che l'abbia, almeno un minimo, così come spero di non averti tediata troppo :c
Ovviamente, già non vedo l'ora di proseguire nella lettura.
Alla prossima!
Harriet; |