Recensioni per
Another world
di ryuzaki eru

Questa storia ha ottenuto 422 recensioni.
Positive : 421
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
22/10/13, ore 18:54

Ciao!!!! Mamma mia che sorpresa! Devo ancora finire di mettere insieme tutti i pezzi della precedente recenzione che tu mi spunti fuori con un nuovo capitolo! E non pensare che ti stia rimproverando perchè mi hai risollevato la giornata ^_^ Avevo pensato che il tuo precedente capitolo fosse colui che mi avrebbe fatto partorire la recenzione più difficile della mia vita...ma, almeno da una prima lettura, anche questo non scherza! XD Come il precedente, arriverò con la vera recenzione tra un po' ...ma come l'ultimo?...come??? (Oddio sembro Mello nell'anime quando ha saputo della morte di L O_O ). Da quello che ho letto sembra ancora tutto aperto...tranne il caso Kira ovviamente ma.....oddiooooooooooooo nooooo!!!!!! Sapevo che questo momento sarebbe arrivato ma non pensavo proprio ora :(
Ma immagino che me ne farò una ragione....A presto!!!!!
(Recensione modificata il 22/10/2013 - 07:03 pm)

Recensore Junior
17/10/13, ore 09:55
Cap. 45:

Ciao carissima è sempre un super piacere rivederti !!!!!!
Spero che vada tutto bene sia sul fatto personale che sul lavoro, nella nota finale che hai scritto mi è sembrato di sentirti giù di corda.
Non preoccuparti il capitolo è stupendo come sempre, non avrei potuto immaginare svolgimento migliore, non ce l'avrei visto una trama tipo film sdolcinato dove lei corre verso di lui gli si attacca al collo e si baciano fino alla sfinimento, troppo smielato, se ci devono essere delle efusioni dolci devono esserci dopo lo scontro verbale, saranno sicuramente più belle e sentite.
Ora che si sono detti quello che pensavano devono elaborare quello che hanno assimilato l'uno dall'altra, nel prossimo capitolo ci sarà il secondo roound, non vedo l'ora ! ^_^
Ci vediamo presto allora e non preoccuparti di eventuali ritardi, noi fedelissimi saremo qui ad aspettarti
un bacione e un mega in bocca al lupo
ciao

Recensore Junior
06/10/13, ore 19:03
Cap. 45:

Ehilà.
Ci rivediamo, questa volta in tempo record!
Potevo anche essere la prima a recensire, stavolta, ma quando ho visto l'aggiornamento sono dovuta scappare e sono tornata la sera tardi... va be', sarà per la prossima volta! XD
Ma non perdiamoci in discussioni, ho un bel po' da dire su questo capitolo.

Dunque dunque... la mia supposzione quindi non è errata, ma allo stesso tempo non è nemmeno giusta.
Mi spiego: come avevo scritto nella recensione precedente, quelle parole mi avevano fatto intendere che forse Emma avesse davvero "infranto" la barriera di imperscrutabilità del detective più grande del mondo... E così è stato, o, almeno, così l'inconscio di Emma pensa.
Ma allo stesso tempo, seppur Emma l'abbia inconciamente pensato e il narratore bastardo l'abbia palesato, nulla faccia intendere che questa sia la verità. Quante volte i pensieri di Emma si sono sbagliati? Ma quante volte si sono rivelati corretti? Diciamo che questo sia una sorta di punto morto, nonostante Elle stesso, con le sue parole, ci faccia molto sperare...
Ma, come dire, c'è sempre quel qualcosa che non mi convince. Specificatamente, sono le parole di Watari a non convincermi.
Watari infatti, quell'intelligente e saggio uomo, mentre conversa con Emma, dice qualcosa di molto interessante, e cioè che non è intervenuto nella situazione perché vuole, in un certo senso, far maturare Elle dal punto di vista umano.
Infatti Elle ha detto che il suo piano poteva essere perfetto, ma non lo è stato; e non lo è stato perché in lui c'era qualcosa che non andasse.
Ora, il primo pensiero che va subito in mente è che quel "qualcosa che non va" sono i suoi sentimenti per Emma. E potrebbe essere un buon pensiero, se non fosse che si parli di Elle.
Forse queste parole possono non piacerti, ma io Elle non lo vedo capace di amare. O meglio, non lo vedo pienamente consapevole che, quella strana pulsione che sente nel cuore quando è con una determinata persona, sia amore, o innamoramento, o comunque sentimenti del genere.
Tuttavia, lo vedo come una persona capace di provare attrazione per qualcuno. Un'attrazione che non sa spiegarsi, o che magari la spiega come la semplice curiosità che ha un bambino quando ha un giocattolo nuovo. Sono questi, magari, i "sentimenti" che possa provare per Emma.
Ma la mia ipotesi è un'altra.
"The Old docks". Sempre quel capitolo, prenemmente.
Sì, quel qualcosa che non va in Elle è semplicemente la nuova situazione in cui è stato coinvolto. La situazione nella quale, come in quel fatidico capitolo, Elle è inerme davanti ad una situazione inaspettata.
Io credo che Elle abbia imparato molto da quella vicenda, e quando tempo fa ha pensato "Ryuzaki… Sei assolutamente certo che questa volta quello che vuoi fare non avrà alcuna ripercussione su di te…?”, lo ha fatto pensando a quella vicenda di svariati mesi prima, dove lui non ha potuto fare nulla...
Elle, per la prima volta in vita sua, è coinvolto "umanamente" (Mi sembra azzardato dire "sentimentalmente") nel caso. Non solo deve catturare Kira, ma deve anche proteggere Emma.
Ma proteggerla da che cosa? Non da Kira, ma da se stesso. Proteggerla dai suoi modi troppo bruschi, freddi, precisi e letali. Perché Emma, ed Elle lo sa, può rimanerne ferita, come spesso è accaduto.
Ecco, ecco ciò di cui Elle teme: teme di spingersi troppo oltre, di ferire per la volta decisiva Emma e di perdere quel fin troppo interessante goicattolo che ha avuto per tutto questo tempo tra le mani.

Adesso passiamo a Watari.
​Quella figura che c'è anche quando non si fede. Quell'uomo il cui affetto paterno verso Elle e tutti i piccoli genietti della Wammy's House è spropositato.
Io adoro davvero il personaggio di Watari. E, anzi, il fatto che tu gli abbia dato molta più rilevanza rispetto all'anime/manga me lo ha fatto apprezzare ancora di più, perché ho davvero compreso quanto importante sia.
Adoro il fatto che sappia dire la frase giusta al momento giusto, di essere presente quando serve e, soprattutto, di essere sempre impeccabile, matendendo l'aria da perfetto britishman quale è.
Come dissi tempo fa, Watari è il "genitore mancato" di Emma: è la figura paterna che Emma non ha potuto avere per tutta la storia, in quanto la sua famiglia era a migliaia di chilometri di di distanza e assolutamente ignari di tutta questa assurda vicenda. Perché una figura genitoriale, al contrario di quanto pensino il 90% dei mangaka (dove i protagnositi son tutti orfani), è una figura a dir poco fondamentale, secondo il mio parere.
Ho adorato il tono di voce utilizzato per Near: tranquillo ma che nasconde una profonda serietà. Eh già, con Near bisognava proprio usare un tono del genere, perché il nanetto sbiancato è forse anche peggio di Elle...
L'ultima frase del capitolo l'ho semplicemente adorata. Prima di tutto la tua "visione" di Near, che non riesce a provare sentimenti perché lui stesso non ne ha ricevuti, è semplicemente superba. Se continui così riusciresti persino a farmi apprezzare un personaggio come lui! XD
Ma, soprattutto, le poche e semplici parole di Wammy mi hanno davvero sorpresa. Non lo so perché. Il fatto che Watari le abbia raccontato quella storia apparentemente inutile "perché non poteva mai saperlo" mi ha fatto molto sorridere. Forse, dopotutto, ha voluto semplicemente placare la sua curiosità, quella che tutti noi lettori abbiamo, e cioè quella voglia di sapere il passato di quei tre eccentrici personaggi che sono Near, Elle e Mello.

Su Emma credo di aver poco da dire.
È confusa, come sempre. Di più, mi pare quasi angosciata. Non riesce né a pensare, né a capire, né tantomeno a credere a quel pensiero che non riesce a formulare. Un po' la nostra solita Emma, dopotutto, ma coi sentmenti dieci volte più forti per ovvi motivi: non è che da pochi minuti che ha rivisto colui che ormai dava per spacciato.

... Uhm, che altro dire? Questo capitolo ha così tante cose che sembra non avere nulla.
Si arriva ormai in prossimità dell'epilogo, e si capisce dai toni che, nonostante tutto, sono rilassati. Non c'è più ormai quella lotta contro il tempo, quei pensieri ingarbugliati di Emma ed Elle per far sì che tutto torni e che nessuno muoia...
Ormai si può dire che si può tranquillamente lasciar spazio al cuore e agli ultmi chiarimenti.

Dunque finisco qui, in attesa come sempre del prossimo capitolo; che sia domani, tra un mese o fra un anno, ormai non ci si può tirar indietro, no? ;D

A presto!

Miku

Nuovo recensore
05/10/13, ore 21:21
Cap. 45:

Ehilà, sei ricomparsa! Come probabilmente immagini non ho intenzione di criticare il tuo ritardo: uno dei diritti fondamentali e inviolabili di uno scrittore è il tempo, ed ognuno deve essere libero di prendersi tutto il tempo che gli serve.
Detto questo, il ricongiungimento finora mi sta piacendo, perchè non è scontato e perchè porta alla luce tutti quegli aspetti "sentimentali" se vogliamo, che di fronte al caso Kira dovevano necessariamente passare in secondo piano.
Il fatto che emergano le differenze tra l'L personaggio, fatto di carta, e l'L persona è assolutamente giusto. Così come è giusto che Emma si chieda se preferisca fermarsi a quell'L di carta e inchiostro che tutti conosciamo o se sia pronta ad accettare e amare L come persona.
Per quanto mi riguarda, mi trovi perfettamente incline ad accettare anche questi lati inediti della personalità di L. Intendiamoci: tempo fa ti ho detto che tu con questa fan fiction hai salvato il vero L. La mia opinione non è cambiata. Sono fermamente convinta che ogni personaggio degno di questo nome, una volta creato, esista e sia completo, indipendentemente da ciò che gli autori decidono di mostrare o non mostrare, percui tu non fai altro che riportare quelle parti della personalità di L che sono state ignorate dai mangaka (perchè non funzionali alla trama di Death Note). Non stai attribuendo alla sua persona nulla di estraneo, semplicemente perchè non lo fai agire in un modo che discorda da ciò che lui è. Anzi, al contrario, in ogni sua parola si sente quanto lui sia L, indipendentemente da quanto la situazione in cui si trova sia diversa da quella di Death Note.
L'unica pecca in questo capitolo forse è il fatto che all'inizio Emma faccia un discorso più articolato di quanto non avrei immaginato potesse fare in una condizione del genere, però riconosco che in quel momento lei ha la funzione strutturale di farsi tua portavoce, quindi posso benissimo sopportare la cosa (probabilmente la spiegazione della sua concezione della sessualità mi è sembrata un po' superflua semplicemente perchè conoscevo già la tua opinione in proposito, che è molto simile alla mia).
So che la mia recensione probabilmente è più seriosa del solito, ma sappi che una mia considerazione positiva ragionata e critica vale più di 100  miei gridi entusiasti (alias penso razionalmente e consapevolmente che la tua sia un'ottima fanfiction).
Penso che ora potrei anche togliermi i panni da "critica letteraria" e passare a dirti con tutto il cuore che sei mitica.
A presto!
Shinkai

Recensore Veterano
05/10/13, ore 21:02
Cap. 45:

Ciao!!!!!! Sto avendo dei problemi a recensire ultimamente quindi, per evitare ogni incoveniente, scrivo tutto prima su Word poi copio e incollo ;)
Intanto faccio questa cosa futile del prendere posto, so che è ridicola ma questa fic è davvero particolare per me, quindi, in generale vorrei essere sempre tra le prime/i. A presto con la recenzione vera e propria!!!!


E’ passato un sacco di tempo, lo so :( . Purtroppo ancora adesso non sono del tutto convinta che la recensione che farò toccherà tutti i punti che mi sono prestabilita ma è venuto il tempo di provarci. Prima di tutto però…non preoccuparti per il ritardo. Beh sta parlando la stessa persona che controllava ogni giorno se avevi aggiornato ma tranquilla: il capitolo ha ripagato l’attesa ^_^
Ma che è successo? Problemi di salute? Troppe scadenze al lavoro? Scusa se sembro invadente ma non ho capito molto da quello che hai scritto nelle note e beh mi sono preoccupata un po’.
Ma…va bene: lasciamo da parte l’invadenza e iniziamo con la recensione che è meglio!.

Dunque eravamo rimasti…si! Ad L che se ne esce apparentemente con una frase senza senso in quel contesto e che, nel penultimo capitolo – come ti avevo scritto – mi lasciava sperare in un inizio di “verità” da parte sua. Sarebbe stato bello. Nonostante il tipo, pensavo avesse deciso di iniziare a dire le cose come stavano. Il bello di tutto è che non ci credevo neanche io. Ok ora non prendermi per scema ma un conto è “sperare” che finalmente inizi a dire le cose come stanno, un conto è “pensarlo”. Purtroppo, considerato il momento cruciale, ho messo in luce le mie speranze perché sarebbero state più “leggere” rispetto a quello che avevo “pensato”. Secondo le mie speranze, in questo capitolo L avrebbe potuto esprimere – più o meno chiaramente – ciò che intendeva con la frase che aveva detto alla fine del capitolo scorso. Quella frase è stata un terno a lotto. Prima di tutto perché per la prima volta è stata rivolta da Watari a L e, noi amanti di Death Note, sappiamo bene quanto Watari conosca L. E ora è L stesso ad affermare di essersela rivolta prima di fare il suo secondo grande passo con Emma (il primo per me è stato rispondere al bacio ;) ). Quindi verrebbe spontaneo pensare che L provi qualcosa per Emma. Credo sia questo che la frase lasci credere. E credo che sia proprio questo ad aver fatto paura ad Emma. Perché lei si, ancora lo ama, ma si è scontrata duramente con la parte più infantile del suo carattere, quella che non pensa alle emozioni altrui (o almeno non lo fa quando non gli serve “per lavoro” perché nelle indagini a me è sembrato che ci faccia caso e le sfrutti a suo vantaggio). Quindi forse è per questo che mette da parte questo discorso. Perché deve ancora decidere o meglio deve riuscire a capire se quello che prova per lui è abbastanza da fargli sopportare e superare questo lato del suo carattere. Un po’ come Watari che, nel suo amore paterno, riesce a stargli accanto nonostante L manifesti anche con lui questa sua pecca. Da parte mia penso che L possa migliorare. E’ vero: il livello emotivo sembra quello meno sviluppato – anche se da quello che ho visto nell’anime – questa “mancanza” si nota solo nei rapporti di L verso gli altri. Però c’è una differenza.

Da un certo punto di vista credo che L, quando era solo uno dei tanti bambini della Wammy’s House, non si sia interessato molto agli altri. In questo senso lo immagino poco più socievole di Near. Naturalmente può averlo fatto per motivi diversi da Near, ma ecco…non mi è mai sembrato che L sia così incline ad avere rapporti con le altre persone. Non sto parlando di “paura verso gli altri” naturalmente ma della natura che porta alcune persone ad incuriosirsi su “altri simili” particolari, che sembrano “valere” qualcosa ai loro occhi o che, in qualche modo, hanno attirato la loro “attenzione”. Insomma credo che L sia uno di quelli che preferiscono avere intorno poche persone ma buone. Quindi magari, a livello di coetanei, non ha trovato mai nessuno di interessante con cui rapportarsi e Watari…beh come ho già detto è simile ad amore paterno quello che sembra emanare verso L e sappiamo bene come l’amore e l’affetto genitoriale sia diverso da quello delle altre persone: i genitori passano con te parecchio tempo, ti hanno sotto i loro occhi, imparano a capirti col tempo e in qualche modo saranno sempre un po’ più indulgenti verso i tuoi difetti.
I coetanei e gli “altri” in generale, invece, non sono così tolleranti, di solito. Per ricevere affetto devi dare affetto, per ricevere preoccupazione devi anche dimostrare di saperti preoccupare, ecc…
Ed è qui che cade l’asino, come dice un proverbio ;) . In questo L è molto carente ma credo che, una volta capitolo – e credo che dopo tutto quello che Emma gli ha detto lo abbia già capito – possa migliorare. Certo naturalmente se “cambierà” in questo senso lo farà di poco. “Di poco” perché sono una di quelle persone che non crede nel senso comune della parola “cambiare”. Certo, una persona può cambiare abitudini, modi di fare, ma il carattere al 90% rimane costante e, anche se si “modifica”, per qualche raro caso, il restante 10%...beh questa percentuale è comunque troppo bassa per influire, sul carattere stesso, in modo diffuso. Tuttavia per L non si tratta di “cambiare”…si tratta di “imparare” a preoccuparsi per qualcuno. Quindi in questo caso credo che le possibilità si alzino dal 10% al 15%. Tu mi dirai: “cosa cambia un misero 5% per te?”. Beh per me cambia che, anche se sempre in modo da influire di poco su comportamento e carattere, questo apprendimento ha più probabilità di avvenire in primis e più possibilità di essere messo in pratica perché frutto di apprendimento e non di cambiamento in secundis. Ok probabilmente in questa ultima parte mi sono spiegata in modo pessimo quindi è meglio con concludere con questa teoria da scienziata pazza….e spero di non averti offeso ne annoiato XD


Torniamo a noi. Come dicevo L non continua a parlare spedito come mi aspettavo e lascia a Emma la possibilità di ribattere. Ed Emma, oramai fusa poverina, dribbla come una vera calciatrice la parte più spinosa della faccenda e si concentra su quella più tranquilla. Ma, con il dubbio che le rode come un tarlo le meningi (o almeno, credo sia per questo), la sua risposta viene fuori lenta invece che “in stile incazzoso” come nel capitolo scorso. Da questo punto di vista devo dire che un po’ mi dispiace perché lo stile delle risposte di Emma nel capitolo precedente mi è piaciuto tantissimo
^_^ In ogni caso Emma mette in luce quello che nel capitolo precedente era solo riuscita ad accennare. Immagino che L lo avesse già capito nonostante l’accenno. Ma credo sia proprio questo riprendere ed ampliare il discorso a dare più enfasi alle parole con il quale Emma lo conclude. Nel capitolo precedente Emma aveva – più o meno e non solo – espresso il disprezzo sul fatto che a L non importa delle emozioni altrui fino a fregarsene di lasciare una sua “collaboratrice” (lei), di cui conosce anche i sentimenti, all’oscuro del fatto che la sua morte era solo apparente. In questo invece “manda un colpo” ancora più forte: esprime la sua impossibilità personale ad amare una persona che non riesce a capire la sensibilità umana. E tra quest’ultimo colpo e quello dispregiativo del capitolo precedente (che comunque un po’ di effetto lo ha avuto secondo me) credo che quello più importante, quello più incentivante al cambiamento o, per meglio dire, all’apprendimento, sia proprio questo. E per ora la finisco qui perché credo che rimarrò per decenni su questo punto se non mi muovo ad andare avanti ;)

Salto tutto quello che hai scritto dopo perché è già preciso e giusto di suo…ma devo dire che leggerlo mi ha fatto gongolare di brutto (o di bello, a seconda delle interpretazioni). Concordo con la voce narrante quando dice che Emma sembra diventata, per L, una persona da cui essere delusi.
Ed è proprio per questo e su questo che si basano le mie speranze sulla coppia e, giusto per puntualizzarlo anche se lo avrai già capito, è su questo che si basa anche la mia teoria di sopra: è l’interesse verso qualcosa, qualcuno o qualche obiettivo a muovere le persone. Senza contare che se ci si muove per apprendimento e non per cambiamento salgono le possibilità di raggiungere quel qualcosa a cui si è interessati e quindi credo puoi immaginare a che punto del gongolare sono arrivata leggendo quella frase *_*
Rileggendo mi sono resa conto di star diventando ripetitiva sob §_§ che pessimo difetto che ho!
Ma il punto è che con questo capitolo non posso neanche avere il tempo di pensare ai miei difetti perché L se ne esce con una frase che condivido in pieno: ora sono davvero pari! Quindi uno a uno e palla al centro!! Ohhhhhh ma che soddisfazione!!!! E’ da quel giorno alla spiaggia che aspettavo questo ritorno in parità! Però qui mi sorge un altro dubbio del tutto simile a quello che ti avevo scritto nella precedente recensione: perché L sembra iniziare a fare davvero sul serio dopo il ritorno in parità?. Cioè che ha approfittato anche di questa situazione per metterla alla prova è stato palese e lo hai scritto anche tu, quindi mi verrebbe da pensare che L sia in qualche modo…soddisfatto (mi rendo conto che è un pericolo usare questo aggettivo con lui) di Emma? Della sua reazione? Di come, nonostante il suo momentaneo caos emozionale, sia riuscita a mettersi in pari con lui?
Sarebbe un sogno….

Ma scendiamo dalle nuvole che è meglio! L che la “spoglia”….impagabile! Devo dire che iniziavano a mancarmi scene di questo genere! E dai pensieri di Emma credo che mancassero anche a lei visto che una sua parte vorrebbe abbracciarlo per come ci riesce! E qui la mia parte demente si è fatta sentire e mi ha fatto immaginare Emma che si spupazza L in versione panda morbido e coccolone. In ogni caso L le fa capire con tutta la sua solita e schiettezza che, sguardo basso o meno, ha capito che il succo del loro vero discorso le fa paura. Eh! E come può non fargliene mi chiedo? E soprattutto dato chi e cosa sei tu, mio carissimo L, e dopo tutto quello che le hai combinato di recente????. E non mi fare poi quella postura sconsolata come se ti dispiace che Emma tema che sotto ci sia qualche altro raggiro!! Cioè, va bene che da un certo punto di vista può dispiacerti (soprattutto se un raggiro effettivo non c’è), ci sta, ma non puoi assolutamente biasimarla per come la pensa e lo sai, dannazione, o se lo sai!!!!!!!. Forse è per questo che ti curvi di più, forse è perché inizi a vedere nel concreto fin dove sei arrivato con Emma. E la cosa va bene, va benissimo dal mio punto di vista perché di solito quando ti rannicchi lo fai per proteggerti idealmente da qualcosa no?. Quindi significa che, nel concreto, quello che Emma fa, quello che Emma dice può davvero colpirti!!! E non me ne frega una mazza se sono cinica anch’io in questo momento! Se lo sono in barba a una tua – eventuale – sofferenza. Perché se ci ho davvero preso con il ragionamento allora, allora si che sarebbero soddisfazioni!!! ^_^
O_____O Emmmm temo di aver appena concluso un monologo con L ma tanto so che oramai sei abituata Eru ^^”

La cosa più brutta è che ho scritto due pagine e mezze di Word e non sono nemmeno a metà del tuo capitolo §_§ Prometto che cercherò di velocizzarmi.
Allora adoro quando, alla Elle, ammette candidamente che con o senza sentimenti sarebbe venuto a letto con lei all’occorrenza. Però ho un altro dubbio anche su questo cioè…va bene che è maggiorenne e quant’altro però…anche lui è come quelli che pensano tipo “basta che respiri e che abbia un foro”? Cioè, scusa la volgarità, ma sarebbe davvero riuscito, in concreto, ad andare a letto con una che non gli piaceva? Va bene che quella con Emma dovrebbe essere stata la sua prima volta (e con tutti i relativi ormoni a mille del caso)…ma sarebbe riuscito a farsi davvero guidare solo dagli ormoni? Un cervellone come lui? Certo, ad un certo punto agli ormoni si deve pure cedere ma prima? Prima di arrivare al momento in cui si cede? Ce l’avrebbe davvero fatta? Magari lo sto sottovalutando come uomo ma non mi sembra proprio il tipo…mmmm sono abbastanza scettica su questo…ma vado oltre.
“..Qualcosa ha deviato dal consueto…”, “E’ stata una situazione singolare”…..devo dire che sono proprio ottime definizioni, definizioni di chi non sa che pesci prendere o, come dice Emma, di chi non sa come comportarsi in una nuova situazione e quando questo accade tutti noi torniamo un po’ bambini credo. Altro che trattenere il respiro come fa Emma: ho fissato lo schermo incredula per qualche secondo prima di riprendermi! Ma L non ha finito, no, e ci mancherebbe! Dato che oramai ha in mano la granata, tanto vale togliere la sicura e lanciarla sul bersaglio XD
Ah così lui teme di aver fatto qualche errore, che il suo stesso piano non era perfetto a causa sua….a questo punto ho avuto due immagini diverse: la prima rappresentava Emma che lo pestava, la seconda Emma che gli saltava addosso e lo baciava. Come vedi sono molto coerente ^_-
Da un certo punto di vista, e considerato il soggetto, credo che questa potrebbe essere considerata come un’ammissione del fatto che Emma gli piaccia…ma il punto è che: se io lettrice ho problemi ad accettarlo (più che altro perché ancora non mi sembra possibile visto che sarebbe l’avverarsi delle mie speranze) figurati la povera Emma!!!!!!!!!

E poi lui. Devo fargli un monumento. Watari for ever and ever!!!!!! Ma prima di passare al cambio scena aggiungo una piccola cosa: non credo che Emma non gli creda, credo sia solo bloccata dal contesto e da ciò che quelle parole fanno credere…perché realizzare i propri sogni, anche se non era quello il proprio obiettivo primario, può far paura…
Massì ora dedichiamoci a lui che già ho concesso fin troppo spazio ad L! Ho adorato la sua apparizione, nella sua solita calma e compostezza. E le prime parole che rivolge a Emma sul fatto che l’avrebbe voluta fra quei corridoi ed il fatto che, se non fosse venuta lei, sarebbe andato lui a prenderla….cioè giuro che avevo le stelle al posto degli occhi in quel momento! Ahhhh non puoi sapere quanto adoro quell’uomo! Lui si che sa accogliere le persone…altro che Mello, giusto per fare un nome a caso! XD
E alla fine Emma riesce a pensarlo, riesce finalmente a formulare il vero significato dietro le parole infantili di L…ma non è pronta, è troppo confusa per guardarle con la giusta lucidità e il giusto apprezzamento. Ma non credo sia perché le piaccia solo un lato di L, o solo l’L che ha conosciuto sulla carta. Credo perché questa, a differenza dei suoi ex ragazzi, credo sia la prima relazione in cui riuscirebbe ad investire tutta se stessa. E se andasse male forse farebbe davvero troppo male per innamorarsi di nuovo in futuro. O forse perché stare con L non è proprio così come è stato stare con i suoi ex (e non parlo solo di segretezza con la famiglia di lei, con le amiche che dovranno sempre sapere la metà delle cose, ecc). Insomma credo che tu abbia capito che non riesco ad esprimere questo ultimo concetto quindi se l’hai capito faccio una statua anche a te, se però non l’hai capito allora non esitare a chiedere :)

Torniamo ad Emma e Watari. La invita a restare *§* Siiii!!!!!!!!!! Come vorrei avere un parente “acquisito” come lui!!!!! Adoro come viene descritta la loro conversazione: sembra così vera! Senza contare che sono andata in brodo di giuggiole quando Watari ha risposto alla fatidica domanda! Risposta che sembra ricalcare più o meno il discorso astratto che ho fatto sopra, soprattutto quando dice “Perché se lei, Miss Emma, doveva sapere, anche lui doveva imparare a conoscere le conseguenze delle proprie azioni quando esse fossero ricadute pesantemente sulle altre persone. E soltanto se queste ultime hanno assunto per lui un valore, Ryuzaki potrà imparare veramente e sulla propria pelle. L’ignoranza, qualunque tipo di ignoranza, anche quella legata a certe scelte di vita o alle proprie esperienze, quella intesa nel senso di “ignorare”, non porta da nessuna parte. L’ignoranza non ha futuro.”
Risposta che, come tu sai, non fa che aumentare le mie speranze in modo spropositato e alla velocità di un lancio di un missile nello spazio!!!!. Hai presente la canzone quella che fa “Tu mi porti su e poi mi lasci cadere”?. Beh è proprio della seconda parte che ho paura in questo momento!

Emma che deve dormire per non “scoppiare” è davvero molto umana. Davvero, non so come fai a rendere i personaggi così bene! Al suo risveglio (e non ti parlo del suo monologo con se stessa prima di crollare perché hai già scritto tu tutto quello che c’era da dire e l’unica cosa che potrei dirti in più, in proposito, è solo che sei un mito! ), indossa la maglia con la S di superman (ma come fanno ad esserci vestiti della sua taglia? Francamente mi aspettavo che le venisse dato qualcosa di L XD) e cerca di orizzontarsi in quel posto che per lei è nuovo. Riesce a trovare la sala che immagino sia una delle tante ampie dove i bambini giocano e chi trovo??? Il nostro puffo bianco o nano bianco! Insomma Near!!! Ma ti ho mai detto quanto ti adoro?????!!!! *_*
La scena con la bambina è assolutamente fedele al personaggio…certo: per la ragazzina mi dispiace. Near, come Mello e Matt, ha un certo fascino ma porca miseria ragazza scegliti Matt che almeno sembra un po’ spontaneo!!!! (lascio da parte Mello perché a sensibilità credo a questo punto che Near sia più delicato di lui XD). In ogni caso, per quanto riguarda la conversazione sul perché Near è diventato così avrei qualcosa da dire. Prima di tutto se l’hai riportata dal manga grazie perché non la sapevo mentre se l’hai pensata di sana pianta devo farti le congratulazioni anche qui perché è una spiegazione divina. Però su una cosa la penso credo un po’ diversamente. L’essere umano è fatto per amare e per essere amato. Per quanto, con una madre simile, la “terra” con il seme dell’affetto e dell’amore gli si può essere inaridita, seccata e poi diventata polvere, non sono d’accordo sul fatto dello scomparire. Forse la percezione di quella terra può non essere sentita dalla persona stessa perché non ha mai dovuto usufruirne, forse perché non c’è stato nessuno/a che sia stato/a capace di innaffiare con calma quelle polvere arida per farla ricompattare a terra secca, poi arida, fertile ed infine rigogliosa. Ma credo che, come sembra stia succedendo a L, sia possibile anche per lui. Magari ci vorrà tempo ma credo che il miracola con la/le persona/e giusta/e sia possibile. La stessa cosa, anche se per motivi diversi ovviamente, la penso per Mello. Per Matt invece…beh lui, per quanto lo “conosca” poco mi sembra l’unico di abbastanza normale in questo miscuglio di pregi e difetti! 

Mi sembra di aver finito. Più che altro ti scrivo un dubbio che non ha nulla a che fare con questo capitolo: non è che mi finisci la fic con Emma e L che decidono di stare insieme (e già questo sarebbe tanto XD) ma senza dire nulla su come si organizzeranno con la loro vita poi? Tipo lui rinchiuso là (tranne quando lavora ovvio) e Emma che lavora in Giappone….poi con Misao e Viola…cioè mi sono spiegata??? @_@ Mi sa di no perché mi sento fusa! Devo assolutamente staccare ora. Se qualcosina hai capito e puoi rispondere ti prego fallo! ;) Se non sono stata chiara ti prego di dirmelo. Ora stacco, mi scuso ancora per il ritardo in questa risposta e già da ora ti dico che considerando che il capitolo successivo a questo non è meno complicato non so quando sarò un minimo soddisfatta di quello che ho da scriverti 
Ti ringrazio per la pazienza comunque, a presto!!!!!! ^_^


(Recensione modificata il 25/10/2013 - 06:00 pm)

Nuovo recensore
05/10/13, ore 20:48
Cap. 45:

Ciao cara,
mi hai beccato in un momento di tetraggine esistenziale, quindi ho apprezzato particolarmente una certa amarezza di fondo presente in questo capitolo.
Non credo che le tue siano elucubrazioni inutili...già dalla situazione descritta nel capitolo scorso si capiva che qualcosa non andasse per il verso giusto (se per verso giusto si considera un happy ending pieno d'ammore). La domanda che ti fai in fondo mi sembra che sia : un personaggio come L può avere una compagna? Se si, che caratteristiche deve avere? E come dovrebbe sostenere una relazione con lui, senza snaturarlo ma facendolo evolvere verso un miglioramento di se stesso coerente (perchè credo che L, così come l'hai inteso te, non possa essere il compagno di nessuna ragazza con un po' di amor proprio, come Emma). E poi è possibile che L abbia un po' di terra da qualche parte dentro di se? Capirà, imparerà, cambierà? 
In fondo chiunque scriva di L dovrebbe farsi queste domande, per evitare di scrivere assurdità. E la risposta non è per nulla scontata, tanto più che tratti la situazione di Emma ed L come situazione relazionale reale. Quindi non so come hai intenzione di finire la storia. Certo, sarei felice se L ed Emma avessero un lieto fine. Ma senza concrete risposte alle domande di cui sopra il lieto fine verrebbe un pasticcio di melassa. Piuttosto preferirei che non ci fosse nessuna fine romantica.
A presto! E non dire più che ci sei sembrata arrogante e maleducata, che sarebbe arrogante e maleducato da parte mia pensarlo.
Ely

PS: ho deciso. Ti lascio L e sposo Wammy. Basta gentaglia anaffettiva, ne vedo fin troppa ogni giorno.

Recensore Junior
05/10/13, ore 16:31
Cap. 45:

Mi mancava il vecchio e caro riepilogo ad inizio capitolo :''D ( Se non mi sbaglio per un po' era stato abolito!!) Mi piace questo capitolo, ma non mi ha preso molto... più che altro... non so... perchè è passato così tanto tempo dall'altro che le emozioni mi si sono affievolite :( Ma probabilmente se rileggessi in blocco questi ultimi 3 capitoli, proverei di nuovo tutte quelle forti emozioni!!! >___< Come quando ti vedi un film commovente fino a metà, poi lo riprendi ma non provi le stesse emozioni, comprendi? Comunque non mi fraintendere!!! Mi è piaciuto tantissimo e mi sono comunque ritrovata coinvolta, sopratutto nel pezzo in cui L e Emma discutono appassionatamente (eheheheh) <3 *_* Allora partiamo per ordine u.u La scena iniziale è molto forte e d'impatto! Emma che si riprende e fa tutto quel bel discorsone!! E' davvero figa la nostra eroina con due palle così!! (ahahah scusa l'espressione :''D) Poi il nostro carissimo detective, scalfisce la sua "armatura" costituita più che altro da giri di parole... e si arriva al dunque!! L è in qualche modo scalfito da Emma nella sua anima... e chissà... anche nel suo cuore!! Come andrà a finire? Sono davvero, davvero curiosa. Molto evocativa l'entrata discreta di Watari!! Bellino, è sempre un cucciolo quel tizio <3 E ha un modo di fare così diplomatico, così amorevole, così "puro", vero.... Mi piace molto anche il modo in cui tu hai descritto il forte turbamento interiore della nostra protagonista!! Insomma... mi sono ritrovata completamente in lei, nei suoi pensieri, nelle sue emozioni.... diciamo... che in qualche modo ho provato un amore simile al suo... sotto molti aspetti... e... diciamo che davvero... mi sono immedesimata! Anche io quando sono confusa dormo xD ahahahah davvero fatto bene questo capitolo! Comunque... la parte che più amo è quella in cui si approfondisce il personaggio d Near. Credo sia il mio pezzo preferito! La frase di Wammy: "Senza terra non cresce nulla" la bambina... tutto il resto.. è davvero poetico! <3 E apri le porte in questo capitolo a varie interpretazioni, varie e profonde chiavi di lettura. Bravissima! I Personaggi sono sempre ben tratteggiati e mi sta piacendo anche Near u.u (figurati xD) A presto!! Aspetto con ansia il prossimo capitolo! Tua Angy :33 <3 <3
(Recensione modificata il 05/10/2013 - 04:33 pm)

Recensore Junior
05/10/13, ore 16:09
Cap. 45:

Ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!
Hai visto? Stavolta sono la prima, che emozione! xD
Non immagini quanto io abbia atteso questo capitolo. Ho controllato tutti i giorni, a volte anche più volte al giorno, se avevi aggiornato. Ed ora finalmente....!
Mi piace, mi piace!!! Ne voglio ancora! Mi dici come farò quando questa storia sarà finita?! Andrò in crisi di astinenza, accidenti!!
Un bel capitolo, ma è corto!!! Con la fame che mi portavo appresso ero pronta a leggerti per ore!!!!! Per favore, torna presto, ho BISOGNO di sapere che succederà! (naturalmente sai cosa desidero che accada xD)
La tua storia è così bella ç_____________ç
Spesso di leggere il seguito il più presto possibile, prima di morire di elucubrazioni =D
Un bacione!!!

NewDark

Recensore Junior
03/10/13, ore 23:19

...Oddio.
Da quanto tempo è che non recensisco? Sono praticamente diventata una lettrice silenziosa anch'io... no, non va affatto bene, affatto.
Devo recuperare tutto il tempo perso, e sarà una cosa bella lunga, mia cara Eru, preparati!
Dunque, partiamo dall'inizio: ciao! È da quest'estate che non ci si vede, eh? Ma sta' tranquilla, non mi sono persa un capitolo di questa magnifica storia, nonostante la vacanza, il cambio di fandom e l'insolita vita sociale che d'estate mi colpisce.
Vorrei iniziare con uno di quei discorsi mielosi e strappalacrime, tipici da fine storia... ma non posso, perché, effettivamente, la storia non è finita.
Diciamo che ormai i nodi da districare sono ben pochi. Eppure, ci sono ancora. Che sia questo il terzultimo o, addirittura, il penultimo capitolo? Conoscendoti, potrebbe essere tranquillamente ancora la metà dell'opera... ma tranquilla, io sono sempre qui. A volte invisibile, a volte con la strana voglia di recensire. But I'm here.
E devo dire che in realtà non mi pento di non aver recensito i capitoli precedenti... Mi spiego: fin dal momento in cui hai descritto la morte di Elle, sulla tua storia è aleggiato ancora di più il velo di attesa che da sempre l'ha caratterizzata. Se avessi voluto, mi sarei tranquillamente scrocchiata le dita e, come sempre, avrei recensito passo per passo, ipotizzando cose su cose ed aspettando che tu mi dessi la conferma di esse o me le smentissi da capo a fondo.
Eppure, io ho esplicitamente voluto aspettare; ho voluto avere tutti i tasselli al loro posto -o quasi-, e solo allora mi sarei permessa di recensire, a mente fredda ma allo stesso tempo calda del capitolo appena trascorso.
E adesso iniziamo con la recensione.

Partire da questo capitolo sarebbe troppo facile. No, io voglio partire da dove ho interrotto, dal capitolo il quale non è stato recensito dalla sottoscritta e proseguendo con tutti gli altri fino ad arrivare a questo qui. Sarò sintetica, o meglio cercherò di esserlo, ma purtroppo ben sai che ogni volta mi perdo anche io, come Elle ed Emma, in elucubrazioni mentali che spesso e volentieri sorgono nello stesso momento in cui io digito le lettere sulla tastiera.
Partiamo dal momento clou della storia: cinque Novembre.
Partiamo dal fatto che io ho, fin dall'inizio, sempre pensato che Elle non sarebbe sopravvissuto. E questo non perché la mia parte pro-Kira ci sperasse, ma per il semplice motivo che Misora, Ukita, e tutti coloro che Emma ha provato a salvare, alla fine sono inevitabilmente morti. In modo diverso, certo, ma sono pur sempre morti.
E allora mi son detta: "Per quanto Elle possa essere geniale, alla morte non si scampa. Nonostante questa non sia la sua "effettiva" morte, ma quella anticipata, perché ordinata da un quaderno nero, non può sfuggire."
Il paradosso era che, nonostante fosse quello il mio pensiero principale, per dirla con le parole di quel narratore bastardo, "ho continuato a leggere la storia".
Cosa alimentava la mia voglia? Speranza? No, curiosità.
Io avevo già gettato la spugna, alla descrizione della morte di Elle. L'ho vista come diretta conseguenza del fatto che, esattamente come Misora e Ukita, nemmeno il più grande detective mondiale ha potuto scampare alla morte.
Eppure c'era sempre stato qualcosa che non mi quadrava. Qualcosa che stonasse. Anche se era un sensazione incosciente, dentro di me sapevo che non era possibile che tu avessi ideato una trama così rivoluzionaria per poi scoprire che alla fine tutto ritornava sull'asse temporale del manga.
No, non era possibile. Ormai il "nuovo" mondo (Nuovo mondo... che cosa ironica!) di Emma era un mondo a sé stante, che di "Deathnotiano" aveva solamente i personaggi...
A pensarci adesso, infatti, che senso avrebbe avuto, se Elle fosse morto davvero, far fare al detective tutto quel dialogo con Rem? Che senso avrebbe avuto quindi per Elle leggere la trama?

Adoro la tua sempre accurata scelta delle parole. Si potrebbe trovare un significato nascosto in ogni vocabolo da te usato, e solo rileggendo passi precedentemente letti, se ne coglie il vero significato, e si sorride...
"O forse è solo il caso che fa apparire alcuni eventi come predestinati."
Ottavultimo (non so se esiste questo termine, mi prendo una licenza poetica xD) rigo, capitolo 40.
Quanto possa essere vera questa frase?
Già, il caso ha fatto apparire gli eventi, come predestinati. Ha fatto in modo che il lettore, i personaggi e persino Emma, credessero che tutto fosse andato come "da copione", che Elle fosse morto per davvero. Ha fatto sì che anche Elle, come Misora ed Ukita, abbia seguito l'inevitabile corso della trama, seppur lievemente modificata.
Ed invece no.
Si può dire che Elle abbia raggirato persino il fato!
Si può dire che abbia obbedito al fato, ma allo stesso tempo sia riuscito ad inserirci qualcosa di suo.
Ciò mi ha riportato alla mente un film che vidi qualche mese fa, dove alla protagonista veniva predetta la propria morte da un veggente che non sbagliava mai. Sai come finiva? Alla protagonista il cuore si è fermato il giorno predetto ma, appena scoccata la mezzanotte, questi ha ripreso a battere ancora.
Esattamente come Elle, dove ho anche sorriso per la citazione palesemente shakespeariana (Romeo e Giulietta... a pensarci Elle ed Emma sono un po' così!), il quale è morto, ma ha ripreso a vivere.

Passiamo al capitolo successivo. 41. Emma. (Ometto i commenti su Higuchi eccetera, perché ciò che mi preme è raccontarti dei due protagonisti. Posso solo dirti che, come tutto, è stato geniale)
Emma non sa. Come dissi nella mia ultima recensione, Emma sentiva di aver perso. Aveva sì vinto, aveva sì fatto in modo che tutto andasse secondo i suoi piani ma, dal momento in cui, uscita dalla doccia, ha trovato quel mazzo di chiavi, sono sicura che la consapevolezza che non avrebbe mai più visto Elle l'abbia travolta.
Ed è in un certo senso è ciò che accade: Emma non vede più Elle da quando egli si sposta nel nuovo Quartier Generale. Non ha più nessuna sua notizia, non sa se è vivo, se è morto, non sa nulla fino a quel gate.
Emma è... scossa. Vuota. Non sa più a cosa pensare.
Il cinque novembre è passato, e lei non sa nulla. E ciò è estremamente frustrante.
Le sembra quasi di esser ritornata alla sua solita vita. Anzi, lo è. Ha finito il suo periodo di tempo in Giappone, ormai si appresta a tornare in madrepatria, dove rivedrà i suoi amici, la sua famiglia, rivedrà quei posti per lei sempre stati familiari ed accoglienti.
È ritornata alla normalità. Vi è ritornata così totalmente, in un modo così improvviso e radicale, che è riuscita persino a sognare.
Ma, nonostante tutto, è ancora lì. Intrappolata in quel mondo. In quel mondo che, come ci fa notare il narratore bastardo, è ormai diventato il suo mondo. Il mondo di Emma, un mondo ormai a lei conosciuto, a tal punto che ha ripreso a sognare.
E qui scatta una considerazione interessante: è un caso che Emma abbia ripreso a sognare proprio dopo il cinque novembre? Proprio dopo il falso compimento della morte di Elle? Insomma, dopo la finta "fine" dell' "anomalia"?
A ben pensarci, tutta questa storia è un'anomalia. Un'anomalia della trama originale del manga ed un'anomalia del mondo reale, dove entrambi i mondi si mescolano creando qualcosa di nuovo.
E, nel momento in cui questa "anomalia" sembra finire con l'apparente morte di Elle, si può dire che l'ignoranza di Emma, la quale ha creduto che Elle fosse morto, ha fatto in modo che crescesse in lei la consapevolezza che era tutto finito. E quindi ha ripreso a sognare.
Poi, il ritorno alla realtà.
Nulla era finito. Emma se ne è resa conto solo svariati giorni dopo. Se ne è resa conto ascoltando i telegiornali, ascoltando la cronaca: il caso Kira era sì risolto, ma era stato falsato dai media e dalla volontà di qualcuno superiore, che di certo non voleva seminare il panico mondiale facendo sapere al mondo che esistono dei quaderni in grado di uccidere la gente scrivendone solamente il nome.
chi ha voluto qualcosa del genere? Chi è riuscito a pianificare una messinscena così perfetta, se non Elle, o colui che ne fa le veci?
Ed ecco quindi la consapevolezza di Emma che nulla è finito, che ci sono ancora molte cose da scoprire, e l'unico modo per farlo è andare là, dove una ventina di anni prima un bambino dai capelli corvini oltrepassava un cancello gotico, candido di neve...

E, adesso, possiamo arrivare finalmente all'Ultima Pagina.
Commentare sulla semplice genialità di come tutto è stato architettato da Elle mi sembra inutile, in quanto l'ho già fatto commentando i capitoli precedenti con la consapevolezza attuale.
Voglio solo passare al finale. L'incontro. Il momento tanto atteso. La voglia di tutti noi lettori nel vedere la reazione di Emma alla vista ed alla consapevolezza che il nuovo Elle non è altri che l'Elle che tutti noi conosciamo. Né Mello, né Near, né nessun altro. Semplicemente L Lawliet.
Quello schiaffo è stato così potente che sono riuscita persino io ad udirlo. Be', cosa ci si poteva aspettare da Emma? Io speravo in un bacio, lo ammetto, come ogni volta che Elle si ripresentava dopo lunghe assenze ed Emma non poteva far altro che avvinghiarsi delle sue labbra. Ma non sarebbe stato da Emma, me ne sono resa conto. Per quanto lei lo ami, per quanto sia legata a lui, Elle non ha fatto altro che torturarla psicologicamente, ogni giorno, con l'arma più letale che si possa conoscere: l'ignoranza.
Emma è stata divorata dai pensieri, dalle paure, dalle angosce. Ed Elle ha avuto il coraggio di presentarsi là, ancora una volta, davanti a lei, con la sua voce sfacciata e roca, con i suoi comportamenti un po' goffi, con il suo essere Elle, come se non fosse successo nulla.
Sinceramente, avrebbe fatto mandare in bestia anche me.
Essere consapevoli di essere solo un burattino nelle mani di un sadico burattinaio, al quale poco importa se si rompe un filo, ma gli interessa solo che lo spettacolo vada avanti fino alla fine.
Emma lo sapeva fin dall'inizio, sapeva che Elle giocasse coi suoi sentimenti, sapeva che, ogni cosa che quel ragazzo dalla mente geniale facesse, lo facesse con uno scopo ben preciso, sapeva che mai una persona come egli si sarebbe mai lasciato abbandonare alle emozioni. Eppure, non posso fare a meno di sorridere nel leggere le ultime righe.
Ci stai dicendo che, forse, Emma sia riuscita ad infrangere quella barriera di impescrutabilità di Elle a tal punto da fargli provare determinati sentimenti? Oh, che risvolto romantico, Eru. Ma io credo ci sia qualcosa di più... non so di preciso cosa, lo ammetto, ma Elle non è qualcuno che parla senza nascondere almeno un significato sottinteso al significato sottinteso. Mi sbaglio?~

Quindi, concludo qui la mia recensione. Mi è tanto mancato far lavorare gli ingranaggi del mio cervello e battere così ripetutamente la tastiera solo per tessere per l'ennesima volta le lodi di questa storia che è decisamente la più bella che abbia mai letto in tutta la mia vita. E non lo dico per adulazione: sai che io sono sempre sincera. Io lo dico perché lo penso davvero, perché sei riuscita a stravolgere una trama di per sé complessa come quella di Death Note senza però che qualcosa vada fuori posto. Hai aggiunto al nodo della trama originale un secondo nodo, e poi con abile maestria hai li districati entrambi, creando un tessuto perfetto e puro.
Ma mi fermo qui, perché per le lodi vere e proprie dovrai aspettare l'ultimo capitolo!

Felice di rivederti,

Miku.

Recensore Veterano
29/09/13, ore 17:12

Ciao cara, eccomi in ritardo a recensire anche questo splendido capitolo! Prima però fammi rispondere alla tua risposta della scorsa recensione: hai perfettamente ragione, non ci stavo pensando che la storia appartiene al genere introspettivo e quindi è normale che ci siano sequenze introspettive, è solo che non sono abituata a leggerne di così lunghe, errore mio dunque. Per quanto riguarda questo capitolo non mi ha deluso affatto, anzi, capisco perfettamente la reazione di Emma! Chi non avrebbe reagito così? Ora sono curiosa di vedere se quel bastardo di L riesce a farsi perdonare. A presto!!

Recensore Junior
17/09/13, ore 02:18


Carissima Eru!
Spero tu abbia trascorso delle vacanze serene e rilassanti. Ritemprarsi dopo un anno di lavoro e stress è davvero necessario, soprattutto considerando i tempi in cui stiamo vivendo. Ogni giorno siamo bombardati da messaggi allarmanti. Camminiamo sull'orlo del precipizio, incerti se procedere verso la violenza o la rovina totale. E sembra che, alla fine, la scelta più sensata sia, come sempre, la più condizionata.
Accidenti, sono in imbarazzo perché questo non è il luogo più idoneo ad intavolare simili discorsi - la sensazione di essere “fuori luogo” mi segue fin dalla nascita come un'ombra - eppure mi chiedo perché non debba esserlo...
L'esperienza di EFP mi ha insegnato parecchio e continua a farlo. Ho capito, ad esempio, che non si può gettare sempre fango sui giovani, perché la creatività della nostra generazione si esprime in così tanti modi che, a volte, il vero problema è solo la mancanza di veicoli adatti ad esprimerla. Poi ho capito anche qualcosa in più sul concetto di “mondi paralleli” e posso solo ringraziare te per questo...
Ho sempre lavorato tanto di fantasia perché per me costituisce una forma d'evasione. Non ne posso fare a meno, è come una forza incontrollabile che mi spinge a chiudere gli occhi e non pensare a ciò che mi circonda. Si potrebbe trattare di “allergia alla concretezza”, non so, dovrei parlarne con un buon medico XD. Però... leggendo la tua storia, così ricca ed inusuale, ho iniziato a chiedermi se il mio atteggiamento non fosse sbagliato. Mi sembra di aver capito che sei una persona davvero creativa, ma al tempo stesso dimostri d'essere completamente padrona del tuo “destino”... Non hai iniziato a scrivere Another World per fuggire dal nostro mondo, semplicemente volevi crearne un altro, parallelo...
C'è una differenza molto profonda tra chi scrive per passione e chi lo fa per disperazione. Anche se nel concetto di pathos si potrebbero racchiudere entrambi gli aspetti, credo che nel primo caso la scrittura venga concepita come una dimensione piacevole e distensiva, nel secondo come un modo per esprimere uno stato di malessere ed insoddisfazione.
In sostanza, vorrei ringraziarti per avermi trasmesso così intensamente l'idea di una scrittura medicamentosa, non solo evasiva. Ho letto davvero tanti libri da quando ho imparato come fare, eppure nessuno di essi è stato in grado di farmi viaggiare e, contemporaneamente, ricollegarmi alla realtà. Anche leggere, prima di Another World, era solo un semplice scappar via.
Non so, nello specifico, cosa mi abbia preso così tanto... Probabilmente l'esperienza di Emma nella sua interezza è stata come la dimostrazione che, persino quando siamo catapultati in altri mondi, non possiamo evitare di soffrire, gioire, amare, odiare... in poche parole, non possiamo smettere di vivere, perché anche i sogni meno “reali” fanno comunque parte di noi.
Lo so, ho fatto il solito sproloquio pre-recensione che non interessa a nessuno e, come se non bastasse, stavolta credo di essere riuscita a renderlo ancora più contorto. Sto superando i miei standard! XD
Quindi, onde evitare ulteriori danni, vorrei passare all'analisi del capitolo.
“...Che è cosa buona e giusta”

Stavolta è davvero difficile scegliere quali parti del testo mi siano piaciute di più, quindi ne inserirò simbolicamente soltanto due che mi sembra racchiudano un po' tutto.



 

  1. Il nuovo confronto L - Rem = Per prima cosa, devo proprio dirti che il tuo modo di architettare piani contorti e machiavellici è davvero... da L! Sei stata formidabile! Il discorso del detective è ineccepibile, come qualsiasi lettore di Death Note si aspetterebbe da lui. Non credo che in questo fandom - o in altri - ci sia qualcuno bravo come te nel rendere il personaggio di L e lo dico con un'enfasi infinita! Insomma, non solo riesci a descriverne alla perfezione atteggiamenti e movenze, ma ti destreggi con maestria anche nella sua “modalità genio”. É chiaro che sei una persona molto intelligente oltre che sensibile, ma forse le due cose sono strettamente connesse, come hai suggerito tu stessa qualche capitolo addietro.
    Nel testo ritorna il concetto di “fragile umanità”... Trovo fantastico ed ammirevole il tuo tentativo di “ridimensionare” L e mostrarlo per quello che è, un essere umano che ha tanta voglia di sopravvivere. É facile mitizzare, nella realtà quanto nella finzione, personaggi che dimostrano qualità fuori dal comune. Paradossalmente, la mente umana opera lo stesso processo di alienazione sia nei confronti di chi si distingue in positivo che di chi si distingue in negativo. Così Einstein diviene il “prodigio della fisica moderna” e si trascura il fatto che abbia sfruttato per anni le abilità matematiche della moglie. Così Charles Manson diviene un “mostro” per evitare di pensare a lui come qualcuno drammaticamente simile a noi.
    Non esistono “Angeli e Demoni”, solo uomini, piccoli, imperfetti e tenacemente attaccati alle loro fragili esistenze.
    Lo sfogo di Emma = Ecco, qui davvero mi devo concentrare al massimo... Leggere questo passo mi ha mozzato il fiato, sul serio. É stato emozionante, struggente, intenso... Mi è venuta la pelle d'oca! É impossibile che tu abbia dubbi sul risultato ottenuto! La forza che sei riuscita ad imprimere alle parole, ai gesti, ai respiri di Emma è così reale, così palpabile che ho avuto la nettissima sensazione di essere lì accanto a lei, e di vivere, secondo per secondo, un'esplosione di emozioni contrastanti. Prima l'attesa densa di aspettative, poi la rivelazione sconvolgente... L è vivo! Ed Emma non riesce a credere alle sue orecchie, si porta una mano sulle labbra quasi per porre un freno allo sgomento che avverte montarle dentro come un fiume in piena. Alla sorpresa, però, segue subito la consapevolezza ed alla consapevolezza una rabbia cieca. Emma non può tollerare il tono secco e provocatorio di L, non dopo tutto quello che le ha fatto passare! Così il suo palmo frusta l'aria e colpisce il viso del detective... Confesso che lo schiaffo me lo aspettavo. Ogni volta che ho immaginato le possibili reazioni di Emma questo elemento era sempre presente. Lei doveva colpire L.
    Tanto per ritornare brevemente su un vecchio discorso, è esattamente questo tipo di scene che io considero “drammatiche” e coinvolgenti. Mi piacciono perché in esse si scatena quell'uragano che è lo spirito umano, senza filtri o barriere.
    Ciò che succede dopo la rottura del silenzio è davvero significativo. L approfitta ancora una volta del lato emotivo di Emma per sbeffeggiarla, per porre l'accento sul fatto che una semplice sberla non può essere una vendetta sufficiente. E ad Emma non resta che constatare di avere di fronte esattamente L, l'uomo di cui si è innamorata, l'uomo che non le avrebbe mai permesso di vincere un confronto senza esserselo meritato. Credo che questa consapevolezza la compiaccia e la faccia infuriare in egual misura. Da un lato, Emma ha sempre apprezzato le sfide e soprattutto le sfide con L, per cui è lieta che lui sia rimasto quello di sempre. Tuttavia... il fatto stesso di amare ancora il detective deve essere snervante per una persona fiera come lei. In questo punto emerge con chiarezza la singolarità e la bellezza di Emma. Mentre urla contro L le lacrime le rigano il viso, ma non fa nulla per nasconderle perché non ha alcuna vergogna di dimostrare quanto si senta ferita. La sincerità dei sentimenti è la vera forza di Emma, la fiamma che arde viva nel suo spirito e la rende coraggiosa. Se fossi stata nei panni del detective, avrei avuto una paura tremenda... avrei temuto che tutto quell'amore gridato con la forza dell'odio potesse raggiungermi sul serio, al di là di ogni barriera.
    La parte finale dello sfogo è quella che preferisco, in quanto epilogo perfetto di un rush di sentimenti liberi. Emma afferma con rabbia che L non conosce la sofferenza, per poi pentirsene amaramente. L s'insinua come un serpente nello spazio lasciatogli aperto dall'umana disattenzione di Emma e la colpisce mettendo in dubbio la sua intelligenza. Credo che, in questo caso, il detective non abbia voluto semplicemente rendere una stoccata... Nelle sue parole dure si nasconde comunque una piccola sconfitta, l'ammissione implicita di aver sofferto profondamente e di non essere inattaccabile. Quindi Emma deve contare davvero qualcosa per lui, altrimenti non si sarebbe “scoperto ufficialmente” davanti a lei.



Ho atteso molto prima di recensire perché volevo esprimere con chiarezza tutte le mie sensazioni, tuttavia mi sono ridotta a scrivere di getto all'una di notte, ottenendo un risultato pessimo e pieno di errori!
Mi spiace davvero di essere stata poco accurata, soprattutto considerando l'impegno che riversi nel tuo lavoro...
Spero solo di averti trasmesso almeno parte del mio apprezzamento per questo capitolo. Sapere che la storia è agli sgoccioli mi rende triste e curiosa al tempo stesso... Vorrei gustarmi l'epilogo centellinandolo con cura, ma immagino che non ne avrò mai abbastanza comunque, perciò...Ti prego non smettere di scrivere in questo fandom!! !!


Un grosso grasso abbraccio!

Rama <3

Recensore Junior
16/09/13, ore 16:01
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Salve a tutta l’amministrazione di EFP.

Mi rivolgo a voi per una segnalazione, chiedendovi di poter inserire questa storia all’interno della categoria ‘scelte’.
Seguo questa fan fiction su Death Note da ben due anni e mi ha catturata fin dalla lettura del suo primissimo capitolo.
L’autrice è sempre stata molto attenta e puntuale nella pubblicazione di ogni singolo capitolo ed ha sempre mostrato particolare premura nell’informare i suoi lettori di eventuali e accidentali ritardi. Inoltre ci tengo ad informare che è in fase di completamento.
Nella storia, sebbene non c’è una immediata entrata in scena dei personaggi più conosciuti della serie, perlomeno nei primi capitoli, riesce perfettamente ad assorbire il lettore catturandolo nelle fasi iniziali della trama, grazie alle descrizioni minuziose e ben esposte, che coinvolgono, risvegliano le sensazioni più familiari e quotidiane, fino ad arrivare anche ad analisi emotive e dettagliate di tutti i personaggi che si muovono nella storia, che siano OC o dell’opera originale.
La trama riesce ad essere piena e ricca, creando una morbosa curiosità che porta il lettore, non solo a voler vedere la comparsa di un personaggio conosciuto o preferito, ma anche nel voler scoprire quasi personalmente cosa c’è sotto al mistero che ha appena iniziato a dipanare.
Tutti gli aspetti fisici e caratteriali dei personaggi di Death Note sono precisamente descritti e, a mio parere, vengono resi reali e viene dato ancora più corpo alle personalità che abbiamo potuto vedere solo in forma illustrata e cartacea.
I personaggi OC, soprattutto la protagonista femminile, Emma, hanno un carattere ben costruito e portano il lettore ad amarli senza trovare differenze tra quelli della storia originale di Death Note e quelli di fantasia dell’autrice.
Emma, è il personaggio veicolo che guida il lettore all’interno della storia in qualsiasi gesto o pensiero che compie. Risoluta e con gradi affinità e differenze con il personaggio di L, crea quell’effetto di tensione, sul filo del rasoio, che elettrizza e scioglie in maniera romantica, ma mai stucchevole, rimanendo sempre e comunque sulla linea di una trama che fa parte delle categorie giallo e del mistero che appartengono all’opera originale.
In questa storia, non tutto quello che viene letto in un primo istante è quel che sembra, il lettore crede di aver capito i ragionamenti della protagonista o di L o di Light Yagami, ma un perfetto intreccio e incastro narrativo crea un risvolto finale sempre inaspettato e galvanizzante, che porta a voler sapere di più e a scoprire trasformazioni inattese - se non addirittura delle migliorie - alla storia originale. Ad istigare questo aspetto c’è anche una voce narratrice fuori campo dispettosa e a volte persino filosofica, che induce il lettore a riflettere sui molteplici aspetti della stessa vita umana.
Questa fan fiction orterebbe chiunque, un non esperto o non fan del fandom Death Note, ad appassionarsi a questo genere di narrazione pur non conoscendone niente a riguardo.
La completezza di questa fan fiction - che a mio parere non definirei tale, ma più uno spin off o essa stessa la storia originale di Death Note – è accompagnata da un linguaggio ricco, da descrizioni e similitudini fantasiose, da un italiano corretto, da una scorrevole lettura; trascinante esattamente come un’opera professionale. Arricchisce il lessico di chi legge ed è esaustiva sotto ogni punto di vista.
Per cui, dopo avervi illustrato ogni parte e essenza di questa trascinante storia, vorrei esortare di nuovo la gentile amministrazione di EFP, a leggere ed inserire questo capolavoro di fan fiction nelle storie scelte.

Ringrazio per l’attenzione e spero, come ce l’ho avuta anch’io, in una vostra buona impressione.

Claire Piece

Recensore Junior
10/09/13, ore 21:19

Yyyyyyyyyaaaaaaaaaaaaa !!!!!!!
Ssssssssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!!!! evvai lo sapevo, che meraviglia, che... che... che... , oddio non so in che altro modo dire quanto sono felice che L sia vivo.
Stupendo capitolo, come sempre non ti smentisci mai ! sei super !
Nel manga muore ma almeno qui abbiamo la soddisfazione che a Light venga data una pacca potente nei denti, tiè cala le penne amico, mentre Ryuzaki è ancora tra noi in dolce company !
Rem devo dirtelo, nel manga ti odio da morire ma qui ti ho rivalutato.
Ok pensiamo a noi, praticamente ero in ansia con Emma nel girare la maniglia della porta già me lo vedevo seduto su di una sedia con in bocca qualche dolcino e lui cosa fa ? le appare diero le spalle, stupendo e magnifico come sempre, devo dire che ci sono rimasta secca !
Sono d'accordo con te sul comportamento di Emma, subito ero combattuta, da una parte sarei scoppiata in lacrime e l'avrei abbracciato dalla contentezza di essere riuscita a salvarlo però sarebbe stonato nel contesto, mentre l'altra l'avrei pestato per avermi nascosto la verità ed avermi tenuto fuori da tutto.
Alla fine mi sarei comportata come Emma non ci sarei riuscita a trattenermi, mi sarei comportata uguale.
L'unica cosa è che dalla troppa rabbia Emme ha buttato fuori più del dovuto, che non abbia idea di cosa abbia passato pùò starci può solamente immaginarlo ma che lui non sappia cosa sia la sofferenza ecco mi sembra troppo, stavolta mi sa che L ci va giù più peso del solito con lei nel prossimo capitolo, non è tipo da lasciar correre.
Ora sono in ansia da quello che si diranno, vuoi farmi venire un colpo, perdo anni di vita così (ma sono spesi bene ^______^) !
non vedo l'ora di leggere il seguito
a prestissimo
ciao

Nuovo recensore
10/09/13, ore 16:27

Grande Emma! Al diavolo i ricongiungimenti sdolcinati, ha fatto bene a pestarlo!!!! ma questo sapevi già che lo avrei detto, è quello che avrei fatto anch'io al suo posto =) però tutto sommato un po' mi dispiace per lui...  sono così contenta che sia vivo!!! 
Ero abbastanza convinta che questo fosse già l'ultimo capitolo, ma per fortuna non è così: il momento di vuoto in cui non avrò più nessun aggiornamento da attendere e nessuna storia da controllare su efp può aspettare ancora per un po'! Si, hai capito bene, sto leggendo soltanto Another World, anche perchè in ogni caso non ho molto tempo per leggere altre fanfiction, sono parecchio impagnata con i compiti e con altre questioni... Piani diabolici si dipanano nelle menti contorte mia e della mia collega di delirio, ma più di questo non dirò =9 
Durante tutta la prima parte del capitolo avevo un ghigno sulla faccia che andava da un orecchio all'altro! certo, L è consapevole di essere solo un misero umano e sa rispettare l'immensità del potere degli Shinigami... eppure proprio questo "dono" gli ha fatto avere la meglio, confermando che in effetti, per quanto "misero umano" lui possa essere, è comunque più intelligente di loro! Direi che questo episodio contribuirà parecchio ad aumentare la sua bassissima  autostima! Eh, è un bastardo, perchè lo è, però è anche un mito.
Attendo con pazienza ed impazienza il prossimo capitolo.
A presto!
Shinkai
 

Nuovo recensore
09/09/13, ore 23:00

Ciao cara,
prima di tutto sono obbligata a strozzarti perchè mi lascerai per 15 giorni a immaginare il seguito della discussione tra Emma e L che mi stava prendendo parecchio. Sono davvero curiosa di sapere come tradurrai in Ellese la frase "io ti amo follemente, Emma".
Certo che stai facendo correre al tuo L, nel suo rapporto con Emma, dei rischi davvero enormi. Sono convinta che al tuo L Emma piaccia davvero, perchè è l'unica persona, dopo Wammy, in grado di tenergli testa, di capirlo e di non additarlo nè come genio nè come strano, ma come persona. Però l'ha trattata davvero male. Magari in modo molto razionale, senza avere il preciso fine di ferirla, ma ha fatto a pezzi i suoi sentimenti. E non mi sembra che nessuna parola, spiegazione o manifestazione di sentimenti da parte di L possa bastare ad Emma questa volta. L può avere calcolato che lei sarebbe tornata per sapere e che lui quindi l'avrebbe incontrata. Però mi sembra che il tempo dei calcoli sia finito, lui non può calcolare come lei reagirà adesso. E credo che sarebbe stupido da parte di L tentare di "manipolare" le scelte di Emma.
Poi c'è anche un fattore meno sentimentale che mi lascia perplessa: se lui continua a fare il detective nascosto per il mondo, ed Emma continua a fare l'archeologa, come farebbero a stare insieme? Emma, fino a questo punto della storia, si è sacrificata moltissimo per aiutare L. Ma, adesso che il pericolo è passato, non ce la vedo proprio ad abbandonare lavoro, famiglia e amici per fare la devota mogliettina casalinga e nomade del detective. Forse una possibile soluzione sarebbe che L molli il suo stile di vita, vada a trasferirsi con Emma e lavori da lì, nell'ombra. Ecco, forse se facesse questo, fossi in Emma lo perdonerei.
A presto! Un bacio!
Ely