Recensioni per
Sassi lanciati in uno stagno.
di _Agrifoglio_
Ciao Agrifoglio. Eccomi iniziare a commentare, come mi hai suggerito, questa tua storia. Come scritto nelle note ci sono molti personaggi con tanti punti di vista diversi e sarò curiosa ogni volta di scoprire chi sarà il protagonista. In questo capitolo abbiamo Jeanne. Mi ha colpita l'espressione "stare ferma mi esaspera, ogni mossa è un tormento." Commovente il finale dove Jeanne, in disgrazia, si rivolge alla madre sentendo la sua mancanza. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Janne.... |
Chi troppo vuole nulla stringe, dice il saggio. |
Ciao, |
Ecco un altro dei tuoi sassi, cara Agrifoglio, che aspetto sempre con curiosità e anche io, come alcuni di coloro che mi hanno preceduto, ho subito pensato a Jeanne Valois, con la sua voglia di potersi rivalere su tutti coloro che l’avevano privata di qualcosa che lei sentiva spettarle di diritto. |
Jeanne, immagino: lo stile di vita è il suo! Capisco la sua rabbia, ma se non lascia al bene la possibilità di pervadere la sua esistenza, non si libererà più della rabbia. |
Grazie per questo affondo nella psicologia di Jeanne, la "femme fatale" per eccellenza, la malvagia dell'anime, la "rosa nera". Sin da piccola ero attratta dalla bellezza di Jeanne, dalla sua chioma corvina, dallo sguardo di smeraldo seducente, dal fatto che fosse la sola donna dell'anime ad avere le unghie dipinte di rosso (anacronismo, lo so, ma che fa molto "fiamma del peccato"). Poi, con il tempo, la classificazione semplicistica Jeanne "sorella cattiva" / Rosalie "sorella buona e ingenua" diventa più labile: quanta ostinazione e quanto carattere deve avere avuto Rosalie, e quanta ansia di rivalsa, quanto dolore per la sua miseria e quanta volontà di tirarsene fuori, a ogni costo, deve avere avuto Jeanne? In fondo, persino Oscar, nel corso del processo, arriva ad ammettere con Rosalie che ammira la sua forza d'animo, il suo non darsi mai per vinta, e quella tempra che B. Craveri, nel personaggio storico però, definisce come una tendenza inarrestabile alla mitomania (quando parla delle spese folli intraprese dalla Jeanne storica illusa di poter rimettere le mani sulla proprietà avita a St. Rémy). E anche durante il processo, nell'anime, indossa eccome l'anello che Rosalie le ha fatto avere, e ricorda, eccome, sua madre....Insomma, ci hai ricordato che "anche i cattivi hanno un'anima", e anche le loro ragioni, |
Ciao, |
È Jeanne Valois anche per me questo personaggio mai pago, per il quale i liquori non sono mai abbastanza costosi e le gemme mai abbastanza brillanti. |
Buongiorno Agrifoglio Ho atteso un po' per recensire ma non mi viene in mente nessun personaggio se non Jeanne Valois. Strano perché quel sasso era già stato gettato nel primo episodio. Magari alcune recensioni dopo di me sveleranno il dilemma. Bellissimo capitolo e, per intanto buona giornata e a presto. |
Jeanne Volois, che rancorosa ricorda l'agiatezza e il benessere ormai smarrito. Pensa a Rosalie, fortunata ad essere troppo piccola per rimpiangere il lusso di un tempo, mentre ora sono costrette a fare le serve. Ma jeanne non si arrende ad accettare questa condizione e premedita di riprendersi tutto ciò che ha perso, ad ogni costo. |
Forse per questo Rosalie è rimasta, mentre lei se n'è andata. |
Non vorrei sbagliare ma il finale fa pensare a Jeanne. È lei che è mossa dallo spirito di rivalsa con la promessa fatta a se stessa nelle ultime righe . |
Ciao, |
Lo dico sempre che la sofferenza trasforma in mostri!! Jeanne non è né la prima, né l'ultima, la storia è piena di casi come il suo. |