Recensioni per
Sassi lanciati in uno stagno.
di _Agrifoglio_
La volontà ferrea, la testardaggine più sorda ad ogni buon senso...ecco servito l'oltraggio alla natura camuffato da dedizione alla Casata. Il generale ci ha creduto per quasi tutta la vita di Oscar salvo poi cedere all'evidenza. Bravissima e buone feste. |
Bellissima!!! |
L' orgoglio e la tracotanza "ybris "(non ho la tastiera in greco nel telefono, peccato) di un uomo sicuramente tenace, forte e ardimentoso come la figlia. |
Ciao Agrifoglio, un dipinto del generale, padre di Oscar, che ha tentato di sostituirsi a Dio imponendo alla sua ultima nata un destino da maschio solo per continuare nella tradizione della famiglia e portare ancora più onore ad un casato che si era già distinto per valore nei secoli dei secoli. Un vero e proprio delirio di onnipotenza questo suo inneggiare al figlio che il destino non gli ha voluto concedere. Troppo tardi si accorgerà che la donna allevata da maschio gli ha riservato delle soddisfazioni tali che forse neanche un uomo avrebbe saputo dargli, poiché in Oscar c’è sempre stata una forte abnegazione e un amore smisurato per quel padre al quale voleva assomigliare. Sempre intensi questi tuoi componimenti. Un augurio di Buone Feste a te e ai lettori tutti. A presto! |
Povera ragazza, suicida per un un omuncolo, che tempi! |
Uno dei momenti più drammatici della storia: povera Diane, vittima della povertà! |
Ho capito sul finale chi fosse a parlare, stavolta: un Alain amareggiato dalla morte della sorella, che si rimprovera di "aver voluto vivere", di aver scelto un lavoro sicuro e remunerato che gli garantisse il desco, pur sapendo che lo avrebbe allontanato da casa. Diane sceglie la morte, ma ai suoi occhi sembrerebbe ancora una decisione incomprensibile, addirittura frutto di una ribellione alla loro situazione più che della vergogna e della disperazione. O forse le parole di Alain sono dettate solo dallo scoramento per non esserso accorto di ciò che accadeva alla sorella, pensando che bastasse fornirle le cose materiali per renderla felice? Possibile, come spesso accade nelle famiglie di oggi. |
Povero vergognoso è lui il fidanzato di Diane. Per due mobili di pregio ha sacrificato la vita di Diane, in maniera gretta e ipocrita ha preferito fuggire e " vivere ", quale vita può attendere un simile codardo? Diane,troppo fragile, ha rinunciato a vivere perché non aveva più l'amore. Struggente. Bravissima. |
Come sempre cara Agrifoglio riesci a stupire, incentrando l'attenzione anche su personaggi secondari, in questo caso praticamente sconosciuti. Il protagonista è colui che doveva sposare Diane, poi abbandonata poco prima del matrimonio. Un nobile decaduto senza scrupoli. Che sembra voler provare a giustificare i suoi comportamenti che hanno avuto conseguenze così tragiche. Era adorabile la povera Diane, veramente un angelo innocente che ha pagato a caro prezzo la propria sincerità e bontà d'animo. Complimenti veramente molto bella e realistica. |
É il fidanzato di Diane! |
Una persona orribile e gretta il fidanzato che ha preferito una vita con qualche agio in più sacrificando senza rimorsi la piccola Diane. Lei non avrebbe mai potuto " imitarlo ", poiché lo amava, anche se questo amore non l'avrebbe arricchita materialmente. Lui forse, non avendo una coscienza, non teme neppure l'inferno che attende i traditori. Brava come sempre. |
Ben ritrovata Agrifoglio con i tuoi sassi. Questa volta hai preso in considerazione il fidanzato di Diane che non è stato in grado di saper rinunciare a vivere una vita serena e tranquilla. Lo spettro della povertà del suo casato decaduto lo ha fatto cedere di fronte alla possibilità che un nuovo matrimonio più conveniente gli avrebbe garantito. Non ha tenuto in alcun conto i sentimenti della povera Diane che, non riuscendo a superare lo shock e la vergogna per essere stata abbandonata all’altare, ha preferito togliersi la vita piuttosto che tentare come lui una sorte differente. Lui voleva solo vivere mentre Diane oltre a questo voleva amare ed essere riamata. Peccato abbia concesso il suo cuore ad un uomo piccolo e miserabile che non lo meritava, in quanto non aveva la capacità di comprenderne la profondità e che rimarrà con il peso della sua morte prematura sulla coscienza. Sempre coinvolgenti i tuoi lanci. Alla prossima e un saluto. |
Avresti potuto imitarmi. |
Queste mi sembrano le parole che avrebbe potuto dire il fidanzato di Diane, che l'ha abbandonata all'altare, avendo trovato un partito migliore. Sono parole egoiste e meschine ma in linea con l'epoca dove l'apparire era la sostanza della vita, del resto persino una dama molto vicina alla regina lasciò il proprio incarico per problemi finanziari. Sempre brava, complimenti. |
È il mancato sposo di Diane a dar la voce in questo monologo ? |