Recensioni per
Sassi lanciati in uno stagno.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 503 recensioni.
Positive : 502
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
18/06/20, ore 10:39
Cap. 20:

Ciao Agrifoglio, è sempre piacevole l’attesa del lancio dei tuoi sassi. In questo frangente ci proponi un personaggio che non si può non amare, Girodel che solo per Oscar avrebbe potuto andare contro quelli che erano i dettami del mondo al quale apparteneva, solo per Oscar avrebbe potuto sovvertire le leggi di quel mondo che stava cambiando e stava portandosi via il suo modo di vivere e di pensare. Solo per Oscar si sarebbe messo contro un ordine reale con il castigo che sarebbe potuto derivarne, poiché in Oscar aveva sempre visto, oltre che una donna bellissima e impavida che viveva in un mondo dominato e destinato agli uomini, una persona dal carattere integerrimo, forte e convinta delle proprie idee pronta a mettersi in discussione pur di affermarle. Solo Oscar avrebbe potuto indurlo a riflettere che quanto gli era stato ordinato andava contro anche ai suoi principi ai quali rispondeva solo per dovere. Solo Oscar era riuscita a entrare così tanto nei suoi pensieri, tanto da riuscire ad influenzarli, in questo specifico caso per una giusta causa, e nel suo cuore grazie agli anni durante i quali le era stato vicino e aveva potuto cominciare a conoscerla e ad apprezzarla sempre più fino a giungere ad amarla di un amore totale, assoluto, delicato e completamente devoto. Un personaggio che si è votato al sacrificio per Oscar, in quanto aveva compreso nelle profondità della sua anima che mai lei sarebbe potuta essere sua, ma nonostante questo fatto incontrovertibile aveva continuato a rimanerle accanto, poiché in Oscar ardeva ormai da troppo tempo una fiamma che l’aveva dapprima solo sfiorata e poi aveva preso ad ardere di un fuoco che solo la morte avrebbe potuto estinguere. Un amore quello di Girodel per Oscar che si contrapponeva a quello di André, entrambi lo hanno vissuto in silenzio ma solo uno era riuscito a carpirne l’essenza e a farlo completamente suo. Complimenti anche questa volta per il ritratto che sei stata in grado di disegnare di questo amato personaggio. Un caro saluto.

Recensore Master
18/06/20, ore 02:18
Cap. 20:

Ho sempre ammirato il tormentato amore non corrisposto di Girodelle, devoto, disinteressato e pronto anche ad immolarsi.

Recensore Master
17/06/20, ore 23:30
Cap. 20:

Ciao cara Agrifoglio, bellissimo questo capitolo!
Io ti aspettavo con la Leonessa ma anche questa sorpresa di un "sasso" dedicato al personaggio Girodel è altrettanto a me gradita, un approfondimento introspettivo del conte che colloca Oscar al di sopra della regina è calzante. Si sente proprio che è lui.
Come al solito riservato, ossequioso,quasi timoroso dei suoi stessi sentimenti . Nobile di cuore oltre che di nascita
Consapevole (grazie alla giovane età) molto più del generale della fine di un epoca e l' inizio di una nuova era, intollerante certamente delle ingiustizie ma non abbastanza eroico da prendere decisioni controcorrente, quasi benedissse Oscar per avergli impedito di compiere un ingrato compito.
Oscar. Un' Oscar che non sarà mai sua moglie, ma come in quei giorni gli fu complice e amica. Forse per lui ella rappresentava una sorta di divinità,forte,coraggiosa, giusta e senza paura....
Complimenti!🌹👌
P.S. c' è un punto nell' anime puntata 35 ,in cui Giro afferma che non era certo orgoglioso degli ordini che gli erano stati impartiti ed in un certo senso ringraziava Oscar di non aver aperto il fuoco
Secondo me lei era riuscita, in parte a farlo riflettere sulla situazione attuale della Francia,cosa che naturalmente con suo padre sarebbe stata impossibile.
(Recensione modificata il 18/06/2020 - 01:22 pm)

Recensore Veterano
17/06/20, ore 22:29
Cap. 20:

Il nostro Girodel ha disobbedito a un ordine preciso del re, solo per lei. Oscar. È dilaniato dai sensi di colpa, ma credo che lo rifarebbe altre mille volte, poiché ha riconosciuto in lei la purezza d'animo che è anche una sua peculiarità. Lui,al contrario di André, diventa un reietto agli occhi dei suoi pari e non avrà mai l'amore di Oscar, ma l'amore, a volte, va al di là della ricompensa che si potrebbe bramare. Complimenti, brava come sempre.

Recensore Master
17/06/20, ore 21:48
Cap. 20:

Victor,
povero Vicotor. Disposto a tutto pur di apparire più di un sottoposto ad Oscar. Disposto a disobbedire ad un ordine del re.
Ma è lei, Oscar, la "sua Regina".
Molto bello, brava

Recensore Master
17/06/20, ore 21:45
Cap. 20:

Buona sera Agrifoglio, penso che tu abbia dato voce ai pensieri di Girodel, il quale una sola volta ha disobbedito ad ordini diretti, e lo ha fatto per lei, Oscar. Uomo incorrotto e dall'animo puro aveva visto in lei le stesse caratteristiche per questo si era perdutamente innamorato, per questo accettò anche di rinunciare a lei, il suo unico amore. Complimenti.

Recensore Veterano
02/06/20, ore 01:11

Jeanne non l'ho mai odiata, l'ho sempre percepita come un personaggio controverso che agiva in reazione alle profonde ingiustizie sociali del tempo. Il tutto è poi degenerato, travolgendo lei stessa e cominciando profondamente a minare le fondamenta della monarchia del tempo. Jeanne cercava in modo opportunistico di cavalcare un malcontento, che nei fatti covava sotto la cenere e che doveva solo trovare il coraggio di palesarsi. Un carattere più complesso e tormentato rispetto a quello di Rosalie, probabilmente Jeanne aveva un vissuto più doloroso alle spalle, la sua rabbia e la sua spregiudicatezza evidenziano un turbamento nell'"animo più profondo. Proprio per questo, nonostante tutto, Rosalie continuava ad amarla e a desiderare che tornasse a casa. Ricordo che Jeanne venne brutalmente marchiata col ferro rovente, una scena che mi colpì profondamente per la sua crudeltà e che mi suscitò profonda pena, inoltre dimostrò grande dignità, salvando Oscar da morte certa e scegliendo lei di morire e come morire. È stata vittima o carnefice? Il filo che delimita il responso è spesso estremamente sottile.

Recensore Master
01/06/20, ore 07:53

Finalmente riesco anch'io a recensire... tutta colpa di Gesuele!
Comunque...
Hai descritto perfettamente le due sorelle: l'una esageratamente egoista, l'altra troppo ingenua.
Praticamente la notte e il giorno.
Come sempre complimenti, brava!

Recensore Veterano
31/05/20, ore 22:32

Povera Rosalie, tradita dalla persona a lei più vicina nell'infanzia di ristrettezze. Jeanne l'ha tratta in trappola e l'ha umiliata più con le parole che con le frustate inferte da Nicolas. Ma nonostante tutto Rosalie le vuole bene, continua a considerarla sua sorella. Complimenti come sempre.

Recensore Master
28/05/20, ore 16:06

Jeanne era furba ed egoista quanto Rosalie ingenua e sciocca, accecata dalla amore per sua sorella. Meglio rendersi conto subito con chi si ha a che fare.

Recensore Master
28/05/20, ore 13:03

Rosalie si è resa conto solo ora della cattiveria di Jeanne, ma capisce anche che tutto quel rancore in lei è nato dalla sofferenza della povertà.

Recensore Master
28/05/20, ore 12:55

Ha ragione Rosalie, Jeanne è stata codarda; avrebbe potuto allontanarla,disprezzarla e intimare di non farsi più vedere.
Invece l'accoglie falsamente premurosa e permette a Nicolas di farne quello che vuole, e per fortuna si è limitato alle sole frustatate che di per sé hanno segnato la piccola Rosalie.
Alla prossima.

Recensore Master
28/05/20, ore 10:06

Ciao Agrifoglio, altro bellissimo e intenso sasso quello che hai lanciato, nel quale metti in evidenza due donne diversissime, due sorelle che sono una l’antitesi dell’altra. Jeanne e Rosalie, sorelle di nome ma non di fatto in quanto mai Jeanne ha ricambiato il sentimento espresso dalla sorella. Jeanne arrabbiata con tutti e con il mondo per dover vivere una vita di stenti alla quale però non ha voluto assoggettarsi arrivando a compiere delle vere nefandezze pur di uscire dalla gabbia nella quale si sentiva rinchiusa. Il suo disperato tentativo di affrancarsi da quella vita alla quale sentiva di non voler appartenere l’ha di fatto resa una spietata calcolatrice che usava le persone con le quali veniva in contatto per raggiungere i suoi scopi senza avere la minima parvenza di possedere una morale. Rosalie, buona e solare invece ha sempre cercato di veder il meglio in quella donna bellissima e profondamente egoista. Neanche l’amore che la madre nutriva per lei è riuscito a far breccia nel suo cuore insensibile. Rosalie però nonostante tutto le ha sempre voluto bene e ha sperato fino all’ultimo che potesse rinsavire e abdicare alla via che aveva scelto di percorrere. Due rose cresciute nello stesso giardino che non sono mai riuscite ad intrecciare i loro rami. Complimenti anche questa volta.

Recensore Master
28/05/20, ore 09:54

Buongiorno cara Agrifoglio, dall' incipit di questo capitolo, ho immediatamente compreso che ci stavi raccontando di Jeanne e Rosalie.Dopo aver avvitato questa raccolta con la superba disamina del personaggio malvagio,Jeanne, questa volta è il turno della piccola e apparentemente fragile Rosalie
Nulla in comune fra le due,tranne il fatto che entrambe parlino della "mamma". Interessante....
Potente e introspettiva anche questa scrittura! Hai delineato la fisionomia del soggetto con enfasi , drammaticita' e realismo.
Quando ho letto l' ultima frase,mi è sembrato di udire la voce di Rosalie alla tv. Ottimo lavoro, complimenti, sei una garanzia! Ora ti aspetto con la Leonessa, la prossima settimana.
Grazie e a presto!
(Recensione modificata il 28/05/2020 - 10:08 am)
(Recensione modificata il 28/05/2020 - 10:10 am)

Recensore Master
27/05/20, ore 23:48

Rosalie e Jeanne. La rosa rosa e la rosa nera. Tanto è dolce, pura, altruista la prima quanto è malvagia, oscura, arrampicatrice la seconda. Eppure Rosalie la vorrebbe di nuovo a casa, il suo affetto non è inficiato dalla crudeltà gratuita della sorella. Molto bello, complimenti.