Recensioni per
Sassi lanciati in uno stagno.
di _Agrifoglio_
Ciao Agrifoglio e ben ritrovata con la tua raccolta, dove questa volta il sasso lo hai fatto lanciare da Jeanne Valois, la quale ripercorre la sua vita e giura vendetta su chi l’ha costretta a vivere una vita che non era la sua. Lei erede di un nome con un importante blasone, avendo già un’età per comprendere le problematiche della vita, che insieme a sua madre ha dovuto affrontare, si scaglia contro tutti coloro che l’hanno privata di ciò che era suo per nascita. A differenza di Rosalie, che era troppo piccola per rammentare, lei invece ricorda i fasti perduti e la miseria alla quale sono state condannate. Il suo animo è tutto un fermento che non si placherà fino a quando non avrà raggiunto gli obiettivi che si è posta per riprendere il posto che le compete in società. |
Che caratterino la piccola Jeanne! |
Jeanne Valois ..... si vede fin da iccola cosa ha in mente. la sua voglia di riscatto e di riprendersi ciò che ha perso. |
La piccola Jeanne ricorda molto bene quando la fortuna della sua famiglia è finita. Già fin da piccola sa che si riprenderà tutto, prima di tutto la dignità. Complimenti. |
La disperazione di Madame Marguerite, consapevole che le continue delusioni del marito sulla mancata discendenza avrebbero portato ad una decisione folle. Probabilmente se ne fa una colpa e logorata nel cuore arriva a desiderare la morte pur di non assistere allo scempio di una figlia costretta ad assecondare i deliri di un genitore. Alla fine, dovette assistere alla crescita di Oscar come un maschio, ad una vita vissuta costantemente nel pericolo e alla tragedia della sua morte prematura. Molto struggente e veritiera. |
Sempre incisiva, cara Agrifoglio. Una madame Marguerite che si lascerebbe morire pur di salvare l'innocente Oscar dal destino anomalo che il generale vorrebbe tracciare per lei. Chapeau. |
Un sasso potente questo. Solo una madre potrebbe arrivare al totale annichilimento pur di cambiare il destino della figlia. Una vita per una vita. Complimenti. |
Madame Marguerite, |
Povera Marguerite, le è toccato un ruolo ingrato: mettere al mondo tanti figli per dare al generale il tanto sospirato maschio che poi "arriva" con Oscar. |
La Madame Marguerite che ci proponi in quest' ottimo frangente di storia è una donna che, a differenza del personaggio originale,non manifesta in primis la consueta emotività,sottomissione e debolezza rispetto al suo ruolo di moglie, bensì conscia di ciò che il generale ha in serbo per l' ultima nata, volge un' accorata preghiera al cielo affinché, con la sua morte , possa salvare la figlia dalla follia del padre/padrone. Egli ha già disposto della vita delle figlie e probabilmente, come osservi,ci saranno stati anche aborti e bimbi nati morti prima di Oscar. La soluzione contemplata da madame Jarjayes è quella di morire per permettere a suo marito di rifarsi una vita, lasciando libera Oscar di seguire la sua natura femminile. Come sappiamo non accadrà nulla di tutto ciò, il destino di Oscar è segnato da grandi sacrifici , grandi imprese e l'onore degli dei. Hai lanciato un sasso molto interessante, visto in un'ottica che nin acevo mai considerato. Bravissima |
Madame Marguerite; la "potenza" nel dare una vita nuova e l'impotenza di non poterla " gestire" dando al generale il tanto desiderato figlio maschio. |
Cara Agrifoglio, ben tornata con questo sasso particolarmente intenso, che ci rimanda tutto il dolore di un personaggio che è sempre stato lasciato ai margini della storia, quello di Madame Marguerite, il quale, in queste poche ma forti parole, rivela quanto fosse stata disposta a lasciarsi accogliere dal Creatore, pur di non condannare la sua ultima figlia alla follia che aveva inteso stesse prendendo possesso di quel marito, che aveva solo in mente il casato e come poterlo perpetuare. Solo con la sua scomparsa, ella pensa che tutto avrebbe potuto assumere un nuovo corso, facendo terminare quella pazzia. Una donna sfiancata nel fisico per le troppe gravidanze e fiaccata nell’animo per non essere riuscita ad assolvere all’unico compito che le era stato chiesto. Come sempre ci restituisci, del personaggio trattato, una immagine puntuale che, tramite i tuoi versi, prende vita potendola avvertire in tutta la sua forza. Complimenti. |
Madame Marguerite, giusto? La follia del generale per il suo casato si vede tutta! |
Quale amara preghiera rivolge madame de Jarjayes a Dio! Pur di non far soffrire un'innocente, pur di non far prendere piede alla follia del generale, si sacrificherebbe volentieri. Se la catena fosse spezzata il marito potrebbe ritentare la " scalata " all'erede con un'altra moglie, come, all'epoca, facevano in molti. Ma la preghiera non verrà ascoltata e il destino di Oscar seguirà il suo corso inesorabile. Sempre profonde le tue parole, brava. A presto. |
Chissà cosa sarà mai passato davvero nella mente di Madame de Jarjayes, nel momento in cui, ancora provata dalle fatiche del parto, venne a sapere della folle scelta del marito! In effetti, la morte avrebbe forse risolto la questione della discendenza, perché il Generale sarebbe stato libero di sposarsi e Oscar avrebbe avuto un destino diverso. Se migliore o peggiore, non si sa... ma probabilmente, non avrebbe goduto delle stesse opportunità. Un sasso efficace e ben indirizzato, che ci fa immedesimare per un istante in un personaggio poco esplorato nella storia originale... come sempre, del resto! |