Recensioni per
Sassi lanciati in uno stagno.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 503 recensioni.
Positive : 502
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
07/09/22, ore 22:51

Ed è subito sera. La vita sfugge via e non si può tornare indietro.
Versi indicatissimi per la Regina!

Recensore Master
06/09/22, ore 15:36

Ciao Agrifoglio. Sono lieta di leggere un altro capitolo di questa tua storia composta da sassi lanciati in uno stagno. La protagonista é Maria Antonietta dove ho apprezzato il riferimento poetico in questo contesto. Mi sono immersa nell'atmosfera attraverso le parole scelte come le volte, i marmi, i giardini dove mi ha colpita l'espressione "la tana del serpente." Purtroppo, come scritto, di errori ne sono stati commessi fino alla tragica fine. Sempre interessante leggere i capitoli di questo tuo scritto e saró curiosa di leggere il prossimo. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 06/09/2022 - 03:41 pm)

Recensore Master
05/09/22, ore 09:21

Ciao Agrifoglio,
che piacere ritrovare i tuoi sassi, che ben delineano i vari protagonisti incontrati nel mondo di L.O., con i tuoi ritratti che li mettono in luce pienamente, proprio come in questo, dove ci mostri la regina Maria Antonietta e le illusioni di cui si era rivestita entrando nel dorato ma pericoloso mondo di Versailles. Lei troppo giovane, esuberante ma impreparata a quella corte così splendente da non riuscire a vedere quali e quanti serpenti si nascondessero al suo interno.
Una donna divenuta regina di un popolo che mai l’ha amata, poiché non l’ha mai accettata veramente, definendola con il titolo dispregiativo di ”Austriaca”. Deve essere stato pesante portarsi dietro un simile fardello, anche al netto di tutti gli errori commessi e che l’hanno condotta alla tragica fine che tutti conosciamo, facendo calare su di lei la sera. Perfetto il richiamo a Quasimodo.
Complimenti e un saluto.

Recensore Master
04/09/22, ore 22:20

Sei l'esempio che non bisogna per forza prolungarsi per trasmettere quello che intendi,come in ogni sassolino ,rendi bene i tuoi pensieri, qui riflessi di Maria Antonietta. Bella la metafora della tana del serpente,abbellita da opulenza e e ricchezza.
Torna a lanciare su questo giardino i tuoi sassi
A presto

Recensore Junior
04/09/22, ore 01:59

Che bella la tua raccolta di sassi.
Quest'ultimo è molto significativo rappresenta in poche righe tutti i sogni infranti, le delusioni e gli errori che compì Maria Antonietta.
Regina mai amata, sempre osteggiata, boicottata e infine assassinata.
Complimenti, leggerò gli altri a ritroso.
(Recensione modificata il 04/09/2022 - 02:00 am)

Recensore Master
03/09/22, ore 20:42

Ciao Agrifoglio, mi fa molto piacere tu sia tornata a lanciare " virtualmente " i tuoi sassi,era da tanto che non aggiornavi questa raccolta, un po" dimenticata,forse per lasciar spazio al ruggito della Leonessa e al suo antagonista più grande. Dopo questa premessa, volevo dirti che la famosissima poesia di Quasimodo è davvero molto indicata per parlare di Maria Antonietta, " trafitta" da molti raggi luminosi direi abbaglianti, tali da offuscare la visione reale di ciò che stava accadendo in quegli anni a corte. L' impreparazione ,la superficialità , l' ingenuità fecero il resto. Un colpo di grazia la sua condanna alla ghigliottina. Non ce ne parli ma il tuo breve testo emoziona senza troppe parole. Complimenti!

Recensore Master
03/09/22, ore 19:10

Povera Maria Antonietta!
Quando, sempre tanto giovane, divenne feticcio e vittima dei furori rivoluzionari, non restava più nulla, o quasi, della ragazzina spensierata venuta dall'Austria oltre vent'anni prima.
Ma pagò l'ìngenuità e l'impreparazione ai suoi compiti, e la rabbia crudele che sempre si accanisce sulle donne troppo belle, troppo ammirate, considerate origine di ogni male.
La sua prigionia, conclusa da un processo - farsa in cui le vennero vomitate addosso accuse orribili - tali da far inferocire e dissociare persino le donne che assistevano all'udienza - sarebbe stata comunque troppo breve, visto che era una donna provata e malata (forse un tumore all'utero), che un male che al tempo non perdonava si sarebbe portato via in poco tempo,
Che sorte grama. Eppure, come parlava di lei Luigi XVI negli ultimi tempi: "Se solo la gente sapesse che donna è...".
A presto, ciao!
D

Recensore Master
03/09/22, ore 18:48

Ciao Agrifoglio, bentornata coi sassi... Questa è Maria Antonietta che ripercorre la propria vita attraverso le parole di Quasimodo... La sua vita fu un turbinìo di eventi e la sera giunse troppo in fretta e troppo violenta. Complimenti e a presto.

Recensore Master
03/09/22, ore 15:36

Povera regina Maria Antonietta, che descrive il suo dolore con le parole di Quasimodo, se non sbaglio.

Recensore Master
14/11/21, ore 10:31
Cap. 35:

Ciao Agrifoglio. In questo capitolo emerge, come scritto nel titolo, la bramosia di Jeanne. Mi piace come stia analizzando diverse sfumature del suo essere nei diversi capitoli. Emblematica l'espressione riguardo il fatto di regnare all'Inferno che servire in Paradiso come e anche quella riguardante il mondo dorato. La ricchezza non riesce a colmare quello che Jeanne purtroppo sente nel vuoto della sua anima. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 14/11/2021 - 10:33 am)

Recensore Master
13/11/21, ore 15:47

Ciao Agrifoglio. Hai ben rappresentato i pensieri di Jeanne che ricorda il passato confrontandolo con la situazione miserabile nella quale si trova. Un passato che desidera ritorni con tutta se stessa. In tutto questo considera la sorella fortunata perché non è ancora cosciente di quella che è la sua situazione familiare e perché non ha conosciuto quel passato che Jeanne tanto rimpiange. Ma quest'ultima ha le idee chiare, come scritto nel finale vuole riprendersi tutto, ma sappiamo a che prezzo. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 13/11/2021 - 03:49 pm)

Recensore Master
13/11/21, ore 09:46
Cap. 33:

Ciao Agrifoglio. Hai ben descritto i pensieri della madre di Oscar nel suo stato fisico e mentale in questo frangente, dove sono emblematiche le parole riguardo il fatto che un desiderio tanto prepotente sarebbe degenerato in follia. Tutto converge poi nel desiderio di morte della donna nel vedere la decisione del marito e il destino della figlia. L'annientamento del corpo e dell'anima. Sempre interessante leggere questi capitoli e stimolanti le tue risposte. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 13/11/2021 - 09:49 am)

Recensore Master
12/11/21, ore 09:56
Cap. 32:

Ciao Agrifoglio. Leggendo il titolo mi sono chiesta "chi rimane?" Ho letto con interesse riguardo il Conte di Fersen con il suo dolore nel pensare al terribile destino dell'amata. Fersen non è purtroppo stato vicino a Maria Antonietta nel momento più tragico della sua vita. Mi fa piacere abbia scritto anche riguardo questi momenti, dove ogni volta è bello riflettere leggendo i diversi capitoli. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 12/11/2021 - 10:00 am)

Recensore Master
11/11/21, ore 16:11

Ciao Agrifoglio. Il titolo mi ha affascinata e come non immaginare quale fosse questa sera, a un ballo. Mi sono immersa nei pensieri di Oscar, dove è emblematico quando dice riguardo il perché il Conte dovrebbe vedere in lei quello che non scorge in se stessa. Il confronto poi con Maria Antonietta, dove mi è potente l'immagine del giardino rigoglioso e dell'unica rosa bianca tra i rovi. Sempre interessante leggere quello che scrivi riguardo i diversi personaggi e questo capitolo mi è piaciuto davvero molto. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 11/11/2021 - 04:13 pm)

Recensore Master
10/11/21, ore 15:59

Ciao Agrifoglio. Ho riconosciuto subito Napoleone e mi fa piacere abbia scritto anche di lui. In questo capitolo hai inserito un'immagine suggestiva che ben rappresenta questo capitolo, il sentire dell'uomo in questo frangente della sua vita. Mi hanno colpita le parole "volontà illimitata" in modo particolare ma anche tutte le altre che hai scelto lo descrivono bene. Purtroppo non c'è castigo peggiore per l'uomo in quello che sta vivendo in questo momento, la staticità al posto di vasti orizzonti. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 10/11/2021 - 04:00 pm)