Recensioni per
Sassi lanciati in uno stagno.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 503 recensioni.
Positive : 502
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
05/04/21, ore 19:33
Cap. 32:

In effetti i tormenti del Conte di Fersen sono abbastanza condivisibili. nel momento della morte dell'amata lui non c'era. Lei era stata lasciata sola ad affrontare il proprio destino. Sarebbe stato più onorevole e romantico consegnare se stesso e magari precederla sulla ghigliottina. Ma forse era pretendere troppo da un uomo pieno di contraddizioni come Fersen, dedito più a decantare versi che a concedere vere prove d'amore.

Recensore Veterano
01/04/21, ore 12:49
Cap. 32:

Ciao Agrifoglio, molto bello questo pezzo che fa l'occhiolino a W. Shakespeare ed esprime una sacrosanta verità "Si ama coi fatti e non declamando versi." Concetto, questo, che mi trova assolutamente d'accordo. Credo che Fersen, quello vero, debba aver sofferto molto per la perdita dell'unico amore che lo ha accompagnato per tutta la vita e che ha potuto vivere soltanto in modo effimero, consolandosi qua e là con altre dame dell'epoca. Ma lo si può biasimare? Amare la Regina di Francia era una situazione di sicuro singolare e la morale, nel XVIII secolo, era ben diversa da quella attuale. Un saluto e un augurio di Buona Pasqua!

Recensore Master
30/03/21, ore 20:54
Cap. 32:

Fersen, solo con il suo dolore.
Fersen che non c'è, non c'è stato e non potrà più vederla.
In fondo deve avere sofferto davvero molto.

Recensore Master
30/03/21, ore 00:25
Cap. 32:

La figura di Fersen, sia quella storica che quella riveduta e corretta dell'anime, è stata molto bistrattata a mio giudizio. In realtà lui amava profondamente Maria Antonietta e averla perduta in un modo così cruento e ingiusto lo segna per il resto della vita. Secondo me non aveva nulla da rimproverarsi, ma tu hai reso benissimo la sua disperazione. Complimenti.

Recensore Master
28/03/21, ore 09:40
Cap. 32:

Mi sono sempre chiesta, cosa sarebbe accaduto se i sovrani non fossero fuggiti?!

Sin dall'inizio Fersen e la regina hanno sofferto moltissimo per la loro storia d'amore .... almeno nell'anime.
Ho letto su alcuni testi che nell'attesa di un incontro con la sua amata, il conte si consolava altrove.

Recensore Master
26/03/21, ore 20:13
Cap. 32:

Che bella lirica, un vero gioiellino.
Forse se ne fa una colpa della sua assenza,ma cosa avrebbe potuto fare? E lei? Vedersela davanti nel momento della morte, avrebbe provato conforto o umiliazione ulteriore?
Ciao, a presto.
(Recensione modificata il 27/03/2021 - 10:21 am)

Recensore Master
26/03/21, ore 15:56
Cap. 32:

Povero Fersen! Perdere l'amore di una vita è uno dei dolori più laceranti che possano esistere!

Recensore Master
26/03/21, ore 12:11
Cap. 32:

Ben tornata Agrifoglio, con questo sasso che parla del Conte di Fersen, facendo affiorare i sentimenti del suo grande amore verso la regina di Francia, lasciata da sola nel momento cruciale, quando coperta di insulti si è avviata al patibolo, senza poter avere il conforto di parole che potessero lenire la sua pena e che sempre avevano riempito il suo cuore.
Ma proprio nel momento del bisogno l’uomo è lontano, non è riuscito ad essere il perfetto cavalier servente che sussurrava parole d’amore, sotto la luna complice e nascosto da occhi e orecchi indiscreti, e che ora sembrano così prive di consistenza. Tutto si sgretola di fronte alla sua impotenza nel non essere stato in grado di affrontare insieme a lei l’umanità ferina che l’aveva condannata.
Una vera e propria poesia con l’incedere di versi che mi hanno rimandato con la mente ad altri versi.
Brava, puntuale e sensibile come sempre.

Recensore Master
26/03/21, ore 00:24
Cap. 32:

Dopo un primo momento di riflessione e la necessaria rilettura, ecco svelata l'identità di "chi rimane": Hans Axel conte di Fersen. L'emblema dell'amor cortese, fatto di poesia e corteggiamento, ma allo strsso tempo incapace di salvare la donna amata o per lo meno di starle accanto. Molto bello l'incipit, a metà tra echi leopardiani e il monologo di Romeo di shakespeariana memoria; il finale è dolente e pregno di amarezza, anche se forse Fersen si addossa più colpe di quelle che effettivamente gli dovrebbero essere imputate. Bella prova, come sempre. Alla prossima Silvia

Recensore Master
26/03/21, ore 00:21
Cap. 32:

Cara Agrifoglio questo è uno dei sassi più belli, per me.
Credo che sia Fersen a struggersi per la fine fatta dalla sua amata.
Ogni cosa potrebbe scomparire divorata dal fuoco dell'inferno ché non avrebbe importanza, poiché Lei è morta sola, senza la persona amata al proprio fianco.
Fersen ricorda il momento d'amore fuggevole sotto le stelle e non si perdona di non aver potuto essere con lei nel momento più difficile.
Complimenti, come sempre.
(Recensione modificata il 26/03/2021 - 12:43 am)

Recensore Master
25/03/21, ore 23:49
Cap. 32:

Ad una prima lettura, forse un pochino affrettata perché sto scrivendo la mia fiction,il protagonista di questo sasso mi sembrava André. Il romanticismo,il ricordo del boschetto,la solitudine e la separazione. Invece no. È Maria Antonietta ad essersene andata,coperta di insulti ,invisa ,odiata da un intero popolo che un tempo aveva riposto in lei e in Luigi Augusto,tutte le sue speranze. Hans Axel von Fersen l'amo' ardentemente e cercò pure di farla fuggire ma non riuscì nell' ntento e alla fine fu costretto ad arrendersi e ritornare in Svezia. Pochi anni dopo anche lui verrà brutalmente assassinato. Questo capitolo per certi versi mi ricorda molto Shakespeare e ormai non ho più parole per complimentarmi con la tua bravura! Al prossimo lancio, ciao!
(Recensione modificata il 26/03/2021 - 10:24 am)

Recensore Master
25/03/21, ore 23:16
Cap. 32:

Sbaglio o è Fersen che parla qui?
Maria Antonietta ha affrontato il patibolo, sola, coperta di insulti.
Sola, senza di lui, che le sussurrò parole d'amore al riparo da occhi indiscreti, parole che ora più che mai sembrano vane e vuote, semplicemente perché nell'ora fatale lui era lontano.

Un dolore vivo e tragico, palpabile e commovente.

Ci ho preso?

E se ci ho preso mi fai vincere qualcosa stavolta? 😁

Se non ci ho preso, il patibolo mi accolga!

Recensore Veterano
23/02/21, ore 01:56

I pensieri di Oscar dopo la notte del ballo con il Conte Fersen
Una grande delusione per lei, che sembra però, voler sollevare il Conte da ogni responsabilità.
Quel ballo fu probabilmente l'azzardo di una notte, il mettersi alla prova come donna, verso un uomo idealizzato più che amato. Se fosse andata diversamente, sono convinto che Oscar avrebbe rinunciato a tutto per Fersen, salvo poi rendersi conto, forse troppo tardi per tornare indietro, che non era quello che realmente il suo cuore desiderava.

Recensore Master
20/02/21, ore 23:20

Eccomi qui.
Le aspettative di Oscar quella sera erano tante,ma chissà cosa si aspettava davvero? Cambiare la sua, lvita? Lo avrebbe fatto per davvero?
Si paragona alla bellezza vistosa della regina,lei che è unica e complessa.
Fersen non ha saputo attraversare quel labirinto,per raggiungere la metà del sui cuore.
Andrè conosce la strada a memoria .
Al prossimo lancio.

Recensore Master
20/02/21, ore 19:16

Sono molto felice di ritrovarti! Affronti l'episodio del ballo, e mi è piaciuto conoscere la tua visione di quell'episodio, che io, francamente, non ho mai capito molto. Ha voluto verificare  se davvero Fersen avesse dimenticato M.Antonietta dopo la guerra in America, come asseriva lui? Ha voluto tentare di mettersi in luce come donna? Ma soprattutto, cosa voleva per se? Se Fersen avesse avuto un tardivo colpo di fulmine, sarebbe andata con lui gettando la divisa e la sua vita alle ortiche? Ecco, ho apprezzato molto il tuo poetico "dar vita" ai suoi pensieri, la consapevolezza di un gesto un po' folle, forse davvero l'unico nella sua vita.