Recensioni per
Sassi lanciati in uno stagno.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 503 recensioni.
Positive : 502
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
27/05/20, ore 22:43

Vediamo se indovino....

Rosalie e Jeanne.

Due Eva che non potrebbero essere più diverse. Eppure la bontà e l'amore di Rosalie sono palpabili quanto l'egoismo e l'arrivismo di Jeanne.
Rosalie ce l'ha con lei, eppure la rivorrebbe con sé, anche per placare il dolore della madre.

Ci ho preso? 😁

Recensore Master
25/05/20, ore 18:41

Ciao Agrifoglio, ho deciso di recensire, perchè la tua scrittura lo merita.
Ti immergi bene nella testa di una Oscar confusa, in balia dei suoi pensieri, pensieri che dirige alla persona che ha avuto accanto per una vita intera, senza mai rendersi conto del suo amore.
Sarebbe il compagno ideale, lo sa, ma ancora si illude di non amarlo. Comprende finalmente il motivo per cui non si è mai sposato, votando la sua intera esistenza solo e soltanto a lei.
Riflessioni amare e struggenti.
Brava, scavi sempre alla perfezione nell'animo dei personaggi.
Ti faccio i miei complimenti.
Un caro saluto.

Baudelaire

Recensore Veterano
12/05/20, ore 21:36

La mia piccola, confusa e incasinata figliola!
Il mio erede, il mio figlio quasi perfetto.
Aaaahhh ammettetelo, sono un buon padre!

Recensore Master
12/05/20, ore 11:46

Oscar sola, davanti all'oceano, persa nei suoi pensieri.
Anzi … in un solo, unico pensiero: Andrè!
Ma davvero lei non gli ha mai chiesto niente? Neppure con i gesti?

Recensore Master
12/05/20, ore 11:44

Oscar,
un pensiero fisso, il suo Andrè.
Doamnde senza risposta davanti al mare della Normandia, in fuga da tutto, anche da se stessa.

Recensore Veterano
08/05/20, ore 00:14

Doveva essere complicata la testa di Oscar, costretta a crescere e a vivere da uomo in un mondo assurdo, pieno di radicati pregiudizi sociali, che non potevano non condizionare o quantomeno confondere pensieri e scelte.
Amava Fersen? Probabilmente era il prototipo ideale, l'esempio perfetto e puro di quella frivola realtà aristocratica, che rappresentava il suo mondo. Il solo mondo che Oscar conosceva. Andrè cos'era? Era l'anomalia affettiva, una via di fuga spontanea e naturale verso altro. Era qualcosa di solo suo, una presenza sicura e rassicurante. Tra loro non era necessario soffermarsi su ragionamenti più complicati, più personali e intimi che avrebbero costretto Oscar a cercare una maggiore chiarezza in se stessa e a guardare ogni cosa, anche Andrè, da una prospettiva diversa. Perché non ti sei sposato? Se lo avessi fatto, avrei accettato di perderti?  Sarei stata gelosa? Perché non ti ho impedito di dedicarmi la tua vita? Forse, dopotutto, provare ad amare Fersen rappresentava una sfida più semplice, meno complicata, probabilmente persa in partenza e per questo meno dolorosa. Provare ad amare o ammettere di amare Andrè significava, invece, mettere in gioco ogni cosa, ribaltare l'esistenza, rischiare di alterare gli equilibri di un rapporto irrinunciabile, col rischio, non  conoscendo appieno se stessa, di non essere nemmeno capace di restituire quell'immenso amore.
(Recensione modificata il 08/05/2020 - 12:17 am)
(Recensione modificata il 08/05/2020 - 12:30 am)

Recensore Master
07/05/20, ore 20:46

......Forse questi sono davvero i pensieri di Oscar innanzi a quel tramonto, in Normandia, mentre le onde dell' oceano ruggivano fragorosamente e gli ultimi raggi del sole illuminavano la spiaggia e la mente di Oscar.
Breve ma molto intenso questo sasso lanciato da Oscar, e qui mi sembra proprio lei a parlare. Ti sei immedesimata perfettamente in lei! Il tuo scritto mi ha emozionato per l' introspezione ben riuscita, così come le straordinarie recensioni di Red e Fenice che è sempre un piacere leggere.
Ti aspetto alla prossima! Brava
(Recensione modificata il 07/05/2020 - 09:19 pm)

Recensore Master
07/05/20, ore 20:01

Oscar da sola in Normandia può aprire un po' il cuore e porsi delle domande scomode: André non si è mai sposato, perché? Lei non glielo aveva mai chiesto un simile sacrificio. O forse sì, tacitamente. I loro silenzi sono sempre stati pieni di parole e i loro dialoghi sempre carichi di silenzi e parole non dette. Qui è ancora convinta di non poter ricambiare l'amore di André, troppo grande e sconfinato, incommensurabile per certi versi, e quindi terrorizzante per una donna razionale come lei. Complimenti.

Recensore Master
07/05/20, ore 15:29

Avrebbe anche potuto trovare una compagna, per compensare la sua solitudine e il suo amore unilaterale.
Questo avrebbe dato le risposte giuste ad Oscar: non potersi accontentare di nessuno che non sia lei ; non voler condividere la sua esistenza se non con lei.
André ha voluto dedicarle la sua vita di spontanea volontà, per l'amore immenso che prova .
Ciao, alla prossima, buon pomeriggio.

Recensore Master
07/05/20, ore 15:08

Cara Agrifoglio, resto sempre ammirata, io che non ho il dono della sintesi, dalla capacità che voi autrici avete nel condensare in poche parole, verità che invece meriterebbero una trattazione più esaustiva. Oscar si ritrova in solitaria a ragionare di se stessa forse di fronte all’immensità del mare che con il suo moto continua a portarle pensieri su quello che è stata la sua vita, come si è evoluta nel tempo e il motivo del perché certe domande non se le sia mai volute fare. Forse perché se avesse veramente dovuto domandarsi qualcosa sul privato di André avrebbe dovuto mettere a nudo anche parte di se stessa, proprio quella parte che non voleva che nessuno conoscesse perché avrebbe potuto metterla di fronte a delle scelte che lei non si sentiva di fare. Se avesse chiesto ad Andrè perché non si era mai sposato e avesse ricevuto una risposta che l’avrebbe messa con le spalle al muro, come avrebbe potuto reagire dopo? Meglio rimanere in un limbo che è durato per tutta la sua vita, facendo vivere anche Andrè in quel limbo delle cose e delle situazioni non ben definite ma che facevano stare Oscar tranquilla, poiché le cose avevano un loro corso ben preordinato dove non c’era bisogno di fare domande alle quali non sarebbe stata in grado di dare una risposta che avrebbe scardinato tutta quella serie di certezze che credeva di avere. Non ha mai chiesto alcun sacrificio ad André, è vero, però era lieta di averlo a fianco, di potersi appoggiare a lui, come se fosse una cosa che le spettava di diritto e non era da mettere in discussione, e qui il suo rango sociale aveva giocato un ruolo importante poiché André non aveva mai chiesto qualcosa oltre quello che gli era consentito. Solo dopo gli ultimi eventi accaduti si è resa conto che non si può camminare sempre sul filo del rasoio non sapendo bene da che parte stare, in quanto presto o tardi questo non comportamento fa soffrire e non solo gli altri ma anche se stessi poiché si è costretti a guardarsi dentro e non è detto che quello che si vede possa essere quello che ci si aspettava. Lei è rimasta ferita dall’impossibilità da parte di Fersen di ricambiare il suo sentimento e così ha deciso che così doveva essere anche per colui che le viveva vicino e viveva di lei e per lei sancendo il fatto che mai avrebbe potuto ricambiare il suo amore. Poche parole che hanno descritto il mondo interiore di Oscar. Brava come sempre.

Recensore Master
07/05/20, ore 14:22

Scusa, ma qui non sono sicura su chi siano i protagonisti: è Oscar che parla di André durante la sua fuga in Normandia?

Recensore Veterano
06/05/20, ore 23:04

"saresti il compagno ideale, eppure non posso ricambiarti"
Perché Oscar?
Perché sei nobile, o perché sei donna?

Oscar fa i conti con la sua debolezza, il fatto che non riesca a sentirsi all'altezza di questo sentimento ma che allo stesso tempo ne ha voluto approfittare...
La presenza di André è molto scontata, fino a quando non lo trova morente fra le braccia.
Ma l'episodio dello strappo induce Oscar ad aprire gli occhi e cambiare punto di vista, a smettere di pensare unicamente al suo ego.

Da quel momento André non è più un ombra silenziosa.

Molto originale, i miei complimenti!

Recensore Veterano
06/05/20, ore 21:19

Ecco i pensieri di Oscar a caldo, dopo lo strappo: la presa di coscienza del perché André non l'ha mai lasciata sola. Ma lei non glielo aveva chiesto. O forse sì? Bel lavoro come sempre. Buona serata.

Recensore Master
03/05/20, ore 23:13
Cap. 17:

Andrè, povero Andrè!!! Sfrontato, impazzito, depresso. Folle, di un amore che si dimostra malato, ma per fortuna rinsavisce in tempo. Brava, molto realistico.

Recensore Master
03/05/20, ore 19:03
Cap. 17:

Quanto paga André la sua impulsività.
Non'è un povero idiota come si definisce, ma un uomo che non l'ha mai trattata con falsa accondiscendenza.
A presto e buona serata.
(Recensione modificata il 03/05/2020 - 07:04 pm)