Recensioni per
Sassi lanciati in uno stagno.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 503 recensioni.
Positive : 502
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
30/04/20, ore 22:32
Cap. 17:

Ecco ...... questo pensiero di Andrè è tremendamente reale e vero.
Un povero idiota .... azzecacto davvero!
A presto!

Recensore Veterano
30/04/20, ore 19:08
Cap. 17:

"Con te sbaglio sempre tutto eppure ti conosco come me stesso.
Ripeto ineluttabilmente gli stessi errori, ottenendo l’effetto contrario e facendoti fuggire via."

In verità secondo me Oscar ha sempre amato segretamente questa attitudine di André ad essere schietto con lei, e metterle in faccia la verità.
Anche se poi "ritrovarsi con le spalle al muro" non le sia mai stato piacevole.

André si distingue da tutti gli altri perché a differenza di:
- Girodelle, che prova eccessiva venerazione per Oscar;
- Fersen, che spesso e volentieri si dimentica della sua natura femminile;
- Alain, che spesso e volentieri è irriverente indelicato nei confronti di lei.

Lui invece ha sempre avuto il giusto equilibrio tra il rispetto, la sincerità e la pazienza nel correggere i momenti di ribellione di Oscar.
A parte ovviamente l'eccessivo amore per lei giunto fino all'autolesionismo (come accade nel manga).

Sintetico ed efficace, i miei complimenti!

Recensore Master
30/04/20, ore 15:29
Cap. 16:

Capitolo egregiamente confezionato.
La storia di Oscar,le sue debolezze personali,le sofferenze( e ,da qui, l'origine del " mal sottile" )e assieme al passato,l' attualità che diventa storia.
Uno spaccato sul coronavirus,questo male che non perdona i cui effetti e le cui conseguenze creano morte e povertà e fanno discutere tanto le nazioni e di cui,ad ora ,non sembra esserci una fine.
Al di là di chi non ha compreso, il sasso che hai lanciato ha scavato tanto ed è arrivato negli anfratti più profondi dell' anima
Complimenti!!
(Recensione modificata il 30/04/2020 - 04:34 pm)

Recensore Master
30/04/20, ore 15:21
Cap. 17:

È proprio vero, proprio perché la conosceva profondamente, riuscendo a leggere in lei come in un libro aperto, André ha sempre avuto la capacità di mettere Oscar alle strette, ottenendo però il più delle volte, anche per fatti banali, una reazione opposta a quella voluta. I due fatti che citi, soprattutto il primo, sono emblematici: in entrambi le parole di lui, anche se non sono solo frutto di una lucida disamina ma della frustrazione che nasce da un amore non corrisposto, sbattono in faccia a Oscar una realtà che lei vorrebbe negare, ossia la sua natura femminile... e il risultato è la scelta di indossare l'uniforme prima e arruolarsi tra i rudi soldati della Guardia poi. Naturalmente è più che avvilito André nell'analizzare l'accaduto, troppo vivo è il disgusto per se stesso, il senso di colpa e il terrore di averla perduta per sempre... e tu hai l'abilità, come sempre, di riuscire a trasmetterci tutto questo. Chapeau

Recensore Master
30/04/20, ore 15:07
Cap. 17:

Ciao cara Agrifoglio,
A differenza del precedente capitolo dedicato ad André "Scacco alla Regina" questo l' ho trovato molto più affine al suo personaggio, ho potuto percepire financo la voce di Massimo Rossi.
La presa di coscienza da parte di André è assoluta,un mea culpa da parte sua è doveroso però non avrebbe dovuto sprofondare negli abissi dello scoramento rifugiandosi nella bottiglia..
Complimenti, un pezzo assolutamente ben riuscito!👍
(Recensione modificata il 30/04/2020 - 03:17 pm)

Recensore Master
30/04/20, ore 13:52
Cap. 17:

Un urra' per il sincero esame di coscienza di André! Doveva ammetterlo.

Recensore Veterano
30/04/20, ore 02:22
Cap. 17:

L'episodio terribile dello strappo ha ancora di più radicato in Oscar la convinzione e la consapevolezza che il suo destino fosse quello di vivere da uomo, da soldato solitario, senza l'insostenibile peso dei sentimenti.
Ma nei fatti è stato veramente così?
In realtà credo, che nel periodo della guardia metropolitana, lei si sia sentita profondamente donna. L'amore silenzioso verso Andrè che cresceva costantemente, il senso di protezione, tipicamente femminile verso Alain e i suoi soldati, ai quali perdonava ogni cosa. Il senso di responsabilità che nutriva verso il destino di una popolazione allo stremo. In quegli anni il rigido soldato dedito solo al dovere e agli ordini smette di esistere, anzi la divisa diventa lo strumento che permette alla donna di incidere, di determinare gli eventi. Allora si capisce che le parole di Andrè non avevano fallito, il suo amore finalmente e brutalmente dichiarato, in realtà, aveva fatto breccia nel cuore della donna, svelando ogni verità.

Recensore Veterano
30/04/20, ore 01:47
Cap. 17:

André esamina i propri passi falsi, da quando la pregò di diventare una donna all'ultimo dove provò a dimostrarlo in maniera violenta. È sull'orlo della disperazione, poiché ha miseramente fallito. E si sente vuoto, solo un patetico sciocco. Hai estrapolato molto bene i suoi sentimenti. Brava come sempre.

Recensore Master
30/04/20, ore 01:40
Cap. 17:

Un durissimo esame di coscienza si fa André. Con chirurgica precisione mette a nudo tutti gli errori commessi negli anni. Sempre un ottimo lavoro, brava.

Recensore Master
29/04/20, ore 23:44
Cap. 17:

Ben ritrovata Agrifoglio con questa presa di coscienza da parte di André il quale capisce che con Oscar certi comportamenti non vanno tenuti. Le è vissuto vicino per tutta la vita, la conosce profondamente, forse anche meglio di se stessa, sa quali sono i suoi punti di forza al pari dei suoi punti deboli. E’ sempre stato onesto con lei, non ha mai mascherato il suo pensiero e forse per questo Oscar lo ha sempre considerato un amico, qualcuno di cui potersi fidare incondizionatamente. L’ha sempre assecondata e compresa fino a quando anche lui, da essere umano quale è ha commesso un errore imperdonabile di cui si pentirà per tutta la vita. Ha mostrato la parte più oscura di sé e conoscendo il carattere di Oscar che non avrebbe potuto capire in quale dilemma si stesse dibattendo ha dato il peggio di sé, la sua frustrazione si è manifestata in tutta la sua aggressività facendo passare in secondo piano il suo forte sentimento di amore. Ora non può fare altro che compatirsi e odiarsi per avere ferito l’unica persona che mai avrebbe voluto colpire. E l’amarezza che prova è solo pari alla consapevolezza di aver distrutto qualcosa di unico. Parole semplici ma incisive per descrivere un mondo di sensazioni. Un saluto.

Recensore Master
19/04/20, ore 21:41
Cap. 16:

Molto profondo il sasso che hai lanciato.
Impossibile non pensare che ogni epoca abbia le sue problematiche, in questo caso si parla di tisi.
Complimenti alla prossima!
(Recensione modificata il 19/04/2020 - 10:00 pm)

Recensore Veterano
19/04/20, ore 12:44
Cap. 16:

Il giudizio complessivo "neutro" è una media tra due diverse considerazioni.
L'opinione è molto positiva per la forma, lo stile, la scrittura, l'attenzione alle parole utilizzate, frutto, mi sembra, di un'accurata ricerca. Del resto non c'era bisogno di questo scritto per riconoscere la tua abilità di scrittura, anche in un genere come questo, poetico, per certi versi.
La forte perplessità, che ho, è sul messaggio che leggo tra le righe, ma nemmeno poi tanto. Oscar si sarebbe ammalata perchè stava vivendo una crisi psicologica personale? "Mi faccio strada attraverso il vostro deperimento fisico e morale": d'accordo il deperimento fisico, che può predisporre a certe malattie, o anche solo offrire un terreno più fertile ad esse; ma cosa c'entra il deperimento morale con l'insorgere della tisi? Aiutami a capire.
Non vedo una deviazione morale nel comportamento e nelle scelte di Oscar, nella parte finale della storia, semmai un riscatto da errori e scelte imposte in passato, quindi un riscatto morale, un'evoluzione. Ma questo può far parte delle molteplici chiavi di lettura che la storia di Oscar offre, a seconda di chi la prenda in mano, dello stato d'animo, del percorso personale fatto da ognuno di noi. Ma l'affermazione che il deperimento morale abbia aperto la strada al contagio della tisi è davvero forte, già soltanto se correlata alla storia di Oscar. In più, generalizzando, diventa una pesante condanna per tutti i malati, e per i malati di Covid19, cui tu fai riferimento implicito nel testo, ed esplicito nelle recensioni. Le malattie sono la punizione per errori etici? Sono la condanna di Dio che colpisce così le nostre colpe? Rassicurami che ho capito male il testo. Perchè, se adesso fossi un malato di Covid19, ma anche un qualsiasi malato, dopo aver letto questo testo, mi sentirei ancora peggio. 

Il tutto rafforzato dalla conclusione: "Rimproverate voi stessi, io sono un mero accidente." Tu, che sei una valida scrittrice, sei consapevole del valore della chiusura di un testo. Quanto scritto viene amplificato, assume una potenza espressiva maggiore, resta in testa al lettore. Un malato, contagiato da un virus o da un batterio, dovrebbe rimproverarsi, sentirsi in colpa, proprio nel momento in cui invece ha bisogno di tutte le sue energie positive focalizzate a combattare contro la malattia, anzichè contro se stesso?

Recensore Veterano
16/04/20, ore 19:53
Cap. 16:

"Mal sottile" era l'appellativo di un tempo riferito alla tubercolosi....

E penso che il Covid sia una sorta di "tubercolosi del 2020"...quando ho letto questo passaggio ho pensato alla nostra quarantena:
"Sono invisibile, irrisorio, impalpabile, infinitesimale,
ma a interporsi fra di noi c’è soltanto la vostra paura."

Ma la seconda parte è dedicata ad Oscar:
"Un ballo finito male (episodio 25 - ballo tra Oscar e Fersen),
una camicia strappata (episodio 28 - innamorato respinto...),
il crollo di tutto ciò che vi ripara dalla vita (morte di André)"

"E’ così labile il confine fra la vita e la morte?"
Forse dipende dai punti di vista...
Ma per Oscar il limite tra la vita e la morte era davvero sottile, e lei lo ha sfidato più volte in ogni puntata....

Molto originale questo "sasso" dedicato non a un personaggio, quanto ad un simbolo della morte e del dolore.
E soprattutto, decisamente attuale, visto il periodo...
I miei complimenti!
(Recensione modificata il 16/04/2020 - 07:54 pm)

Recensore Master
16/04/20, ore 16:21
Cap. 16:

Carissima come è veritiero questo tuo scritto. Credo anch'io che il mal sottile sia stato soprattutto un male dell'anima. L'anima piegata contro il suo volere, inascoltata nonostante il grido per uscire e vivere nonostante gli obblighi del ceto sociale e della società dove l'amore non ha ragione di esistere.
Il crollo di tutta la finzione della sua vita porta Oscar ad ammalarsi e solo all'ultimo a comprendere i suoi sentimenti. Diversamente nel manga Oscar cede prima al proprio cuore regalandosi un mese di felicità che vale una vita intera.

Recensore Master
16/04/20, ore 15:05
Cap. 16:

Il male oscuro,a cui dai voce, pregna ogni animo sconfortato,mettendo radici e casa .
Accenni al ballo a allo strappo; trova rifugio nei nostri personaggi in quei momenti di buio sconforto.
Ma le ultime righe ci fanno capire che siamo noi a decidere quanto quel male possa varcare la nostra porta più intima.
Potente e incisivo,parla infondo anche dei tempi odierni.
Al prossimo lancio.